CREDI'S Story
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   Storia del gruppo credi : c'era una volta...
   Storia del gruppo credi : una famiglia canterina
   Storia del gruppo credi : passano gli anni... otto son lunghi
   Storia del gruppo credi : quando ripenso
   Storia di un giovane      : musica in vita mi a

 

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  Credi Story             

C' era una volta....

C'era una volta in una sperduta casetta di campagna, una famigliola con tre figli un cane e un gatto. 
Quando giornate autunno-invernali, corte e piovose costringevano a radunarsi intorno al camino, Mamma Ross  amava passare del tempo con i suoi bambini cantando, suonando e battendo le mani. 
Oltre ai soliti canti per bambini, Mamma Ross dato il suo spirito poetico e innovativo, iniziò a comporre delle musichette alle quali abbinava simultaneamente delle parole, cominciando così la sua "carriera" di compositrice. Per ricordarsi il motivo, faceva uso di un vecchio mangianastri con il quale incideva il primo brogliaccio, strimpellando con la chitarra. 
A seconda delle circostanze e delle attività quotidiane, Mamma Ross trovava sempre l’ispirazione per qualche nuovo canto (dall'osservazione della natura nasceva "Perché cresca un albero ci vuole un semino..."; se si andava in stazione ad aspettare il papà “pendolare"... in stazione...ad aspettare...").

Volendo poi far memorizzare brani biblici ai bambini, iniziò a musicare  i Salmi, i quali insieme alle canzoncine precedenti caratterizzarono il primo periodo musicale (anni '76-'79). Lentamente la composizione lasciò le storie familiari e diventò esclusivamente religiosa, con, oltre ai Salmi, storie bibliche, spunti dalla natura, testimonianze, preghiere, lodi. ecc.

"Il Signore, di giorno, concedeva la sua grazia, e io la notte innalzavo cantici per lui come preghiera al Dio che mi dà la vita.  (Salmo 42:8) 

Questo secondo periodo ('80-'87) conobbe dei momenti di ispirazione notturna, cioè Mamma Ross svegliandosi nel bel mezzo della notte con una musica e delle parole in mente, si alzava a inciderle su nastro e da lì nasceva la composizione che per i canti più "impegnativi" durava fino al mattino. Quando si svegliavano gli altri componenti della famiglia trovavano Mamma Ross in cucina con chitarra, Bibbia, carta, penna, registratore, molto contenta di poter far sentire un nuovo canto.

Pur avendo pian piano composto un notevole repertorio (circa 200 canti) questa musica restò per diversi anni in famiglia, senza esecuzioni "esterne" in quanto Mamma Ross non aveva nessun musicista che l'affiancasse. Solo qualche amico o fratello della comunità venne a conoscenza di questi canti, suonati così, con la chitarrina alla meno peggio. Chiaramente solo alcuni apprezzarono questi canti un po' "spartani" riconoscendo in essi un buon prodotto anche se da perfezionare; altri invece lamentarono la scarsa tecnica di esecuzione e non aiutarono il miglioramento.

Grazie a Dio sul finire dell'86, si delineò una nuova figura musicale, un fratello nonché amico di famiglia di nome Antonio, chitarrista autodidatta, con grande passione musicale, dotato di notevole  tecnica, abilità, fantasia e capacità di improvvisazione. Antonio ebbe opportunità di conoscere i canti di Mamma Ross e di passare con lei molte ore a suonare questi ed altri brani, formando così un certo affiatamento. Rossella, che desiderava avere delle registrazioni dei canti raggruppati per argomento e suonati bene sia per proporli per innari nelle comunità  che per un archivio personale, riconobbe in Antonio la figura necessaria per quest'attività.

Antonio e Mamma Ross  impegnarono  molti sabati  per riordinare i canti ed  incidere alcune cassette (salmi, canti per bambini, evangelizzazione, edificazione) e uno dei ragazzi  si occupò della registrazione (...e sì, nel frattempo i bambini erano cresciuti ...). 
Mamma Ross strimpellando la sua chitarrina, iniziava a cantare, Antonio, appena comprendeva l'andamento dell'insieme, l'accompagnava. Quando Mamma Ross era certa che  l'andamento del canto era chiaro, raccontava ad Antonio tutte le aggiunte, gli abbellimenti,  che aveva in mente, insieme trovavano e provavano alcune soluzioni, così il brano veniva man mano aggiustato, completato e suonato insieme; qualche prova giusto per memorizzarne l'andamento, dopodiché veniva eseguita la registrazione. Ovviamente la qualità musicale di queste cassette, registrate in cucina, non fu elevata, ma nonostante ciò ebbero la loro funzione.
 
Mamma Ross non avendo mai ricercato la composizione "artificiale" o commerciale, ma affidandosi solamente all'ispirazione fu certa che il Signore avrebbe adoperato  prima o poi i canti a lei donati, non solo per la famiglia e l'edificazione personale, ma in qualche altro modo. Infatti, con il passare dei mesi, capitò anche di poter eseguire qualche canto a dei fratelli di altre chiese ( non solo  Mamma Ross con la chitarra, ma qualche volta con l'aiuto strumentale di tastiera e flauto suonati dai suoi ragazzi ) e di ricevere diversi incoraggiamenti, insieme a numerose richieste di incidere un album con le canzoni. 
Il desiderio latente di Rossella prese forza dagli incoraggiamenti fraterni, e, abbinato alle nuove possibilità strumentali, sfociò nella decisione di incidere, sempre a livello familiare, una musicassetta da distribuire a chi apprezzasse i canti. 
Ebbe inizio così un nuovo periodo, dove compare il nome CREDI e nasce ufficialmente il gruppo .
 
                                     
 

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Cre
di Story  2               

Una famiglia canterina.

Fu deciso di  preparare  una musicassetta da distribuire alle persone che avevano dimostrato di apprezzare i canti e alle assemblee che volessero inserire qualche canto nell'innario , o per i bambini della scuola domenicale.  
Si cominciò con la scelta dei  c
anti da inserire, fu deciso il titolo della cassetta, come  produrla ecc.
Alla registrazione partecipò ancora Antonio. amico chitarrista. e i ragazzi  alla tastiera, al  flauto e alla registrazione; Rossella era impegnata soprattutto nella parte vocale. 
Tutto il lavoro di preparazione fu fatto dall'intera famiglia in collaborazione. Un gruppo affiatato. riunito sotto il marchio discografico C.R.E.D.I. Questo nome oltre ad essere un invito alla salvezza è formato dalle iniziali dei nomi dell'intera équipe familiare.
Quando tutto fu pronto, "masters", fascette, nastri, ecc.  per scrupolo furono mandate 2 copie di questo lavoro a fratelli di rilievo, uno musicista ( che chiameremo solo "il musicista") e l'altro influente
responsabile di chiesa, per avere il loro parere tecnico. 
Il consiglio di entrambi fu di rivalutare i canti ponendoli in un contesto musicale più completo, rendendo così l'album più apprezzabile.

"Il cuore dell'uomo medita la sua via ma il Signore dirige i suoi passi" (Proverbi 16:9)

La cosa bella e imprevista fu che "il musicista" stesso ci propose di rifare la cassetta occupandosi  sia della preparazione della base strumentale che della produzione. Non fu difficile abbandonare il primo esperimento con la netta impressione che il Signore stesse guidando le cose diversamente dal previsto e verso una soluzione molto migliore. Crediamo che il lavoro per "il Musicista" non sia stato affatto facile, avendo a che fare con inesperti e con schemi ormai vincolati ( ad esempio, le fascette con la successione dei titoli ed i tempi di  durata dei canti erano già stampate !). 
Dobbiamo moltissimo a questo fratello che si è tanto impegnato e che, con l'aiuto divino, ha fatto veramente un buon lavoro e ringraziamo il Signore per la realizzazione di questo progetto.

Nel gennaio '89 venne quindi ufficialmente lanciata questa prima raccolta dal titolo UN CANTO LIETO con 13 canti melodici accompagnati principalmente da chitarra con il supporto di tastiera, violoncello, batteria, flauto.
Dopo queste benedizioni, sorsero  anche delle difficoltà; tra le altre la società che si occupava della distribuzione della cassetta fallì ed andò perso molto materiale ed i masters.

Cominciò poi un periodo senza eventi musicali di rilievo e familiarmente gli impegni crebbero molto: chiesa, lavoro, scuola, (3 diplomi) arrivo del quarto fratellino,  ecc.

In tutti questi anni  il servizio musicale nella chiesa locale, fu svolto sempre con attenzione e fedeltà,  con l'accompagnare i cantici durante il culto, con la formazione di un piccolo coro  e  con lo studio e la trasmissione ai fratelli,quando possibile,  di ciò che dice la Bibbia a proposito di musica e canti.
Si presentarono poche occasioni,  nella chiesa locale ed  in altre comunità, di  eseguire alcuni dei nostri canti, finchè il Signore volle muovere le acque e rapidamente gli impegni diventarono tanti e sempre più specifici; era  il tempo di sviluppare  una nuova realtà musicale "live". Questo piccolo nucleo familiare di testimonianza cristiana in musica fu chiamato CREDI dal nome scelto in occasione della prima uscita  discografica e GRUPPO per sottolineare l'insieme delle persone che collaborano
nella formazione live .

Siamo arrivati a oggi.  Infatti la prima vera testimonianza in musica del GRUPPO CREDI è stata data nel giugno '96 seguita da molte altre nelle varie comunità evangeliche italiane. Il nostro futuro, come il passato ed il presente, è nelle mani del Signore al quale rivolgiamo  nuovamente il nostro grazie.

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Passano gli anni....ma otto son lunghi...

Come siamo arrivati alla produzione di 
OGNI PENSIERO.                               

PASSANO GLI ANNI, dalla pubblicazione della                     musicassetta ‘Un canto lieto’, MA OTTO SON LUNGHI….. e in questi anni, molte volte venne alla mente il pensiero di incidere un nuovo album, anche perchè in totale i canti di Rossella erano circa 200 e ne erano stati pubblicati, con la prima cassetta, soltanto 13.

Bisogna riconoscere che diversi fratelli apprezzarono il primo lavoro discografico, ritenendolo un mezzo efficace per il Signore e ci consigliarono di continuare l’opera.  
Queste parole  incoraggianti non andarono a vuoto, infatti, più volte furono soggetto specifico di preghiera e argomento di dibattito…..  forse un passo avanti, ma ancora mancava una vera decisione.
Pur avendo la convinzione che il Signore approvasse la produzione di un nuovo disco, mancava la certezza che fosse il buon momento e così, accantonando momentaneamente il disco, dedicammo maggior tempo alla preparazione delle testimonianze musicali.  
I canti contenuti nella cassetta ‘Un canto lieto’, non erano più sufficienti: avevamo anche altri brani da proporre ed anche lo stile nelle esecuzioni ‘live’ era un po' cambiato; sentivamo una forte spinta per produrre qualche cosa di nuovo.    

Intanto diverse idee maturarono e il lavoro un pochino procedette; il titolo
OGNI PENSIERO, ad esempio, venne già proposto e ‘‘deciso’’ diversi anni prima della effettiva realizzazione della cassetta, cosi’ come l’inserimento di alcuni brani che in varie occasioni, ci furono evidenziati come i più apprezzati.

Il pensiero di affrontare nuovamente un’esperienza discografica rallegrava grandemente i nostri animi, ma la consapevolezza dell’impegno che questo lavoro avrebbe comportato, ci incuteva anche un po’ di timore…..  
Anche senza analizzare tutto nel dettaglio, fu subito evidente che la produzione avrebbe richiesto un notevole esborso economico, quando ancora la pubblicazione precedente aveva permesso a mala pena di coprire le spese ed altre risorse non c’erano.

Un giorno arriva inaspettata  una telefonata da una sorella che conoscevamo appena, e che ci  riproponeva la domanda di molti altri : " Cosa aspettate a fare un'altra cassetta? Cosa vi manca veramente per decidere?"   Sentendo una certa nostra difficoltà nel rispondere, la sorella aggiunse: "Se questo può essere considerato  un segno non lo so, prendete queste mie parole come volete, però io mi sento di dirvi : continuate, preparate un'altra cassetta”!

Nacque così quella sera stessa un dibattito spontaneo su quest’argomento e la nostra prima obiezione fu: ci mancano….. i soldi!  Be', si, quelli mancano sempre,  ma forse non solo…..   manca uno stimolo, un segno, una convinzione precisa.  
L’esortazione ricevuta venne recepita chiaramente e suscitò nuovo entusiasmo nella ricerca della volontà di Dio; presto l’impressione generale fu che qualcosa fosse cambiato, eppure le difficoltà erano ancora lì, tutte da affrontare, ma i tempi erano maturi!

Una volta sicuri dell’appoggio del Signore, venne ripreso in mano il lavoro fatto, rielaborato e pianificato; ma ancora rimanevano degli interrogativi: con chi incidere il CD?  
A quale arrangiatore affidare il lavoro?
Il nostro desiderio fu di rivolgerci nuovamente al musicista cristiano con il quale si era arrivati così bene alla produzione del primo lavoro discografico e il Signore ci concesse questo favore.

Nel periodo di lavorazione del disco, le prove, le difficoltà e le preoccupazioni  non mancarono di certo, ma affidando al Signore  ogni pensiero di OGNI PENSIERO, Egli condusse tutto nel dettaglio. Infatti grazie alla sua fedeltà fu possibile far fronte alle spese di produzione del CD, con l'inizio di una nuova attività lavorativa; grazie alla sua guida furono inseriti alcuni canti non previsti in sostituzione di altri; e sempre grazie al  Signore malgrado alcuni problemi alla voce di Rossella, fu possibile incidere tutti i brani.
A Lui solo sia la gloria.  
 
Ora, dopo lunghi mesi di travaglio, assistiamo con gioia a questi momenti di ‘lancio’ e ci rallegriamo grandemente nel Signore per le prime eco,  gli incoraggiamenti e le risposte che arrivano, confermandoci che quest’opera fosse proprio da compiere, per la gloria del Signore.  
                                                                                          

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Rossella racconta.

Quando ripenso...

Quando ripenso ai primi momenti nei quali il Signore mi ha parlato in musica, ricordo grigi pomeriggi autunnali, rivedo la grande cucina ..... i bambini che giocano tra loro ..... risento il crepitio della stufa a legna ..... rivedo me, intenta a leggere la Bibbia appoggiata sul tavolo, seduta in punta alla sedia, un po’ di sbieco, con gli occhi sul libro, ma attenta anche ai movimenti dei tre bimbi .....

E mentre leggo ... alcune parole acquistano un ritmo particolare ... un’ armonia ... un suono ... è il versetto 8 del Salmo 32
"Io ti ammaestrerò
e ti insegnerò la strada per la quale devi camminare. Io ti consiglierò e avrò gli occhi su te.     
Benedette parole, benedetti momenti nei quali, per la prima volta, sento che Qualcuno mi può  perdonare, mi può salvare, mi vuole guidare. Sento che Qualcuno vuole prendersi cura di me, che Qualcuno ha dei progetti che sa portare sicuramente a termine. Finalmente sento e so per certo e credo che ogni parola scritta nella Bibbia che sto leggendo, è verità.
Passato ... presente ... futuro ... finalmente perdono “peso” ed acquistano “valore”, non in se stessi, ma perché  Colui che dice “io lo farò” lo può` veramente fare. Il Creatore del cielo e della terra, il Signore di tutto l’ universo e` ora anche il mio Signore, Colui che mi vuole ammaestrare e guidare, liberandomi dal peso e dalle angosce della mia vita senza direzione, piena di  false speranze e tremende delusioni, mi vuole liberare e mi libera  dal peccato e dai sensi di colpa, dandomi una meravigliosa salvezza in Cristo Gesù, unico Signore e Salvatore. 
E straordinariamente insieme alla certezza del perdono ricevo  anche un'altra gioia espressa dalle parole dello stesso salmo al  versetto 7
  "....tu mi circonderai di canti di liberazione...”

Dopo anni passati a rincorrere soluzioni per la mia vita, e a cercare la pace, mi sento  finalmente liberata da ogni peso e canticchio (e memorizzo su un registratore portatile) un canto che intitolo “Io ti ammaestrerò”.

Un altro giorno mentre leggo Matteo 6 “guarda gli uccelli in cielo, non seminano, non mietono, non raccolgono in granai .... considerate i gigli della campagna” .. di nuovo le parole acquistano un ritmo particolare ...  
Prendo subito la chitarrina che mio suocero mi ha prestato per i bambini e
, con una mano sola e senza fare accordi, perchè non la so assolutamente usare,  cerco di trovare il ritmo e il suono che mi sono venuti alla mente. 
Così nasce I gigli dei campi”.  
Da allora molto spesso, anche più volte nello stesso giorno, metto in musica molti brani della Scrittura.

E` notte. Improvvisamente mi sveglio di soprassalto con un canto in mente.  Qualcosa mi dice “alzati e registralo” ma  ho troppo sonno, non riesco ad alzarmi.  “lo faccio domattina .... tanto me lo ricordo ...” e l’indomani .... non ricordo più nulla, il brano e` perso! Che dispiacere ricordare che era qualcosa di bello che non si riesce assolutamente a ricostruire.
Che dispiacere non poter portare a termine, per mia negligenza, un lavoro che mi era stato affidato! 

Mi 
è successo ancora  qualche volta di essere svegliata di notte da un brano (parole e musica insieme) e di  alzarmi per canticchiare nel registratore un qualcosa che l’indomani riesco a ripescare e ricostruire bene; qualche volta il pezzo mi piace talmente che non posso smettere di suonare e la mattina i bambini mi trovano in cucina, con Bibbia, chitarra, registratore, bloc-notes ....

Ritengo importanti questi particolari perché io non ero e non sono musicista, ma molto spesso ho potuto gustare l’ immensa potenza e varietà di Dio, i suoi meravigliosi doni e l’ attenzione per le nostre necessita`.

Attraverso la musica il Signore mi ha dato di lodarlo e ringraziarlo, di conoscerlo meglio, di memorizzare più facilmente la sua Parola (e farla conoscere e ricordare anche ai bambini), di dare e ricevere gioia e speranza, di esprimere sentimenti che non trovavano  suono di parole  per mancanza di ascolto e di trasmettere ad altri il benessere, la pace, l’emozione, ma soprattutto la solidità e la verità dell’Evangelo. Ho sempre cercato, nel mettere in musica qualche brano della Scrittura, di essere il più letterale possibile, per non ‘intaccare’ con qualche cosa di mio, la purezza del Vangelo. suono di parole  per mancanza di ascolto e di trasmettere ad altri il benessere, la pace, l’emozione, ma soprattutto la solidità e la verità dell’Evangelo. 
Ho sempre cercato, nel mettere in musica qualche brano della Scrittura, di essere il più letterale possibile, per non ‘intaccare’ con qualche cosa di mio, la purezza del Vangelo.
 

Nei brani di esperienze personali ho cercato di essere genuina, vera, trasparente, di essere quello che sono perché soltanto così posso trasmettere con semplicità l’emozione provata, l’esperienza vissuta, l’insegnamento o la consolazione ricevuta.

Ci sono nel mondo migliaia di canzoni, ce n’è di belle, anche molto belle, che trasmettono parole ed emozioni indimenticabili.  Perché non comunicare proprio con i canti l’esperienza più importante della nostra vita, perché non utilizzare la musica per testimoniare ciò che Dio ha fatto per noi ? Come trasmettere il suo messaggio d’amore, perché non adoperare i canti per parlare anche di peccato, di perdizione, di ravvedimento, di salvezza.....

Nella Bibbia è detto: “ogni cosa che respira lodi l’Eterno”  (Salmo 150)  E' detto che uomini e angeli hanno cantato e canteranno la parola di Dio (Habacuc 3, Luca 3, Apocalisse 5)è scritto anche  “ L’Eterno è la mia forza ed il mio cantico ed è stato la mia salvezza!”  (Salmo 118:14)                                                                                          Rossella

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MUSICA    IN VITA MI  A ....      

(Testimonianza di un giovane)  

Dolce ma decisa, lei ha sempre convissuto nella mia vita e in parte ne ha fatto da padrona.

Nel teatro della foresta dei miei pensieri, ha sempre rappresentato la parte del protagonista nascosto, che pur facendo poche comparse, conduce l’intero spettacolo; quest’attrice è la musica, piacevole incantatrice di pensieri.  
Questa considerazione sboccia da una riflessione fatta rivedendo alcune immagini tratte dal film della mia vita, analizzando in modo retrospettivo il mio percorso e la sua via.

Sono cresciuto nella rigorosa tradizione della musica cristiana melodica, senza particolare influenza della musica secolare contemporanea, condizionato sempre dalle stesse note di quella manciata di cassettine “canoniche”, con testi biblici, potenti e veritieri, animati da uno spirito gioioso e sincero.

Col passare del tempo, l’ampliamento degli orizzonti e l’età, sono confluite pian piano tante dischi di cantanti cristiani italiani, dando così un po’ di rinnovamento nel parco musica, “spaziando” fino al pop e al soft rock.  
Presto però aumentando il tempo di ascolto, anche queste musiche sono diventate molto note alle mie orecchie, iniziando a stancarmi.  
Quando, durante l’estate del 1993, ho iniziato a lavorare con un lavoro manuale che mi permetteva di  bombardarmi di musica 8/10 ore al giorno, per scomodità dei nastri e la mia continua ricerca di varietà musicale, ho iniziato a fare uso massiccio di musica contemporanea, sintonizzando la radio sulle stazioni di musica non stop.  
Questo non è durato un giorno o una settimana, ma diversi anni consecutivi e amando la musica e ascoltandola con avidità, soprattutto nei momenti di silenzio o di pausa, ho memorizzato tanti tanti brani.  
Memorizzare canzoni, però, non ha significato solo allargare il mio orizzonte musicale arricchendolo di nuovi stili e arrangiamenti, ma inevitabilmente immettere nella memoria anche le tante parole in esse contenute.  
Il genere musicale ( melodico-pop-rock-rap-ecc,) influisce in  me, solo nel gradimento, ma mi rendo conto che i testi, sono quelli che fanno la differenza... 
Tra i canti contemporanei  in programmazione, ce n’è per tutti i gusti: storie d’amore, racconti di fantasia, esperienze vissute e anche filosofia di vita;  a volte contengono anche buoni sentimenti e concetti validi e morali,  ma mischiati con tante parole arroganti, pensieri falsi e ingannevoli.

Come cristiano, ho evitando di memorizzare, in modo palese, certe parole, frasi o filosofie;  ma a lungo andare, in modo subdolo, sono entrate nella mia mente, e lì hanno accasato, al punto tale che le ho ritrovate nel mio modo di pensare e di parlare.

Altre volte, certi canti tra i più trasmessi, sono stati così ben memorizzati, da ronzarmi in testa tutto il tempo, interferendo anche nei momenti meno indicati e persino durante la lettura e la meditazione della Parola .... che fastidio!

Solo a questo punto mi sono reso conto di sbagliare, di esagerare; il Signore non vuole che la mia mente sia dominata dal mondo, ma piuttosto che sia libera di lodare, adorare e ricevere  gioia da Dio, anche, ( perché no ?)  attraverso il canto, la musica e l’ascolto di album di fratelli in fede che glorificano  il suo nome!

Grazie a Dio,  non solo la musica del mondo ha avuto influenza sulla mia vita, ma anche i cantici cristiani; infatti a volte, mi hanno aiutato a levare lo sguardo a Lui, anche nei momenti di maggiore difficoltà, dove ancor più ascolto musica.  
Un fenomeno che mi ha colpito tantissimo, è come in un momento molto particolare della mia vita, nel quale il Signore mi chiedeva un impegno personale ed io non trovavo le parole per manifestarlo, lo Spirito si sia servito proprio di un canto di consacrazione, per sbloccarmi la  mente e le labbra.  

Infatti sono state le parole di un canto a esprimere, ciò avevo nel cuore e che le mie labbra non pronunciavano..." Signore ti seguirò!! ..... Signore ti servirò"!!  Ogni volta l’ho cantato a Dio come una preghiera proveniente dal cuore in modo sincero ..... ed Egli ha ascoltato questa confessione!             I.C.
                                   
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