Nenè (1977)
di Salvatore Samperi


produzione: Giovanni Bertolucci per San Francisco Film; regia: Salvatore Samperi;
soggetto:
dal romanzo omonimo di Cesare Lanza; sceneggiatura: Alessandro Parenzo, S. Samperi; dirett. fotogr.: Pasqualino De Santis; musica: Francesco Guccini dirette da Vince Tempera, (chitarra solista J. Carlos Biondini); montaggio: Sergio Montanari; scenografia e costumi: Ezio Altieri; aiuto regia: Giorgio Basile; operatore: Mario Cimini; fotogr. di scena: Angelo Samperi.
Interpreti: 
Sven Vaisecchi, Leonora Fani, Tino Schirinzi, Vittoria Valsecchi, Paola Senatore,
Rita Savagnone, Alberto Cancemi, Ugo Tognazzi.
Distribuzione:
Columbia - Ceiad.
Durata
100’


In una località italiana nell’immediato dopoguerra, vive poveramente, isolata dal centro abitato, ai margini di un vasto parco, una famiglia composta dal padre, un impiegatuccio nevrotico e autoritario, dalla madre, una donna delusa e frustrata, e da due figli: Ju, un ragazzo di circa otto anni, di intelligenza e sensibilità superiori alla sua età; e Pa, la figlia maggiore. Durante le sue scorribande nel parco della villa, Ju conosce un ragazzo mulatto ventenne, Rodi, di cui diventa intimo amico. Dopo qualche tempo, arriva ospite della famiglia la cuginetta diciottenne, Nené che diventa subito la migliore amica di Ju e, dormendo nella stanza dei bambini, ha modo durante la notte di scambiare lunghe confidenze con il ragazzino. Nené incontra un giorno anche Rodi, e fra i due si avvia un idillio, nel quale la ragazza coinvolge anche Ju, rendendolo partecipe della propria scoperta dell’amore e del sesso. Il rapporto d’amicizia tra Ju e Rodi viene compromesso dal progredire dell’amore di quest’ultimo per Nené dal piano sentimentale a quello fisico. Un giorno, mentre in paese tutta la famiglia si è recata alla festa organizzata dai comunisti (e dal barbiere "Baffo" in particolare) in occasione delle elezioni del 18 aprile 1948, di cui si attendono ottimisticamente i risultati, Ju, messosi alla ricerca di Nené (che era scomparsa), la rintraccia in una serra fra le braccia di Rodi; mentre li sta spiando, gli amanti vengono sorpresi dal padre di Ju: Rodi se la svigna, e il padre punisce Nené frustandola a sangue. Intanto in paese sono arrivati i risultati delle elezioni e il discorso del barbiere conclude la festa. Ritrovatisi soli i due ragazzi nella serra, mentre Nené piange nella consapevolezza della sua raggiunta maturità di donna, Ju si dispera e, rompendo i vetri della serra, urla il suo rifiuto di diventare grande.