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La Voce nel Quartiere
(foglio del GRUPPO QUARTIERE SAN PAOLO )
QUARTIERE S.PAOLO
Via Sardegna, 51 Legnano
GENNAIO 2008
Anno 2 N°3
L'ASSEMBLEA
PUBBLICA del 30 Novembre 2007
ORGANIZZATA
dal GQSP : COME E' ANDATA ?
Il bilancio di
questo evento è
stato decisamente positivo; i cittadini hanno
partecipato numerosi per
ascoltare e dibattere
su due principali
argomenti di estrema
attualità : “ l'operazione
IPER “ e la
“questione sicurezza”. Si è quindi
discusso della situazione
dell'area “ex Pensotti”, del progetto
edilizio che interessa
tale zona e
dei “Servizi” utili e
necessari a questo
quartiere, in questa zona
di Legnano.
L'assemblea ha poi
votato ed approvato lo
statuto del GQSP
ed eletto i
suoi rappresentanti.
E' venuto a
mancare invece il
confronto con l'Amministrazione Comunale che, pur essendo
stata invitata anzitempo, non si è presentata. L'invito,rivolto agli
assessori, vedeva
interessato anche il
Sindaco che ha motivato
la propria defezione
sostenendo di non avere
nulla di nuovo
da dire in
merito agli argomenti
annunciati nell' ODG dell'assemblea : questo i
cittadini lo hanno
appreso da un articolo
apparso sul quotidiano
“ La Prealpina “ del 30 novembre
2007.
Il GQSP, a seguito
dell'assemblea, ha ritenuto corretto
fornire un resoconto della
stessa alla cittadinanza, tramite un
articolo riportato sul
medesimo giornale ( dicembre
2007), rispondendo inoltre nel
merito al primo
cittadino.
A lui facciamo notare
che l'opposizione dell'attuale
maggioranza siede in
Consiglio Comunale e
non nel GQSP
immune invece da
suggestioni e condizionamenti partitici : questa osservazione
è rivolta anche
agli assessori che
hanno utilizzato questo
argomento per non
farsi vedere.
Peccato quindi perchè
l'assemblea, cioè i cittadini, non ha
colore d'appartenenza o se
preferite è espressione
di tutti i
colori.
Infatti, in assemblea ,
abbiamo registrato pure
il disappunto dell'elettorato che
ha sostenuto la
nuova amministrazione comunale
e con la
quale avrebbe gradito
interloquire.
Questo ci dispiace
e per gli
assenti è stata
una occasione persa.
Il Comitato NoI
, un passo in
avanti
Il comitato “NoI” (No al mega Iper) è
una emanazione del GQSP e, come noto, tende a
contrastare l'insediamento del
centro commerciale. per questo
sono stati instaurati
rapporti con la
provincia di Milano ( come
abbiamo avuto modo
di informare ) e successivamente vorremmo interessare la
Regione e non ultimo
il Comune.
Regione, Provincia e Comune
sono infatti i
tre soggetti istituzionali, esclusa quindi
la proprietà in
causa, coinvolti per differenti
competenze nella “ operazione
Iper”.
Allora visto che ,
nella maggioranza del
governo del nostro
Comune, dichiarano di essere
in assoluto contrari
a tale progetto
edilizio abbiamo inviato
un appello ai
capigruppo dei relativi
partiti,tramite l'assessore Brignoli, invitandoli a
relazionarsi col GQSP / NoI
e farsi portavoce
presso la Regione.
Per ora attendiamo.
I soldi del
centro commerciale
E' consentito dalle
normative ( vedasi
convenzioni tra privato e
Comune ) che , a fronte di un progetto
edilizio come quello
del centro commerciale, la proprietà interessata sostenga
degli oneri per
esempio relativi alla
viabilità e/o alla realizzazione
di opere ritenute, da
parte del Comune, utili
o necessarie alla
collettività.
Con tali premesse ci
si immagina che
l?Amministrazione elabori un
piano per proporre
qualcosa di importante
nel quartiere visto
che su questo
ricadrebbe il degrado
e il disagio
portato da un
insediamento commerciale che si
propone di attingere
da un bacino
di utenza di
oltre 200.000 potenziali
clienti ( interesse sovracomunale ). Sbagliato !
Viene infatti avallato
il progetto per
la realizzazione di
un parcheggio sotterraneo
da realizzarsi in
p:zza Don Sturzo ( ex
p.zza mercato) con la
brillante idea di
abbattere pure le
piante (i tigli).
Ma non finisce
qui perchè di
questo progetto non
ne vogliono proprio
sapere nemmeno i cittadini che
abitano in quella
zona tanto da
costituire un comitato
per far fronte
all'incombenza ( hanno già raccolto
oltre 2000 firme ).
Ci chiediamo se
queste scelte sono
rivolte all'interesse della
cittadinanza o se gli interessi della
cittadinanza debbano essere
diversamente interpretati.
.....
ma il centro
civico s'à da
fare ?!? ......
Sempre nell'articolo sopracitato
( La Prealpina , 30 novembre
2007 ), in conclusione, il Sindaco
alimenta incertezze e
dubbi sulla possibilità
di prendere in
considerazione la
realizzazione di un
centro civico per
il quartiere in
quanto le scelte
sono fatte in
funzione delle “ più ampie
strategie di governo
della città “.
Ma allora le
scelte quali sono ?
La piazza San
Magno o le
fontane davanti al
parco ? No allora
non ci siamo
capiti ! Si decide per
l'utile o per
il necessario ? E
cosa è utile
piuttosto che necessario ?
Ovvio, in base al
criterio si determinano
le priorità. per esempio
si sarebbe dovuto
rendere transitabile ai pedoni
con adeguati marciapiedi
il semaforo all'incrocio tra la
SP12 e via
Podgora ? Per esempio si
sarebbe dovuto realizzare
una pista ciclabile
lungo via Liguria
perchè definire tale
quella striscia gialla
e scolorita è
veramente troppo ? Oppure si
sarebbe potuto pensare di
partire qualche anno
prima con un
progetto per le
scuole nuove o forse
per questo sarebbe
stato necessario un
eccessivo sforzo di
lungimiranza ? Che l'Amministrazione valuti
come crede l'idea
di un centro
civico. Noi abbiamo già
valutato i criteri
adottati
dall'Amministrazione nelle scelte
pregresse.
LA SCUOLA
non era prevedibile
l'espansione demografica ???
E adesso scopriamo, dall'assessore Codazzi, che
non avevano dati
sull'espansione demografica quindi
non era prevedibile
l'aumento della popolazione
in età scolare : lo
abbiamo appreso da
un articolo di
giornale ( Il Giorno, 18
dicembre 2007 )
Un ampliamento della
scuola era invece
necessario già da
tempo (anni).
L'esigenza è stata
manifestata e fatta
presente dal GQSP
all'Amministrazione comunale attuale
e precedente.
Non occorrevano capacità
particolari per rendersi
conto che l'attuale
struttura era e
sarebbe stata insufficiente
perchè gli elementi
per giungere prima
alle conclusioni attuali
esistevano già da
tempo.
Quanto sopra lascia
molto perplessi soprattutto
per il fatto
che l'assenza di
elementi di valutazione
viene dichiarata da
rappresentanti di una
Amministrazione che ha
sostenuto e spinto l'edilizia residenziale, in particolare
in questo quartiere, senza una
coerente pianificazione.
Intanto i
ragazzi/e continuano ad utilizzare
i prefabbricati.