|
|
La cittadella europea di Bassiano sita a 562 m sul livello del mare, è un Comune immerso nel verde dei suoi boschi, circondato a 360 gradi dai monti. Il più importante di questi è il Semprevisa (1536 m.).
L'abitato di Bassiano si estende su una superficie di 31.63 chilometri quadrati.
La parte vecchia del centro abitato è chiusa nella cinta muraria del XII - XIII sec. ed è ricca di elementi architettonici medievali e rinascimentali.
Comunque .... Dopo tanti secoli Bassiano è rimasto quasi immutato. Le sue origini si perdono nel tempo.
I Volsci furono i primi "Italici" che abitarono questo territorio, ma le origini della cittadina sono ancora controverse: collocate da alcuni in tempi romani, da altri nell'alto medioevo. Tra mito e realtà, Bassiano racchiuso da torri e mura, conserva tutto il suo fascino antico, con i suoi archi, le scalinate, le piazzette, i vicoli a spirale in un susseguirsi di spazi aperti e chiusi, di luci ed ombre.
Le prime notizie storiche su Bassiano derivano dall'archivio dei Caetani. Nel 1297 Goffredo e Pietro Caetani diventano padroni di una parte di Bassiano e nel 1303 Pietro Caetani riceve dal Papa Bonifacio VIII la conferma del possesso dell'ampio territorio. Infatti, la storia di Bassiano si intreccia con quella della famiglia Caetani i cui componenti si fregiano del titolo di Principi di Bassiano.
Bassiano fu patria del celebre "Aldo Manuzio", umanista, editore, stampatore insigne (1449-1515).
Bassiano offre la possibilità di avventurarsi in intinerari storico-naturalistici quali:
il centro storico, l'eremo del Crocefisso con la grotta di Selvascura, il Santuario della Trinità con il Pantano, gli "stazzi" dei pastori, trekking con passeggiate a cavallo.
Inoltre nei dintorni si può ammirare: Cori con il Tempio di Ercole, Norma con le Mura Megalitiche e l'antica "Norba", le antiche Abbazie di Valvisciolo e Fossanova, la città morta di Ninfa, con il meraviglioso parco botanico, Sermoneta con il castello. Priverno "città volsca" con i suoi scavi romani, Sezze con l'Antiquarium, San Felice Circeo ed il Parco Nazionale del Circeo.
Come si raggiunge Bassiano da Roma:
Dal Grande Raccordo Anulare si prende l'uscita per la SS n. 7 "Appia" fino al bivio per Latina Scalo/Bassiano; oppure la SS n. 148 "Pontina" fino a Borgo Piave/Latina/Latina Scalo/Bassiano.
Distanze da Bassiano: Latina km 22, Valvisciolo km 5, Sermoneta km 12, Oasi di Ninfa km 7, Abbazia di Fossanova km 20, Parco Nazionale del Circeo km 45, Roma km 80, Napoli km 180.
Poi dopo aver visitato tutte queste meraviglie, se si è affamati e stanchi ci si può rifocillare presso l'Hostaria "La Grótte" e riposare nella Locanda "La Bella Lisa" in Via della Croce, Bassiano (Latina).
Geografia
Bassiano, inserita nel contesto geografico più ampio della Regione Lazio, fa parte della provincia di Latina ed è collocata al centro di una conca verdeggiante alle falde del Monte Semprevisa, la vetta più alta dei Monti Lepini.
Il territorio in esame è parte integrante della subregione dei Monti Volsci a loro volta inseriti nel contesto geografico dell'Antiappennino Tirrenico.
La subregione dei Monti Volsci è un'ampia zolla tabulare, di natura calcarea, che si estende tra la soglia di Velletri ed il Fiume Garigliano.
Questa area è ricca di fenomeni carsici, ha fianchi ripidi, con scarsa vegetazione, è poco popolata e rotta nelle tre masse minori dei Monti Lepini, culminanti appunto nel Monte Semprevisa (m 1536), dei Monti Ausoni (Monte Le Fate m 1030), dei Monti Aurunci.
Isolato, a sud-ovest, sulla costa sorge il Monte Circeo.
Tra il mare ed i rilievi si estende l'Agro Pontino, già palude, quindi bonificata e trasformata in fertile pianura.
Vegetazione
L'ambiente è ricco di boschi ad alto fusto come la quercia, il faggio, il castagno, il leccio, l'ulivo e gli ornelli.
Nel sottobosco prosperano la felce, la dafne, i biancospini, i ginepri, i pruni, le ginestre e gli aceri campestri.
La varietà della vegetazione è una caratteristica della regione.
I paesaggi della montagna appenninica sono molto vari.
Il rivestimento boscoso, tuttavia, a causa della prevalente costituzione calcarea del terreno, è scarso.
Gli orizzonti sono quindi vasti anche in conseguenza del frazionamento del rilievo.
Si possono distinguere due tipi di vegetazione:
- quella litoranea,
con prevalenza di boschi di pini, lecci, castagni, faggi, sugheri, e di macchia alta e bassa. La macchia alta ha come elementi essenziali il leccio, la quercia spinosa, il sughero, l'ulivo, il cipresso. La macchia bassa, talora fittissima, è invece il regno degli arbusti sempre verdi: lentisco, mirto, rosmarino, ginestra;
- quella montana,
ove più bassa, con la rovere, la quercia a foglie decidue e il castagno. Quest'ultimo non vive isolato bensì in vasti consorzi misto spesso alla quercia e il suo habitat ha il limite superiore a 1.100 metri, l'inferiore a 300 metri, ma in condizioni favorevoli, può scendere fino al mare.
Fauna
Oltre alla varietà di fauna comuni a tutta la penisola - il lupo è scomparso - vanno citati la volpe dell'Appennino centrale, le martore, i tassi, le lepri e gli scoiattoli. Per i volatili, le ghiandaie, i picchi verdi e muratori, le cince, i cumuli ed i rapaci come le poiane, i gheppi, le civette e gli allocchi.
|
|
|