Esagono: PONZELLA
S.BERNARDINO
SABOTINO
CREMONA
PONTE
FERROVIA
Gruppo Quartiere S.Paolo

 

 

 

 


                                  

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Associazione “Gruppo di Quartiere San Paolo”

Via Sardegna, 51 – Legnano(MI)

 

 

Legnano, 11 Marzo 2008    

 

Alla cortese attenzione di:

 

 

__Sig. VITALI Lorenzo

Sindaco

Comune di Legnano

p.zza San Magno, 9 - 20025 Legnano

 

__Sig. FRATUS Gianbattista

Vice Sindaco/Ass.re Assetto e Gestione del Territorio

Comune di Legnano

p.zza San Magno, 9 - 20025 Legnano

 

__ai Capi Gruppo Consiglio Comunale

Comune di Legnano

p.zza San Magno, 9 - 20025 Legnano

 

__Sig. PENATI Filippo Luigi

Presidente

Provincia di Milano

Via Vivaio, 1 - 20122 Milano

 

__Sig. MATTEUCCI Paolo

Ass.re Viabilità - Opere pubbliche stradali

Mobilità e trasporti

Provincia di Milano

C.so Porta Vittoria, 27 - 20122 Milano

 

__Sig.ra GASPARINI Daniela

Ass.ra con delega speciale per l’Alto Milanese

Provincia di Milano

Via Vivaio, 1 - 20122 Milano

 

__Sig. BARBARO Mario

Pres.II^ Commissione Trasporti, Viabilità, Mobilità

Opere pubbliche stradali

Provincia di Milano

Via Vivaio, 1 - 20122 Milano

 

__Sig. FORMIGONI Roberto

Presidente

Regione Lombardia

Via Filzi, 22 - 20124 Milano

 

__Sig. BONI Davide

Ass.re al Territorio e Urbanistica

Regione Lombardia

Via Sassetti, 32/2 - 20124 Milano

 

 

 

 

__Sig. CATTANEO Raffaele

Ass.re Infrastrutture e Mobilità

Regione Lombardia

Via Taramelli, 20 - 20124 Milano

 

__Sig. NICOLI CRISTIANI Franco

Ass.re al Commercio, Fiere Mercati

Regione Lombardia

Via Pola, 14 - 20124 Milano

 

__ai CapiGruppo Consiglio Regionale

Regione Lombardia

Via Filzi, 29 - 20124 Milano

 

__alla V^ Commissione Territorio

Regione Lombardia

Via Filzi, 22 - 20124 Milano

 

 

 

 

OGGETTO: Insediamento centro commerciale Soc.Iper Montebello S.p.A.

 

 

Premessa

Siamo i rappresentanti di una Associazione denominata Gruppo Quartiere S.Paolo che opera sul territorio del Comune di Legnano.

Lo scopo di questa lettera è, innanzi tutto, quello di informare i tre livelli istituzionali

(Comune, Provincia e Regione) in merito al possibile insediamento di un centro commerciale

previsto sul territorio del Comune di Legnano.

Contestualmente intendiamo esternare e motivare la nostra contrarietà a tale insediamento.

 

Presentazione ed Introduzione

Il Gruppo Quartiere S.Paolo è una Associazione “apartitica”, come riportato nel proprio

statuto, che discute e si confronta sui problemi del territorio.

Come emanazione spontanea del Gruppo Quartiere S.Paolo è sorto il comitato NoI (No al

mega Iper): è caratterizzato da una partecipazione trasversale in quanto vi può aderire qualunque

forza partitica, rappresentanza sociale o di categoria.

Il fine del comitato NoI è di contrastare l’insediamento del centro commerciale per il quale

si prospetta la realizzazione nella zona sud-ovest di Legnano; l’ennesimo nella regione Lombardia,

l’ennesimo nella provincia di Milano.

L’area interessata è proprietà della società “Iper Montebello S.p.A.” e la stessa è in possesso

delle licenze commerciali.

Vanno fatte immediatamente alcune precisazioni per evitare erronee interpretazioni: il

Gruppo Quartiere S.Paolo ed il comitato NoI non sono a priori contrari ai centri commerciali ne

tanto meno esistono pregiudizi nei confronti della proprietà ma siamo tuttavia convinti che una

operazione come quella prospettata amplifichi gli attuali problemi creandone di nuovi come di

seguito esposto; non esistono inoltre pregiudizi in merito all’attività di edilizia residenziale.

 

Contestualizzazione

Un centro commerciale, così come si prospetta, costituisce un’operazione di interesse

“sovra-comunale” e si prefigge di attingere da un potenziale bacino di circa 200.000 clienti.

Tale insediamento implica inevitabilmente l’incremento quotidiano, nella zona circostante,

di un flusso di mezzi privati realisticamente oltre la decina di migliaia; a questa stima, che potrebbe

essere anche sbagliata per difetto, si aggiungono quelli di tipo commerciale.

La zona è già satura dal punto di vista viabilistico e l’incremento dell’intensità del traffico

renderà solo più critica la situazione.

Un ulteriore aumento già da ora deve essere considerato per il contributo che deriverà dalla

realizzazione di nuovi progetti edilizi tra i quali per esempio l’urbanizzazione dell’area della

fabbrica ex-Pensotti, dove sono previste altre importanti superfici per l’attività di tipo commerciale,

o la realizzazione del nuovo Ospedale (vedi nota 1).

La voce del residenziale incide pesantemente perché è in corso un processo di

cementificazione della zona che porta di fatto all’esaurimento delle aree verdi con un sistematico

approccio alla monetizzazione degli standard.

Il tutto avviene in assenza di un piano di sviluppo e in assenza di un aggiornamento del

piano del traffico.

La città è esposta ad ulteriori rischi non essendo, a nostro parere, tutelata da un progetto

urbanistico che invece dovrebbe conciliare lo sviluppo edilizio, la domanda di alloggi, i servizi e

l’ambiente.

Paradossale infatti è la situazione in questa zona di Legnano per quanto concerne i centri di

grande distribuzione: a tutti i supermercati esistenti si verrebbe ad aggiungere un centro

commerciale.

Paradossale è anche la situazione di altre zone di Legnano prive di qualsiasi punto di

rivendita con gli abitanti costretti a raggiungere i negozi di alimentari ricorrendo a mezzi di

trasporto.

In generale, di fatto, si è raggiunta la saturazione del mercato della grande distribuzione

senza considerare le tante altre licenze commerciali concesse su piano regionale e non ancora

utilizzate; una esuberanza, in pratica, comunque nemmeno funzionale alle dinamiche della libertà di

mercato.

Così, se andiamo a considerare anche i punti della grande distribuzione presenti nei Comuni

limitrofi a quello di Legnano, troviamo conferma di quanto sopra.

L’inquinamento dell’aria, l’inquinamento da fonti di rumore, la difficoltà nello spostarsi a

piedi ed in bicicletta piuttosto che con in mezzi pubblici (quando questo servizio non è adeguato)

non fanno altro che peggiorare la qualità della vita; questa non è una affermazione di circostanza è

quanto sta accadendo nella nostra zona, ma non solo.

E’ quanto si verifica anche in altre realtà urbane; non è il caso di estendere il discorso ma

questa affermazione è più importante di quanto a qualcuno possa sembrare: non è una semplice

generalizzazione.

Buona parte della cittadinanza non è consapevole dei disagi nei quali vive e ne subisce le

negative conseguenze senza rendersene conto perché il contesto degrada ma il processo non avviene

in modo eclatante; avviene in modo graduale e l’abitudine e l’assuefazione fanno il resto.

E’ chiaro che Legnano non rappresenta un’eccezione, è così anche in molti altri contesti

urbani ma ciò non significa che sia inevitabile.

Questo non è il futuro ne tanto meno costituisce sviluppo: forse bisognerebbe ritenersi

fortunati perché l’insediamento di Segrate risulterebbe più grande tre volte tanto ?

No la logica del male minore spesso non è conveniente

Il centro commerciale della “Iper Montebello S.p.A.” verrebbe edificato a ridosso delle zone

abitate comprimendole tra arterie stradali, come il v.le Sabotino (in Legnano), in sofferenza già da

tempo, e la SP12 che conduce, attraversando Legnano, sull’autostrada MI-VA.

Gli interventi viabilistici in questi casi sono poco più che pagliativi perchè, per quanto nei

propositi tendano a mitigare l’impatto, non impediscono l’incremento di mezzi come sopra citato.

L’equazione non è “più strade faccio minore sarà il traffico” ma “più strade faccio maggiore

sarà il numero di mezzi che vi transiteranno”.

 

Ripercussioni generali sulla viabilità

L’appesantimento della viabilità ha una ricaduta negativa oltre che sulla zona circostante

l’insediamento del centro commerciale anche su tutto il territorio Comunale.

Infatti a titolo di esempio il v.le Toselli e il v.le Cadorna, asse stradale che incrociando il

c.so Sempione congiunge in Legnano la SP12 e l’imbocco dell’autostrada “Mi-Va”, è sede di un

traffico intenso e facilmente congestionabile (la SP12 sarebbe una delle vie di accesso al c.c.).

La situazione è già di estrema vulnerabilità e di fatto basta un minimo inconveniente per

bloccare l’asse stradale.

La questione non rimane circoscritta al territorio di Legnano ed il traffico, così come

l’inquinamento, non si fermano sul confine del Comune: tanto ovvio affermarlo quanto ignorato

nella pratica per un eccesso di “individualismo”.

Per riflesso diretto anche i Comuni confinanti con Legnano subirebbero i medesimi disagi.

 

Il confronto con le Istituzioni

I confini geografici comunali non sono più distinguibili e gli edifici si susseguono senza

soluzione di continuità.

Le scelte operate su un territorio hanno ripercussioni dirette (positive o negative) in quelli

adiacenti ed operazioni come quella di cui stiamo scrivendo dovrebbero essere in qualche modo

valutate per competenza con le amministrazioni degli altri Comuni salvaguardando la “sovranità” di

quello direttamente interessato.

Anche sulla scorta di queste motivazioni abbiamo stabilito contatti ed incontrato alcuni

Sindaci.

Nel merito, e non sono esternazioni di comodo o di circostanza, hanno manifestato

preoccupazione per questo insediamento.

Nel nostro agire ci siamo relazionati anche con la Provincia incontrando alcuni referenti

prima presso la sede di Milano e successivamente sul territorio Legnanese col proposito di discutere

ed illustrare, direttamente e sul posto, lo stato della situazione viabilistica.

Abbiamo attivato altri canali di comunicazione incontrando presso la sede del Consiglio

della Regione, a Milano, alcuni consiglieri.

Con tutti, discutendo, stiamo cercando la condivisione della nostra analisi prima che della

nostra proposta.

Proseguono invece i tentativi per ottenere un incontro e sostenere un confronto con

l’Amministrazione di Legnano che ancora di recente si è dichiarata contraria a tale insediamento.

 

In conclusione

Per i motivi sopra esposti lo abbiamo detto e lo scriviamo: siamo contrari a questo

insediamento.

La proprietà era partita con una licenza per 4.500 mq ed è giunta a 14.300 mq come

superficie di vendita; a questi vanno aggiunte le metrature relative ai parcheggi, terziario e di

recente anche per delle abitazioni; potrebbe infatti essere introdotta una variazione a favore del

residenziale.

Dall’acquisto del terreno per passare all’acquisizione della prima licenza commerciale e

giungere alla situazione odierna di tempo ne è passato.

Questo significa che è cambiato radicalmente il contesto: dove prima non c’era nulla ora

sono presenti insediamenti urbani e, come già scritto, stanno ancora edificando ed altri progetti sono

in essere.

Se cambia il contesto è buon senso ridiscutere la progettualità: le esigenze ed i diritti non

esistono solo per la proprietà che dispone di ingenti risorse finanziarie ma anche della cittadinanza

che si trova a subire questi processi di trasformazione irreversibile del territorio.

Forse è anche per questi motivi che le licenze commerciali hanno una “scadenza” e la

forzata riesumazione può generare palesi contraddizioni.

Cogliamo l’occasione per informare che nel mese di Maggio, quindi dopo le elezioni

politiche, la nostra Associazione organizzerà un’Assemblea/Conferenza Pubblica dedicata al tema

“Ambiente_e_Sviluppo_del_Territorio”.

L’invito è per tanto esteso a tutte le istituzioni ed ai loro rappresentanti.

Di questo appuntamento sarà data opportuna evidenza nel nostro sito web, del quale (nota 2)

riportiamo l’indirizzo, dove comunicheremo data luogo ed i nominativi dei partecipanti al dibattito.

Ringraziando anticipatamente per l’attenzione

 

 

In rappresentanza dell’Associazione Gruppo Quartiere S.Paolo /comitato NoI

 

 

Distinti Saluti

 

 

 

nota 1:

vedi Convenzione di Concessione per la costruzione e gestione del nuovo ospedale di Legnano tra

(concedente) Azienda Ospedaliera Civile di Legnano e (concessionario) Società di progetto Genesi

Uno S.p.A..

 

nota 2:

E-mail: gruppo.spaolo@libero.it Web: http://digilander.libero.it/gruppo.spaolo

tel. 348.72.15.616