Quinta
lezione
5.
La storia del telaio. Una progressiva liberazione
Il termine telaio ha tutta una sua evoluzione architettonica all’interno
della produzione di Terragni.
Può acquisire una serie di significati diversi:
_mondo
legato alla costruttività, razionale controllabile;
_percezione di tipo prospettico, percazione dei telai prospettici,
mondo misurabile, controllabile, visto attraverso la prospettiva.
_telaio non come rottura mentale della percezione ( surrealismo
)
_Terragni assume Michelangelo come suo campione e gioca sulla superficie
architettonica, organizzandola su più piani, artifici formali,
uso di scale diverse (l'ordinr gigante di Michelangelo), si creano
delle gerarchie importanti attraverso la successione di eventi plastici,
telai giganti.
_problema della massa e del volume ,come renderli astratti, leggeri
e dinamici; il telaio tiene insieme la presenza del volume e allo
stesso tempo lo nega con la sua trasparenza e le sue bucature.Contrasto
tra volume e non volume.
_funzioni: schermatura, protezione della facciata. ( portici, balconi
schermi).
Nella
Casa del Fascio il telaio è una partitura che risolve
il tema della stratificazione da furi a dentro e crea una facciata
a vari livelli.
Nella
Casa per l'artista (Triennale di Milano del '33)
è un artificio formale per raccontare il volume, collega,
rivela, è terrazza.
Nella Casa Rustici rappresenta la tripartizione,
la mediazione.
Nella Villa del Floricoltore è una scatola
vuota come se tutto l'edificio fosse contenuto in un telaio, uso
della leggerezza, piani liberi, il telaio diventa macroelemento;
telaio come macrocontenitore.
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