MASSIMO PIRRI
(Campagnano Romano, 1945 - 2001)


Aiuto regista di Folco Quilici e Luciano Emmer  (con cui girò diversi caroselli), si dedicò al documentario dal 1972, realizzando, fra l’altro: Mattanza, Concerto per paesaggio e uomo (in collaborazione con Quilici), La cooperazione, I laghi d’Italia. Nel 1976 esordì nel lungometraggio con Càlamo, ("una ricerca meditata e assoluta della trasgressività, sia a livello di forma sia a livello di contenuti") storia di erotismo malato, perverso, ricco di suggestioni oniriche graffianti, opera che risentiva in maniera evidente delle suggestioni del primissimo Bellocchio e del primo Salvatore Samperi, ma anche, come ammette Pirri, di Luis Buñuel. Con il film successivo, Italia: ultimo atto?, affrontò coraggiosamente il tema del terrorismo ("E’ stato un film al quale hanno poi  fatto riferimento in tanti per girare storie sul terrorismo") Con L'immoralità, storia di un conflitto generazionale, tra una madre e una figlia ritornò all'erotismo, malato degli esordi per affrontare poi il tema della droga nel film Tunnel del 1980, ma uscito soltanto nel 1983. L'ultimo suo film è un mediocre film d'avventura.


Filmografia

1976: Càlamo
1977: Italia ultimo atto?
1978: L’immoralità
1980: Tunnel
1986: Meglio baciare un cobra