GLOSSARIO

Carboneria Società segreta rivoluzionaria dei primi anni del XIX secolo, costituitasi a Napoli durante il regno di Gioacchino Murat (1808-1815) e in seguito attiva in Francia e nella penisola iberica. I suoi adepti aspiravano alla libertà politica e ad un governo costituzionale; appartenenti in gran parte alla borghesia e alle classi sociali più elevate, erano organizzati in una gerarchia di logge in due strutture parallele, una nella popolazione civile e l'altra nelle forze armate.
Nel 1820, durante la lotta per l'unificazione italiana, i carbonari guidarono a Napoli una sollevazione che si risolse in un insuccesso; rivolte analoghe scoppiarono in Spagna e in Portogallo (1820), e in Piemonte (1821), ma furono tutte duramente represse (Vedi
Moti carbonari). Nel 1830 i carbonari parteciparono alla rivoluzione di luglio che sosteneva il governo di Luigi Filippo: sull'onda del successo dell'insurrezione parigina, l'anno dopo insorsero a Modena e nello Stato Pontificio (Vedi Moti del 1831 ). Nel 1831 Giuseppe Mazzini, membro attivo della Carboneria, fondò una nuova società segreta, chiamata Giovine Italia, dove confluirono gran parte dei carbonari, che da allora cessarono di esistere come società segreta.
Congresso di Vienna: si svolse tra il 1814 e il 1815 per disegnare la nuova carta politica dell'Europa dopo la sconfitta di Napoleone.
A questo scopo le 4 potenze vincitrici (Gran Bretagna, Russia, Austria e Prussia) si accordarono per costruire una pace equa e duratura basata su due principi di legittimità e di equilibrio.
Costituzione (carta costituzionale) Legge fondamentale di uno stato sovrano. Posta a garanzia dei diritti dei cittadini, fissa i limiti e i rapporti reciproci tra i poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo, definendo la forma di governo, ed eventualmente individuando i valori che l'azione dello stato deve perseguire. La maggior parte dei paesi ha una costituzione scritta. Non così la Gran Bretagna dove la costituzione, detta "non scritta", è invece l'insieme di diversi documenti precedenti come la Magna Charta e consuetudini che regolano i rapporti tra la corona, il parlamento, la magistratura e i cittadini.
Croce Rossa Internazionale .Organizzazione pacifista ideata da Henri Dunant, uomo d'affari ginevrino, che dopo avere assistito agli orrori della battaglia, coordinò, assieme al prete di Castiglione delle Stiviere, Don Lorenzo Barzizza i soccorsi prestati da tutti, specialmente dalle donne ai feriti di entrambi gli schieramenti
L'organizzazione della Croce Rossa fu riconosciuta da tutto il mondo tre anni dopo. Henri Dunant fu insignito del premio Nobel per la pace nel 1901.
Dèstra, Il termine di destra è stato preso dal vocabolario parlamentare francese, per indicare le forze e i gruppi politici conservatori. L'uso del termine risale alla Rivoluzione francese, e in particolare all'Assemblea nazionale costituente del 1789, in cui i fautori di un forte potere monarchico si sedettero alla destra del presidente. Ben presto questa distinzione topografica assunse un più vasto significato politico, divenendo simbolo delle differenze di opinioni e di programmi tra i vari movimenti. In Italia il termine di destra designava il partito moderato raccoltosi intorno al Cavour e dominante la vita politica prima piemontese poi italiana, dall'indomani delle rivoluzioni del 1848 fino al 1876. In realtà a questo proposito si parla più comunemente di Destra storica, appunto per distinguere nettamente dalle destre tradizionali questa forza liberale e costituzionale, antitemporalista in campo ecclesiastico, rappresentante un largo ceto sociale (alta e media borghesia e aristocrazia illuminata) e nella quale, grazie all'opera di Cavour, erano confluite dopo le delusioni quarantottesche larghe frange dell'opinione democratica e un cospicuo numero di cattolici liberali; per cui essa ebbe in definitiva tutte le caratteristiche di una formazione di centro.
Giovane Italia associazione fondata nel 1831 da Giuseppe Mazzini. Il programma della giovane Italia era pubblico e venne diffuso attraverso una rivista dello stesso nome, in modo che gli ideali di unità nazionali e governo repubblicano potessero raggiungere l'intera popolazione italiana.
Liberalismo. Dottrina politica imperniata sulla difesa della sfera d'autonomia del singolo dall'invadenza delle istituzioni o di qualunque gruppo sociale prevaricante. Le prime battaglie liberali segnarono l'avvento della modernità, e furono dirette contro le barriere di censo del sistema feudale, contro la censura religiosa della libera espressione individuale, e contro i monopoli e le politiche mercantilistiche che sottomettevano l'economia e la libera iniziativa al rigido controllo dello stato. Tuttavia, a partire dalla metà dell'Ottocento, si è sviluppato anche un progetto liberale "positivo" che ha invocato l'intervento dello stato allo scopo di tutelare le libertà e i diritti degli individui appartenenti ai gruppi sociali più svantaggiati
Macinato, legge sul. Legge che imponeva una tassa sul macinato, tributo che colpiva il complesso delle operazioni mediante le quali si convertiva un cereale in farina.
L'imposta sul macinato, già applicata in Sicilia durante la dominazione araba, entrò in vigore nel XIV sec. a Milano, a Firenze e in Sicilia. Il mugnaio, prima di introdurre i cereali nel molino, doveva pagare il tributo, e risultava responsabile nei confronti dell'erario anche se il contribuente di fatto era il proprietario delle farine. Tale imposizione, largamente diffusa nei secc. XVI, XVII e XVIII nei diversi Stati in cui era divisa la penisola, era stata abolita dovunque nel corso delle vicende che portarono alla formazione del regno d'Italia (da Garibaldi in Sicilia e nel Mezzogiorno durante la spedizione del 1860, ecc.), ma fu di nuovo introdotta su tutto il territorio nazionale con una legge del 7 luglio 1868. Il provvedimento, già proposto da Quintino Sella (1862) e poi dallo Scialoia, fu varato durante il secondo ministero Menabrea per volontà precipua del ministro delle finanze Cambray-Digny, che si trovò a dover fronteggiare un aggravamento del disavanzo, conseguenza soprattutto delle spese per la guerra del 1866. La legge in questione stabiliva, con decorrenza 1º gennaio 1869, una tassa sulla macinazione dei cereali, da pagare nelle mani dei mugnai prima del ritiro delle farine. La tassa gravava maggiormente sulle popolazioni delle campagne che non su quelle di città per le modalità della sua esazione, che la equiparavano a un'imposta diretta. In pratica la tassa veniva applicata mediante un sistema di controllo consistente in contatori posti nei molini per rilevare la quantità di grano macinato. Essa provocò, fin dai primi mesi del 1869, agitazioni e rivolte in varie parti del paese, che assunsero però un carattere di particolare gravità nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, con scontri tra gruppi di dimostranti e forza pubblica; vi si inserirono elementi clericali e, in minor misura, repubblicani, i quali cercarono di strumentalizzare a fini politici il diffuso malcontento. I moti, che provocarono circa 250 morti e un migliaio di feriti, furono repressi soprattutto a opera del generale Raffaele Cadorna. Dopo il raggiungimento del pareggio del bilancio a opera della Destra e andata al potere la Sinistra con Depretis (1876), la tassa (che fruttava allo Stato 30 milioni circa all'anno, ma era stata attenuata dallo stesso Depretis nel 1879 con l'esenzione del granturco e dei cereali minori), fu progressivamente abolita a partire dal luglio 1880 dal terzo ministero Cairoli con agli interni Depretis, e tale abolizione divenne integrale dal 1º gennaio 1884
Massoneria . Società segreta riservata agli uomini, nata in Inghilterra nel sec. XVIII e ispirata al razionalismo, che si è poi affermata in vari paesi propugnando un'ideologia umanitaria e sviluppando soprattutto un sistema di assistenza tra i membri; è tuttora esistente, con finalità e rituali diversi. Il termine è l'abbreviazione di frammassoneria, dal francese "franmacon" che a sua volta deriva dall'inglese free mason= libero muratore(1869)
Martiri di Belfiore: definizione con la quale sono passati alla storia gli 11 patrioti seguaci di Giuseppe Mazzini che furono condannati per attività sovversiva e giustiziati tra il 1851 e 1855. Nel forte di Belfiore a Mantova, allora territorio del regno Lombardo- Veneto governato dagli austriaci. Il primo a cadere fu il sacerdote Giovanni Grioli, il 5 Novembre 1881.In seguito a un processo che vide imputate 110 persone, il 7 Dicembre 1852 furono giustiziati il sacerdote don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli e Carlo Poma; il 3 Marzo 1853 Carlo Montanari, Bartolomeo Grazioli e Tito Speri; il 19 Marzo Pietro Frattini; infine, il 4 Luglio 1955, fu giustiziato Pier Ferdinando Calvi. I martiri furono vittime di una vasta azione di polizia condotta a Milano, Mantova, Brescia, Venezia, tendente a mettere a tacere le opposizioni e a scompaginare la rete cospirativa facente capo a Mazzini.
Mazziniani : coloro che erano seguaci di Mazzini Volevano la realizzazione di un'Italia unita indipendente e repubblicana.
Moderati: prima dell'unità d'Italia erano coloro che miravano alla realizzazione dei loro ideali in modo pacifico e con l'appoggio dei sovrani. Dopo l'unità erano i liberali che miravano a realizzare le riforme in modo graduale e democratico
Pellagra. Malattia carenziale ad andamento stagionale dovuta all'insufficiente apporto alimentare di acido nicotinico (vitamina PP). La pellagra si manifesta con eritemi pruriginosi a carico della pelle esposta all'azione della luce (della faccia, del collo, delle mani); le placche eritematose si coprono di bolle, che si essiccano, dopo di che la pelle si desquama. Si manifestano anche disturbi digestivi e nervosi. La pellagra si verifica in soggetti la cui alimentazione esclude quasi assolutamente la carne. In Italia era molto diffusa sino all'inizio del secolo tra le popolazioni povere della Lombardia e del Veneto la cui alimentazione era basata sul mais (da cui il nome di maidismo). Ora persiste allo stato endemico in certe popolazioni dell'Africa e dell'Asia. Il trattamento con vitamina PP è altamente efficace.
Quadrilatero La zona compresa tra le quattro fortezze austriache di Mantova, Peschiera , Verona e Legnago, dove si svolsero i combattimenti della I guerra d'indipendenza
Restaurazione: termine che all'inizio fu impiegato in Francia per indicare l'età del ristabilimento sul trono del ramo primogenito dei Borboni, passò ben presto a designare l'epoca della storia dell'intera Europa che va dal 1815 al 1830, caratterizzata dal ritorno nelle monarchie restaurate dopo la caduta di Napoleone, del principio di legittimità del diritto divino in contrapposizione al principio di legittimità democratico affermato dalla Rivoluzione Francese.
Rivoluzionari: Coloro che per realizzare i loro ideali, erano favorevoli alle rivoluzioni.
Sacri vasi. Contengono la terra intrisa del sangue di Cristo. La storia ancora non ha chiarito quale soldato abbia ferito Cristo sulla Croce ed abbia portato in Italia il Suo sangue: si parla di due Longino (soldato/centurione).
Sinistra Il termine di sinistra è stato mutuato dal vocabolario parlamentare francese del periodo della Rivoluzione. L'uso del termine risale in particolare all'Assemblea nazionale costituente del 1789, in cui i rappresentanti delle correnti più avanzate, antimonarchiche e democratiche, si sedettero sui banchi posti alla sinistra del presidente, ed è entrato nel linguaggio politico nel corso del XIX sec. per designare, in antitesi al termine destra, i movimenti e i partiti di orientamento progressista. Nella storiografia italiana il termine è usato in particolare per indicare il gruppo o partito della sinistra parlamentare-costituzionale presente nella camera dei deputati subalpina dal 1848 e in quella italiana dal 1861.Con l'unità d'Italia entrarono nella Sinistra parlamentare uomini legati a Garibaldi o che provenivano dal partito d'azione (come F. Crispi) e dalla democrazia non mazziniana; questa Sinistra formò l'opposizione parlamentare alla Destra storica, di cui criticava le esitazioni nella soluzione del problema di Roma e Venezia, il piemontesismo, le tendenze accentratrici e conservatrici e la politica fiscale e finanziaria gravante soprattutto sui ceti popolari. Accanto alla Sinistra parlamentare era però presente nel paese anche un'estrema Sinistra extraparlamentare, che teneva fede al programma repubblicano di Mazzini, mentre (a partire soprattutto dal 1871) andarono acquistando peso i gruppi socialisti e anarchici aderenti alla prima Internazionale. Con la cosiddetta "rivoluzione parlamentare" del 18 marzo 1876 (caduta della Destra storica e formazione del ministero Depretis) si ebbe l'avvento al potere della Sinistra, che rappresentava in sostanza la piccola e media borghesia settentrionale e la borghesia agraria del sud. La Sinistra cercò da un lato di allargare le basi dello Stato (estensione del suffragio, 1882) e di operare una serie di riforme che valessero ad assicurarle un consenso più vasto nel paese (abolizione del corso forzoso, 1881-1883; abolizione della tassa sul macinato; obbligo dell'istruzione elementare, ecc.); dall'altro mirò invece ad assorbire (soprattutto con la pratica del trasformismo) la base sociale della Destra (grandi proprietari terrieri e alta borghesia), così che essa finì col costituire il partito che rappresentava il blocco dei gruppi dirigenti e la fusione degli interessi agrari e di quelli industriali.
Spielberg: collina (m.228) della Moravia (Cecoslovacchia) sulla cui cima si trova una fortezza famosa per essere stata adibita a prigione politica austriaca (1742-1855). Vi furono rinchiusi molti patrioti italiani, fra cui S. Pellico, P. Maroncelli e F. Confalonieri. Dal 1855 la fortezza fu trasformata in caserma e dal 1925 è sede di un museo.

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