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GRUPPO QUARTIERE
S.PAOLO
STATUTO
Su iniziativa di un gruppo di cittadini, viene costituito un Comitato
Cittadino denominato
“GRUPPO QUARTIERE S. PAOLO”.
La sede del Comitato viene fissata provvisoriamente presso l’oratorio di S. Paolo Via Parma,
76 a Legnano.
La durata
del Comitato è a tempo indeterminato ed il suo scioglimento potrà avvenire solo
per volontà dell'Assemblea
È costituito il Comitato Gruppo Quartiere S. Paolo
Avente i seguenti confini:
a Est dalle
vie Gaeta e Boccaccio adiacenti la ferrovia.
a Nord da
via Venegoni e via Novara.
a Ovest
confina con il comune Villa Cortese.
a Sud con il
comune di San Giorgio.
Il quartiere può
essere articolato in zone.
- Il logo identificativo è
rappresentato da un Esagono contenente all’interno la dicitura delle varie zone che costituiscono il quartiere e precisamente :
S. Bernardino, Ponzella, Sabotino,
Cremona, Ponte, Ferrovia.
Il Comitato è costituito sulla
base dell’apporto volontario dei cittadini,
donne, uomini, anziani e giovani.
E’ apartitico, è aconfessionale, non
ha fini di lucro, ed impegna gli iscritti al rispetto degli obiettivi
prefissati.
Art. 5 – FINALITA’
II Comitato ha come finalità
principale la tutela civica ed ambientale del quartiere; si prefigge di
migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti; non ha alcuno scopo di
lucro; è fondato unicamente sulla attività gratuita da parte del cittadino
residente (dimorante o operante) nel quartiere.
Il Comitato promuove e favorisce
la partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale attraverso:
1. l'approfondimento dei problemi
e il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere;
2. il confronto con gli organi
elettivi del comune;
3. la formulazione di proposte in
ordine alla gestione pubblica di servizi sociali, urbani, ambientali,
socio-sanitari e culturali;
4. la promozione di iniziative
per migliorare lo sviluppo culturale, l'integrazione sociale, le istituzioni
scolastiche, l'assistenza ai soggetti più deboli, i trasporti pubblici, la
salute degli abitanti, la sicurezza sociale, la tutela dell'ambiente, il verde,
gli impianti sportivi del quartiere;
5. il recupero e il riutilizzo
degli spazi e dei luoghi di possibile interesse collettivo;
6. la collaborazione con altre
forme di associazionismo;
7. il volontariato attraverso la
organizzazione della banca del tempo da spendere a favore di progetti
socialmente utili;
8. ……….
Per gli scopi suddetti, il Gruppo
di Quartiere potrà organizzare e promuovere specifiche manifestazioni, gestire
contributi di privati e ogni altra iniziativa ritenuta utile.
Potrà stipulare convenzioni con
privati ed enti.
Gli introiti, comunque pervenuti,
dovranno essere utilizzati per le finalità del comitato
Lo scopo
del Comitato è
perseguito tramite due organismi: l'Assemblea e il Consiglio Direttivo.
Tutte le
cariche nell'ambito degli organismi sono di servizio e non danno luogo ad alcun
compenso di natura materiale o immateriale.
Art. 7 –
PATRIMONIO
Il Patrimonio
del Comitato potrà essere formato dalle
quote di iscrizione dei componenti che saranno versate nella quantità fissata
annualmente dal Consiglio Esecutivo.
Inoltre, tale
patrimonio sarà formato dalle contribuzioni e donazioni volontarie che, in
considerazione del fine del Comitato,
dovessero allo stesso pervenire da Enti, società e privati. Il Comitato promuoverà,
ove del caso, una pubblica sottoscrizione per la raccolta di ulteriori fondi
per il finanziamento delle iniziative atte alla realizzazione degli scopi di
cui all'art. 5 che precede.
Il Comitato potrà
organizzare ovvero partecipare a manifestazioni di ogni genere anche al fine di
recuperare fondi utili al perseguimento dello scopo.
Inoltre, il Comitato potrà
procedere alla costituzione e promozione di società e/o cooperative al fine di
raggiungere i sopraddetti scopi sociali.
Art. 8 –
RENDICONTO
Il rendiconto economico deve essere redatto annualmente e riferito al periodo 1 gennaio - 31 dicembre.
Entro 4
mesi dalla chiusura dell'esercizio, il Comitato dovrà redigere il rendiconto da
sottoporre all'Assemblea.
Art. 9 –
INCOMPATIBILITA’
Non possono far parte del Consiglio Direttivo:
1. i parlamentari, gli assessori
ed i consiglieri comunali e provinciali.
2. i soggetti che ricoprono
incarichi di rappresentanza o esecutivi in qualità di presidente,
vicepresidente, tesoriere o segretario, in sedi di partiti o movimenti politici
nazionali e locali comunque riconosciuti;
3. i componenti designati
dall'Amministrazione comunale di enti e società pubbliche controllate dal
comune o da questo unitamente ad altri enti locali.
4. non possono far parte del
Consiglio Direttivo, segretari e responsabili a livello nazionale e
territoriale di partiti ed organismi politici formalmente costituiti. Altresì,
non possono far parte del Consiglio Direttivo presidenti e/o legali
rappresentanti di enti, riconosciuti e non, che svolgono attività in
concorrenza e contraria a quella oggetto del Comitato e prevista dal presente Statuto
Nella seduta di insediamento il
consiglio direttivo dichiara le eventuali ineleggibilità e decadenze e provvede
alla surroga.
Art.
10 – ORGANI
Sono organi istituzionali:
- l'Assemblea dei residenti , dimoranti o operanti nel quartiere.
- il Consiglio Direttivo;
- il Presidente;
- il Vice presidente
- il Segretario;
- il Tesoriere;
- i Consiglieri
Art. 11 –
ELEZIONI E DURATA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo, quale organo rappresentativo della popolazione, è eletto dai cittadini residenti (dimoranti o operanti) nel Quartiere di età uguale o superiore ai 18 anni e rimane in carica 2 anni;
Deve
essere data massima pubblicizzazione all’iniziativa elettorale;
Il
numero dei componenti il Consiglio Direttivo che dovrà essere comunque non
inferiore a 7 e non superiore a 11, è stabilito autonomamente nello Statuto del
Comitato.
Il
Consiglio Direttivo viene eletto sulla base di una o più liste di candidati, di
numero almeno pari a quello dei componenti da eleggere; possono essere
candidati i cittadini che si propongono spontaneamente, che abbiano compiuto i
18 anni di età anche se non residenti nel Quartiere, ma in esso operanti;
nessuno può presentarsi come candidato in più di un quartiere;
Le
candidature sono raccolte dal Consiglio Direttivo uscente, almeno un mese
prima, o da un Comitato promotore; esse sono depositate presso la Sede del
Comitato almeno 20 giorni prima della data fissata per le elezioni;
Il
Consiglio Direttivo uscente o quello promotore provvede all’installazione dei
seggi elettorali nei luoghi da esso individuati;
Ciascun
seggio è composto da tre membri non candidati uno con funzioni di Presidente
nominati dal Consiglio Direttivo uscente o promotore;
Le preferenze esprimibili da ciascuna
elettore, devono essere di n. ………
In
assenza di liste depositate nei tempi stabiliti, l’elezione avrà luogo in
un’Assemblea appositamente convocata e presieduta dal Presidente mediante
votazione, con le modalità scelte dall’Assemblea stessa, che garantiscano, in
ogni caso, la segretezza del voto;
In
entrambi i casi, saranno dichiarati eletti i candidati che avranno ottenuto il
maggior numero di voti. A parità di
voti, sarà dichiarato eletto il più anziano d’età;
Il
Consiglio Direttivo, nella sua prima riunione, elegge al proprio interno un
Presidente, un Vice Presidente, un Segretario, ed un Tesoriere;
Se il numero dei membri, per qualsiasi motivo, si
dovesse abbassare sotto il 50% dei componenti, il Consiglio Direttivo si
considera decaduto, per impossibilità di surroga.
Art. 12 –
RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo si riunisce, di norma, almeno due (2) volta al mese, su convocazione del Presidente, ed ogni qualvolta il Presidente stesso lo ritenga opportuno, ovvero in seduta straordinaria secondo le modalità previste nello Statuto di Quartiere;
Le
sedute del Consiglio
Direttivo sono pubbliche, esse sono
valide qualora intervenga la maggioranza dei componenti; in seconda
convocazione, trascorsa un’ora dall’orario previsto, è sufficiente ai fini
della validità della riunione la presenza
di non meno di 4 componenti del Consiglio Direttivo stesso.
Gli argomenti che
riguardano questioni di carattere personale o di particolare delicatezza sono
trattate in seduta segreta;
I componenti del Consiglio Direttivo devono assentarsi su trattazioni che riguardano
personalmente loro stessi o loro parenti ed affini;
All’inizio
delle sedute, ciascun cittadino può presentare argomentazioni che
riguardano questioni relative all’ambito
territoriale nel quale opera il Consiglio Direttivo, se le stesse non sono attinenti all’ordine del giorno, il Comitato valuterà
il momento e la data di discussione.
Art. 13 –
L’ASSEMBLEA
La partecipazione degli abitanti del Quartiere S. Paolo all'Assemblea Ordinaria o Straordinaria è personale e diretta; il diritto di voto è riservato solo agli abitanti (dimoranti o operanti) nel Quartiere S. Paolo e non sono ammesse deleghe.
L'Assemblea è convocata dal Consiglio Direttivo
attraverso il Presidente o quando lo richiedano per iscritto almeno 100
abitanti (dimoranti o operanti) del Quartiere S. Paolo La convocazione
avviene con comunicazione scritta.
L'Assemblea Ordinaria è convocata almeno una volta
all'anno e delibera, a maggioranza dei presenti,su tutti gli argomenti
all'ordine del giorno ed in particolare sugli indirizzi da dare all'attività
del Consiglio Direttivo.
L'Assemblea Straordinaria delibera, con la
maggioranza dei 2/3 dei presenti, sulle modifiche dello Statuto e sullo
scioglimento del Comitato del Quartiere.
L'Assemblea decide, su proposta del Presidente, i
criteri di votazione da adottare, di volta in volta, per deliberare sugli
argomenti all'ordine del giorno: per alzata di mano, per appello nominale o per
scrutinio segreto.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente del
Consiglio Direttivo in collaborazione con il Segretario. Le Assemblee sono
aperte e pubbliche, salvo diversa decisione del Comitato Direttivo.
Gli abitanti (dimoranti o operanti) del
Quartiere S. Paolo hanno diritto di chiedere, per iscritto, al Consiglio
Direttivo, di mettere all'ordine del giorno le proprie proposte che verranno
preventivamente vagliate dal Consiglio Direttivo ed eventualmente inserite
nell' O.d.G. dell'Assemblea successiva.
Art. 14 –
CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo è costituito da un minimo di 7 e da un massimo di 11 componenti.
I promotori ne fanno parte di diritto
per la prima nomina.
I componenti eletti
dall’Assemblea rimangono in carica per due (2) anni. Il componente ha facoltà
di dimettersi previa comunicazione scritta indirizzata al Presidente.
I componenti dimessi o espulsi
possono essere sostituiti per cooptazione fino ad un massimo di 4 componenti.
La qualifica di componente si
perde per esclusione deliberata dal Consiglio Direttivo, giustamente motivata,
quando si determina la mancata partecipazione alle assemblee del Consiglio
Direttivo per un numero consecutivo di tre (3) sedute. Inoltre, il Consiglio
Direttivo può deliberare l’esclusione di un componente che si dimostri
inadempiente o inattivo alle attività deliberate dal Consiglio Direttivo.
Qualora il Consiglio Direttivo
scenda al di sotto del minimo previsto, si dovrà necessariamente convocare
l’assemblea pubblica che avrà il compito di eleggere il nuovo Consiglio
Direttivo.
Si riunisce almeno due volte al mese ed analizza i bisogni dei cittadini, determina gli obiettivi da perseguire e promuove le iniziative atte a realizzarli, definendone le spese necessarie; può inoltre nominare commissioni permanenti e/o temporanee che avranno il compito di studiare ed elaborare proposte relative a problemi specifici oggetto della programmazione del Comitato.
Il Consiglio Direttivo nomina al
suo interno tra i componenti eletti un Presidente, un Vice Presidente, un
Tesoriere ed un Segretario e dei Consiglieri, che rimangono in carica due anni,
e hanno comunque facoltà di dimettersi. Il Consiglio Direttivo ha facoltà di
revocare la nomina del Presidente e/o del Vice Presidente e/o del Tesoriere e/o
del Segretario e di passare a contestuale nuova nomina degli stessi quando
giustificati motivi lo rendono necessario, con delibera a maggioranza dei 2/3
del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo, le cui risoluzioni sono valide con la presenza del Presidente, o del Vicepresidente, e di almeno la metà più uno dei suoi componenti, attua le delibere dell’Assemblea, predispone i programmi di attività e sovrintende alla loro esecuzione, predispone la relazione sull’attività svolta dal Consiglio Direttivo da sottoporre all’Assemblea annuale. In caso di votazione in parità, nel Consiglio Direttivo prevale il voto del Presidente.
Art. 15 –
IL PRESIDENTE
Il Presidente rappresenta all'esterno il Consiglio Direttivo, cura la gestione collegiale e la realizzazione delle iniziative.
Il Presidente viene eletto dal Consiglio
Direttivo al suo interno e resta in carica per 2 anni, salvo revoca, che può
essere deliberata dal Consiglio Direttivo in
qualunque momento. La mozione di sfiducia posta all'ordine del giorno, deve
indicare il nuovo Presidente e deve essere approvata con il voto favorevole di
almeno 2/3 del Consiglio Direttivo.
Il Presidente rappresenta il Consiglio
Direttivo in tutti i suoi rapporti con terzi e può esercitarne i poteri in caso
di urgenza, salvo ratifica ala prima riunione. In caso di assenza o impedimento
del Presidente, le sue funzioni sono esercitate dal vice Presidente.
Il Presidente firma le convocazioni, le comunicazioni con le
Amministrazioni Pubbliche e, contestualmente al Tesoriere, i pagamenti. I
comunicati stampa, gli articoli di giornale, manifestini e quant'altro abbia
rilevanza pubblica, sono firmati come Gruppo Quartiere S. Paolo. Gli incontri
ufficiali con gli Enti Pubblici e le Amministrazioni interessate alle
iniziative del Consiglio Direttivo sono
organizzate attraverso lo strumento della delegazione alla quale partecipa di
diritto il Presidente.
Art. 16 –
IL VICEPRESIDENTE
Il vice Presidente, viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno e resta in carica 2 anni, salvo revoca, che può essere deliberata dal Consiglio Direttivo in qualunque momento, come per il Presidente.
Il VicePresidente supplisce il
Presidente in tutte le sue funzioni in caso di sua assenza e/o vacanza.
Sostituisce il Presidente in particolari sue funzioni, qualora delegato. Vista
con il Presidente e congiuntamente al Segretario tutti i documenti del
Consiglio Direttivo.
Art. 17 –
IL SEGRETARIO
Il Segretario viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno e resta in carica 2 anni, salvo revoca, che può essere deliberata dal Consiglio Direttivo in qualunque momento, come per il Presidente.
Il Segretario ha il compito di
redigere i verbali dei lavori del Consiglio Direttivo, di aggiornare la
documentazione del Consiglio Direttivo stesso e di collaborare con il
Presidente e il Vice Presidente nell’espletamento delle loro funzioni.
Art. 19 –
IL TESORIERE
Il Tesoriere viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno e resta in carica 2 anni, salvo revoca, che può essere deliberata dal Consiglio Direttivo in qualunque momento, come per il Presidente
Il Tesoriere è preposto alla
gestione finanziaria delle attività del Consiglio Direttivo, e presenta
all'Assemblea annuale un resoconto del
precedente esercizio, relativo allo stato contabile/finanziario del Comitato.
Ha il compito di provvedere agli acquisti necessari per il comitato, e può
essere coadiuvato per particolari esigenze dal Presidente o da una persona di
fiducia.
Il Tesoriere, quando richiesto, deve sottoporre al Consiglio Direttivo il rendiconto economico.
Art. 20 – I
CONSIGLIERI
I Consiglieri vengono eletti dal Consiglio Direttivo al suo interno e restano in carica 2 anni, salvo revoca, che può essere deliberata dal Consiglio Direttivo in qualunque momento, come per il Presidente
I Consiglieri aiutano nell’esplicazione delle mansioni il Consiglio Direttivo, vagliando e portando un contributo di idee sulle decisioni da prendere, dopo illustrazione e conoscenza degli argomenti, ed hanno diritto di voto.
Art. 21 –
SCIOGLIMENTO
All’atto dello scioglimento del Gruppo Quartiere S. Paolo, il patrimonio sarà devoluto ad opere assistenziali o sociali nei termini deliberati dall’Assemblea.
Art. 22 –
RINVII
Per quanto non specificatamente disposto, si fa riferimento al codice civile ed alle leggi speciali in materia.
Il presente Statuto è composto di ventidue (22) articoli , è stato redatto, letto e approvato l’Assemblea pubblica del Comitato “Gruppo Quartiere S. Paolo”.