LUPPOLO |
A dare
alla birra il gusto amaricante sono i fiori del luppolo, una pianta rampicante,
alta fino a sei metri, dotata di fiori femmina e fiori maschi. Le coltivazioni
si riconoscono dagli alti pali che dominano la campagna dove i fiori femminili,
più aromatici, vengono lasciati crescere nella loro forma vagamente conica senza
essere fecondati, eliminando gli altri man mano che appaiono. Il luppolo vive
fino all'autunno, e ha diverse proprietà: chiarifica naturalmente la birra,
frena la riproduzione dei batteri conservandola meglio, migliora la stabilità
della spuma. Viene usato ancora in fiore solo nelle lavorazioni artigianali. In
questo caso ne sono necessari da 100 a 500 grammi ogni 1000 di birra, a seconda
dello stile. Le industrie impiegano il concentrato di luppolo (solido o fluido),
più vantaggioso perché più facilmente conservabile e perché offre la possibilità
di dosare in modo più omogeneo le sostanze attive in esso contenute. Vi sono aree di coltivazione del luppolo diventate leggendarie, nella storia della birra. Particolarmente pregiato è quello delle campagne che circondano Zatec (Repubblica Ceca). Apprezzato è anche il luppolo proveniente da Hallertau e Hersbruck (Baviera), dall'Alsazia e dal Belgio. Importanti coltivazioni si trovano anche nella Stiria (Austria), nel Kent (Inghilterra), in Virginia e intorno alla città di Yakima, Stato di Washington (Usa), in Australia e in Giappone. |