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Alex Masi - Matt Cafissi - Alex DeRosso - Steve Saluto - Roberto Priori - Salvatore Russo - Salvatore Vecchio

ALEX MASI - By Matt Cafissi

ALEX MASIAlex , il tuo ultimo disco ha riscosso ottime critiche in tutto il mondo
. Il successo ha eguagliato addirittura l'opera di Malmsteen , tutti i
guitar-maniacs fanatici di questo genere (possiamo etichettarlo ?) classico posseggono il tuo "In The Name Of Bach" ... sinceramente , ti aspettavi una cosa del genere ?


No, quando ho pensato e in seguito iniziato a registrare l'album di bach ero
nel mezzo di un periodo di riflessione sul vero significato della musica
(almeno a livello personale) e non volevo rimettermi a fare qualcosa di
tipico...strumentale con basso e batteria o vocale con testi etc...inoltre
era un periodo difficile nella mia vita e la musica di bach mi aiutava a
stabilizzare gli istinti e le sensazioni negative con la sua logica esteticamente divina. il fatto che sia andato bene e' la classica ciliegina sulla torta, ne sono contentissimo ma la vera gioia e' venuta dall'atto fisico di suonare e registrare quella musica.


Il tuo stile e' sempre stato accarezzato dalla classica , solamente in
due episodi come "Attack of ..." e "Vertical Invader" notiamo uno stile
molto Fusion , quando ancora questo genere non era di moda ...


Non ho mai inseguito la moda, ci sono stati dei periodi che sono coincisi con
tendenze del momento ma da quando abito a los angeles ho visto mode venire e
andare e non mi sono mai sentito di montare su nessuno di quei treni...la
musica classica e' nel mio sangue, il rock e' la colonna sonora della mia
giovinezza, il jazz e' la capacita' di articolare frasi nel discorrere musicale, quando suono o compongo
non penso mai a che tipo di linguaggio o stile sto' usando, so' solo che c'e'
qualcosa che voglio far uscire e cerco di opporre la minima resistenza alle
note. neon shark e' stata un'avventura interessante, holdsworth, scott soto, banali
etc ho forse peccato di voler infilare troppe cose in un solo cesto senza
approfondirne nessuna ma gli intenti erano dei migliori. vertical invader e'
stato piu' pianificato e si sente, macaluso e' uno dei miei batteristi
favoriti insieme a bozzio e lavorare con lui e' un'ispirazione. stiamo
parlando di fare ancora qualcosa insieme appena lui finisce il tour con ARK e
appena io finisco la mia promozione del nuovo album.


Ho letto da qualche parte che non reputi "Vertical Invader" un grande
disco . Peccato , e' uno dei miei preferiti !


Vedi sopra, amo vertical invader, un disco imperfetto ma con idee che trovo
ancora valide...casomai son ben altri i miei dischi che odio...



Adesso "In The Name Of Bach" e' gia' passato , che cosa stai architettando
adesso ; continuerai su questa vena ? Quali sono i tuoi progetti per il
tuo futuro musicale ?


C'e' il nuovo disco rock con vocals che sta' per uscire in giappone e in
seguito nel resto del mondo, si chiama ETERNAL STRUGGLE, sara' su lion music
in europa che sara' "licensed" sicuramente su etichette locali in ogni stato.
e' il mio disco favorito per quanto riguarda la mia produzione rock vocale.
c'e' anche un pezzo strumentale alla fine che penso sara' interessante per un
po' di persone.
sto' lavorando adesso ad un progetto con il trio di rahat fateh ali khan, il
nipote di nusrat, sara' un progetto molteplice, con versioni diverse della
stessa musica...
la musica etnica, sopratutto dell'est, mi ha sempre sconvolto, amo gli
intervalli, l'apparente staticita' armonica, la capacita' di trascendere
spazio tempo musicale.
appena finito questo ho in mente di lavorare ad un nuovo strumentale pero'
ancora una volta diverso...le idee sono molte, si tratta di organizzarle.



Inciderai anche con la band Masi , oppure "The Watcher" e' stato l'ultimo
capitolo ?


Vedi sopra, MASI (the band) fara' sempre dei dischi, amo il rock anche se
faccio altre cose. la sensazione che si prova a suonare con un gruppo heavy
alle spalle e' ancora potente e non intendo abbandonarla anche se il mio
amore totale per la musica mi porta ad esplorare altri territori.

Devo darti atto : la maggior parte dei musicisti italiani che vanno in
America per "sfondare" e lavorare come musicisti non sono molti , tu hai
avuto il coraggio di lasciare tutto e andare negli States e diventare uno
dei piu' famosi chitarristi heavy-rock degli ultimi 15 anni !


Ormai vivo qui negli USA, mi piace il posto, ho della storia personale e
pubblica in questa nazione. pero' amo l'italia, venezia...ogni volta che
torno a casa e' come rivivere un sogno, la famiglia, gli amici, i luoghi del
passato...so' che nel futuro vorro' perlomeno passare un numero di mesi ogni
anno in italia e speriamo che il lavoro me lo consenta. pero' saro' sempre
grato agli USA di avermi accolto e di avermi dato
possibilita' che non riuscivo a trovare in europa.



L'ultima domanda : dato che sei un endorser delle chitarre Manne (Italia)
, ti vedremo mai come dimostratore oppure ospite ad alcune manifestazioni
italiane quali Music Disma etc ... ?


In effetti dovevo apparire a rimini in maggio facendo coincidere un paio di
date italiane ma poi per questioni organizzative e' saltato tutto. sento
spesso andrea ballarin di manne guitars e sono sicuro che nel vicino futuro
combineremo qualcosa in italia.

Take care
Alex Masi

MATT CAFISSI - By Lorenzo Di Antonio

MATT CAFISSICome hai cominciato?

Ho iniziato a suonare circa 10 anni fa ma avevo solo una chitarra acustica a tre corde e sono andato avanti così per circa un anno , incredibile , vero ? Poi iniziai a comprare le corde mancanti , ah ah ah , e inizia a studiare da autodidatta ma solo ascoltando i dischi e poco dopo comprai una chitarra elettrica a £ 180.000 e da lì inizio' la mia rovina ! Presi delle lezioni da alcuni chitarristi mediocri che naturalmente sapevano molto piu' di me ma preferii continuare da solo studiando su metodi semplici e piu' complessi dato che non riuscivo a trovare un vero insegnante che mi insegnasse qualcosa di particolare non le solite lezioni basate sulle scale o roba del genere , se devo studiare le scale preferisco farlo da solo sui libri , no ? Allora dopo molti anni mi iscrissi alla famosa Lizard Institute di Fiesole (FI) dove presi parte alle lezioni del grande Giacomo Castellano e capii subito che lui poteva darmi qualcosa in piu' in fatto di chitarra , naturalmente , non fate i maliziosi ... E' stato solo un trampolini di lancio che aspetta da tanti anni . Non mi sono mai reputato un grande tecnico o mega-shredder , ho sempre cercato di scrivere canzoni e non cavalcate per far sbrodare i teenagers affamati di tecnica , velocita' e roba del genere , la melodia e' la mia musica !

Fin dal tuo primo demo, si capisce che le tue intenzioni in fatto di composizione sono bene precise...

Eh sì ! Come spiegavo precedentemente la melodia e' sempre stata il punto di forza che mi porto dentro da sempre . Ascolto molta musica che va dal death Metal all'Hip Hop , guardo MTV e roba del genere quindi le influenze sono molte ma resta sempre la melodia , la linea della canzoni . Se ascoltate i miei brani di qualsiasi demotapes noterete che esiste una Intro , un Tema , un Ritornello , un Bridge e un Solo . So che non esistono schemi nella musica ma questo che faccio io non e' perche' seguao uno schema ma solamenet il mio istinto ed e' per questo che sono contentissimo di scrivere e suonare quello che faccio affinche' una grande etichetta come la Sony non mi ingaggi e mi dica di fare un disco Rap ... vedremo !

Credi che sia necessario frequentare una scuola?

Certo ! Bisogna vedere pero' le esigenze dello studente . Un'insegnante professionista e' sempre utile : puo' darti delle dritte sulla tecnica , aprirti la mente , farti studiare quando non ne hai voglia e puo' darti sempre nuovi stimoli per andare avanti . Io ho sempre frequentato poco le scuole , ho studiato da Giacomo Castellano per circa un anno e mezzo e mi e' bastato , non mi importava di prendere un diploma , lo stimolo l'ho ricevuto e quello che voglio fare e' suonare e fare della bella musica !

Esperienze live?

Poche o nessuna . Qualche serata da compleanno e devo dire che suonare dal vivo musica strumentale non e' facile , i locali vogliono le bands con cantanti e da queste parti vanno di moda le Cover-Bands e a me non piace . Ho provato a suonare le covers , ma e' veramente deprimente , un giorno suonero' la mia musica davanti a molte persone , lo spero ... e se non andra' così pazienza ... l'ascolteranno attraverso i miei cd ... ah ah ah ! Suonare e' bello ma fare qualcosa che non ti piace per niente non credo sia la cosa da fare , no ? Naturalmente io parlo di suonare a livello di Paese non di Session-Man ...

Le tue maggiori influenze(a parte la febbre a 40 gradi che hai preso l'anno scorso...ovvio!;-)))?

Ho sempre ascoltato i chitarristi e l'hard rock melodico anni 80-90 . Tra i miei preferiti ci sono Joe satriani , Steve Lukather , Andy Timmons , Steve Vai , Allan Holdsworth , Mike Stern , Neil Zaza , Reb Beach e naturalmente Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan . Tra le bands in assoluto i Toto e poi Dream Theater , Lynch Mob e molti altri . Ultimamente non ascolto moltI chitarristi , mi piacciono Richard Marx su tutti , poi Chris Cornell che ha fatto un disco solista bellissimo e anche il pop di adesso che passano su MTV lo trovo molto stimolante , naturalmente non tutto ... Dimenticavo anche i Korn , Creed e i ... Cannibal Corpse

Extravaganza...un bel cd...parlacene!

Vero ! Extravaganza e' un bel cd , lo dico perche' e' stato un bel traguarda per me e per la mia esperienza . E' un disco molto melodico ma allo stesso tempo devo dire che presenta un bel po' di Shred e molta sperimentazione , un disco che ha dato libero sfogo alla mia fantasia . Hanno suonato con me Emiliano Mammini al drum programming e al basso , Alex Paolillo alle tastiere e Piano , Francesco Rossi al Basso in una sola song e poi Fabio Montorzi a varie tastiere e qualche guitar solos . Purtroppo la produzione non e' delle migliori fatte in studio pero' devo dire che e' molto preciso , accattivante , ruffiano e tanto divertente e allegro ... poi ?

Che strumentazione hai usato e dove lo hai registrato?

Ho usato due Ibanez , una RG550 nera e una RX Series ma adesso ho una potentissima e bellissima nuova Ibanez ATM che solo io posseggo in Italia , ne sono state fatte 20 nel mondo e la mia e' numerata 16 . Poi come ampli ho un Crate 4 coni corredato da un Pre della Digitech 2120 Artists e da un finale Marshall ew300 100+100 . Nel cd ho usato un pedale Wha della Dunlop ma adesso uso un Digitech Whammy che e' veramente divertente da usare ! Il cd e' stato registrato a casa del mio carissimo amico , nonche' grande chitarrista shred , Fabio Montorzi . Ci siamo veramente divertiti in quei 6 mesi . Il tutto poi e' statomixato da me e dal mio fido compare Emiliano Mammini nel mio Home Studio a Cascina (PISA).

Hai creato una fanzine molto completa e professionale . Gutar Chef...sei un mecenate....

GuitarChef e' stata creata dalla mia mente qualche anno fa . Solo per scherzo perche' non sapevo cosa fare con il computrer che avevo appena comprato . Allora dato che ho sempre avuto un debole per la grafica e l'underground chitarristico ho creato GuitarChef che adesso e' una Fanzine che si trova solo su web a http://guitar_chef.tripod.com dove potrete trovare tantissime interviste a grandi chitarristi come a Steve Vai , Paul Gilbert , Vinnie Moore , Eric Johnson etc ... Contiene lezioni di chitarra con Dave Martone , Toshi Iseda , Ryan Maza , Fabio Montorzi etc ... Insomma ne sono fiero e GuitarChef sara' sempre la prima fanzine italiana dedicata a tutti i chitarristi nel mondo !!!

La tua partecipazione al cd di Andrea Castelli?

Una mattina ricevo una telefonata da Andrea Castelli che conoscevo di fama , un bravissimo bassista toscano con una notevole esperienza rock alle spalle . Mi disse che stava dando vita al suo primo album solista e mi chiese se potevo mandarli un mio demotape per sentire come suonavo allora dopo una settimana mi disse che andava tutto ok . Dopo aver parlato di persona mi spedì alcune delle basi di basso e batteria delle future songs . Ci suonai sopra registrandolo e arrangiandole come mi pareva a me ... lui fu molto colpito dato che non cercava il solito chitarrista metal con i suoliti riffs , giocai molto sugli effetti che non aveva mai sentito , poi i soli che ho registrato sono molto shred ma devo dire che adesso che il disco e' finito sono contento del risultato . Un disco di rock molto all'avanguardia . Andrea e' una persona semplice e bravissima e devo molto a lui per questa nuova esperienza ... lavoreremo ancora assieme per il suo prossimo disco !

Pensi che il tuo modo di comporre si stia evolvendo?

Certo . Sempre . E' quello che ascolti che ti fa cambiare . Sto suonando molto sporco e molto bluesy in questo periodo ma non e' detto che il mio nuovo disco sara' blues . Ascoltate , ascoltate e criticate i lavori degli altri , servira' ad immagazzinare nuovo input !

In quali direzioni?

Verso la tranquillita' . Non studio piu' da un bel po' di tempo . Prendo la chitarra e suono e quando esplode la scintilla' di un riff o melodia che sia allora mi metto a comporre . Questo e' il mio modo di evolvere e non di mettermi davanti ad un libro e dier "Oggi studio questo stile e questa scala" , mi dispiace ma non e' così che concepisco la musica .

A quando il seguito di extravaganza?

Penso che ci vorra' un po' di tempo . Stavolta andro' in un vero studio professionale con un bravissimo batterista che si chiama Luca Gendusa e con Andrea Castelli al basso . Devo dire che i nuovi brani sono tra i piu' melodici e piu' belli che abbia mai scritti in tutti questi anni . Sara' un disco veramente bello e raffinato ... tempo al tempo , niente furia tanto per adesso nessun fan scatenato mi ha ancora svegliato la notte per un'autografo ... ah ah ah ! Grazie di tutto e in bocca al lupo per la vostra nuova rivista on web .

ALEX DE ROSSO - By Matt Cafissi

ALEX DE ROSSOAlex , il tuo ultimo album "Ossimoro" e' un grandissimo lavoro . Adesso cosa stai facendo e quanto ci farai aspettare per il prossimo capolavoro ...

Attualmante sto producendo il mio terzo album e cercherò di farvi sentire qualche cosa tra qualche settimana. Sarà un lavoro diverso per songs e sonorità...diciamo più arrangiato. Comunque tutto cantato a parte, forse, un brano strumentale. E' ancora comunque presto per le decisioni definitive, ma vi terrò comunque aggiornati!

Le decisione di non incidere piu' albums interamente strumentali come l'esordio e' stata a causa di un certo tipo di "trend" oppure?

Penso in generale di non avere seguito mai troppo il trend, anzi, vorrei ricordare che il primo album in origine era un demo per trovare una band negli States, ed invece è diventato un cd. Non che mi dispiaccia, anzi, è anche grazie a quel disco che mi sono fatto conoscere un pò in giro ed ho avuto i porimi contratti di endorsement. Poi, comunque, durante gli anni i gusti personali possono evolversi e quindi influenzare le composizioni.

Il tuo successo e' dovuto alla tua indubbia capacita' di creare belle canzoni , sia strumentali che cantate , e dal tuo grande feeling che hai sulla sei corde . Che ne pensi dei grandi virtuosi tutta velocita'?

Ce ne sono davvero ancora in giro?

Hai ascoltato l'ultimo lavoro di Satriani ? Che cosa hai da dire su questa scelta Techno del grande Satch?

Mi è piaciuta, considerando che secondo me ci volevano delle sonorità finalmente nuove per un album strumentale.

Tu sei un assiduo frequentatore della scena Americana , che aria tira laggiu' (in ambito musicale)?

Sono appena tornato dal Namm Show, e devo dire che un pò di rock in più si comincia a risentire...allo stato attuale delle cose, agli occhi del pubblico, il musicista che fa parte di un gruppo, ha perso un pò di identità rispetto ai bei tempi... E come al solito, si cerca di fare sempre qualcosa di nuovo, di innovativo, estremizzando anche le sonorità...ma non sempre il risultato è positivo!

Per finire ... Hai dei consigli da dare ai giovani chitarristi che vogliono intraprendere il tuo lavoro?

Considerando che non lo ritengo un lavoro... cercate di fare ciò che vi piace, siate più aperti all'ascolto di vari generi, cercate di essere il più professionali possibile, anche per il bene degli altri! ALEX!

STEVE SALUTO - By Matt Cafissi

STEVE SALUTOSteve , una domanda di rito: come hai iniziato e quali sono state le tue influenze musicali ?

Ho iniziato a suonare la chitarra elettrica attorno ai 16 anni. All'inizio ero partito per i Led Zeppelin e Van Halen, sapevo tutti i pezzi e tiravo giù gli assoli nota per nota. Poi ho cominciato a prendere lezioni ed ho cominciato ad ascoltare anche altri generi, oltre all'hard rock, come il jazz (sono ancora innamorato di George Benson e Wes Montgomery) ma soprattutto funk e soul nello stile dei Temptations, Sly & The Family Stone, Kool & the Gang, EWF … ed ora eccomi qua.

Il tuo primo cd da solista intitolato "Under" e' un grande disco di puro hard rock con una grande produzione e un sound davvero invidiabile , parlami di quella esperienza .

“UNDER” è stato un progetto, una parentesi del mio modo di intendere l’essere chitarrista … avevo una gran voglia di fare qualcosa di hard rock. Al momento c'era la possibilità di incidere un disco del genere e l'ho fatto, anche perché avevo cominciato a collaborare con gli ex Dark Lord di Alex Masi per cui mi è venuto abbastanza naturale "pensare" un disco hard rock. La cosa che ricordo con piacere comunque è che è stato un disco a cui hanno collaborato un sacco di musicisti che stimo e che mi hanno dato dei suggerimenti utilissimi per la riuscita del lavoro.

Adesso e' in uscita il tuo nuovo disco ma le sonorita' sono cambiate ...

Si è vero. "A different fire", il mio nuovo disco solista, è un EP totalmente diverso dal precedente, qui mi ritrovo a suonare il mio genere di musica preferito per cui sono a mio agio soprattutto con il sound … chitarra, un po’ di gain dove serve, wah-wah e via senza tante sovraincisioni.

Ho notanto una forte influenza di mr Kotzen o almeno di quella vena blues/funk ... e poi adesso canti tu !

Ho sempre cantato ma mai come solista, ho sempre fatto cori. In "Under" era necessaria una voce potente che io non ho,  questa volta invece ho deciso di fare da me … devo migliorarmi ancora molto. Per quanto riguarda Richie Kotzen lo reputo un grandissimo artista e a lui mi sono rifatto per la cover di "Strange kind of woman" che ho inserito nel CD perché la ritenevo una versione funk-rock adatta al contesto, sicuramente però non voglio emularlo; a parte quella song io registro i miei pezzi e se poi suonano come quelli di qualcun altro ciò per me non è un problema, l'importante è che funzionino con ciò che ho in mente.  

A proposito di chitarristi: quali sono i chitarristi attuali che ti hanno particolarmente "attratto" in questo periodo ?

Ascolto molta musica e compro di tutto ma una cosa che è un po’ di tempo che non faccio è quella di ascoltare dischi di sola chitarra; preferisco rivolgere la mia attenzione agli arrangiamenti, alla produzione, al ruolo e al suono della chitarra in un brano … per cui se dovessi farti dei nomi di chitarristi attuali non saprei cosa dire …  sicuramente mi sono rimasti nel cuore Satriani, Vinnie Moore e mille altri ma soprattutto Steve Vai quando era con David Lee Roth … che numeri!

L'esperienza come endorser della Peavey ti ha fruttato un po' di notorieta' nel panorama italiano , come mai adesso non collabori piu' con la Peavey ? Meglio una bella Telecaster (eh eh eh ...) ?!

La Peavey ha cambiato importatore per l'Italia mentre io ho continuato la collaborazione con il precedente importatore. A quel punto, per quanto riguarda le chitarre, sono tornato "alle mie origini" e quindi alle Strato e soprattutto alle Tele, alcune anche customizzate da un liutaio bravissimo che si chiama Marco De Santi.

A parte il tuo nuovo cd, hai in progetto altre registrazioni ?

Al momento vorrei riuscire a terminare e pubblicare l'album da cui sono tratti i pezzi di "A different fire"; inoltre registrerò un pezzo strumentale per una compilation a cui parteciperanno altri chitarristi italiani che uscirà per il DISMA MUSIC SHOW 2002.

Siamo giunti alla fine dell'intervista , qualche consiglio alle giovani leve italiane?

Mi ricordo che un consiglio che mi fu dato fu che un buon musicista dovrebbe essere in grado di suonare di tutto con tutti; ho sempre cercato di seguire questo consiglio ma magari aggiungendo il fatto di non scendere compromessi e di suonare sempre ciò che piace con impegno … il resto viene da se.

ROBERTO PRIORI - By Matt Cafissi

ROBERTO PRIORIRoberto , prima di tutto parlami di come ti sei innamorato della sei corde .

Ho cominciato a innamorarmi della chitarra attorno ai 10 anni, e a 11 ho iniziato a prendere le prime lezioni di chitarra classica. Dopo un paio di anni però ho capito che l'unica cosa che volevo era imitare il suono dei grandi del rock tipo Blackmore e Page, che io conoscevo bene perché mio fratello ascoltava solo Deep Purple e Led Zeppelin. A quel punto sono riuscito a farmi regalare una Ibanez imitazione Les Paul nera ( visibile sul mio sito ) che poi cambiai in favore di una vera Fender Stratocaster!

Il tuo nome e' saltato alla ribalta da quando sei stato chiamato tra le fila dei famosi 883 , da lì e' nata anche la collaborazione con la Fender ?

In effetti sono stato lontano dal giro musicale Italiano fino a pochi anni fa, perchè per ben 12 anni ho portato avanti un gruppo chiamato Danger Zone, con cui ho registrato anche un disco che doveva uscire negli States, e che mi ha portato a vivere a Los Angeles per due anni dove ho anche firmato un contratto editoriale per realizzare musica strumentale per TV. Al termine di quella lunghissima esperienza sono ritornato in Italia e ho cominciato a lavorare in piccole cose, pur mantenendo il lavoro della musica strumentale aperto, fino a quando sono stato chiamato ad entrare negli 883. Chiaramente una esposizione televisiva così massiccia mi ha consentito di ottenete degli endorsment con marchi che io desideravo, e la collaborazione che io avevo con Casale Bauer (distributore di Fender e Johnson) da moltissimi anni si è concretizzata in un rapporto più stretto.

Altri Session Man come Massimo Varini , Andrea Braido , Giacomo Castellano etc ... hanno fatto come te , che ne pensi di loro ?

Tutti i nomi da te citati sono quelli di grandi musicisti che stimo molto, poi nel caso di Massimo ci conosciamo personalmente e trovo che sia anche una persona veramente ottima in un'ambiente non sempre molto umano. Io non amo molto il concetto di Session Player perché ho sempre lavorato in gruppo, dove la alchimia che riesci a creare nasce dal suonare insieme per lungo tempo, cosa che é impossibile da creare quando prepari un tour in 10 giorni senza esserti mai visto prima e fai 10/15 date. Preferisco le situazioni a medio/lungo tempo, dove hai modo di lavorare quotidianamente sul suono fino a quando non ti senti "dentro" la parte.

La prima volta che ti ho sentito Rockeggiare e' stata alla fiera musicale a Rimini e suonavi per la Fender , quei brani che ho sentito saranno anche nel tuo prossimo cd ?

In fiera a Rimini ho suonato due pezzi che saranno contenuti nel CD che sto registrando, però la sostanziale differenza che ora ho registrato tutti gli strumenti "veri", da veri musicisti come Bruno Farinelli e Max Gelsi (batteria e basso di Elisa), Roberto Drovandi (Stadio), Roberto Ponzio e Beppe Di Marco (Clessidra) e tantissimi altri che mi stanno aiutando. Penso che quando li proporrò dal vivo, sarà possibilmente con una band e non con le basi, perchè sinceramente non mi piace.

Che ne pensi del panorama dei Session Man come te e come i sopracitati ... soddisfa davvero un musicista come te o e' solo per denaro ?!

Sinceramente credo che tutti vorrebbero imporsi con un proprio progetto e poter diventare "autosufficienti" così come è successo ad Alex Britti, che era anche un session player. Il problema é che bisogna avere qualcosa da dire...........

Pensi che il futuro musicale sara' esclusivamente su Internet nei prossimi anni o ... mesi ?

Io nutro una scarsa stima nelle case discografiche quindi spero in un mondo nuovo (musicalmente parlando) fatto non più di contratti capestro e percentuali ridicole, prezzi al pubblico assurdi che incoraggiano la pirateria e altre assurdità simili. Alcune major americane stanno lanciando l'S.O.S. sull'imminente fine del sistema discografico classico. Io penso che internet sarà fondamentale per una distribuzione di musica "alternativa" già nei prossimi 12 mesi,e io stesso forse utilizzerò la rete per vendere il mio disco. Per la grande distribuzione, forse è ancora presto, la gente compra i luna pop o gli U2 al supermercato assieme al pane o al dentifricio.....chissà...

SALVATORE RUSSO - By Matt Cafissi

SALVATORE RUSSOSalvatore , il tuo disco solista appena uscito e' stato uno dei dischi piu' attesi nel panorama chitarristico italiano a causa dei tuoi impegni come turnista ?

Volevo che il cd contenesse brani che avessero anche un buon senso melodico, la maggior parte dei cd per chitarra che vengono prodotti sono zeppi di tecnica (a volte anche dubbia) ma sono veramente pochi i lavori che possono reggere l'ascolto anche a distanza di anni.Proprio per questo ho pazientato molto prima di propormi con un mio personale progetto.Comunque il fatto di essere un chitarrista con all'attivo numerose esperienze professionali (tournee tv concerti e didattica) certamente mi ha avvantaggiato molto, se non altro nel trasferire la mia esperienza musicale nelle composizioni.

Parlaci di questo tuo esordio ... un disco contornato da un sapore veramente rock !

Sono un chitarrista rock aperto a tutte le possibilità. Volevo che il cd suonasse con la carica di un disco dei Van Halen unito con la varietà armonica di un autore come Stevie Wonder.A dire il vero, questo cd é un pò una raccolta di mie composizioni degli ultimi anni, per cui non si può definire un "concept cd". All'interno ci sono song rock ,new edge, fusion, e pop, come nel caso di "Best wishes" dove abbiamo utilizzato un'orchestra vera di archi di 40 elementi!Sono sempre stato contornato da grandi musicisti che mi hanno aiutato e supportato nel realizzare le mie idee, un direttore di orchestra come Paolo Vivaldi per la scrittura degli archi, Alfredo Paixao per i bassi elettrici ma soprattutto Jurij Gianluca Ricotti come produttore ed ingegnere del suono.

Hai registrato il tutto nel tuo Home-Studio se non erro , che cosa hai usato come apparecchiature di registrazione ?

Ho semplicemente utilizzato un computer macintosh, un mixer digitale, una buona scheda audio ed un microfono shure sm57. Utilizzo i software musicali per computer da moltissimi anni, e questo mi ha reso la cosa un pò più facile (per fortuna).

Hai molti endorsments ... di solito cosa usi in studio e in situazioni live ?

Da un pò di anni vado molto daccordo con una chitarra Peavey Wolfgang di colore bianco ed un combo Peavey 5150. Mentre per la chitarra a volte in situazioni live o studio dove si richiede l'uso di configurazioni diverse di pick up come i single coil devo sostituirla con altre tipo (shecter, carvin),
l'amplificatore é sempre lo stesso per tutte le occasioni da sempre. Comunque tutto il cd é stato registrato con la chitarra wolfgang bianca che a differenza delle altre "ha una bella botta in più!".
Come effettistica uso due delay, uno regolato cortissimo (praticamente come se non ci fosse) e che mi serve per ingrossare il suono, e l'altro delay invece per i ritardi veri e propri.

Certo , e' passato un po' di tempo da quando ti vidi in TV sul programma della Rai Tunnel , una band rock in un contesto strano ... cosa ricordi di quella esperienza televisiva ?

Cosa ricordo? Un sacco di bicchieri di Campari!

Che cosa stai ascoltando in questo periodo ?

Mi piace moltissimo l'ultimo lavoro dei "Vital Tech Tones" la band dove c'é Scott Henderson Steve Smith e Victor Wooten per intenderci. Ultimamente ascolto anche moltissimo una raccolta di canzoni di "Fred Buscaglione"... lo adoro!!

E quali sono i tuoi musicisti preferiti ?

Da un pò di anni sono più concentrato su chitarristi come Greg Howe, e Scott Henderson ma questo non vuole per forza dire che io li copi! Adoro anche molto Stevie Wonder per le canzoni.
Comunque sarebbero così tanti che non basterebbe una pagina.

Adesso una domandina un po' pazzarella : tre brani di altri artisti che avresti voluto scrivere tu !!!

Eh eh eh....
"Far Beyond The Sun" di Malmsteen (sicuramente)
"The Terrace" di Greg howe (é su five)
" Perpetual burn" di Jason Beker

Lo so che e' appena uscito il tuo primo disco solista ma quali sono i tuoi prossimi progetti sia come turnista sia come solista ...

Si é vero il cd é appena uscito ma, lo avevo finito di registrare tre anni fa, per cui entro l'anno sarò pronto con il nuovo sempre prodotto dal mio grande amico Jurij Ricotti, ma con una nuova band, composta da Alessandro Napolitano alla batteria, Enrico Galetta al basso e Fabio Barnaba alle tastiere, con il quale tra l'altro mi esibirò il 24 Ottobre all'Alpheus di Roma prima di Tony Macalpine e Virgil Donati.

L'intervista e' finita : hai qualche consiglio da dare hai giovani chitarristi italiani che vogliono intraprendere il tuo stesso lavoro ?

Umiltà , scarso valore al denaro e voglia di imparare.

Nel frattempo ti ringrazio per il tempo concesso a me e a GuitarChef ... in bocca al lupo per tutto !

Grazie a te e complimenti per il sito!Sal

SALVATORE VECCHIO - By Matt Cafissi

SALVATORE VECCHIOSalvatore , innanzitutto spiegaci com'e' nata la tua passione per la chitarra e quali sono i tuoi eroi del passato e del presente .

La mia passione per la Chitarra è nata dal veder suonare alcuni amici che cominciavano a prendere lezioni di musica e mi passavano i loro dischi. Cominciai anch’io a suonare, e volendo fare le cose per bene, iniziai con lo studio della chitarra classica, che tutt’ora adoro suonare e sulla quale mi piacerebbe dedicare più tempo alla impostazione, passando per vari maestri (tra cui Luca Balducci, che alcuni ricorderanno negli storici Broken Glazz) studiando magari con uno teoria, armonia e solfeggio, da un altro chitarra e nozioni di composizione, passando molto tempo su libri e manuali di teoria e armonia Jazz i quali rimangono sempre a portata di mano, anche se il tempo che vorrei dedicarvigli non è mai abbastanza… Per quanto riguarda poi i primi dischi chitarristici che mi hanno “folgorato”, posso dirti che ho cominciato immediatamente con Vai, Malmsteen e Satriani, ai quali hanno fatto seguito una lista enorme di altri artisti e di varii generi musicali .

Le tue incisioni pero' non riguardano progetti solisti , suoni tuttora in due band rock , come mai non hai ancora dciso di intraprendere la via solista ?

Beh, Attitude è in fin dei conti il mio progetto solista, che condivido con Simone Damiani, tastierista anche degli Ivory. I pezzi con gli Attitude sono tutti rigorosamente strumentali e a differenza che con gli Ivory dove lo stile non si distaccherà mai troppo dal prog-metal, con gli Attitude la dimensione strumentale ci da lo spunto per suonare tutto ciò che desideriamo, dal neoclassico al jazz, dal rock alla fusion. Nel primo mini-CD, i pezzi sono risalenti a varii periodi e differiscono anche per genere musicale l’uno dall’altro, mentre per l’imminente CD ufficiale, pur mantenento una certa libertà compositiva, lo stile sarà decisamente più rock-fusion, con qualche spruzzatina Jazz!

Ho visto in vari siti web che curi pagine didattiche riguardanti lo stile della chitarra rock ... ami molto questo "mestiere" o pensi piu' alla via della composizione ?!

Per qualche anno ho dato lezioni private affiancate a quelle che prendevo io, ma poi impegni vari mi hanno portato a dover smettere per mancanza di tempo. Poi grazie al computer e ottimi siti internet dedicati alla Chitarra, mi è stata data la possibilità di tenere delle piccole rubrichette didattiche che adoro fare solo per passione, e che tra l’altro aiutano me stesso a tenermi allenato su quelle stesse cose che tratto. Trovo poi importante abbinare agli esercizi, oltre all’aspetto puramente meccanico-tecnico (che mi rendo conto essere quello più attraente!), anche almeno sommariamente l’aspetto teorico e armonico, che è fondamentale. Insomma, mi piace la didattica e se a qualcuno può anche essere utile la cosa mi gratifica molto, anche se ovviamente ciò che più mi interessa è continuare a comporre e registrare musica sia con Simo per gli Attitude, sia con gli Ivory, sia da solista in futuro o su progetti altrui se capiteranno occasioni interessanti!

Si parla molto delle ultime uscite discografiche "particolari" come Satriani , Beck o Buckethead . Composizioni per chitarra con arrangiamenti techno-jungle . Ti piace l'ultimo lavoro (in studio) di Satch oppure hai storto la bocca dopo l'ascolto ? Nel mio parere e' un bene , bisogna sperimentare o meglio , ognuno e' libero di fare cosa crede ... che ne pensi ?

Mi piacciono molto gli ultimi di Satriani e Beck, mentre il mascherato Buckethead lo ho scoperto solo recente ascoltando qualcosa dal suo sito! Sicuramente la sperimentazione fa bene alla musica, ma penso che la tecnologia debba servire a supportare e valorizzare il lavoro dei musicisti, non sostituire i musicisti stessi, a tal proposito ancora rimpiango di non aver potuto avere una batteria vera sul primo Attitude, difetto corretto per il prossimo lavoro dove dietro le pelli avremo il bravissimo Gianfranco Saggiomo, ora batterista anche degli Ivory. Dunque trovo che dischi come l’ultimo di Satch siano interessanti come “esperimento”, come lui stesso l’ha definito, ma penso che il suonare con musicisti veri risulti infinitamente più gratificante, istruttivo e più piacevole da ascoltare (dinamiche, tocco, improvvisazioni…) anche se poi stilisticamente mi piace molto il risultato che ha ottenuto, e poi ha usato gli stessi programmi che abbiamo noi in studio da Simone, quindi abbiamo da imparare anche sotto quell’aspetto!!!

So' che sei un'amante anche del "vecchio" Hard Rock anni 80/90 ... vero ? Dato che fai della musica prog-metal non credevo ...

Hai ragione, adoro l’hard rock, ma anche il Jazz, il progressive e anche di cose che potrebbero esser definite commerciali, ma forse grazie anche ai musicisti con cui suono è stato col prog-metal che i buoni propositi si sono cominciati a concretizzare in progetti più seri e così non riuscirei adesso a concentrarmi anche su altre cose, almeno al momento, anche se dal vivo in passato abbiamo sempre proposto classici dell’hard rock, tipo Hold The Line dei Toto, Jump dei Van Halen, Daddy Brother...dei Mr Big e…mi sto commuovendo!!!

Per quanto riguarda la tua strumentazione : che usi attualmente in studio e dal vivo ? Possiedi un POD della Line 6 ?

A me piace sentire il suono della chitarra, non degli effetti, quindi uso pochissima roba tra la chitarra e l’ampli, e comunque sempre per valorizzare un suono già definito, non per snaturarlo, come ti dicevo prima a proposito della tecnologia applicata alla musica. Soprattutto in studio, magari mi attacco direttamente all’ampli (testata e cassa Marshall o Laney da 100w), aggiungendo poi nel mix finale qualche delay o riverbero. Ho un pre ADA mp1 da anni, abbinato ad un multieffetto Digitech pilotati da una pedaliera midi, ma da quando ho il Pod 2.0, uso praticamente solo questo tra chitarra e ampli, sia come pre che come multieffetto, anche se quasi sempre lo metto completamente “dry” o con al massimo un po’ di compressione e pochissimo drive. Trovo che il Pod sia un aggeggio affidabile, pratico e completo per le mie esigenze, comodo sia live che in studio. Per quanto concerne le chitarre uso una Strato American Standard con pick-up Di Marzio e una Ibanez S 540 Custom. Per la classica ho una Almansa spagnola. Le corde invece sono sempre Ernie Ball 9-42 sulla Ibanez e Cocco 9 ½-42 sulla Fender.

Siamo giunti alla fine dell'intervista : che cosa ci riservera' il futuro (musicale-discografico) di Salvatore Vecchio ?

Dovrebbero uscire presto sia il debut con gli Ivory (per Underground Symphony prod.) sia quello con gli Attitude attualmente in fase di registrazione. Cercherò al più presto di rendere disponibili dei samples dei rispettivi dischi tramite il nostro sito ufficiale http://www.salvatorevecchio.too.it/ Spero poi di poter continuare ad intensificare la mia collaborazione sui varii webmagazine chitarristici, perché mi hanno dato anche la possiblità di scoprire ed ascoltare nuovi ed ottimi chitarristi, soprattutto italiani.

Grazie mille per il tempo concesso a Me e GuitarChef ...

Grazie a te Matt e a Guitar Chef per il tempo e lo spazio che voi avete concesso a me!

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