Turn a PC
into a OSCILLOSCOPE, SPECTRUM ANALYZER and SIGNAL
GENERATOR using USB interface
For
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me, thank you.
Gli
strumenti ormai indispensabili in un laboratorio sono
senza dubbio l’oscilloscopio, l’analizzatore di spettro ed il generatore di
funzioni. Questi strumenti, oltre alla possibilità di effettuare
misure con precisione superiore a qualsiasi altro strumento, offrono la visione
real-time del segnale, nel tempo e nelle frequenze,
consentendo di misurare l’amplificazione, la frequenza, la distorsione, ecc.
Pertanto,
questi strumenti sono necessari per coloro che si dedicano alla realizzazione
di componenti Hi-Fi, infatti permettono di
caratterizzare e, magari, di riparare, i propri amplificatori, preamplificatori, diffusori, ecc.
Purtroppo,
pochi saranno i laboratori di hobbisti in possesso dei tre strumenti, causa del
loro costo totale eccessivo. Tuttavia, oggi con l’elettronica digitale,
oscilloscopio e analizzatore di spettro, questo ultimo almeno nella sua forma
base, sono stati inglobati nello stesso strumento, con un notevole abbattimento
del costo, in quanto, prima era necessario acquistare due strumenti separati,
ora è sufficiente uno solo. Comunque, il prezzo
supera, facilmente, il migliaio di euro.
Tuttavia,
con una spesa contenuta e, spesso neanche quella, è possibile disporre dei suddetti tre strumenti. Utilizzando una comune
scheda audio e il giusto software avremo a
disposizione i tre strumenti. Ovvio, le performance non saranno quelle dei
costosi fratelli maggiori, ma è un utile compromesso.
Fra
i software free e non che ho potuto
provare/confrontare con strumenti stand-alone, quello che mi ha soddisfatto
maggiormente è il Virtins Sound Card
Intrument. Purtroppo non gratis, ma costa poco. Consiglio di dare un’occhiata al sito (http://www.virtins.com/)
per scoprirne le potenzialità.
Ora
entro nel merito di questa pubblicazione. La scheda audio rappresenta il mezzo
più importante e deve essere scelta con precisi canoni. Non tutte vanno bene,
perché da test, molte, risultano poco lineari e
limitate in banda. Per esempio, effettuando un test su
una Sound Blaster Live! 24-bit External
con RMAA, si ha:
Come
si può ben notare, la frequenza di taglio superiore è ben al
di sotto dei 20KHz, ed inoltre c’è un dannoso ripple
in banda alta, dannoso perché falsa le misure.
La
frequenza di campionamento di targa della scheda è di 96KHz, quindi il teorema
del campionamento ci indica che la banda audio utile
sarà al massimo di 96KHz/2 = 48HKz. Considerando che c’è solo un ADC/DAC con
ingressi multiplexati, per un segnale stereo la banda
utile diviene la metà (a canale), ovvero 24KHz
(massima teorica). Inoltre c’è anche il filtro anti-aliasing
in ingresso all’ADC che taglia tutte le frequenze superiori a 20KHz.
Spesso
si trovano in commercio schede audio con frequenza di
campionamento pari a 192KHz, quindi facendo i conti come prima, per canale
avremmo a disposizione ben 48KHz di banda. Tuttavia c’è
sempre da considerare il filtro anti-aliasing che
taglia inesorabilmente a 20KHz. Allora cosa serve questa frequenza di
campionamento più alta del necessario? Semplice, tali schede
spesso nascono per riproduzioni multicanale (5.1),
inoltre la frequenza di campionamento più alta può essere utilizzata, a parità
di banda, per sovracampionare. La teoria del campionamento
ci ricorda che sovracampionando distanziamo
ulteriormente gli spettri facilitando il successivo filtraggio passa-basso (ricostruzione del segnale), per chiarimenti consiglio di leggere questo mio articolo.
Tuttavia
possiamo trovare in commercio ottime schede audio, come
C’è
comunque da dire che tali schede sono tuttavia costose, ma ancor peggio sono,
interne, pertanto non utilizzabili con un notebook.
Questo
mi ha spinto ad andar alla ricerca di un buon ADC con possibilità di essere
interfacciato USB, ma, importante, che il PC lo riconoscesse come scheda audio.
L’unico
che ho potuto trovare è il PCM2902/PCM2900
della Texas Instruments.
L’integrato è molto economico, ma completo. Al suo interno ha praticamente
tutto: ADC/DAC, filtro anti-aliasing, interfaccia USB
e SPDIF.
Ecco
un rapido review:
Il
test con RMAA ci ha dato interessanti ed incoraggianti risultati:
Resta
il fatto che non andiamo oltre i 20KHz, ma l’andamento è praticamente lineare e
tutta la banda audio è coperta.
Schema elettrico
Lo
schema è quello consigliato nel datasheet,
io ho inserito il filtro ricostruttore (stereo) per il segnale d’uscita,
il deviatore per l’attenuazione (10X) con trimmer di calibrazione
ed il deviatore per l’accoppiamento DC/AC.
Realizzazione
Una
immagine del circuito stampato:
Lo
stampato comprende tutti i componenti, compresi i deviatori a levetta e i
pulsanti, questo per evitare i fastidiosi cablaggi esterni.
Alcune
foto della realizzazione:
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Per
informazioni scrivetemi.