Quattordicesima
Lezione
Doppia emme: B. Modello
Il problema del Modello.
Progetti strategici, data driven.
L'organizzazione delle informazioni.
Il
modello all'interno del mondo architettonico.
La
parola per un architetto è fortemente legata alla parola
decisione, e quindi progettuale.
Individuiamo quattro tipi di modelli decisionali:
1_Il
primo è di natura decisamente oggettiva
:
questa nuova architettura legata al paradigma della macchina, dal
mondo della produzione industriale si passa a quello dell'architettura.
In questo ambiente nasce un modello il più oggettivo possibile.
Per farlo oggettivo blocco i dati.
Questa norma, questo standard, divengono la base del modello.
Nascono i manuali, nei quali si indicano soluzioni standard oggettive,
sia dal punto di vista delle distribuzioni, sia delle distanze,
si ragiona per famiglia tipo e per quella valgono tutti i nostri
ragionamenti.
Tutto è bloccato, i set di frame, i dati.
2_Il
secondo è di tipo prestazionale :
inizia
ad avere spazio negli anni sessanta, l'approccio precedente viene
allargato, il tutto viene diviso in alberi prestazionali, per poter
arrivare a delle scelte ponderate.
3_Il terzo approccio è di tipo strutturalista
:
si può ragionare in termini dialettici, non tutte le decisioni
ragionano sulla stessa scala di importanza, questo crea una differenza
tra le diverse maniere di ragionare, crea una bipartizione del modo
di ragionare, ci sono decisioni di primo livello (immutabili) e
quelle si secondo livello, che sono variabili.
Habraken propone per la prima volta l'utilizzazione di decisioni
di primo livello derivanti da un'analisi logica, oggettiva, strutturale
e di decisioni di secondo livello, modificabili, soggettive, strutturaliste.
4_Il
quarto approccio è di tipo diagrammatico :
quale
strumento usare ed in quale momento, molte cose nell'ambito della
progettazione possono essere risolte usando lo strumento appropriato,
quale a volte è il manuale : non è che non esistano
strumenti utili per la risoluzione di alcuni problemi, ma non sono
la porta d'entrata più congrua rispetto una ricerca architettonica
contemporanea.
L'accettazione del fatto che siamo in un'epoca fortemente soggettiva,
in primis informazione, in secondis comunicazione,
per cui l'entrata non può essere più quella data dai
modelli oggettivi, ma al contrario è un entrata soggettiva,
che dividiamo in due grandi categorie logiche e sono:
1_la
prima prefigura una idea di forma, predefinizione sintetica di quelli
che rimarranno le linee guida dell'edificio, è una specie
di caricatura, forzare l'immagine in modo da renderla parlante e
significativa, questa immagine prefigura quella che sarà
l'architettura, il modello sintetico è caricaturale e lavora
già sull'idea finale, sul risultato finale;
2_quando
interviene l'informatica la fantasia può essere più
libera, perchè si è in grado di fare qualsiasi cosa,
diviene come il mezzo per la realizzazione del sogno iniziale, lo
schizzo è la soggettività dell'artista, tale approccio
non è intimamente legato con ciò che a noi interessa
per cui la parola chiave diviene diagramma, ossia
una prima traduzione del modello matematico all'interno
del ragionamento dell'architettura, con un diagramma indico quali
sono le forze in campo e come sono relazionate fra di loro, si sfrutta
la caratteristica mobile dei dati, si parte dal basso per andare
verso l'alto.
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