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                            da  “ IL  GIORNO “

                                                                                                             19  ottobre  2007

 

 

                                                Accanto  all'IPER  spuntano  nuove  palazzine

 

di PAOLO GIROTTI

 


LA PROPRIETÀ sembra avere un gran desiderio di accelerare, ma resta il fatto che i tempi per la realizzazione del tanto temuto e osteggiato Iper di viale Liguria si annunciano comunque lunghi e che, all'orizzonte, oltre alla parte commerciale, prende corpo anche una parte dedicata al residenziale: lo si è capito dopo l'incontro pubblico organizzato mercoledì sera proprio per fare il punto della situazione e che ha visto sul palco, per spiegare gli elementi ad oggi noti, il gruppo di lavoro impegnato nella progettazione. «La linea è sempre la stessa e cioè cercare di garantire trasparenza nei passaggi che avranno influenza sul futuro della città - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Gianbattista Fratus , accennando poi alle polemiche che ancora accompagnano il progetto Iper -. Io non voglio tornare al momento in cui la possibilità di un centro commerciale è stata inserita nel piano urbanistico e tanto meno risalire ancora indietro nel tempo all'asta dei terreni. Io entro nella vicenda nel dicembre dello scorso anno con la conferenza dei servizi. Ecco, da quel punto in poi il mio impegno è di cercare in tutti i modi di mitigare l'impatto del centro commerciale sul territorio». La marcia di avvicinamento, dunque, sembra essere ancora ai primi passi e il progetto preliminare sul quale ci si trova a discutere è poco più di una traccia comunque significativa per comprendere gli orientamenti.

 


COSA EMERGE da questo documento e dalle formalità ad oggi concluse? Prima di tutto il legame inscindibile tra la nascita del centro commerciale e gli interventi sulla viabilità del quartiere. La licenza commerciale concessa dalla Regione, dunque, avrà validità solo una volta terminati i lavori alla viabilità e solo da qual momento si poserà il primo mattone del centro commerciale. La viabilità resta disegnata così come indicato qualche mese fa: una nuova bretella di collegamento tra via Novara e la provinciale 12 (tracciata tra i limiti del quartiere san Paolo e il nuovo ospedale), una piccola bretella di collegamento che da qui si stacca per raggiungere l’ospedale e una seconda bretella che mette in comunicazione diretta con Iper passando a pochi passi dal cimitero parco. Per quanto riguarda la parte più vicina all'insediamento Iper, viale Sabotino verrà allungato (alle spalle della sede Inps) per raccordarsi, attraverso una rotonda interrata, alle rampe di collegamento, in entrata e uscita, con la provinciale 12. Via Podgora non sboccherà più sulla provinciale 12 ma diverrà una strada chiusa e un nuovo peduncolo metterà in comunicazione con la parte di Legnano dell'"oltre provinciale". Solo per le opere viabilistiche sono previsti circa tre anni di lavoro ai quali vanno aggiunti mesi e mesi di burocrazia da portare a termine: da qui si comprende quanto potrebbe essere lontano nel tempo il centro commerciale.

 


VA RICORDATO che Iper può costruire un insediamento commerciale per totali 35mila metri quadrati. Di questi 14.300 sono autorizzati per la grande distribuzione dalla Regione, 15mila sono destinati a magazzini ed uffici, i restanti ospiteranno altri negozi senza necessità di rilascio di licenza. Ci sono poi 15mila metri quadrati che dovevano essere destinati a magazzini: ora emerge che Iper aveva già fatto richiesta nel 2004 per la destinazione a residenziale. La richiesta, come ovvio, troverà o meno approvazione all'interno del piano complessivo, ma in quella direzione i progettisti hanno continuato a lavorare tanto che oggi vengono immaginati 12.500 metri quadrati di residenziale distribuiti in palazzine di tre piani. Se si proseguirà in questa direzione il controsenso è evidente se si tiene in considerazione che pochi metri oltre, alla ex Pensotti, la scelta è stata quella di preservare territorio e puntare sulle aree verdi imponendo lo sviluppo in verticale del residenziale.