VALERIO ZURLINI
(Bologna 1926 - Verona 1982)


Dopo essersi occupato di teatro durante gli studi universitari (giurisprudenza), si interessò di cinema a partire dal 1948 realizzando alcuni cortometraggi di notevole interesse, che gli valsero molti importanti riconoscimenti (Storia di un quartiere, Pugilatori, Il blues della domenica, Il mercato delle facce, Stazione Termini, Soldati in città, ecc.). Diresse il suo primo film nel 1954, portando sullo schermo un romanzo di Vasco Pratolini. Dopo aver scritto il soggetto di Guendalina per Alberto Lattuada, tornò dietro alla macchina da presa nel 1959 con Estate violenta, storia d'amore ambientata nell'estate del 1943. L'amore fra due giovani molto diversi fra loro, ma uniti dalla disperazione, fu il tema di La ragazza con la valigia. Con Cronaca familiare, diretto nel 1962, firmò la sua opera più sentita e matura, in cui le drammatiche vicende di due fratelli gli furono occasione per tratteggiare con grande finezza psicologica due ritratti umani memorabili. Dopo alcune opere più accettate che volute, tornò a tematiche a lui più congeniali con La prima notte di quiete, dramma intimo di un uomo incapace di vivere e che trova la forza, lucidamente, di autodistruggersi. Il suo ultimo film, Il deserto dei Tartari, fu una coraggiosa e difficile trasposizione del romanzo di Buzzati. Quando lo colse la morte stava preparando la sceneggiatura di Lo scialo, da Pratolini, progetto poi ripreso da Franco Rossi e realizzato per la TV nel 1987.
Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano, I registi, Gremese, Roma 1993


FILMOGRAFIA

Cortometraggi

1952 PUGILATORI - 11'
Manovali, muratori, scaricatori, operai del mattatoio. Gli allenamenti all’alba e l’estenuante lavoro quotidiano di un’umanità semplice e povera che con la boxe cerca riscatto.
1952 IL MERCATO DELLE FACCE - 12'
Pensionati, attori drammatici senza scritture e aspiranti attrici sfilano davanti a chi deve sceglierli come comparse e generici. Uno sguardo attento e solidale ai “poveri relitti che si guadagnavano si e no di che mangiare, ai margini del mondo del cinema” (V. Zurlini)
1953 SERENATA DA UN SOLDO - 12'
La vita e l'organizzazione dei suonatori dei pianini di Barberia
1953 LA STAZIONE - 11'
La stazione Termini, punto di incontro e scambio tra persone che parlano ogni sorta di lingua e dialetto. Ma è anche punto di pausa, un momento di riposo. È qui, che “vediamo la gente com’è, indifesa nella sua stanchezza, nella sua semplicità

Lungometraggi

1954 LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO - 94'
Un giovane meccanico fiorentino ha cinque ragazze: la prima, promessa sposa delusa, tenta il suicidio; la seconda si dice sedotta durante la festa di fidanzamento; la terza ha lasciato per lui il fidanzato; la quarta lo abbandona senza rimpianti; la quinta vorrebbe portarselo via da Firenze. Tratto dal romanzo di Vasco Pratolini.
1959 ESTATE VIOLENTA - 100'
Riccione, estate 1943. Nei giorni che precedono il 25 luglio e la caduta del fascismo, un giovane borghese, figlio di un gerarca, s’innamora della vedova di un ufficiale. Il precipitare degli eventi, personali e collettivi, farà drammaticamente maturare il ragazzo.
1961 LA RAGAZZA CON LA VALIGIA - 113'
Aida, aspirante soubrette ingannata da un bellimbusto fa innamorare il giovane e romantico fratello di lui. Distanze di classe e iniziazione sentimentale, narrate con pudore e limpidezza, sullo sfondo di una provincia crepuscolare, fra Parma e Riccione.
1962 CRONACA FAMILIARE - 88'
Alla notizia della morte del fratello, un giovane giornalista inizia un viaggio nella memoria, ripercorrendo le tappe del difficile rapporto con lui. Trasposizione dell’omonimo romanzo di Vasco Pratolini. Leone d’Oro ex-equo al festival di Venezia.
1965 LE SOLDATESSE - 120'
Seconda guerra mondiale, fonte greco. Un tenente italiano scorta un gruppo di ragazze fino ad un bordello militare. Imparando a conoscere il dolore e la miseria delle ragazze, il soldato prende coscienza della “sporca guerra” e, alla fine, lascia che una di loro si unisca ai partigiani. Dal romanzo autobiografico di Ugo Pirro.
1968 SEDUTO ALLA SUA DESTRA - 89'
In un paese africano il capo di un movimento di liberazione non violento è catturato dai mercenari che lo torturano per indurlo a sconfessare pubblicamente le sue idee. Resiste. Sarà ucciso per ordine di altri capi del movimento, favorevoli alla lotta armata. Ispirato alle vicende del Congo e di Patrice Lumumba, ha una struttura di trasparente parabola cristologica con due ladroni, un Ponzio Pilato in tuta mimetica di mercenario e un Caifa travestito da leader africano.
1972 LA PRIMA NOTTE DI QUIETE - 115'
Rimini d’inverno. Un insegnante di lettere, autore di un libricino di versi, convivente con una donna, indifferente alla contestazione studentesca, con un’accesa propensione per il gioco, si innamora della sua bella allieva Vanina, scontrandosi con madre e fidanzato della ragazza. Volgarità e dolore per una storia di naufragio esistenziale. Il protagonista, un romantico angelo caduto e insabbiato nella provincia romagnola, arriva al capolinea della vita, spinto dall’autodistruzione.
1976 IL DESERTO DEI TARTARI - 148'
Il tenente Drago viene trasferito in una fortezza ai margini del deserto, “un avamposto morto, una frontiera che si affaccia sul niente”. Cerca la gloria ma trova solo anni che scorrono monotoni fra meticolosi rituali, in attesa dei tartari che non arrivano mai.