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28.gen.09 - LA CHIESETTA DI S. BERNARDINO? LA  PIU' BELLA DEL MONDO!

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La chiesetta di S.Bernardino? Solo una chiesa di campagna? Solo un piccolo tempio di una piccola città di provincia? Nemmeno per sogno! Piuttosto una tra le chiese più belle del mondo!

Non lo dice un abitante del caratteristico rione. Non lo dice nemmeno un contradaiolo da sempre così affezionato alla chiesetta. Non lo afferma il cappellano di contrada e parroco di S.Paolo, don Luigi Poretti. Il giudizio non è assolutamente di parte e arriva dalla redazione di "Donna Moderna", il periodico del gruppo Mondadori che, nel numero 4 di gennaio, pubblica una foto della chiesa sotto l'ultima neve caduta all'Epifania con una didascalia che non lascia spazio a dubbi: "Le chiese più belle del mondo: San Bernardino a Legnano (Milano)". Un riconoscimento importante e che fa felici un po' tutti noi. Un giudizio qualificante per i residenti nella vicina cascina, per la contrada S. Bernardino, per la vicina parrocchia, per la città intera.

 


 

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 La Chiesa di San Bernardino è stata consacrata nel XVII secolo ed è stata costruita sulle rovine di un antico oratorio su proposta di Carlo Borromeo. Le prime tracce su documenti risalgono al 1650 dove possiamo leggere: "...Nella cascina San Bernardino, copiosa di persone, si trova una picciol chiesa del medesimo nome... é antica e escetto che a tempi passati fu riedificata la capella unica che in quella si trova. L'anno 1642 fu intrapreso l'uso di farvi la festa di San Bernardino al 20 maggio...".


Probabilmente è stata costruita nel 1580 per ricordare le prediche di San Bernardino da Siena nel convento di Sant’Angelo. Dell’antico oratorio sono giunti fino a noi parti dei muri in cotto e ciottoli e una formella di terracotta che attualmente è all'interno della chiesa.La chiesa durante i secoli fu arricchita da molte opere artistiche come un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, San Francesco e San Carlo, un crocifisso del XVIII secolo in legno e bronzo.

Gli ultimi lavori di restauro, con il consolidamento del tetto, la tinteggiatura delle pareti esterne e lo scoprimento di alcuni tratti delle vecchie mura, furono eseguiti con la collaborazione e il contributo della contrada di San Bemardino, che aveva donato anche le vetrate artistiche ai due lati dell'abside raffiguranti San Carlo e San Bernardino.