Partitura-bozzetto di Giusto Pio
Giusto Pio nasce a Castelfranco Veneto l’11 gennaio
1926. Ha ereditato la passione per la musica dal padre che suonava diversi
strumenti, ma senza aver mai frequentato scuole regolari. A 13 anni comincia a
studiare il violino e i suoi studi musicali vengono fatti a Venezia dove studia
composizione (scuola di Malipiero) e violino con L.Ferro, ultimo grande
violinista della “scuola veneziana”. Dopo il diploma in violino, si sposa e
si trasferisce a Milano. Ottiene importanti riconoscimenti nazionali ed
internazionali (S.Cecilia Roma –solista, Ginevra 1953), entra nell’orchestra
della RAI di Milano come violino di Concertino, posto che gli permetterà di
acquisire, in circa un trentennio di attività a stretto contatto con i migliori
direttori ed esecutori nel mondo, una vasta esperienza nel campo
sinfonico-orchestrale ed operistico. Svolge in questi anni anche un’ intensa
attività didattica e cameristica con i migliori complessi milanesi ed italiani
in genere, contemplando un vasto repertorio musicale che, a partire dal medioevo
e rinascimento (complesso Letitiae Musicae, gruppo pioniere in Italia
nell’esecuzione di musiche medioevali e rinascimentali), attraversa il barocco
(Complesso Strumentale Italiano, Symposiurn Musicum Milano, Giovane Quartetto di
Milano, Complesso Barocco di Milano, etc.), arriva alla musica contemporanea dei
giorni nostri (numerose esecuzioni in prima assoluta dei maggiori compositori
italiani viventi). Numerose sono le registrazioni per le principali case
discografiche del tempo (Ricordi, Angelicum, Vox, Decca), con esecuzioni che,
come nei concerti, sono sempre fllologicamente attente, grazie all’ausilio di
musicologi come Francesco Degrada o Monterosso della scuola di paleografia
musicale di Cremona. Alla fine degli anni ’70 conosce Franco Battiato a cui
comincia ad impartire lezioni di violino e, quasi per diletto e curiosità,
inizia con lui e con Juri Camisasca a tenere concerti di improvvisazioni. Nel
1978 collabora come musicista a “Juke box” di Battiato e lo stesso gli
produce “Motore immobile”, il suo primo LP di musica sperimentale. Inizia
così con Battiato una collaborazione musicale tra le più prolifiche ed
interessanti degli anni ’80 e dei primi anni ’90 in Italia, un sodalizio che
lo porterà a nuovi traguardi nei campi
della musica commerciale e dell’avanguardia, con un grandissimo successo in
termini di popolarità e di discografia. Tutti i dischi di Franco Battiato, da
“L’Era del Cinghiale Bianco” (1979) ad “Umprotected” (1994) vedono il
nome di Giusto Pio in qualità, a seconda dei casi, di coautore delle musiche,
degli arrangiamenti, di violinista, di direttore d’orchestra. Tutti i tour di
Battiato di questi anni vedono sempre Giusto Pio tra i suoi musicisti fissi e
imprescindibili.
In quegli anni, sempre insieme a Battiato, scrive le musiche e
gli arrangiamenti di molte canzoni di successo di Alice e Giuni Russo (“Per
Elisa” di Alice vince il Festival di Sanremo 1981), realizzando anche due
album per Milva e canzoni per altri artisti. Pubblica tre album personali di
musica leggera (“Legione straniera”, “Restoration” e “Note”)
riscuotendo anche un successo di vendite personale e diventando un nome conosciuto anche dal pubblico più
giovane, come testimoniano le cronache musicali di quegli anni riportate su
numerose pagine di riviste e giornali. Diventa socio S.I.A.E. in forza del
numero di copie di dischi venduti, acquisendo una specifica competenza nella
materia dei diritti d’autore, nelle edizioni, nei rapporti con le principali
case discografiche (EMI, Ricordi, Polygram, Sony, ecc.), nelle relazioni in
genere con il mondo dell’arte ed i personaggi dello spettacolo, partecipando a
convegni, dibattiti e consulenze, conoscendo le problematiche inerenti
l’organizzazione e la gestione dei complessi artistici e di spettacoli
culturali in genere. Nel 1998 pubblica “Alla corte di Nefertiti”, album che
segna il passaggio di Giusto Pio ad un genere musicale assai diverso dal
precedente e che si svilupperà dopo la fine del sodalizio (solo artistico) con
Franco Battiato. Nell’ultimo decennio, infatti, si è accostato sempre più
alla ricerca sonora acustica ed elettronica, alle musiche per teatro (lo
spettacolo “Medea” per il gruppo teatrale Cripton di Firenze, primo premio
per la musica al Festival di Massa Carrara, o la collaborazione alle opere
liriche di Battiato eseguite nei principali teatri italiani), alle
musiche per
film e commenti musicali interattivi con altre forme d’arte quali pittura,
scultura e poesia. Ricordiamo infine la sua più recente discografia in campo
avanguardistico con titoli quali “Utopie”, “Missa Populi” (dedicata a
S.S. Giovanni Paolo II), “A.D.A.M. ubi es”, “Le vie dell’oro”, nonché
le recenti e continue rappresentazioni della “Missa populi” che hanno
incontrato tanto il favore del pubblico quanto l’interesse degli specialisti.
Nello studio di registrazione della sua casa a Castelfranco Veneto dove, da parecchi anni, è tornato ad abitare, Giusto Pio è impegnato a realizzare un'imponente Trittico musicale: Isaia 6,9-10, Beatitudini e Visione.