Fumetti: Intervista con Marco Sonseri ed
Alessandro Borroni del “Golem Studio” di Andrea Turetta
Produrre qualcosa di nuovo è
sempre complicato eppure ci sono esempi di come, specie in campo
fumettistico, si possa riuscire a far decollare delle nuove idee
e soprattutto dar luogo a delle nuove entusiasmati serie.
Conosciamo quest’oggi Marco Sonseri ed Alessandro Borroni
che ci parleranno del “Golem Studio” e delle loro proposte
a fumetti che non mancheranno certo, di destare interesse da parte
degli amanti dell’arte disegnata.
Andrea: Com’è nata l’idea di fondare il Golem
Studio?
Marco Sonseri: L’idea di accorpare in
uno Studio, attualmente solo virtuale, diverse professionalità
che potessero dare buoni risultati a livelli contenutistici in un
fumetto è stata mia e di Alessandro Borroni. Lavoriamo insieme
da diversi anni, ormai. Io come sceneggiatore e Alex come disegnatore.
Ho fatto il mio primo fumetto con lui e da allora la collaborazione
reciproca non si è mai interrotta. Ci siamo allargati successivamente
con altri autori bravi e validissimi elementi: Francesco Bonanno
(disegnatore), Manolo Linares e Laura Lombardo (illustratori/coloristi),
Marcello Marino (webmaster).
Alessandro Borroni: Il GOLEM Studio nasce da
poco più di un anno ufficialmente, ma in realtà la
mia collaborazione con il buon Marco è ormai decennale.
Ci siamo accorti (non per primi!) parecchio tempo fa che è
una buona idea quella di potere contare su un gruppo di lavoro ben
oliato, in grado di realizzare un prodotto finito in tutte le sue
parti, in modo da facilitare notevolmente il lavoro dell’editore
che si trova così una storia completa di tutto, che aspetta
solo l’onore della pubblicazione.
I nostri primi esperimenti di Studio risalgono al 1999, quando abbiamo
partecipato alla moda del tempo ossia l’autoproduzione.
Il numero unico “Revangel, Eroe del terzo Millennio”,
ancora oggi lo ricordiamo con affetto!
Per quanto riguarda la vera e propria nascita del GOLEM Studio,
posso dire con approssimata precisione che è venuto alla
luce quando abbiamo stretto il nostro sodalizio con Dream Colours.
Occorreva dare un nome a quella che era già una squadra!
E così abbiamo battezzato la cosa.
Andrea: Oggi, è difficile produrre fumetti?
MS: Noi i fumetti li facciamo soltanto [risata]!
È l’editore che ci incarica di realizzare un prodotto
rispetto che un altro. Il Golem Studio si muove soltanto per realizzare
la “manifattura” dell’opera, insomma. Alla produzione
vera e propria ci pensa la Casa Editrice con la quale, in quel momento,
siamo in rapporti lavorativi.
AB: Se come produzione intendi la fase creativa,
il difficile è solo quello di dovere trovare un travagliato
accordo tra il gusto personale e le mode imperanti.
Come tutti, ho una mia precisa idea di cosa debba essere una storia
a fumetti e per quanto mi riguarda non deve essere un prodotto manga-oriented,
tanto di moda negli ultimi tempi.
sotto, una tavola de "Il mimo"
Andrea: Ci sono dei generi particolari in cui
intendete muovervi o vedete la possibilità di trattare ogni
genere di fumetto?
MS: Avventura, fantasy, metropolitano, fantascienza,
realistico, western, religioso, supereroistico, poliziesco…la
scelta sicuramente è tanta e varia. Basta entrare poi, con
la “testa”, nelle giuste atmosfere che si vogliono o
si devono raccontare. Ritengo sia fondamentale!
AB: I generi sono tutti validi, ma il mio cuore
batte per la fantascienza, il supereroistico, il metropolitano e
il genere per eccellenza, ossia il western.
Cerchiamo di spaziare e di identificare cosa manca veramente in
un mercato saturo.
Andrea: Quali gli autori coinvolti nel progetto?
MS: Beh, diciamo che ad oggi tutto il Golem
Studio si è mosso per realizzare i prodotti che pian piano
ci andava chiedendo l’editore. Ognuno naturalmente nelle proprie
specifiche mansioni. I nostri colleghi sono davvero molto bravi
e ci coordiniamo bene insieme. È indispensabile. Probabilmente
è la prima cosa quando si lavora in equipe.
AB: Il GOLEM Studio è attualmente composto
dagli autori di cui parlavamo prima e che sono stati tutti coinvolti
nei recenti progetti di Niahm e soprattutto di Metropolis A.D. che
essendo un volume corale ha permesso una interazione diversa.
In più, sto progettando qualcosa con l’illustratore-colorista
Raffaele Coletta, una new entry recente nelle nostre fila, con cui
spero di potere produrre al più presto una mia idea.
Andrea: Ci sono molte iniziative editoriali…
iniziamo da “Niahm”, una serie fantasy…
MS: Niahm è una serie fantasy in cui
viene dato molto spazio alle atmosfere che si vogliono raccontare.
Sulla carta, la protagonista è una fata bellissima irlandese
disegnata dal bravo Francesco Bonanno ma in realtà nessun
elemento è mai fuori posto. Tutto concorre a rendere al meglio
quell’aspetto magico che, secondo noi, non è legato
soltanto agli incantesimi o alle orecchie a punta di un personaggio
ma all’intera aria che nelle 66 pagine del fumetto si deve
respirare. Fino ad ora ne sono usciti due numeri editati dalla Dream
Colours (Niahm e gli scacchi del re e La ballata di Hanna Ò
Brien candidato quest’ultimo al premio Gran Guinigi 2005 come
migliore storia lunga). A fine ottobre uscirà l’ultimo
numero dal titolo Ormai a due passi che chiude la prima stagione.
Ogni numero può tranquillamente essere letto per conto proprio,
visto che ogni arco narrativo inizia e finisce nello stesso albo.
AB: Niahm è un fantasy atipico.
Non il classico tema epico degli eroi contro il male puro, ma una
cosa più piccola, più delicata, una storia di fate
in un mondo molto reale.
nell'immagine la cover del numero tre di "Niahm"
Andrea: Altro prodotto nato dal Golem è “Metropolis
A.D.”…
MS: E qui si cambia genere completamente [risata]
!! Personalmente ritengo che Metropolis A.D. sia davvero un buon
prodotto editoriale. È una raccolta di storie brevi editate
sempre da Dream Colours scritte da me e realizzate dagli eccellenti
Alessandro Borroni, Francesco Bonanno, Manolo Linares e Giorgio
Pontrelli. Sono…storie metropolitane; certo, non è
difficile capirlo ma sono storie metropolitane che prendono, talune,
spunto dalla realtà in modo più marcato, magari, rispetto
ad altre contenute all’interno dello stesso albo. E poi ce
n’è per tutti i gusti: storie dure, divertenti, drammatiche,
a lieto fine…ci si può per davvero sbizzarrirsi. E
senza escludere, poi, l’omaggio al grandissimo e purtroppo
scomparso Will Eisner, autore immenso che ha sempre mantenuto un
atteggiamento molto umile. Come tutti i veri grandi uomini, d’altronde!
AB: Partendo dal concetto che in una grande
metropoli ognuno vive una sua storia, abbiamo elaborato questa antologia
di umane vicende.
Abbiamo voluto raccontare momenti del quotidiano di vari personaggi;
alcuni vivono episodi che cambieranno la loro vita, altri sono impegnati
in giornate atipiche, altri ancora devono risolvere piccoli fatti
quotidiani. Alcuni combattono per la vita, altri fuggono dal buio,
altri osservano un particolare poetico. Insomma in una città
succede proprio di tutto, così come nella nostra metropoli!
nell'immagine, la cover di "Metropolis
A.D."
Andrea: Quali le innovazioni dei lavori del
Golem Studio rispetto ad editori magari più tradizionali?
MS: Non mi sento di parlare di innovazioni.
Come in tutti i settori ci sono prodotti buoni e prodotti da non
comprare assolutamente. Noi lavoriamo molto “all’americana”.
Formiamo una vera catena di montaggio e curiamo tutto, compreso
il lettering e l’apparato redazionale. Esistiamo da un anno
ormai e posso dirti con tutta franchezza che ogni nuovo prodotto
è sempre da noi curato fino al minimo dettaglio. Non lasciamo
nulla al caso. Poi, tutto il resto, spetta all’editore!
AB: Ribadendo il concetto che noi non siamo
editori, ma Studio di progettazione creativa, non ci sentiamo ne
vogliamo essere “innovatori”, lasciamo ad altri questi
compiti, vogliamo solo lavorare come piace a noi, ossia con quel
margine di libertà che ci consente di creare cose che riteniamo
valide e interessanti per un pubblico di un certo genere.
Un concetto che negli USA esiste da una vita e che solo ora sta
arrivando da noi.
In Italia le realtà editoriali sono molto poche e in generale
strutturate in modo classico, ossia con un deus ex machina che tira
le fila del suo personaggio sul quale in genere si basano le sorti
della casa editrice.
In scala maggiore anche da Bonelli è così, con i vari
Castelli, Serra, etc a curare i loro possedimenti e a portare avanti
la tradizione.
La cosa buffa è che addirittura tali sceneggiatori diventano
come per magia anche art-director.
Il nostro metodo consiste nella consapevolezza di avere un buon
gusto, una cultura e la capacità di raccontare.
E’ quindi un piacere lavorare con editori illuminati, come
Dream Colours o la San Paolo, che dopo avere constatato la qualità
del lavoro, approvano il progetto e si limitano a intervenire molto
poco nella fase creativa. E’ un piacere lavorare così!
Andrea: Ma secondo voi, c’è crisi
nel fumetto italiano? Eventualmente a cosa pensate sia dovuta?
MS: Si, c’è crisi. Non bisogna
farsi abbagliare secondo me dal sottobosco e dal fermento di cui
si sente parlare. C’è crisi però perché
mai, credo, il mercato del fumetto sia stato così “affollato”
e pieno di gente che, giustamente, ha un sogno lavorativo che vuole
trasformare in realtà; c’è crisi perché
le grosse realtà editoriali non fanno altro che intasare
il mercato con nomi eccellenti e trascurano invece con banali scuse
quali, per esempio “il mercato italiano non è pronto
ad accettare nuovi autori” autori che hanno potenzialità
davvero grandissime; c’è crisi perché nelle
piccole produzioni gli autori talvolta lavorano pure gratis e di
contro ad una qualità medio/alta. Non c’è neanche
un “rimborso spese”, se non quello della visibilità.
Ma se poi il prodotto è pubblicizzato pure male…sei
a cavallo!! E non parlo di gavetta, visto che ci siamo passati tutti
e che ritengo assolutamente giusta. Editori interessanti da un po’
di tempo sono spuntati in Italia; e questo è molto positivo.
Ma è un buon suono in una sinfonia malata.
AB: … Non so da che parte iniziare per
spiegare la mia visione del mercato italiano e mondiale…Non
voglio che questa intervista si trasformi per lunghezza in qualcosa
tipo “Guerra & Pace”, quindi mi limito a sottoscrivere
o a quotare (come si dice oggi!) le parole del mio socio!
Andrea: Una cosa che mi pare il caso di sottolineare
è la candidatura come “miglior storia lunga”
al premio Gran Guinigi…
MS: Oh, è certamente una gran bella
cosa. La ballata di Hanna Ò Brien riteniamo sia un buon albo
nel suo complesso. Vincere sarebbe bello ma la sola candidatura
è già una cosa niente male [risata].
AB: Se il numero 2 è stato così
apprezzato, il numero 3 dovrebbe decollare alla grande!
Ho seguito la lavorazione del progetto Niahm e ho visto un crescente
incremento di qualità dalle prime vicende ad oggi. Provare
per credere!
Andrea: Veniamo alle Mostre mercato…
pregi e difetti…
MS: Sono mostre mercato e basta. Con autori
molte volte importanti o mostre da visitare ma…sempre mostre
mercato. Mi sembra, per esempio, un po’ strano che durante
queste mostre pochi editori scontino i loro prodotti. Mi chiedo
allora perché dovrei comprarli da loro e non in fumetteria!
Ma indagherò e vi farò sapere, visto che mi faccio
le domande da solo [risata].
AB: Di mostre mercato ne ho viste un numero
spropositato, ma da un mezzo decennio non le frequento più!
Lucca in Italia è sempre la migliore, ma ricordo nitidamente
la risata che feci quando andai alla prima e seconda edizione della
convention di Bristol.
Una piccolissima fiera inglese dove trovai la Marvel, la DC, la
Dark Horse, etc, tutte con le loro portfolio session organizzatissime.
Gli editor ricevevano a porte chiuse (in un albergo bellissimo!)
gli autori che si proponevano in fila indiana, trattandoli molto
professionalmente e mettendoli a proprio agio.
A Lucca e a Roma invece ricordo le colorite chiacchierate con vari
“editor” sfuggenti, annoiati e sempre poco entusiasti
delle vendite del loro albetto di turno, i quali alla domanda “posso
mostrarti i miei lavori e i miei progetti?!” si sparavano
in un piede come si faceva in America ai tempi del Vietnam per evitare
il servizio militare! …Su tutti, uno in particolare…
ma non dirò il nome!!!
I pregi delle fiere sono quelli di incontrare tanti appassionati
uniti dal linguaggio comune (più o meno!) del fumetto, ma
soprattutto avere l’occasione di confrontarsi con i grandi
autori internazionali e in alcuni casi scoprire che grandi persone
si celano dietro i nostri amati fumetti.
Andrea: Arriviamo alla fine dell’intervista…
un classico… cosa avete in progetto?
MS: Fumetti, fumetti, fumetti. Che il Cielo
ci assista!
AB: A proposito del Cielo… nei mesi successivi
al Natale, uscirà finalmente il VANGELO a fumetti per le
edizioni San Paolo di Milano, un volumone di 150 pagine a colori
che mi ha impegnato negli ultimi 2 anni e che sarà tradotto
in molte lingue.
Si tratta di un’opera fuori dal grande (?) giro del mercato
tipico del fumetto e… sicuramente atipico da realizzare per
me che sono abituato ai generi dell’avventura, ma è
stata un’esperienza che mi ha affascinato e che sono entusiasta
di avere portato a compimento.
Mi piacerebbe darvene comunicazione al momento della pubblicazione.
Nuovi progetti ne abbiamo a tonnellate!!!
Proprio nei giorni della fiera di Lucca avremo una riunione con
Andy Milanesio, il capoccia di Dream Colours, per solidificare la
nostra partnership e discutere le nuove idee.
In cantiere abbiamo sempre la maxi-serie che originariamente avrebbe
dovuto aprire la nostra collaborazione con Dream Colours, ma che
a suo tempo rimandai perché impegnato nella realizzazione
del Vangelo.
…Ma l’asso da giocare si chiama Chuck Dixon!
Vi terremo al corrente e vi invitiamo a visitare di tanto in tanto
il nostro sito (http://digilander.libero.it/golemstudio ) e a scriverci
al nostro indirizzo di posta elettronica (golem_studio@hotmail.it
)
Che dire alla fine di questa bella intervista? E’ sempre piacevole
poter sentire le parole di chi, il fumetto, lo vive giorno per giorno.
Marco ed Alessandro non si limitano a viverlo ma cercano di realizzare
qualcosa che sia anche denso di qualità e ciò non
è poca cosa. Un grazie a loro per le cortese disponibilità.
Ben volentieri li terremo d’occhio e
ne segnaleremo le prossime novità…
Andrea Turetta
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