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Chi sono i radioamatori
La patente di radioamatore
Il programma d'esame
L'autorizzazione generale di radioamatore
Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione generale di radioamatore
L'ascolto delle bande radioamatoriali

Chi sono i radioamatori

Il radioamatore è una persona che, debitamente autorizzata, svolge il 'servizio d'amatore', definito dalla normativa internazionale come un servizio d'istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico effettuato a soli fini personali e senza interesse pecuniario, espletato mediante l'uso della radio su bande appositamente concesse. Sono quindi escluse attività di tipo commerciale o comunque che non abbiano attinenza alla tecnica della radioelettricità.

In casi particolari, possono essere consentite ai radioamatori comunicazioni di tipo diverso da questo, quali ad esempio trasmissioni di messaggi e telegrammi per conto di Autorità o privati in casi di emergenza o calamità, o l'assistenza a manifestazioni sportive allo scopo di garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone. Queste attività devono comunque essere specificamente autorizzate di volta in volta dal Ministero delle Comunicazioni o dai suoi Ispettorati Territoriali.

I radioamatori utilizzano per le loro comunicazioni apposite frequenze, stabilite dalla normativa nazionale ed internazionale, di cui alcune sono concesse in uso esclusivo ed altre in statuto secondario, cioè 'in condominio' con altri utilizzatori che però hanno il diritto alla precedenza (servizi pubblici, enti ed organizzazioni militari e simili), e devono rispettare precise (e severe) restrizioni tecniche sulla qualità degli apparati (che non sono soggetti a denuncia e possono essere autocostruiti) e delle trasmissioni, allo scopo di limitare le possibilità d'interferenza con altri servizi.

La patente di radioamatore

Per poter operare una stazione d'amatore è necessario essere in possesso di una patente, che viene rilasciata dalle Amministrazioni nazionali a seguito di un esame, la cui struttura cambia da Stato a Stato, ma che comprende sempre una prova di teoria (elettrotecnica, radiotecnica e normativa). La normativa internazionale prevede anche un esame di telegrafia Morse in trasmissione e ricezione, ma quasi tutte le normative nazionali prevedono patenti con validità ridotta che vengono rilasciate senza bisogno di sostenere l'esame di telegrafia; inoltre alcune normative straniere (ma non quella italiana) prevedono altre prove (come ad esempio prove orali od una prova pratica di collegamento) od anche una ulteriore suddivisione tra classi di patente secondo il livello di complessità dell'esame.

In Italia, esistono due tipi di patente:

La patente di radioamatore non consente di installare stazioni radio, ma solo di utilizzare stazioni installate da altro radioamatore già dotato di licenza, sotto la sua diretta responsabilità ed utilizzando il suo nominativo; in questi casi la normativa prescrive che il radioamatore titolare dell'autorizzazione generaleapra e chiuda ciascuna trasmissione.

Per ottenere la patente di radioamatore è necessario presentare apposita domanda per l'ammissione agli esami, che vengono svolti presso gli Ispettorati Territoriali del Ministero delle Comunicazioni due volte all'anno in:

La commissione d'esame, nominata dal Ministero delle Comunicazioni, comprende un rappresentante delle Associazioni dei Radioamatori legalmente riconosciute.

Alcuni titoli di studio o professionali, sotto elencati, danno diritto al rilascio della patente senza esami, od all'esenzione dall'esame di teoria; inoltre le Amministrazioni nazionali possono concedere il rilascio della patente sulla base della 'chiara fama' del richiedente o di titoli particolari (studi, pubblicazioni) da valutarsi su base individuale.

I titoli che danno diritto all'esenzione totale o parziale dagli esami sono:

- esenzione totale:

- esenzione dalla sola prova di teoria:

La patente non ha scadenza e non necessita quindi di rinnovo.

I portatori di handicap o patologie invalidanti impossibilitati a partecipare alle normali sessioni, possono richiedere all'ispettorato territoriale del Ministero delle comunicazioni competente per zona di sostenere l'esame presso il proprio domicilio

Il programma d'esame

L'esame di teoria consiste in una prova scritta, a tema od a quiz, per la quale sono concesse quattro ore di tempo, su un questionario composto da una o più domande sulle questioni tecniche, legislative, regolamentari e sulle norme di esercizio dei servizi radioelettrici internazionali secondo il programma stabilito.

In pratica, alcuni Ispettorati organizzano la prova come un tema a risposte aperte, mentre altri preferiscono somministrare dei test a risposte multiple analoghi ai quiz per la patente di guida. Informazioni specifiche in merito possono essere ottenute contattando direttamente l'Ispettorato territoriale competente.

Per la telegrafia sono invece previste prove pratiche di trasmissione e ricezione alla velocità di 25 caratteri al minuto; attualmente sono effettuate perlopiù mediante computer dotati di software di trasmissione e ricezione telegrafica.

L'Autorizzazione generale di radioamatore

L'autorizzazione generale di radioamatore consente al titolare di detenere ed installare presso la propria residenza una stazione radio operante sulle frequenze amatoriali comprese nell'autorizzazione generalestessa, operante su frequenze e con potenza massima che dipendono dalla classe della patente.

Esistono due classi di autorizzazione generale:

Per i titolari di a.g. di qualsiasi classe è consentito lo spostamento temporaneo, per un periodo non superiore a tre mesi, senza preventiva autorizzazione, di stazioni operanti sulle frequenze e con le potenze massime consentite dalla classe di licenza; il trasferimento definitivo della stazione deve tuttavia essere notificato all'Ispettorato territoriale di competenza.

Per poter richiedere l'autorizzazione generale è necessario ottenere preventivamente un nominativo (indicativo internazionale di chiamata) che, come per ogni altra stazione radio, è riconosciuto internazionalmente ed identifica completamente la stazione; esso deve essere obbligatoriamente utilizzato come unico indicativo di chiamata nel corso di tutte le trasmissioni radio. La validità dell'autorizzazione generale è di dieci anni, e la sua validità è subordinata all'effettivo pagamento del contributo annuo di esercizio, che deve avvenire entro il 31 gennaio salvo diverso disposto normativo.

Le chiamate ed i collegamenti effettuati dalla stazione vanno riportati in un apposito registro di stazione, che costituisce un documento ufficiale e deve essere mantenuto presso la stazione stessa e reso disponibile alle autorità per eventuali ispezioni.

Requisiti per il rilascio dell'autorizzazione generale

Per il rilascio dell'autorizzazione generale, è necessario avere almeno 16 anni ed essere in possesso della cittadinanza Italiana o di uno Stato appartenente alla Comunità Europea, oppure ancora ad uno Stato con il quale l'Italia abbia instaurato specifici accordi di reciprocità; essere in possesso della patente di operatore del tipo corrispondente e non avere subito condanne superiori ai due anni di reclusione per delitti non colposi, salvo quando sia intervenuta riabilitazione.

L'autorizzazione generale può essere concessa anche ad università, scuole ed istituti, sia civili che militari, enti territoriali ed associazioni di radioamatori, purché venga nominato un responsabile, in possesso della patente di operatore e di tutti i requisiti necessari al rilascio dell'autorizzazione generale. In casi particolari, a discrezione del Ministero delle Comunicazioni, l'autorizzazione generale può essere rilasciata, eventualmente anche solo temporaneamente, per particolari attività di carattere umanitario o sportivo.

L'ascolto delle bande radioamatoriali

Secondo l'attuale normativa, l'ascolto delle bande radioamatoriali è libero e può essere espletato da chiunque; tuttavia, per gli interessati, è previsto il rilascio di un attestato e di una sigla ufficiale (che serve, ad esempio, nelle gare internazionali).

Gli appassionati che si dedicano a questo tipo di attività di ascolto di solito sono chiamati SWL, acronimo di "Short Wave Listener" (ascoltatore di onde corte), termine che si rifà alla storia delle attività radioamatoriali, quando le uniche frequenze erano quelle in onde corte (assegnate ai radioamatori perché, prima della scoperta e spiegazione della riflessione ionosferica da parte di Kennelly ed Heaviside, erano ritenute scarsamente utili ai fini pratici delle telecomunicazioni).

È comunque libero l'ascolto delle sole bande radioamatoriali: gli SWL sono tenuti (come chiunque!) all'osservanza della normativa nazionale ed internazionale sulle radiocomunicazioni, ed in particolare all'obbligo del segreto su tutte le eventuali trasmissioni non radioamatoriali casualmente captate, delle quali non deve essere rivelato non solo il contenuto, ma neppure l'esistenza, salvo qualora si tratti di chiamate di soccorso (SOS, Mayday), nel qual caso si ha invece l'obbligo di notificare nel più breve tempo possibile la chiamata con tutti i dettagli possibili alle Autorità competenti (Carabinieri, Capitaneria di Porto, Polizia, Autorità Municipali, secondo i casi e la loro raggiungibilità).