La Rondine montana.
Sulle rocce nidificano varie specie
di rondini come il balestruccio oppure i rondoni (che, nonostante l’aspetto simile,
appartengono ad un ordine totalmente diverso da quello delle rondini). Ma nel
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna nidifica
un’altra specie che è legata all’ambiente roccioso: la Rondine montana (Hirundo
rupestris). Solo che in questo caso questo piccolo uccello (che normalmente
costruisce il proprio nido sulle pareti sgombre di vegetazione, di solito al
riparo di sporgenze rocciose) sceglie dei siti piuttosto “anomali”: le pareti
della Diga di Ridracoli, il ponte di Premilcuore, sotto l’arcata, oppure i
viadotti della superstrada E45 (al margine del territorio del Parco), tra i
pilastri e le travi di cemento.
La Rondine montana è un piccolo
uccello di colore bruno, più scuro superiormente, e con la coda squadrata. Tra
le specie che si nutrono esclusivamente di insetti è l’unica che sverna in
Europa, al massimo spostandosi in prossimità delle coste rocciose del
Mediterraneo o presso i grandi laghi prealpini. E per questo motivo diviene una
delle prede elettive del Falco pellegrino (anche se il rapace non incide
significativamente sulla popolazione).
Depone 1 o, più raramente, 2 covate
all’anno, composte da 3-5 uova di colore bianco (anche se alle volte possono
essere macchiettate di bruno-rossiccio) che vengono covate dalla femmina fino
alla schiusa, 14 giorni dopo. Quindi entrambi i genitori si occupano della
prole che lascia il nido a 25-26 giorni. I giovani si accoppiano non appena
raggiunto il primo anno d’età.
Bibliografia:
IL MAGICO MONDO
DEGLI UCCELLI, Istituto Geografico De Agostini S.p.A.,
Novara, 1994)