* dalla rassegna stampa *


      ... "Grifeo ha dedicato numerosi anni alla ricerca sull'uso del pianoforte nella musica araba, con frequenti viaggi di studio in vari paesi islamici del Medio Oriente e Africa del Nord"       Articolo integrale

Mario Calvitti - 2007



      ... "un vero e proprio approccio alla musica araba, caratterizzata dall'uso costante delle scale arabeggianti, con un effetto di grande impatto non solo sonoro, ma anche emotivo, tenuto conto delle indubbie capacità tecniche di Grifeo       Articolo integrale

Giorgio Coppola - 2007



      ... "Grifeo ha sviluppato un’enorme sensibilità per la cultura araba che ha presto applicato al suo amore, il pianoforte, raccogliendo in giro per i paesi arabi una serie di brani tradizionali, pensati per pianoforte, uno addirittura da lui stesso registrato al conservatorio di Baghdad poco più di dieci anni fa."       Articolo integrale

Federico Scoppio - 2006



      ... "il concerto di Grifeo è stato più che godibile, con momenti fortemente coinvolgenti e appassionanti, e la passione e l’esperienza di un pianista di lunga data com’è lui si fanno sentire"       Articolo integrale

Diego D'Angelo - 2006



      ... "Ishk Bashad, Live at Womad 2001 è la registrazione del concerto tenuto dal gruppo al Womad Festival di Palermo organizzato da Peter Gabriel. Pianoforte, oud, percussioni, violini, voci... Il Mediterraneo è il luogo dell'incontro di Mouna Amari, Enzo Rao, Giuseppe Grifeo e Peppe Consolmagno, le musiche senza tempo delle tradizioni popolari che percorrono le coste di questo mare, simbolica terra di mezzo che unisce e divide popoli e civiltà. É il disco che presenta la musica più strutturata secondo canoni e stili, nella quale la volontà di ricerca viene esplicitata nel recupero e nell'utilizzo della tradizione, nella sintesi e nella ricerca dei topos che accomunano le espressioni delle diverse influenze che si sono succedute e confrontate nel corso dei secoli, nell'impasto delle motivazioni e dei racconti secondo gli arrangiamenti e le interpretazioni dei diversi musicisti. La presenza di strumenti a corda, come il violino e l'oud, la voce che si dispone ferma e malinconica a guidare lo sviluppo della musica, le percussioni meno libere che negli altri progetti, pur mantenendo intatta la propria cifra stilistica. Registrazioni effettuate nel corso di dieci anni, dal 1994 al 2004, che coprono la storia e le evoluzioni del discorso musicale di Peppe Consolmagno, ma che riportano anche dei viaggi effettuati alla ricerca delle radici musicali e degli strumenti, che testimoniano, con le fotografie, delle emozioni provate avvicinando le ragioni concrete della storia e del divenire del mondo, anche di quella pate di mondo che spesso rimane sconosciuta e che è più legata alle esperienze naturali e immediate dell'uomo sulla terra, dell'uomo in rapporto con la Natura.

Fabio Ciminiera - Jazz Convention year 2005



      ... "Ishk Bashad" è un viaggio in culture e tradizioni distanti tra loro ma unite da una profonda unitarietà ... è un concerto unico ed assolutamente pieno di grande fascino".      

Corrado Canonici, Festival Ancona - 2001



      ... "La musica di "Come un soffio di vento" è talvolta free e molto improvvisata ma risulta allo stesso modo molto accessibile ... le composizioni sono acute, di notevole rispetto e fortemente evocative ... ciascuna voce risulta chiara, piena e distinta, dando così un forte grado di candore a tutto il disco".      

Greg Buium, Cadence - 2001


      ... "sapienti costruzioni melodiche e tonali in cui timbriche diversissime hanno dialogato in una sorta di costante e tensiva riscrittura temporale tra un fuggevole presente e un passato fuggito".       Articolo integrale

Claudio Bellone - 2000


      ... "l'incontro di Grifeo, Mazzon e Rusconi avviene in un'atmosfera che appare di estrema concentrazione e la pienezza espressiva trascende l'impegno strumentale rivelandosi essenzialmente manifestazione di un profondo senso di appartenenza a un certo sentire".       Articolo integrale

Giuseppe Dalla Bona, Musica jazz - Dicembre 2000


      ... "una nuova ricerca melodica elegante, sottile, ricca di vecchi richiami".       Articolo integrale

Vittorio Franchini - 2000


      ... "non solo jazz, non solo pop, non solo musica tradizionale, ma un mix che sconfina, di volta in volta, in una tradizione diversa, da riformulare, rimaneggiare, plasmare". Articolo integrale

La Provincia Pavese - 1999      


      ... "Beppe Grifeo è una meraviglia, un prodigio come il suo possente ed imprevedibile piano solo "Altri Destini" dimostra ... Grifeo sposta il centro tonale, innalza contrappunti e poliritmie, ed intreccia le musiche con una impronta molto forte e personale ... con inventiva ... e con complesse costruzioni ritmiche e svolte melodiche e cambi che governa con rispetto e sicurezza di sé ... tutto dimostra il considerabile talento di un pianista eccelso che merita di essere conosciuto meglio".       Articolo integrale

Robert Spencer, Cadence - 1998


      ... "nel solopiano di Beppe Grifeo le figurazioni rotolanti dei bassi e il sustain creano un caldo tappeto per un sound ipnotico sul quale viaggiano le armonie dissonanti di Sun Ra ... l'enfasi generale, le figurazioni iterative dei bassi e le veloci scale dell'improvvisazione, creano affascinanti zone di conflitti tonali ... questa è davvero un'interessante interpretazione della musica di Sun Ra condotta da un'architettura tonale veramente distinta".       Articolo integrale

Stuart Broomer, Cadence - 1998


      ... "nel disco di Beppe Grifeo sulle musiche di Sun Ra, si riesce a cogliere il "momentum" di un gruppo e ciò è veramente grandioso oltre ad essere raro in un disco di piano solo è tutto veramente valido, forte e sostenuto".

Robert Wyatt - 1997


      ... "il disco su Sun Ra mi è piaciuto molto: è un'atmosfera molto serena che emana dai temi ma anche dal trattamento di Grifeo, che è coerente, rispettoso e nello stesso tempo personale. Il suono pianistico è ottimo la registrazione brillante e ne emana un bel mosaico di Sun Ra; credo che Grifeo gli abbia fatto un ottimo servizio a ricordo di questo grande artista ... la scelta dei pezzi è ottima".

Giorgio Gaslini - 1997


      ... "nel solopiano dedicato a Sun Ra... è molto chiaro che c'è una logica nell'esecuzione dei brani, c'è proprio una storia raccontata e racchiusa da una grossa unitarietà ... risulta ottimo il contrasto di colori ... il lavoro è bello, l'atmosfera in generale è molto ben resa sia nell'approccio alla musica di Sun Ra ma soprattutto nell'impronta molto personale".

Franco D'andrea - 1997


      ... "le linee del pianoforte di Grifeo sorvegliano ogni movimento, egli crea melodie che danzano, che creano atmosfere di colori e di immagini; le figurazioni ipnotiche del piano danno un andamento che suona come onde che si infrangono verso la riva ... è veramente proprio bella musica".

R. B. Kamins, Cadence - 1981


      ... "Grifeo espande con impressionistica limpidezza un periodare in cui emerge phatos evocativo e conduce la sua improvvisazione attraverso ponderati e crescenti percorsi d'inventiva che a tratti espande frastagliata, ed a tratti scende in profondità con nitore rappresentativo".       Intervista al compositore

Giordano Selini - 1981


      ... "la musica del gruppo Hagakure, è difficilmente etichettabile e si fonde sulla sintesi di linguaggi diversi collocandosi in quell'area che da qualche tempo ha preso il nome di New Age. E' in sostanza musica meditativa, dai suoni morbidi e avvolgenti, sperimentale e crea una performance ricca di suggestioni".

Roberto Valentino - 1989


      ... "l'andamento dei pezzi di solo piano di Grifeo è talvolta solenne, in genere iterativo nelle linee dei bassi, talaltra si allude ad una melodia dolce, reminescente. Gi sviluppi tematici sono pretesti volti a propiziare la sensazione di circolarità, di ritorno. La riscoperta della semplicità unita al gusto, il suo indicare l'assoluto musicale sembra essere la meta individuata da Grifeo".

Antonio la Spina - 1987


      ... "la musica dei KaleAkte, può definirsi musica "totale", dai forti contenuti spirituali, "musica per l'anima" ... di difficile classificazione poiché attinge parimenti al jazz di marca ECM, alla cameristica ed al pop-progressive, con una predisposizione naturale a forme musicali sia orientali che medioevali nordeuropee".

Gigi Razete - 1985


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