Casteddu, come dicono i sardi, è scesa dalle taciturne e aristocratiche alture del quartiere Castello,
Cagliari. Vista a mezzogiorno
sede degli uffici governativi, alla pianura, lungo la spiaggia e il percorso dell'ampia e magnifica via Roma
Cagliari.Via Roma
fiancheggiata da palazzi e da una triplice fila d'alberi formanti due bei viali, lungo la banchina del porto. È questo il passeggio alla moda, di sera, la “ great attraction” di Cagliari., e vi sorge il nuovo palazzo Municipale, oggi ancora (novembre 1907) in corso di costruzione. Da via Roma si va al porto,
Cagliari. Porto
notevole costruzione, finita circa una quindicina d'anni fa e alla via Carlo Felice
Cagliari. Largo Carlo Felice
una delle
più belle della città e, in un largo, decorata dalla statua del re di cui
porta il nome, riuscendo al Mercato, grandioso edificio, con portico
monumentale, tettoia in ferro e vaste cantine, il tutto architettato dal Melis.
Dappertutto,
in Cagliari, il verde ricrea la vista:
nei passeggi di " Buoncammino " (da notarvi un grandioso penitenziario) e del "terrapieno ", riuniti dai Giardini pubblici, ombreggiati da pini, furono recentemente costruiti, in ogni dove lo spazio permettesse, graziosi squares, ornati di palme, di araucarie, di altre piante tropicali. Punti di ritrovo frequentati, specialmente la sera, anche il corso, nel quartiere di Stampace,
i Bastioni, piantati di pini marittimi. e altre arterie della città. La principale di queste passa tra il monumento a Carlo Felice e la colonna antica che sorge in piazza Yenne,
Cagliari. Piazza Yenne
per seguire poi la direzione della costa : nella parte superiore, essa arteria è detta via Manno (popolarmente " la Costa " e più in basso corso Vittorio Emanuele.
Cagliari.Corso Vittorio Emanuele.
È la via più animata, la via commerciale per eccellenza, ripida, ma con bellissime botteghe e con gli empori degli ornamenti d'oro usati dalle popolazioni delle campagne. Percorrendola, si va alla piazzetta dei martiri, ornata da un monumento a forma di piramide ; più lontano, alla piazza della Costituzione e alla via Garibaldi.
Cagliari. Piazza costituzione
Alla piazza della Costituzione incomincia il viale Regina Elena, che offre belle vedute e passa al piede delle rocce a picco su cui sorge il castello. A sinistra, in alto, assai pittoresco il quadro delle case aggruppate in questa parte della città (le si vedono dal lato posteriore) e della cattedrale, con la stia cripta scavata nella roccia; a destra, in basso, il quartiere di Villanova,
Cagliari. Quartiere Villanova
con i suoi tetti originali a tegole, e di là dal quale si spazia ampiamente con l'occhio sul capo Sant'Elia e la grande pianura di Quartu, fino alle montagne del Serpeddi' e dei Sette Fratelli. La passeggiata fa capo al giardino pubblico.
In quattro parti distinte è divisa Cagliari : il Castello (Castedd' e susu, dicono i sardi), ossia la città vecchia nell'alto ; la Villanova, all'est ; la Marina e Stampace,
Cagliari.Chiesa S. Michele
col sobborgo di Sant'Avendrace. Il Castello al quale si accede per due rampe a sinistra della piazzetta Martiri ha conservato le sue antiche porte, insieme con la sua cinta munita di torri, e vi si trovano gli edifici più importanti. Si raggiunge dapprima la passeggiata Umberto I, coperta, alla quale si aggiungono, sull'antico bastione di Santa Caterina, le terrazze, piantate di pini e allacciate da scale. A sinistra, una via conduce all'Università e all'imponente torre dell'Elefante, costruita dai Pisani nel 1307, come dice un'iscrizione in versi.
Fondata nel 1596, da Filippo III di Spagna, ricostituita nel 1764 da Carlo Emanuele di Savoia, frequentata da meno di trecento studenti, l'Università ha il suo meglio nella biblioteca e nel museo : dirimpetto alla facciata le si erge una colossale statua di magistrato romano.
Cagliari.Via Sassari (stazione)
La biblioteca di circa settantamila volumi, possiede le cosiddette " pergamene d'Arborea ", riconosciute però opera di un falsario. Il museo è arricchito da ragguardevoli collezioni di geologia e di mineralogia. Interessante anche la collezione di zoologia, insieme di specie degli uccelli del paese con qualche esemplare di muflone, grosso ariete, ormai raro.
Continuando diritto, a partire dal Bastione
Cagliari. Bastione S. Remy
si passa per la porta della vecchia torre dell' Aquila ora compresa nel palazzo Boyl, e si arriva nell' angusta via Lamarmora, la principale della città vecchia, stendentesi sull'altura scoscesa. Qui, da una parte e dall'altra, corrono viuzze parallele, rilegate da ripidi vicoli, da cupi passaggi a volta o da scale. Nel centro del castello si apre la piazza del Municipio, piccola e a terrazza, con intorno il vecchio palazzo Comunale. Da questa piazza, per una scala, si va su alla cattedrale, che i Pisani finirono di costruire nel 1312 e che in molte parti fu posteriormente modificata: la facciata, barocca alquanto, fu demolita, per essere rifatta nello stesso gusto dei vecchi portoni laterali, che datano dal tempo dei Pisani. Opera pisana (secolo XIII) i due amboni presso l'ingresso principale; altre opere notevoli il monumento di Martino II, re di Sicilia e d'Aragona, il mausoleo di Maria Giuseppina Luisa di Savoia, moglie di Luigi XVIII, ecc. Di fianco alla cattedrale, il palazzo arcivescovile, di una serietà spinta fino alla tetraggine.
Cagliari Seminario
Più lontano, al nord, sulla piazza Indipendenza,sorge la torre San Pancrazio, costruzione pisana del secolo XIV, restaurata poi, magnifico belvedere... per chi voglia darsi la pena di salirla fino all'ultimo piano.
Gli annessi fabbricati, visibilmente di data recentissima, furono costruiti per alloggiarvi il Museo di antichità fondato da Carlo Felice nel 18oo e la più completa delle collezioni archeologiche sarde. Comprende epitaffi, pietre miliari. terrecotte, bicchieri d'ogni sorta, monete, bronzi, ornamenti muliebri, urne, utensili vari, ecc. Uno dei pregi principali di questo museo consiste in un gruppo di oltre duecento idoletti fenici, piccole figurine in bronzo che accennano all'infanzia dell'arte: sono essi di forme grossolane, alcuni osceni. tutti stranissimi, e tali che danno un'idea del culto e dei costumi di quei popoli, progenitori dei Cartaginesi.
La vecchia città è al nord limitata dalla cittadella:di là da essa, lungo il " Buon Cammino ", stanno la caserma Carlo Alberto, le nuove carceri, la piazza d'Armi. A poca distanza dalla caserma, una viottola scende all'anfiteatro romano,
giacente in una depressione naturale del suolo, dal lato del mare: le file di sedili furono in gran parte intagliate nella roccia; l'estremità meridionale fu riempita con muratura. Giù al basso, il giardino botanico e l'ospizio, in un antichissimo convento di cappuccini.
Qui e nel giardino botanico si trovano considerevoli avanzi di antiche cisterne, di condotti sotterranei, ecc., scavati nella roccia per fornire la città d' acqua piovana.......