MANTOVA DOPO LA Restaurazione

Dopo il Congresso di Vienna, Mantova entrò a far parte del nuovo stato Lombardo-Veneto, appartenente all'impero austriaco.
Di autonomo aveva solo il criterio di tassazione, che era otto volte più oneroso di quello viennese .
Anche i mantovani reagirono al potere asburgico come in tutta Italia insorsero gruppi di liberali per combattere i governi assolutistici degli staterelli italiani.
La maggior parte di questi movimenti non operarono in modo organizzato ed efficace, tranne quello di Belfiore che divenne leggendario per il coraggio dei protagonisti, nonostante la loro ingenuità dimostrata nella lotta contro gli austriaci.
Quando scoppiarono i
moti carbonari, nel 1821 fu coinvolta anche Mantova dove stava aumentando il numero degli aderenti alla Massoneria o alla Carboneriao ad altre società segrete.
Il comune obiettivo di questi moti era ottenere libertà civili e politiche espresse in una
carta costituzionale.