III TAPPA: KABUL - AFGHANISTAN

Dall'immensa Cina arriviamo nel paese che è la via di passaggio dal medio Oriente all'Estremo Oriente fin dai tempi di Marco Polo. Da qui passava la via percorsa dalle carovane che portavano merci preziose dal lontano Katai all'Europa e viceversa.

Ricordi come si chiama questa via?

 delle spezie

 della seta

 della lana

E' quindi un paese da sempre conteso da popoli diversi, dove i conflitti si succedono. Ora l'Afghanistan è un paese povero, distrutto dalla guerra e dal regime che ha imposto la legge islamica, riportando il paese al medioevo. Tuttavia questo territorio in prevalenza desertico ha un grande fascino per i turisti. I suoi paesaggi possono sembrare a prima vista squallidi per l'aridità del suolo, ma a primavera la steppa fiorisce e si possono vedere panorami stupendi come puoi ammirare al sito dedicato all'Afghanistan

Ecco Kabul, la capitale che sorge a 1800 metri sul versante sud dell'Indukush, all'incrocio tra le principali vie di comunicazione che attraversano i passi montani.
Visitiamo la città che rivela ancora i segni della guerra civile. Qui non troveremo le attrazioni e le comodità di altri paesi più ricchi e moderni. Incontriamo molte donne costrette a coprirsi con il "burqa", un abito-prigione imposto dalla legge islamica.

Come si chiamano gli studenti islamici che hanno preso il potere nel 1996?

 Mojaidin

 Talebani

  Vietcong

Se vuoi approfondire questo aspetto drammatico della società afghana clicca qui.

Ora ci affrettiamo verso l'aeroporto dove prenderemo l'aereo che ci porterà in India. Quasi quasi tiro un sospiro di sollievo. Mi sentivo a disagio a girare per un paese ancora contaminato dalle mine antiuomo che mietono tante vittime e rendono ancora impossibile la coltivazione di vaste aree.

Speriamo che un giorno questo popolo possa trovare finalmente la pace e la democrazia.