Fatima in una visione d'insieme

di Plinio Corrêa de Oliveira


Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio


prefazione a: Antonio A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti di suor Lucia, Piacenza: Cristianità, 1977; pp. 7-17.

Indice generale di Le apparizioni e il messaggio di Fatima


Indice della prefazione


Presupposti e lineamenti generali delle apparizioni

Primo presupposto: il dogma della comunione dei santi

1. Per capire l'insieme di visioni e di comunicazioni, di cui furono favoriti Lucia, Francesco e Giacinta, bisogna avere presente, anzitutto, la dottrina cattolica sulla comunione dei santi. Le preghiere e i meriti di una persona possono andare a beneficio di un'altra. Cosi, le preghiere, i sacrifici e l'olocausto della vita stessa, offerti dai tre bambini, soprattutto dopo essere stati spiritualmente beneficiati dalle apparizioni della Regina di Tutti i Santi, è logico che potessero servire a un grande numero di anime e perfino a nazioni intere. Quindi, la Madonna è venuta a sollecitare ai tre preghiere e sacrifici. A Giacinta e a Francesco ha chiesto anche l'olocausto della vita, come vittime espiatorie per i peccati degli uomini. A Lucia ha chiesto di restare in questo mondo per compiere una missione di cui poi parleremo.

Secondo presupposto: la mediazione universale di Maria santissima

2. Secondo presupposto per la comprensione degli avvenimenti di Fatima è la mediazione universale di Maria santissima. Ella opera, in tutti, come mediatrice somma e necessaria -- per libera volontà di Dio -- tra il Redentore offeso e la umanità peccatrice. Mediatrice, d'altro canto, sempre ascoltata, e in quanto tale esercitante una autentica direzione sugli avvenimenti. Mediatrice regale, che sarà glorificata con la vittoria del suo Cuore materno, che è la più perfetta espressione della vittoria di Dio stesso.

A Fatima la Madonna non ha parlato soltanto per il Portogallo, ma per il mondo intero

3. Parlando ai piccoli pastori, la Madonna ha voluto parlare al mondo intero, esortando tutti gli uomini alla preghiera, alla penitenza, alla emendazione della vita. In modo speciale, ella ha parlato al Papa e alla sacra gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della Russia al suo Cuore Purissimo.

La situazione grandemente calamitosa del mondo contemporaneo

4. La Madre di Dio ha fatto queste richieste di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava il mondo all'epoca delle apparizioni, cioè nel 1917. La Madonna indicò tale situazione come grandemente calamitosa. La empietà e la impurità avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini era esplosa quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra. Questa conflagrazione sarebbe terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi secondo il richiamo di Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, la umanità avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un'altra guerra, ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo alla voce della sua regina, una ecatombe finale, di origine ideologica e di portata universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli uomini, portando con sé grandi prove per il Romano Pontefice: "La Russia [...] diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa [...], il Santo Padre dovrà soffrire molto".

Dopo una ecatombe finale, di origine ideologica e di portata universale, verrà il Regno di Maria

5. Colpita in questo modo, con tutta una catena di calamità, la dura cervice della umanità contemporanea, vi sarà una conversione di anime su larga scala. Tale conversione sarà, in modo particolare, una vittoria del Cuore Purissimo della Madre di Dio: "Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà...". Sarà il Regno di Maria sugli uomini...

La meditazione sui tormenti eterni è efficace e adatta per gli uomini di questo secolo

6. Con la intenzione di incitare l'umanità nel modo più efficace possibile ad accogliere questo messaggio, la Madonna fece vedere ai suoi tre confidenti le anime condannate all'inferno. Quadro tragico da loro descritto in modo mirabile, e particolarmente atto a ricondurre alla virtù i peccatori induriti. Questa lugubre visione mostra bene quanto si ingannano profondamente coloro che affermano che, per gli uomini di questo secolo, è inadeguata la meditazione sui tormenti eterni.

Prove della autenticità del messaggio di Fatima

7. Per provare la realtà delle apparizioni, e quindi la autenticità del messaggio, la Vergine dispose tre ordini di avvenimenti:

a. Affluenza di un grande numero di spettatori nel momento in cui parlava ai veggenti. Benché soltanto costoro fossero i destinatari immediati del messaggio, i presenti, con una penetrazione psicologica comune, potevano rendersi conto che i tre bambini non mentivano e non erano oggetto di una illusione, affermando di essere in contatto con la Madonna, ma udivano realmente un essere invisibile per gli altri, al quale parlavano.

b. Il prodigio delle trasformazioni cromatiche e dei movimenti del sole. Questo prodigio fu notato in una zona tanto più vasta del luogo delle apparizioni, che non può essere spiegato con un fenomeno di suggestione collettiva, per altro eccezionalmente difficile da prodursi nelle migliaia di persone -- dalle 50 alle 70 mila -- presenti alla Cova da Iria.

c. Fu confermata la profezia secondo cui, poco dopo le apparizioni di Fatima, sarebbe giunta alla fine la prima guerra mondiale. Come fu pure confermato l'annuncio secondo cui, se la umanità non si fosse emendata, sarebbe esplosa un'altra guerra mondiale. La luce straordinaria che illuminò i cieli dell'Europa prima della seconda conflagrazione, fu un fatto osservato in diversi paesi e universalmente noto. La Signora aveva preavvertito i veggenti che questo sarebbe stato il segno della punizione imminente. E poco dopo la punizione venne.

d. La previsione del castigo supremo, che è la diffusione del comunismo, cominciò a realizzarsi poco dopo le apparizioni. È importante notare che la santissima Vergine annunciò che "la Russia [...] diffonderà i suoi errori nel mondo", ma che, al momento della profezia -- il 13 luglio 1917 -, la espressione era più o meno inintelligibile. Infatti, lo zarismo era appena caduto, sostituito dal regime ancora borghese di Kerensky, e non si poteva sapere quali sarebbero stati questi errori russi. Né si poteva chiaramente trattare della diffusione della religione greco-scismatica mummificata e privata di qualsiasi forza espansiva. Cosi, l'ascesa dei marxisti al potere nella infelice Russia, nel novembre 1917 fu già un eloquente inizio di conferma della profezia. Poi, il Partito Comunista russo iniziò la propagazione mondiale dei suoi errori, il che accentuò ancora di più la coincidenza tra quanto la Vergine aveva annunciato e il corso degli avvenimenti. Dopo la seconda guerra mondiale, la espansione comunista si accentuò ancora molto di più, perché numerose nazioni, soggiogate con la frode e con la forza, caddero sotto il dominio sovietico. La Russia divenne cosi un pericolo mondiale. E una aggressione comunista è oggi come una spada di Damocle sospesa sull'Occidente. In questo modo, la minaccia formulata dalla Madonna, che poteva parere confusa e inverosimile nel 1917, si presenta come un pericolo che riempie di paura tutta la terra.

Le due famiglie spirituali del mondo contemporaneo

Di fronte a queste affermazioni, di una grandezza apocalittica, bisogna fare una osservazione. Il mondo attuale si sta sempre più dividendo in due famiglie spirituali. Una pensa che l'umanità è prigioniera di un fascio di errori e di iniquità, che sono cominciati nella sfera religiosa e culturale con l'Umanesimo il Rinascimento e la Pseudo-Riforma protestante. Tali errori si sono aggravati con l'illuminismo e il razionalismo, e sono culminati nella sfera politica con la Rivoluzione francese. Dal terreno politico sono passati al campo sociale ed economico, nel secolo XIX con il socialismo utopistico e con il socialismo cosiddetto scientifico. Con l'avvento del comunismo in Russia, tutta questa congerie di errori ha iniziato ad avere un esordio di trasposizione, incipiente ma massiccia, nell'ordine concreto dei fatti, e ne è nato l'impero comunista moloc, che va dal cuore della Germania fino al Vietnam e la cui unità è indiscutibile, dal momento che la divisione tra la "linea russa" e la "linea cinese" non è niente di più di un inganno propagandistico. Contemporaneamente, soprattutto a partire dalla Grande Guerra, la moralità, in Occidente, ha cominciato a declinare con una rapidità spaventosa, preparandolo alla capitolazione di fronte al comunismo, che è la più audace espressione dottrinale e istituzionale della immoralità. La concezione storica contenuta in queste considerazioni si trova esposta nell'articolo La crociata del secolo XX (1), e abbiamo cercato di dare a essa uno sviluppo più ampio nel saggio Rivoluzione e Contro-Rivoluzione (2). Infine, si trova enunciata con grande elevatezza e chiarezza nello storico documento in cui duecento Padri del Concilio Ecumenico Vaticano II, per iniziativa delle LL. EE. Rev.me mons. Antonio de Castro Mayer e mons. Geraldo de Proença Sigaud, chiesero una nuova condanna del marxismo (3). Per le innumerevoli anime di tutti gli stati, condizioni di vita e nazioni, che condividono questo modo di pensare, il messaggio di Fatima è quanto vi è di più coerente con la dottrina cattolica e con la realtà dei fatti. Vi è anche un'altra famiglia spirituale, per la quale i problemi del mondo contemporaneo hanno un rapporto scarso o inesistente con la empietà -- considerata come deviazione colpevole della intelligenza -- e con la immoralità. Essi nascono esclusivamente da involontari equivoci, che una buona diffusione di dottrina e una conoscenza obiettiva della realtà possono dissipare. Questi equivoci derivano, inoltre, da carenze economiche. Figli della fame, moriranno quando nel mondo non vi sarà più fame. E non moriranno prima di allora. Con l'aiuto della scienza e della tecnica, la crisi della umanità si risolverà. Ma non solo. Poiché manca, come nota caratteristica delle catastrofi e dei pericoli in mezzo ai quali ci dibattiamo, il fattore "colpa", la nozione di un castigo universale diventa incomprensibile. Tanto più quanto, per questa famiglia spirituale, il comunismo non è intrinsecamente perverso, e con esso sono possibili compromessi che evitino scomode persecuzioni. È chiaro che, per amore di brevità, la descrizione di queste due famiglie spirituali rende un poco schematico il panorama. Tra l'una e l'altra vi sono molte gamme. Non vi è però spazio per descriverle in questa sede. Nella misura in cui qualcuna delle correnti intermedie si avvicina a un polo o all'altro, per essa diventa sempre più comprensibile o incomprensibile il messaggio di Fatima. Fatima costituisce quindi, in questo senso, un autentico spartiacque delle mentalità contemporanee. Comunque, fatta eccezione per la parte mantenuta ancora segreta, le richieste, gli ammonimenti, le profezie -- tutte, sia ben chiaro, con semplice carattere di rivelazioni private... -- della Cova da Iria sono in avanzato stadio di conferma. Agli scettici diciamo: "Chi vivrà vedrà...".

Il messaggio di Fatima non è stato ascoltato

Si svolgeranno gli avvenimenti previsti a Fatima, e fino a questo momento non ancora realizzati? È la domanda che si fa la umanità contemporanea. In via di principio non vi è possibilità di dubbio. Perché il fatto che una parte delle profezie si sia già realizzato con impressionante precisione prova il loro carattere soprannaturale. E, provato questo carattere, non è possibile mettere in dubbio che il messaggio celeste si realizzi completamente. Ma qualcuno potrebbe obiettare che le profezie del 13 luglio 1917 hanno un carattere condizionale. Esse si realizzerebbero nel caso che il Papa e, in unione con lui, i vescovi non avessero fatto la consacrazione della Russia e del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Ebbene, questa consacrazione è stata fatta da Pio XII quanto al mondo nel 1942, e quanto alla Russia in particolare nel 1952. Quindi, si deve sperare che i castighi previsti dalla Madonna del Rosario non ci saranno... A questa obiezione possono essere date due risposte. In primo luogo, secondo parole di Nostro Signore a suor Lucia, nel 1943, da lei riferite in una lettera al suo confessore, padre José Bernardo Gonçalves S.J., Ia consacrazione del mondo fatta da Pio XII, benché sia stata di divino gradimento, non osservò tutte le condizioni indicate dalla Madre di Dio. Di conseguenza. sembra discutibile che tale consacrazione abbia l'effetto di allontanare le calamità previste. A queste parole, comunicate da Nostro Signore a suor Lucia, bisogna dare tutto il credito, perché, essendo ella rimasta in questa vita con una missione concernente il messaggio di Fatima, è normale che riceva dal cielo comunicazioni di questa natura, atte a orientare il mondo nella interpretazione da dare al messaggio stesso, e anche al rapporto di questo con lo svolgersi degli avvenimenti. E, per questa stessa ragione, è normale anche che Gesù e sua Madre diano alla religiosa fedele e tanto amata dai Sacri Cuori tutta l'assistenza perché compia questa missione senza cadere in errore e senza indurre in errore la umanità. In secondo luogo, è importante notare che, alla Cova da Iria, la Madonna ha indicato due condizioni, entrambe indispensabili, perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava. Una di queste condizioni era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima Vergine. Rimane la seconda condizione: la diffusione della pratica della comunione riparatrice dei cinque primi sabati. Ci sembra evidente che questa devozione non si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla Madre di Dio. E vi è ancora un'altra condizione, implicita nel messaggio ma anch'essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà e di impurità che lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non è stata ottenuta e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre più al parossismo. Cosi, un mutamento di indirizzo della umanità sta diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione dei castighi... A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che, se non si vedono le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo. Infatti, se la Madonna ha affermato nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi peccati avessero continuato ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo si rifiutasse ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu detto a Fatima, e che il castigo non venisse. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate. Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l'effetto di allontanare il castigo, se il genere umano restasse sempre più attaccato alla empietà e al peccato. Infatti, finché le cose stessero cosi, la consacrazione avrebbe qualcosa di incompleto e di privo di contenuto reale. Insomma, siccome non si è operata nel mondo la enorme trasformazione spirituale richiesta alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l'abisso. E, nella misura in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile.

Perché non è ancora stata rivelata la terza parte del segreto?

Cade a questo punto il famoso problema della parte ancora non rivelata del segreto di Fatima. Conterrà, forse, parole di perdono e di pace, che ci lascino sperare in una indefinita impunità per questa indefinita crescita della empietà e della impurità? Diciamo subito che non riusciamo a capire che cosa vi sia di pietoso in questa idea. In situazioni analoghe -- di un mondo sordo e recalcitrante fino alle fine -- le anime sante dell'Antico e del Nuovo Testamento preferirono sempre la misericordia alla giustizia, e il perdono al castigo. Ma preferirono sempre il castigo allo spettacolo della empietà vittoriosa, che si beffa impunemente e per un tempo indefinito della maestà di Dio. Inoltre, sembra assurdo ammettere che la Madonna abbia trasmesso un messaggio pubblico sostenendo che, senza la emendazione della vita, il mondo sarebbe incorso in terribili castighi, e un messaggio privato nel quale affermasse, in un modo o nell'altro, che nella stessa ipotesi succederebbe il contrario. È importante, dunque, pregare, soffrire e agire perché la umanità si converta. E con impegno raddoppiato, perché diversamente il castigo è alle porte. Un segreto è un segreto. E, a essere logici, nessuno può trarre deduzioni dal suo contenuto, finché non lo conosce. Tuttavia, non è fuori luogo fare a questo punto una congettura. La parte ancora non divulgata del segreto contiene probabilmente particolari spaventosi sul modo in cui si compiranno i castighi annunciati a Fatima. Solo cosi, infatti, si spiega perché possa sembrare duro renderla pubblica. Se essa contenesse prospettive distensive, tutto porta a credere che sarebbe già stata resa di dominio pubblico.

Le luci sacrali dell'albe del Regno di Maria

È bene che, al termine di queste riflessioni, il nostro spirito indugi nella considerazione delle prospettive ultime del messaggio di Fatima. Oltre la tristezza e le punizioni sommamente probabili, verso le quali avanziamo, abbiamo davanti a noi le luci sacrali dell'alba del Regno di Maria: "Infine, il mio Cuore lmmacolato trionferà". È una prospettiva grandiosa di universale vittoria del Cuore regale e materno della santissima Vergine. È una promessa pacificante, attraente e, soprattutto, maestosa ed entusiasmante. Per evitare il castigo, nella tenue misura in cui è evitabile per ottenere la conversione degli uomini, nella scarsa misura in cui è ancora ottenibile prima del castigo, secondo la comune economia della grazia, per avvicinare il più possibile l'alba benedetta del Regno di Maria; e per aiutarci a camminare in mezzo alle ecatombi, che tanto gravemente ci minacciano, che cosa possiamo lare? Ce lo indica la Madonna: l'infervoramento nella devozione a lei, la preghiera, la penitenza. Per stimolarci alla preghiera, rivestendosi successivamente degli attributi propri alle invocazioni di Regina del Santo Rosario, di Madonna Addolorata e di Madonna del Carmelo, ella ci ha indicato quanto le fa piacere essere conosciuta, amata e venerata in questo modo. Inoltre, la Vergine di Fatima ha insistito in modo assolutamente speciale sulla devozione al suo Cuore lmmacolato. Nei suoi messaggi ella ha fatto riferimento al suo Cuore più di sette volte. Quindi, il valore teologico, per altro già cosi provato, della devozione al Cuore Immacolato di Maria, trova a Fatima una preziosa e impressionante conferma. D'altro canto, la insistenza della santissima Vergine prova abbondantemente la grandissima opportunità di questa devozione. Chi prende sul serio le rivelazioni di Fatima deve, quindi, ricordare che l'incremento della devozione al Cuore Purissimo è uno dei più elevati propositi di un sano ÒaggiornamentoÓ (4) della pietà.

Plinio Corrêa de Oliveira



(1) Cfr. Plinio Corrêa de Oliveira, La crociata del secolo XX, in Cristianità anno II, n. 7, settembre-ottobre 1974.

(2) Cfr. Idem, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, 3a ed. it. accresciuta Cristianità, Piacenza 1977.

(3) Il documento si può trovare in Cristianità, anno IV, n. 19-20, settembre-dicembre 1976.


(4) In italiano nel testo (nde).


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