Sesta
Lezione
Computer
story
La
rivoluzione industriale porta ad un aggiornamento tecnologico degli
strumenti di calcolo, prima limitati all’uso della matematica
e a strumenti manuali.
Una
prima forma di automazione è pensata da Charles Babbage
che inventa una macchina di calcolo meccanizzata che subito trova
applicazione nell’industria.Nascono
i primi telai meccanizzati.
Thomas
Alva Edison (1847-1931) inventa la prima lampadina ad incandescenza
nel 1879 che sostituisce quella a gas dando l’avvio alla costruzione
delle prime centrali elettriche che sorgono a Londra, New York e
Milano (1883).
L’utilizzo
dell’energia elettrica ben presto si diffonde anche ad altre
applicazioni e la sua conversione in energia cinetica fa girare
i motori nelle fabbriche.
La
rivoluzione informatica non porta ad una immediata rivoluzione nella
società : si manifesta inizialmente con il mainframe (computer
di grandi dimensioni, prodotto da grandi azienda come la IBM per
le applicazioni commerciali e per altri obiettivi di elaborazione
su grande scala) ma con la sua centralizzazione, pur rappresentando
un’innovazione tecnologica importantissima, è al solo
servizio della società industriale.
George
Boole (1815), era un matematico; studia un formalismo per
ridurre qualsiasi operazione matematica fino ad arrivare ad una
struttura cifrata basata tutta sullo 0 e 1 (codizione positiva e
negativa; la logica binaria).
Einstein fu uno dei primi che si interessò a questi sistemi.
Si realizza il così detto sistema della scheda perforata
: alcuni dati potevano essere segnati tramite dei buchi predisposti
di larghezza e posizione.
Negli
anni '30 avviene la rivoluzione perchè ai sistemi meccanici
si sostituiscono quelli elettrici.
All'inizio
l'idea del computer era in relazione con ampi spazi, perchè
gli impulsi erano trasmessi da valvole.
Il computer occupava un'intera stanza.
Dal sistema a valvola si passa poi al sistema a transistor;
il passo successivo è quello del chip.
La Guerra fredda determina poi un periodo di stasi e di non divulgazione
a vasta scala delle risorse tecnologiche, bisogna aspettare gli
anni sessanta quando avviene una vera e propria rivoluzione sociale:
liberazione personale, viene rivendicato il diritto sull’uso
personale della tecnologia.
Così
in un garage Steve Jobs e Steve Wozniak
realizzano il primo personal computer che chiamano Apple
1.
La commercializzazione del prodotto porterà a due sviluppi:
-La
Apple sviluppa un prodotto in cui il software è in stretta
dipendenza dall’ hardware : il sistema OS è un sistema
chiuso;
-nel
1982 Bill Gates propone un computer dove l’hardware
e il software sono indipendenti : il sistema MS-DOS.
Il sistema aperto permette la sostituzione del software senza dover
cambiare l’hardware.
Ma
l’applicazioni sembrava essere ancora lontana in architettura
per via di un linguaggio troppo seriale, consequenziale, identico
alla gestione di una macchina del periodo industriale.
La rivoluzione per l’utente avviene nel 1982 con il
mouse, che lo mette in relazione, attraverso un puntatore,
con le informazioni sullo schermo visualizzate tramite delle icone.
Una seconda grande svolta avviene con i primi Apple a comunicazione
iconica, con menù a tendina.
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