di PAOLO GIROTTI
UN INCONTRO più che soddisfacente
che è servito per chiarire che per Legnano non è il caso di parlare di
situazione allarmante, ma che, per quanto riguarda le poche situazioni
considerate a rischio, è giusto continuare a tenere la situazione monitorata:
in poche parole il sindaco di Legnano, Lorenzo Vitali, riassume così
l'incontro avuto ieri con il prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi.
«L’incontro non è stata una derivazione diretta della lettera scritta tempo
fa per evidenziare la situazione della nostra città - spiega Vitali -, ma è
stata un'occasione creata per fare il punto della situazione e io come prima
cosa ho voluto sottolineare che la nostra situazione non è da considerare
talmente grave da distogliere forze da altre zone del territorio». Ma la
lettera inviata allo stesso prefetto non era stata scritta proprio per
evidenziare uno stato di cose non certo idilliaco? «La situazione era
comunque diversa - è la risposta di Vitali -. Allora eravamo in piena
emergenza per la presenza massiccia di rom sul nostro territorio. Ora quella
situazione si può dire in gran parte risolta e credo siano solamente due le
situazioni sulle quali è il caso di intervenire: sto parlando della ex
Pensotti e dell'area della stazione dove, una volta risolto il primo problema
dell’area dismessa, ho il timore che la situazione possa ulteriormente
peggiorare».
A PROPOSITO DI EX PENSOTTI: ora che
il piano è stato approvato ci sono tempi meglio definiti per l'abbattimento
di quanto resta della ex fabbrica? «Non abbiamo scadenze certe, ma credo che
anche i proprietari dell’area abbiano fretta di fare ulteriori passi avanti
nell'iter. Intanto si sta lavorando alla ex Riva per la messa in sicurezza».
Il prefetto nell'incontro ha fatto promesse specifiche? «Niente di tutto ciò
- continua Vitali -. È stata una chiacchierata cordiale e noi abbiamo
sottolineato come il nostro territorio sia comunque già ben presidiato dalle
forze di polizia. Quindici giorni fa, ad esempio, una circolare della
prefettura invitava a tenere sotto controllo le aree dismesse e a
intensificare i controlli: un’attività che da noi viene messa in pratica da
tempo».
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