Ma d’altro canto la presenza dell’uomo sul pianeta è stata
una vera e propria catastrofe
per la biodiversità: si calcola che da quando l’Homo sapiens è comparso
sulla Terra (circa 100.000 anni fa), le specie viventi abbiano subito un
drastico declino, dell’ordine di circa 10.000 specie scomparse per anno. E
tutto ciò grazie non tanto alla caccia o allo sterminio deliberato che l’uomo
effettua direttamente su alcune specie (basti pensare alle balene o alle
tigri), ma soprattutto a causa delle modificazioni ambientali e climatiche che
la specie umana sta praticando su vasta scala in tutto il Pianeta (c’è proprio
di che andarne orgogliosi!).
La conservazione della biodiversità sta diventando un
problema cruciale per il futuro: è necessario ridurre il ritmo dell’estinzione
di massa che le attività umane stanno causando non soltanto per ragioni etiche
(che, comunque, sarebbero sufficienti già si per sé) o estetiche, ma anche
perché dalla biodiversità dipende tutta la vita sul Pianeta e quindi, in
definitiva, anche la nostra sopravvivenza.
Dalla biodiversità dipende la buona funzionalità dei singoli
ecosistemi ed in generale di quel grande ecosistema che è il pianeta Terra, ed
in questi ecosistemi vivono l’uomo e le specie di cui si nutre. Inoltre bisogna
considerare altri fattori come la stabilizzazione idrogeologica effettuata da
alberi e foreste, oppure i benefici economici
derivanti dal turismo in aree di particolare valore ecologico. E, ultimo, ma
non meno importante, il fatto che gran parte dei medicinali oggi in uso sono
costituiti da principi attivi di origine naturale (in particolare estratti da
specie vegetali). E che numerose specie non ancora note, ma potenzialmente
utili grazie ai principi attivi in esse contenute, potrebbero scomparire (anzi
lo stanno già facendo!), prima che possano essere studiate ed utilizzate.
(Tratto e riadattato da “Appunti
sulla biodiversità”, a cura dell’Istituto Pangea – Istituto Europeo per
l’Educazione e la Formazione Professionale per l’Ambiente – 1997 – traduzione e
adattamento da “Global Biodiversity-Status of the Earth’s Living Resources”,
World Conservation Monitoring Centre, 1992)