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Cronologia 1850-1871

Cronologia 1815-1849

1850

Pio IX rientra a Roma

Cavour entra nel Ministero D'Azeglio

1852

L'imperatore d'Austria sopprime la Costituzione

Cavour si allea alla sinistra e costituisce il suo primo governo

1853

Moto repubblicano a Milano

Connubio Cavour-Rattazzi

1854

Uccisione di Carlo II di Borbone-Parma

Bolla Ineffabilis di Pio IX con la quale si definisce il dogma dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria

1855

Il Piemonte entra nell'alleanza anglo-francese

Trattato di alleanza turco-piemontese

Concordato tra la Santa Sede e l'Austria

Moto repubblicano a Parma

1856

Cavour rende conto alla camera del suo operato ovvero dell'intervento nella guerra di Crimea che rese possibile la sua partecipazione al Congresso di Parigi

1857

Moti di Livorno e di Genova

Rottura diplomatica tra Austria e Piemonte

Fallisce il tentativo insurrezionale di Carlo Pisacane nel Sud, a Sapri: si conclude con un eccidio di massa ad opera dei contadini stessi

1858

Attentato di Felice Orsini contro Napoleone III

Colloqui ufficiosi di Plombières tra Cavour e Napoleone III

1859

Nel discorso della corona Vittorio Emanuele II dice: "Non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso noi"

Napoleone III invita il Piemonte al disarmo e all'accettazione del volere del Congresso, successivamente, non avendo seguito l'invito francese, l'Austria invia un ultimatum al Piemonte e scaduto questo i francesi sbarcano a Genova

Parma si solleva in nome di Vittorio Emanuele II

Muore il re delle Due Sicilie Ferdinando II. Gli succede Francesco II (1859-1861)

I franco-piemontesi entrano a Milano

Gli austriaci sgombrano Bologna

Battaglie di San Martino e Solferino

Napoleone III firma l'armistizio di Villafranca con il quale la Lombardia viene ceduta dall'Austria alla Francia, affinché questa la consegni al Piemonte

Dimissioni di Cavour; si forma il ministero Rattazzi-La Marmora

La Deputazione Toscana dichiara decaduta la dinastia lorenese

La Deputazione di Parma dichiara decaduta la dinastia borbonica

La Deputazione delle Romagne dichiara l'annessione delle Legazioni al Piemonte

La Deputazione di Modena dichiara decaduta la dinastia este-lorenese

Trattato di pace di Zurigo tra Austria, Francia e Piemonte

1860

Ritorno di Cavour al governo dopo la parentesi Rattazzi-La Marmora

Plebisciti della Toscana, dell'Emilia e dei Ducati

Decreto di annessione al Piemonte di Modena, della Toscana, delle Legazioni e del Ducato di Parma

Rivoluzione di Palermo

Spedizione dei Mille: Garibaldi sbarcato a Marsala conquista il sud d'Italia in nome di Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II raggiunge Garibaldi dal nord d'Italia

Garibaldi rimette al re i pieni poteri

Garibaldi parte per Caprera

1861

Nel sud ha inizio il brigantaggio

Apertura in Torino del primo Parlamento Italiano

Vittorio Emanuele è proclamato primo re d'Italia (ma continua a farsi chiamare Vittorio Emanuele II)

Il Regno d'Italia è riconosciuto dalle potenze europee, prima fra tutte l'Inghilterra

Il primo censimento italiano registra 21.777.334 abitanti

Il ministero Ricasoli continua senza successo le trattative col Pontefice Pio IX che non vuole rinunciare al potere temporale, ed è sostenuto dalle masse cattoliche e dalle popolazioni rurali.

1862

Il ministero Rattazzi, ripetendo la tattica usata dal Cavour, permette a Garibaldi di prendere l'iniziativa di liberare Roma, usandola come pretesto per l'intervento dell'esercito regio nel territorio pontificio.

I garibaldini si preparano a marciare su Roma, ma l'atteggiamento deciso di Napoleone III costringe il governo all'azione armata contro Garibaldi. Lo scontro provoca alcuni morti e la cattura di Garibaldi, che viene arrestato

Il ministro Rattazzi deve dimettersi.

1864

Il nuovo ministro Minghetti concorda con la Francia la cosiddetta Convenzione di Settembre, nella quale Napoleone III deve ritirare le sue truppe da Roma, mentre il governo italiano si impegna a rinunciare a Roma come capitale Quando in Parlamento si viene a conoscenza di questa clausola, si forma un gruppo di deputati contrari alla destra. Minghetti è costretto a dimettersi

1865

Il nuovo ministero La Marmora trasferisce la capitale da Torino a Firenze.

1866

Le truppe francesi lasciano Roma, lo Stato Italiano sopprime oltre 2000 enti religiosi e riconosce come valido solo il matrimonio civile.

Scoppia la III guerra d'Indipendenza.

1867

Rattazzi è di nuovo ministro dello stato italiano e ciò incoraggia le forze democratiche, e in particolare i garibaldini, a preparare una spedizione su Roma, che però deve essere legittimata da un'insurrezione popolare nella città, ma questa non avviene. Rattazzi fa allora imprigionare Garibaldi, le cui truppe sono decimate dall'esercito pontificio.

Nell'Ottobre dello stesso anno Garibaldi si ricongiunge con le sue truppe e batte le truppe papali a Monterotondo; il re timoroso di Napoleone sconfessa l'operato di Garibaldi e sostituisce Rattazzi con il conservatore Menabrea.

Nei primi giorni di Novembre le truppe francesi sbarcano a Civitavecchia e sconfiggono a Mentana le truppe di Garibaldi, egli viene ancora una volta arrestato ma poi rilasciato dopo qualche settimana.

1870

la caduta dell'impero di Napoleone III permette la liberazione di Roma. Il governo italiano ordina al generale Cadorna di passare all'azione. Il corpo di spedizione apre una breccia nelle mura di Roma, a Porta Pia, e libera la città, ponendo fine al potere temporale dei papi (20 Settembre).

1871

La Legge delle guarentigie regola i rapporti con la Santa Sede:

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