NUOVE SOSTANZE

Da "spazio organo" a "spazio sistema"

La rivoluzione informatica e l'introduzione dell'information technology ha portato ad una nuova concezione di spazio.
Non si può più parlare quindi di spazio organo come veniva concepito negli anni Venti, basandosi sul concetto che ad ogni spazio corrisponde una certa funzione; il centro del progetto era quindi lo spazio interno .
Ora a questa concezione si è sostituita quella dell'in-between, "il tra", non vi è più una netta separazione tra interno ed esterno, ma lo spazio pubblico entra a far parte della composizione architettonica.
La vita che si svolge all'interno dell'edificio è inevitabilmente trasportata all'esterno, basandosi su questo concetto molte opere architettoniche hanno permesso di riqualificare alcune aree che sarebbero altrimenti continuate ad essere delle brown areas o aree dismesse.
Tra i primi sperimentatori di questi concetti c'è sicuramente Gehry con la sua casa nei sobborghi di Los Angeles, con questa opera inizia il suo studio sul Cheapscape, che riconosce validità e valore estetico anche al paesaggio povero quello dei sobborghi appunto.

 

 

 

 


La lettura di questo articolo mi ha permesso di avvicinarmi all'opera di un architetto che, purtroppo, non conoscevo molto bene : Gunter Domenig.
La sua Steinhaus, in costruzione ormai da anni, è un opera veramente affascinante dove è completamente annulllata la separazione tra esterno ed interno; la natura entra a far parte dell'elemento architettonico e viceversa .
L'edificio si impone con forme forti, masse in collisione, smottamenti, movimenti tellurici, d'altronde la natura stessa non è quella fiorita dell'Art Noveau, ma è una natura che partecipa a questi movimenti violenti, è una natura scossa.
Domening rappresenta il caos, il grande Big Bang da cui tutto ha avuto inizio, e quindi la sua opera in un certo senso sarà sempre in costruzione, in continua evoluzione perchè non si può fermare il tempo del progesso.