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                                                 Appunti  di  “ Insieme  per  Legnano “  sul  recupero  della  ex Pensotti

 

                                da  “IL   GIORNO “

                                                                                                                                       19  ottobre  2007

 

                             Il  piano  di  recupero  della  ex  Pensotti  è  solo  una  colata di  cemento

 

 


POLLICE verso di «Insieme per Legnano»al progetto di recupero della ex Pensotti di via Firenze. La formazione politica che si raccoglie attorno all’ex candidato sindaco (ed ex sindaco negli anni Ottanta) Franco Crespi ha votato contro - con 5 mani alzate - durante l’ultima seduta del Consiglio comunale che ha dato l’avallo al piano della Giunta Vitali. «Sono tanti i motivi di dissenso - spiega il capogruppo Crespi -. Per scelta politica "Insieme per Legnano" è contraria all'esagerata cementificazione della città. L’operazione relativa alla ex Pensotti ci sembra vada in questo senso. Per questo motivo abbiamo votato contro alcune delibere inserite nel progetto di riqualificazione in discussione nell’ultimo Consiglio comunale di mercoledì 10 ottobre».

A  detta di «Insieme per Legnano», l’Amministrazione passata si è più volte giustificata dicendo che non poteva impedire nuove costruzioni perché l’area è di proprietà privata. «Ritieniamo ci sia certamente un diritto di proprietà, ma c’è anche un dovere dell’Amministrazione comunale di lavorare per il bene comune: sicuramente è bene comune provvedere a sanare un'area dismessa fonte di problemi igienici e sociali, ma non è bene comune distribuire grandi volumetrie nel territorio a scapito di un’edilizia più misurata, di servizi di pubblica utilità e di un rilancio delle attività produttive. L'Amministrazione comunale dovrebbe essere protagonista dell’azione urbanistica condivisa da più parti e non a rimorchio del privato. Deve quindi predisporre un piano che ridisegni in modo equilibrato la Città, tenendo conto delle sue esigenze di qualità della vita».

PER FRANCO CRESPI « i provvedimenti in discussione all’ultimo Consiglio comunale, di per sé, potevano essere condivisi, visto che comportavano un'entrata consistente per il Comune, ma essi non potevano che essere valutati nel contesto di una visione generale della città contro la quale per le ragioni prima esposte siamo critici. Inoltre, a chi sostiene che l’operazione sull’area ex Pensotti serva a risolvere i problemi legati allo spaccio ed alla malavita, ribattiamo che il problema droga non si risolve solo smantellando le aree industriali per costruirci sopra, ma soprattutto con interventi di prevenzione e di controllo e azioni educative e sociali. Legnano non ha perso la sua vocazione industriale e produttiva, tanto è vero che la stessa Confindustria legnanese lamenta la mancanza d'infrastrutture per l'insediamento di nuove attività produttive o l'ampliamento di quelle esistenti. Non rispondere a questa esigenza sarebbe un’occasione persa».