A
che punto è il programma del governo Berlusconi?
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Settembre 2002
Vertice di Johannesburg sull'ambiente. Tra tutte le fandonie che spesso i capi di stato dicono in questi vertici, Berlusconi riesce sempre a superarsi. Per lo sviluppo dei paesi più poveri propone loro l'acquisto dei computer da collegare a internet. Paesi dove non esistono neanche i servizi essenziali e spesso manca la corrente elettrica. Una sensibilità unica!
Riforma del sistema delle
comunicazioni. Il consiglio dei ministri vara il nuovo disegno di legge
di riforma firmato dal ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri (AN).
In sostanza con la nuova legge si toglie ogni vincolo sulla concentrazione
di mass media; Berlusconi e chiunque altro ricco sfondato in grado di farlo,
potrà possedere reti televisive, giornali ecc... senza limiti.
Tutto in nome del pluralismo dell'informazione ovviamente.
Spendere e non risparmiare.
Questo é l'appello del nostro presidente del consiglio rivolto alle
famiglie. Ci piacerebbe molto poter spendere: basta avere i soldi, magari
rinnovando i contratti di tutte le categorie con seri aumenti in busta paga,
elevando gli stipendi dei suoi dipendenti di Mediaset...
Un appello fin troppo facile per il governo dei miliardari che sa gestire
bene gli affari propri e non quelli degli altri.
Sacrifici per tutti! Così
esordisce Berlusconi presentando la manovra finanziaria... ma come? prima
aveva detto di spendere e non risparmiare... dobbiamo fidarci!?
Poi corregge il tiro:"La più grande riduzione di tasse mai avvenuta in
Italia".
Vediamo come funziona: sacrifici non per i cittadini (così dice lui) ma
solo per gli enti locali che subiranno dei grossi tagli dei finanziamenti
statali. Gli enti locali (in rivolta) si troveranno a ridurre i servizi ai
cittadini (asili nido, assistenza agli anziani ecc...) aumentare le imposte
locali (ICI, tasse sui rifiuti ecc...), privatizzare molti servizi ed ecco
che i soldi escono sempre dalle solite tasche.
La manovra finanziaria viene contestata dai sindacati (ovvio! direbbe
Berlusconi), dagli imprenditori del sud in rivolta per i tagli agli
incentivi (ovvio!? mah...tutto il sud ha votato FI e AN), dalla
Confcommercio (dissenso espresso dal presidente Billé) e perfino dalla
Confindustria ("ombre sulla finanziaria" ha detto il presidente
D'Amato).
Ma allora questo governo chi rappresenta? oltre i propri interessi
miliardari!???
Previti evasore. L'onorevole Cesare Previti (Forza Italia), per giustificare l'incasso di 20 miliardi delle vecchie lire tra i suoi conti, contesta il reato di corruzione ma si giustifica ai giudici milanesi, dicendo che ha semplicemente evaso il fisco (quando era ministro della nostra repubblica). Con quale faccia Berlusconi si permette di chiederci sacrifici senza minimamente prendere le distanze dal suo ex ministro che truffava lo stato mentre lo amministrava!? Perché non chiede alla Guardia di Finanza di aprire una inchiesta dopo la confessione di Previti dato che ci deve le tasse "almeno" di quei 20 miliardi di lire???