di PAOLO GIROTTI
LA PROPRIETÀ sembra avere un gran
desiderio di accelerare, ma resta il fatto che i tempi per la realizzazione
del tanto temuto e osteggiato Iper di viale Liguria si annunciano comunque
lunghi e che, all'orizzonte, oltre alla parte commerciale, prende corpo anche
una parte dedicata al residenziale: lo si è capito dopo l'incontro pubblico
organizzato mercoledì sera proprio per fare il punto della situazione e che
ha visto sul palco, per spiegare gli elementi ad oggi noti, il gruppo di
lavoro impegnato nella progettazione. «La linea è sempre la stessa e cioè
cercare di garantire trasparenza nei passaggi che avranno influenza sul
futuro della città - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Gianbattista
Fratus , accennando poi alle polemiche che ancora accompagnano il progetto
Iper -. Io non voglio tornare al momento in cui la possibilità di un centro
commerciale è stata inserita nel piano urbanistico e tanto meno risalire
ancora indietro nel tempo all'asta dei terreni. Io entro nella vicenda nel
dicembre dello scorso anno con la conferenza dei servizi. Ecco, da quel punto
in poi il mio impegno è di cercare in tutti i modi di mitigare l'impatto del
centro commerciale sul territorio». La marcia di avvicinamento, dunque,
sembra essere ancora ai primi passi e il progetto preliminare sul quale ci si
trova a discutere è poco più di una traccia comunque significativa per
comprendere gli orientamenti.
COSA EMERGE da questo documento e
dalle formalità ad oggi concluse? Prima di tutto il legame inscindibile tra
la nascita del centro commerciale e gli interventi sulla viabilità del
quartiere. La licenza commerciale concessa dalla Regione, dunque, avrà
validità solo una volta terminati i lavori alla viabilità e solo da qual
momento si poserà il primo mattone del centro commerciale. La viabilità resta
disegnata così come indicato qualche mese fa: una nuova bretella di
collegamento tra via Novara e la provinciale 12 (tracciata tra i limiti del
quartiere san Paolo e il nuovo ospedale), una piccola bretella di
collegamento che da qui si stacca per raggiungere l’ospedale e una seconda
bretella che mette in comunicazione diretta con Iper passando a pochi passi
dal cimitero parco. Per quanto riguarda la parte più vicina all'insediamento
Iper, viale Sabotino verrà allungato (alle spalle della sede Inps) per
raccordarsi, attraverso una rotonda interrata, alle rampe di collegamento, in
entrata e uscita, con la provinciale 12. Via Podgora non sboccherà più sulla
provinciale 12 ma diverrà una strada chiusa e un nuovo peduncolo metterà in
comunicazione con la parte di Legnano dell'"oltre provinciale".
Solo per le opere viabilistiche sono previsti circa tre anni di lavoro ai
quali vanno aggiunti mesi e mesi di burocrazia da portare a termine: da qui
si comprende quanto potrebbe essere lontano nel tempo il centro commerciale.
VA RICORDATO che Iper può
costruire un insediamento commerciale per totali 35mila metri quadrati. Di
questi 14.300 sono autorizzati per la grande distribuzione dalla Regione,
15mila sono destinati a magazzini ed uffici, i restanti ospiteranno altri
negozi senza necessità di rilascio di licenza. Ci sono poi 15mila metri
quadrati che dovevano essere destinati a magazzini: ora emerge che Iper aveva
già fatto richiesta nel 2004 per la destinazione a residenziale. La
richiesta, come ovvio, troverà o meno approvazione all'interno del piano
complessivo, ma in quella direzione i progettisti hanno continuato a lavorare
tanto che oggi vengono immaginati 12.500 metri quadrati di residenziale
distribuiti in palazzine di tre piani. Se si proseguirà in questa direzione
il controsenso è evidente se si tiene in considerazione che pochi metri
oltre, alla ex Pensotti, la scelta è stata quella di preservare territorio e
puntare sulle aree verdi imponendo lo sviluppo in verticale del residenziale.
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