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Una
strada poco conosciuta e selvaggia dove recentemente è
stato avvistato un orso bruno, probabilmente proveniente
dal vicino parco del Brenta, una salita dura ma ombreggiata
e regolare, un banco di prova per i più allenati,
un rifugio sotto le creste del Corno di Pichea, un balcone
panoramico sulle Alpi di Ledro.
Questo e molto di più è l'itinerario che vi
sto per raccontare.
Da Pieve di Ledro, tranquillo paesino sulle rive del lago
omonimo, partiamo subito su ciclabile in direzione di Locca
e della val Concei. Superati Locca, Enguiso e Lenzumo, tre
paesini quasi attaccati, ci troviamo a 788 metri di altezza
quando giriamo a dx al cartello che indica il Rifugio Nino
Pernici.
Le danze sono aperte, inizia subito una salita dura e costante
che non darà mai tregua e che in 9 km ci porterà
fino ai 1581 metri della Bocchetta di Trat.
La strada è asfaltata fino a circa quota 1400 dove
inizia la conca prativa della Malga Trat. Si prosegue su
sterrato ed effettuato un tornante si raggiunge un bivio,
si prende a sx la strada che passa accanto alla malga, si
scollina per un centinaio di metri dietro la montagna ed
si affronta l'ultimo km in forte pendenza fino al passo.
Di fronte a noi la Mazza ed i Corni di Pichea e sulla destra,
a 100 metri, ancorato sulla montagna ed attraversato dal
Sentiero della Pace, fa bella mostra di sè il Riugio
Nino Pernici a quota 1600.
Il tempo si sta annuvolando, mangiamo qualcosa, scattiamo
qualche foto e scendiamo dalla stessa parte da cui siamo
saliti per riuscire a prendere ancora un pò di sole
sulle rive del lago.
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