Il G.S.Audax Quinto Pallavolo costituisce certamente una valida e apprezzata realtà sportiva
della città.
Le nostre mini atlete partecipano periodicamente ai tornei provinciali e regionali, organizzati 
dalla Federazione Italiana Pallavolo e da varie società sportive, classificandosi sempre nelle 
prime posizioni.
Nel 2002 le piccole pallavoliste del G.S.Audax Quinto Pallavolo si sono imposte quali 
campionesse provinciali della categoria Pallarilanciata e al quinto posto per il superminivolley. 

L'attività dei nostri allenatori, volta a fornire un bagaglio tecnico e agonistico completo, è facilitata 
della spontaneità, la simpatia e l'entusiasmo delle atlete.
In tale prospettiva l'impegno del quadro tecnico e dirigenziale è volto a stimolare le atlete, fin dai loro 
primi passi nella pratica sportiva, a dare il meglio di sé per un successo più comune che individuale.  
Rivolgiamo un augurio sincero a tutte le pallavoliste del nostro vivaio certi che sapranno migliorare
 nel gioco della pallavolo alla luce del divertimento, della spensieratezza e dell'amicizia per poter 
entrare  a far parte , in un prossimo futuro, delle nostre squadre agonistiche.

 

CHE COSA E' IL MINIVOLLEY:

 

Il Minivolley è l'unico gioco regolamentato dalla FIPAV, Federazione Italiana Pallavolo, 
prima del volley 6 contro 6.
Possono praticarlo per la stagione in corso, 2002/2003, gli atleti nati negli anni 1990-96, 
suddivisi in tre livelli distinti:
Categoria Superminivolley: riservata agli anni 1990/91
Categoria Minivolley: riservata agli anni 1992/93
Categoria Pallarilanciata: riservata agli anni 1994/95/96
Il gioco si modella sui principi base della pallavolo, ovviamente resi idonei alle caratteristiche 
psico-fisiche dei piccoli atleti che lo praticano.  
Il minivolley è un gioco di squadra, che contrappone due formazioni composte da tre o più 
giocatori disposti su un campo di mt. 4,5 x 9,0 per la categoria minivolley e di mt. 6 x 12 per 
il supermini. Il terreno di gioco è diviso da una rete la cui altezza varia dai 2,00 metri ai 2,10.

Negli incontri si gioca con tre atleti in campo e uno o due fuori. I giocatori partecipano a 
rotazione  alla partita in modo tale da avere pari dignità: senza distinzioni tra titolari e riserve.
 Gli atleti contrassegnati col numeri 1, 2, 3 sono in campo e prendono parte al gioco, 4 e 5 sono 
per il momento fuori e non giocano. Al cambio palla ed alla conseguente rotazione al servizio 
il giocatore 3 esce dal campo e l'atleta 5 si prepara ad eseguire la battuta.

I giocatori cambiano così posizione in campo ruotando di un posto in senso orario.
Il giocatore 5 esegue il servizio, o battuta, dando così inizio al gioco. Perché il servizio sia valido 
la palla deve andare nel campo avversario, passando sopra la rete e senza cadere al di fuori del 
terreno di gioco. Dopo un massimo di tre tocchi la palla deve superare la rete e andare nel campo 
degli avversari, non può essere toccata due volte consecutivamente da parte del medesimo giocatore 
e non deve cadere nel proprio campo di gioco. In tal caso il punto verrà assegnato agli avversari.
Gli incontri si svolgono in un unico set per un totale di 50 azioni giocate. In caso di parità (25 a 25), 
chi organizza il torneo può stabilire che la gara termini con un pareggio oppure può far disputare 
un'ulteriore azione che designerà la squadra vincente. Gli incontri si svolgono in un unico set per 
un totale di 50 azioni giocate. In caso di parità (25 a 25), chi organizza il torneo può stabilire 
che la gara termini con un pareggio oppure può far disputare un'ulteriore azione che designerà 
la squadra vincente.

 

Per capire meglio i fondamentali del palleggio, del bagher e della battuta ci siamo fatti
aiutare da alcune nostre atlete che pazientemente hanno "posato" per le foto
Colgo l'occasione per ringraziare Elisa, Marta e Miriam per la loro disponibilità.

 

  Lezione numero 1: IL PALLEGGIO

 

Sia il palleggio, sia il bagher presentano la stessa posizione di attesa prima di uno spostamento o dell'esecuzione del colpo.Le gambe sono divaricate e piegate, con un piede leggermente avanti ed il peso del corpo in appoggio sugli avampiedi. Gli arti superiori sono avanti, semipiegati, aperti ad una larghezza di poco superiore a quella delle ginocchia. Le mani sono all'altezza del bacino.

 

Nel momento del contatto con la palla, Elisa è con gli arti inferiori divaricati, con i piedi alla larghezza delle spalle, un piede avanti, le gambe semipiegate, il peso distribuito su entrambi gli appoggi. Le braccia sono in alto, semipiegate, i gomiti in avanti-fuori, le mani aperte, orientate verso il pallone e poco sopra la fronte. Le dita sono divaricate, semi flesse e pronte ad assumere la forma del pallone. Molte ragazzine sbagliano il palleggio perché non rivolgono i pollici verso la fronte. Quindi fate attenzione anche ai particolari più banali!!!!.
Elisa, per rinviare la palla, deve distendere le gambe e contemporaneamente estendere le braccia: il corpo in questo momento si allunga verso l'alto ed in direzione del compagno.

Lezione numero 2: IL BAGHER

Abbiamo già detto che sia il palleggio sia il bagher presentano la stessa posizione di attesa della palla.
Marta al momento del contatto con la palla si trova con i piedi ad una larghezza poco superiore a quella delle spalle. Gli arti inferiori sono semipiegati ed il peso del corpo è sugli avampiedi; il cbusto è inclinato in avanti a formare un angolo di circa 90º con il corpo. Le mani  sono una dentro l'altra a formare una presa e gli avambracci sono rivolti verso l'alto
Il contatto con la palla avviene all'altezza dell'ombelico.
Marta, per rinviare la palla deve effettuare una leggera spinta con le braccia e contemporaneamente distendere le gambe in direzione del compagno.  
 
 
 
Questo è più o meno il bagher. Tu sei capace?

 

 

Lezione numero 3: LA BATTUTA

PER I DESTRIMANI

Miriam assume la corretta posizione di partenza per la battuta dal basso. Tiene la palla nella mano sinistra, la gamba sinistra in avanti e la sinistra dietro, con il corpo ben bilanciato su entrambi gli appoggi. Attenzione ora ti sveliamo un piccolo trucco: la punta dei piedi deve essere rivolta verso il luogo dove indirizzare la palla.
L'arto che colpisce la palla, il destro, è disteso e oscilla come un pendolo, da dietro in avanti passando per il basso, proprio come lo sta eseguendo Miriam.
E' importante per una corretta esecuzione non lanciare la palla prima del colpo e trasferire il peso del corpo sulla gamba davanti.  
 
 
 
 
 
Provaci tu, magari contro il muro. Ma se poi non vuoi sentire le urla dei tuoi genitori esercitati ai giardinetti!!!!!!!.

 

P.S. Se sei mancino dovrai fare il contrario di quello che Miriam ti mostra nella foto.  
 
Sono venuta insieme alle mie amiche per provare. Ora mi piace molto perché per la prima 
volta ottengo dei buoni risultati.
Daria, 11 anni
 
Ho iniziato a giocare a pallavolo perché la mia migliore amica mi ha detto che era bellissimo, 
bellissimo, bellissimo. Ho provato. Ora posso dire che è più che bellissimo.
Alessia, 8 anni
 
Ho scelto la pallavolo perché è uno sport che mi permette di impegnarmi agli allenamenti e contemporaneamente divertirmi. Stella 9 anni
 
Ho deciso di giocare a pallavolo perché mi sembra uno sport bello e soprattutto perché è di squadra.
Chiara, 10 anni
 
È un bello sport che mi permette di divertirmi e sfogarmi e stringere nuove amicizie.
Michela,10 anni
 
Il volley mi piace alla pari del calcio, ma è meno pericoloso e così non rischio di farmi male !! 
poi ho conosciuto delle bambine che mi sono particolarmente simpatiche: Caterina, Luna, 
Maddalena e Stella.
Elzery, 6 anni
 
Ai corsi di pallavolo ogni volta imparo cose nuove, trascorro altro tempo con le mie amichette, 
faccio un po’ di movimento ed il corpo sta meglio.
Sara, 7 anni
 
Mi piace molto perché ho avuto modo di imparare tanto soprattutto nuovi schemi e nuove posizioni di gioco.
Irene, 14 anni
 
Mi diverte tutto della pallavolo, soprattutto fare le partite e…vincerle!!!!
Luna, 8 anni
 
La pallavolo è uno sport che mi piace ed ho deciso di prenderlo seriamente dedicandomici col 
massimo impegno.
Giulia, 13 anni
 
La pallavolo mi piace perché lo ritengo uno sport completo.  Ora che sono migliorata lo trovo 
anche gratificante perché con le mie compagne riusciamo a creare belle situazioni di gioco.
Caterina, 14 anni

 

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