Pian del Falco (Sestola-Emilia)  Marzo 1970
Gita sui campi da sci / slitta
bolognesi vintage 1969
Nella foto si riconoscono , da sinistra

1 - Stefano Boni che fuma con nonchalance
2 - Mariangela in cappottino bordato di pelliccia
3 - sopra ci sono io con i capelli " irti "
...  sulla destra
4 - Giuseppe Mosconi molto signorile
5 - Pietro Baldazzi con in testa un Pandoro
6 - Andrea Zacchini mentre sprizza allegria

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Eccoli i nostri eroi , mentre si slanciano con atletico impeto verso i candidi campi innevati ...
bolognesi anni 70
cinque minuti dopo ...

da sinistra a destra

1 - Ragazza timida
2 - Vito Pompa
3 - Beppe D'Anna schiantato
4 - Andrea Righetti annichilito
5 - Gippo in cerca di un posto comodo


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bolognesi vintage anni 70
un minuto dopo ...

da sinistra a destra

1 - Ragazza timida appiccicata a Vito
2 - Vito che si aggiusta il ciuffo ribelle
3 - Beppe risvegliato
4 - Andrea redivivo
5 - Gippo che non trova un posto comodo


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In primo piano

Ragazza timida avvinghiata a Vito
Vito leggermente allarmato
Beppe in piena fase di riflessione

In alto : Ileana Vannini

A destra : il mio gomito destro


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In primo piano

La ragazza timida di cui sopra ...
che finalmente ora sappiamo essere Marina Solesin
... che poi e' la cugina di Alessandro Maitan .

In secondo piano , 2 tipi inquietanti ...

Laerte Castaldini in meditazione Zen .

Stefano Boni che fuma con nonscialanss...
mentre accenna ad un passo di ballo in stile Arlecchino .

(quando c'e' un ragazza carina Stefano e' spesso nelle vicinanze)


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Leggiadre come eteree farfalle ,
che svolazzano nell'aere terso ,
librandosi sull'argenteo suolo innevato ...

( che poeta ...) Comunque sia ,
due delle ragazze piu' deliziose e solari
che abbia mai conosciuto .
Due bellissimi sorrisi luminosi e sinceri

      Elisabetta Stoppa

      Carla De Giovanni

Sono passati piu' anni di quanto desideri contare ,
ma le ricordo sempre con affetto .

Leggiadra ?    Eterea ? ... sorvoliamo

Solare e Deliziosa ? ... questi me li tengo


Ma se tenti di rubarmi la merenda ...

Prima ti sgrido e poi ti graffio !


 Carla minacciosa

Altri 2 bei sorrisi aperti e divertiti

Chiara Giadrossi , smagliante nel completino sportivo

Voto sorriso =
8 ... per freschezza e spontaneita'


Pietro Balzazzi , che sfoggia una barbetta stile " Amish "
molto di tendenza ... very trendy

Voto sorriso =
6 + ... per l'impegno profuso
Mariangela La Rosa , fasciata nel raffinato ed aderente piumino ornato di pelliccia , che ne sottolinea la figura snella . Sempre elegante . Chic !

Stefano Boni infortunatosi nel tentativo di acchiappare Mariangela , che si difende con vigore a palle di neve .

Mariangela sullo slittino , sorridente , poco prima del capitombolo che chiudera' definitivamente il suo segreto desiderio per la medaglia olimpica .

Mariangela in plastica posa che sprigiona sportivita'.
Queste foto sono in bianco e nero ma cliccandole potete ammirarle in Technicolor , oltre a leggere qualche breve considerazione in merito .

Pietro , stancamente adagiato sul suo amato slittino " Rosebud " , mentre si riposa da una dura ma proficua giornata di svago .

Andrea Zacchini mentre spande gioia tutto intorno . La sua espressione mi ricorda Clint Eastwood , un attimo prima dell'inizio della sparatoria ...


Spesso i ricordi lontani somigliano a vecchi filmati in pellicola 8mm , in bianco e nero ed un poco rigati , come quelli che faceva mio padre con la sua cinepresa amatoriale .
Di quella giornata mi rimangono dentro il cervello alcuni spezzoni di un vecchio filmino dello stesso tipo , con alcuni personaggi nebulosi anche se riconoscibili .   Tutto il resto sembra avvolto da una bianca nebbia densa .

Stavamo arrancando giu' per un sentiero stretto e scivoloso , affondando nella neve soffice , trascinando due slittini di legno .   A quanto mi sembra di vedere siamo io (Gippo) e Pietro , Stefano Boni e forse Beppe ( o Stefano ? dubbi...).   Raggiungiamo una pista poco battuta , assolutamente deserta ed ombrosa .   La discesa e' stretta e ripida , delimitata da alti pini spruzzati di bianco .
Un luogo perfetto per le slitte , dove ci si poteva lanciare in velocita' senza correre il rischio di frantumare tibie e/o peroni di qualche ignaro e sfortunato sciatore .

Ci posizioniamo sugli slittini a coppie .   Io mi siedo dietro a Pietro .   Iniziamo a scendere , rapidi nel silenzio ovattato , rotto solo dal fruscio dei pattini sulla neve fresca .   Io e Pietro siamo davanti , gli altri seguono alle nostre calcagna .
Acquistiamo sempre piu' velocita' .   L'aria gelida sferza occhi e guance .

Subito dopo una leggera curva , ci accorgiamo che la pista sembra appiattirsi per un breve tratto .   Solo quando ci piombiamo sopra , fulminei come aquile urlanti , abbiamo la fugace sensazione di trovarci sopra una strada .   Questa sensazione diviene certezza quando realizziamo che stiamo sfrecciando tra due auto .   Ci incuneiamo perpendicolarmente (mi sono morso la lingua scrivendo queste parole aggrovigliate) nello spazio tra un'automobile che sale ed una che scende lungo la viuzza .
Nonostante il sobbalzo sull'asfalto , fortunatamente coperto di neve pressata , continuiamo la corsa con un salto sconclusionato .   Sento il feroce desiderio di lanciare un'urlo stridulo , come un cowboy ubriaco .   Abbiamo appena corso un bel rischio e ci sentiamo invulnerabili , invincibili .

Invece di rallentare , l'adrenalina ci spinge a cercare l'accelerazione , lanciandoci in una selvaggia picchiata lungo la stretta pista , che continua imperterrita oltre la strada appena superata .   L'aria fredda mi scompiglia con ferocia tutte le sopracciglia .
Raggiungiamo senza nemmeno accorgercene una stretta curva a gomito , in piena velocita'.   Nemmeno il tempo di piantare i piedi a terra ci rimane .   La slitta penetra con impeto dentro un mucchio di neve fresca , cappottando ...

Il quel silenzio profondo che preannuncia sempre uno schianto , voliamo al rallentatore , come foglie secche d'autunno , oltre il bordo .   Atterriamo pesantemente dentro gli alti cumuli di neve relativamente soffice che qualche spazzaneve , o qualche angelo custode , ha preparato li' per il nostro arrivo .   Abbiamo evitato di poco i tronchi dei pini che delimitano il percorso .
Quando riemergo sono coperto di neve , dentro ogni pertugio , dentro il maglione e lungo la schiena , oltre il sacro confine della cinta dei pantaloni .     Ridacchio .

La mia punizione sara' tenermi le mutande bagnate per tutto il resto del pomeriggio .

Fine

. . .

Mi sono spesso domandato come ho fatto a non rompermi qualche osso in quegli anni di eccelsa stupidita' .   Mi rivedo in quello e successivi episodi di veemenza sciistica , che mi faceva lanciare giu' per le piste in linea retta , poiche' non ho mai imparato bene a curvare con gli sci ... e nemmeno a fermarmi in tempo per la verita'.   I miei schianti proverbiali sulle piste innevate erano degni dei piu' comici cartoni animati .


La giornata volge alla fine .

Beppe D'Anna con la sua chitarra .
Probabilmente suona De Andre' .
Forse " Geordie " o magari

" LA GUERRA DI PIERO "




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Archivio storico fotografico : Ivano Malossi