Il Signore del castello La giornata del signore non prevedeva
alcun tipo di lavoro: la maggior parte del suo tempo era
dedicata all'addestramento bellico. Il signore infatti si
alzava di buon'ora, recitava le preghiere nella cappella
e, dopo aver presieduto ai giudizi nella sala del
tribunale, si dedicava insieme agli ospiti, ai giochi
d'armi e all'equitazione, mentre i figli venivano
istruiti da un maestro. La caccia procurava
molti vantaggi: metteva alla prova il coraggio e la
resistenza alla fatica, liberava il territorio dagli
animali feroci, forniva un'abbondanza di selvaggina per i
commensali. |
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Nei mesi freddi, la
sera, dopo una cena meno copiosa del pranzo, il signore
passava il tempo davanti al camino acceso, circondato
dalla famiglia e dagli ospiti. Qui si leggevano racconti
che narravano le fantastiche ed eroiche vicende dei
cavalieri. Loccupazione principale del signore era la guerra, poiché combattendo, il nobile aveva modo di dimostrare il proprio valore, la propria fede, la propria lealtà nei confronti del re. Inoltre in guerra i signori arricchivano, tramite il bottino, le loro risorse necessarie per condurre una vita agiata. Di solito un cavaliere veniva catturato vivo per ottenere un riscatto. In questi secoli di violenze i signori si combattevano in incessanti guerre. La chiesa per porre fine a questa violenza dilagante, emanò una serie di divieti: successivamente si sarebbe affermata una nuova etica secondo la quale il cavaliere avrebbe dovuto combattere per difendere la Chiesa contro gli eretici e gli infedeli. |