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Deliberazione
C.C. n. 153 del 30 settembre 2008
INTERROGAZIONE PRESENTATA
DAL GRUPPO
CONSILIARE PD-ULIVO SUL
DOCUMENTO DI SCOPING
RELATIVO AL PIANO INTEGRATO
DI INTERVENTO IPER DI
VIA LIGURIA.
PRESIDENTE CAMPIGLIO
Per
la Giunta risponde l’Assessore Fratus, prego.
ASSESSORE FRATUS
Grazie
Presidente.
Dunque,
chiediamo di essere informati sui contenuti del documento di
scoping.
Il
documento di scoping contiene lo schema del percorso metodologico
procedurale,
una proposta di definizione dell’ambito dell’influenza del
piano
e della portata delle informazioni da includere nel rapporto
ambientale.
Stiamo
parlando logicamente del piano integrato di intervento IPER
Montebello.
Più
precisamente nel documento di scoping troverete l’illustrazione
degli
interventi previsti dall’accordo di programma, i riferimenti normativi
sui
quali si basa la valutazione ambientale, i contenuti del rapporto
ambientale,
il percorso metodologico e procedurale indicato dalla
normativa
per gli accordi di programma con adesione regionale e la
proposta
di ambito di influenza del programma.
Tale
documento viene presentato in sede di conferenza di valutazione e
verifica
al fine di sottoporlo all’attenzione dei soggetti e degli enti con
l’intento
di acquisire le loro osservazioni e indicazioni in merito
all’impostazione
del processo, anche per un’integrazione ed un
arricchimento
dei metodi e dei contenuti e giungere possibilmente ad
una
condivisione dei passaggi previsti.
Tutto
questo è previsto dal documento di VAS nell’ambito della
procedura
per l’esperimento della VAS.
Di
conoscere in che modo l’Amministrazione comunale intenda agire di
conciliare
l’intervento IPER con le esigenze dei comuni; allora, vi posso
dire
che la procedura della valutazione ambientale strategica serve
proprio
per promuovere uno sviluppo sostenibile assicurando un
adeguato
livello di protezione ambientale e valutando i possibili effetti
derivanti
dall’attuazione di piani e programmi.
Nella
fase della procedura in cui ci troviamo ora, che è appena
incominciato
il percorso di valutazione non solo delle esigenze dei
Comuni
limitrofi ma anche delle problematiche connesse all’ambiente e
alle
zone vicine all’intervento.
Pertanto
i tempi non sono ancora maturi perché questo è stato il primo
intervento
pubblico di presentazione di questo scoping per
quanto
riguarda tutta la procedura della VAS che andrà ad accompagnare tutto
l’IPER
per la procedura della realizzazione del piano integrato di
intervento.
Di
tenere in considerazione le richieste più volte fatte al fine di evitare il
caos
viabilistico, in particolare quelle auspicate dal gruppo di quartiere
S.
Paolo.
Come
ho detto prima, non sono ancora maturi i tempi sul come tenere
in
considerazione non solo le richieste che stanno pervenendo in questi
giorni
in funzione della prima riunione che abbiamo fatto il 4 settembre,
le
osservazioni, chiamiamole così, o le segnalazioni stanno pervenendo
in
questi giorni.
Logicamente
terremo in considerazione anche le proposte del quartiere
S.
Paolo, cosa che, credo, con il gruppo quartiere S. Paolo di aver
sempre
mantenuto da un paio d’anni a questa parte quando, almeno,
ho
preso questo incarico come assessorato.
Una
cosa che però mi permetto di dire, le osservazioni le accetto tutte
volentieri
o quant’altro ma che un Comune limitrofo mi dica come
osservazione,
per quanto riguarda la VAS, l’impatto ambientale e
quant’altro,
mi venga a dire far partecipare i Comuni ai benefici, ad
esempio
oneri di urbanizzazione derivanti dal nuovo centro
commerciale,
non mi sembra un buon approccio per quanto riguarda le
valutazioni
ambientali di questo progetto che stiamo portando avanti.
Grazie.
PRESIDENTE CAMPIGLIO
Grazie
a lei Assessore.
Uno
degli interroganti, se lo desidera, ha facoltà di replicare.
Consigliere
Quaglia, prego.
CONSIGLIERE QUAGLIA (PD – Ulivo)
Grazie
signor Presidente.
Abbiamo
ritenuto di sollevare...; prego.
ASSESSORE FRATUS
....il
documento è a completa disposizione; già qualche Consigliere, sia
di
maggioranza che di opposizione è venuto negli uffici a ritirarlo.
Comunque
è a disposizione.
PRESIDENTE CAMPIGLIO
Prego
Consigliere Quaglia.
CONSIGLIERE QUAGLIA (PD – Ulivo)
Grazie
signor Presidente.
Dunque,
dicevo, abbiamo ritenuto di sollevare questa problematica in
aula
perché si sta avviando uno degli interventi urbanistici più pesanti
che
la storia di Legnano ricordi.
Nascerà
un centro commerciale di dimensioni pari a quelle dell’Auchan
di
Rescaldina, se non più grandi, che andrà a modificare per sempre la
viabilità e l’aspetto della
città al confine con San Giorgio su Legnano e
comunque
in quella che si può considerare la porta sud-ovest della
città.
È
importante quindi che su un intervento di questo tipo si crei il
massimo
coinvolgimento, tanto a parte dei cittadini, ed è per quello che
noi
volevamo sapere qualcosa di più del documento di scoping, quanto
da
parte dei comuni limitrofi.
Ora,
Legnano, vede Assessore Fratus, faccio una parentesi, sarebbe
bello
sapere qual è qual è quel Comune che ha fatto quell’osservazione
in
modo da tenerlo in considerazione anche in tutti i ragionamenti che si
fanno.
Comunque,
Assessore Fratus, al di là di questa puntualizzazione che
ha
fatto lei, mi pare di rilevare da parte dei Comuni limitrofi un grande
stato
di insoddisfazione nei confronti dell’atteggiamento del Comune di
Legnano
che si sta muovendo come il padrone di casa del territorio a
nord-ovest
di Milano.
Ora,
non mi sembrano queste le condizioni per costruire quella
collaborazione
sovraccomunale a cui tiene tanto anche lei, mi fa piacere
che
ci tenga tanto anche lei, se ne parlava ancora oggi sui giornali, dei
comuni
dell’alto milanese che vogliono cooperare tra di loro.
Se
però poi alle intenzioni di cooperazione per la crescita del territorio
facciamo
seguire da parte del comune di Legnano, che è il comune più
importante,
questi interventi a gamba tesa, passatemi questo paragone,
penso
che si mandino all’aria tutti i propositi di collaborazione a
discapito
del territorio.
Per
cui io auspico che, non solo io ma come Partito Democratico,
auspichiamo
che il percorso che porterà alla formazione del piano
integrato
di intervento dell’IPER sia condiviso il più possibile tenendo in
considerazione
le osservazioni del quartiere S. Paolo, dei cittadini
legnanesi
ed anche dei Comuni limitrofi.
Non
ci può essere assolutamente nel territorio del Comune di Legnano,
ma
anche nel territorio dei comuni limitrofi, una programmazione
urbanistica
che non tenga conto di cosa si fa nei comuni che stanno
intorno.
Grazie.
PRESIDENTE CAMPIGLIO
Grazie
a lei Consigliere.
Prego
Assessore.
ASSESSORE FRATUS
Innanzitutto
non so cosa intende per intervento a gamba tesa che abbia
fatto
il Comune di Legnano nei confronti degli altri Comuni limitrofi,
anche
perché...
(incomprensibile,
parla a microfono spento)
ASSESSORE FRATUS
Sono
insoddisfatti?
Anche
noi siamo insoddisfatti di certe scelte fatte da altre
amministrazioni a noi limitrofe
di cui ne subiamo le conseguenze.
Per
quanto riguarda questo piano integrato di intervento c’è stato da
parte
di questa Amministrazione comunale la massima disponibilità.
Tutti,
chi aveva voglia logicamente, sono venuti a prendere qualsiasi
tipo
di documento che l’Amministrazione ha logicamente.
Se
poi si pensa o si inventa o si crede che, questo non lo so, però
questa
Amministrazione comunale ha sempre dato, per quanto riguarda
questo
intervento, disponibilità di tempo, interventi, illustrazioni,
delucidazioni,
assemblee pubbliche, visione di tutti i documenti, riunioni
Consiglieri
Dirigenti e funzionari del Comune.
Poi,
se questo è un intervento a gamba tesa non so quelli dell’interista
là,
del mio amico Cozzi che interventi sono.
Più
di questo cosa posso fare?
Io
parto da un principio, lì è previsto un piano integrato di intervento di
quella
entità; affrontiamolo nel modo migliore cercando di trovare delle
soluzioni.
La
soluzione non è quella che non si farà perché purtroppo o
volutamente
o che, quello è un piano, è previsto dal piano regolatore
generale,
ha tutte le carte in regola per poter andare avanti, lo
dobbiamo
guidare.
Penso
che più aperti di così non lo so.
Certo
che se gli interessi dei Comuni limitrofi sono questi, oppure sono
altri,
oppure sono interventi fatti sul loro territorio perché, anche io allora
desidererei
che qualcuno facesse degli interventi sul proprio territorio a
beneficio
nostro.
La
collaborazione con gli altri Comuni, anche in funzione del fatto
dell’alto
milanese c’è, la disponibilità c’è, ed io mi interfaccio con loro su
queste
problematiche.
Però,
se i Comuni che devono portare avanti certi discorsi, perché il
legnanese
non ha ancora fatto il piano d’area?
Non
è certo colpa del Comune di Legnano che in fase di trattativa si
sarebbe
anche assunto i costi di qualche altro pur di poter fare il piano
d’area,
che però non va avanti e non è colpa del Comune di Legnano.
Andiamo
a verificare di chi sono le colpe.
Il
PLIS dei Mulini, che è stato fermo degli anni, il Comune di Legnano
con
i Comuni di Parabiago sono stati uno dei primi a portarlo avanti e a
portarlo
a termine.
Se
poi oggi è fermo al palo per altre situazioni, non è certo per il
Comune
di Legnano e non è certo per la mancanza di collaborazione
che
il Comune ha con i Comuni limitrofi.
Poi
ognuno a casa sua giustamente fa delle scelte programmatiche e
quant’altro,
però che in questo periodo, che in questo momento mi si
venga
a dire che il Comune di Legnano agisce da padre e padrone sul
territorio
del legnanese non è assolutamente vero.
Il
7 ottobre noi avremo, diceva prima il Sindaco, il Prefetto, potevamo
benissimo
farlo solo noi con il Comune di Legnano, perché il Prefetto
aveva
chiesto il Comune di Legnano.
Siamo
stati noi che abbiamo chiesto il permesso al Prefetto di poterlo
allargare
al legnanese perché il problema della sicurezza non è solo il
problema
del Comune di Legnano ma è comune anche agli altri
Comuni; più di così.
Però,
che mi si venga a dire che noi facciamo gli interventi a gamba
tesa
questo non lo accetto; almeno, in questa fase, scusate, ma non lo
accetto.