SCHEDA
BIOGRAFICA
• Nato a Pozzuolo Martesana in Provincia di
Milano, il 20 gennaio 1925 (in realtà il giorno 19, e registrato il 20!),
Pietro Gelmini (oggi da tutti conosciuto come "don Pierino") vive la
sua infanzia e la sua adolescenza nell'ambiente della campagna lombarda. Vita
semplice, ispirata ai principi cristiani della sobrietà e della laboriosità,
del rispetto per il prossimo e per la natura, della venerazione per gli
anziani, dell'osservanza dei comandamenti di Dio e dei precetti della Chiesa:
senso della presenza di Dio nelle cerimonie liturgiche, nella vita familiare e
- soprattutto - nella persona dei poveri e degli svantaggiati.
• Dopo aver
frequentato le classi primarie presso l'Istituto Salesiano di Treviglio, alla
scuola del maestro Domenico Zanovello, consegue la maturità classica al Liceo
"Cesare Arici" dei Padri Gesuiti di Brescia. A contatto con questi
Padri, e seguìto particolarmente dal suo professore di filosofia, il P.
Santambrogio, affronta una prima volta la prospettiva di abbracciare la vita
sacerdotale.
• Collabora ai
moti della resistenza locale per aiutare altri giovani amici a sfuggire ai
rastrellamenti tedeschi e dei miliziani della Repubblica di Salò e, alla fine
del conflitto bellico, nel periodo di transizione amministrativa, ricopre nel
suo paese la carica di Presidente del Comitato Nazionale di Liberazione.
• Dopo la guerra si orienta verso l'impegno
politico ed inizia gli studi universitari.
• Approfondendo la propria ricerca personale
"recupera" l'antica prospettiva di abbracciare la vita sacerdotale,
si presenta al Vescovo di Grosseto - diocesi bisognosa di clero disponibile a
confrontarsi con una realtà umana particolarmente povera e provata - e si
prepara al sacerdozio.
• Il 29 giugno 1949, nel duomo di Grosseto,
viene consacrato sacerdote. Nominato Assistente
Diocesano della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica), per dieci anni è parroco in zone povere e
di miniera. Dapprima a Casal di Pari, dove opera alla ricostruzione di una
piccola comunità cristiana provata - fino all’assassinio del precedente
sacerdote - dalla crisi del dopo guerra. Poi gli viene affidata la costituzione
di una parrocchia a Bagno di Gavorrano, una realtà dominata dal lavoro della
miniera e dal complesso disagio umano, ideologico ed economico, che questa
realtà lavorativa comportava negli anni '50. Tra l'altro, si trova in prima
fila nei soccorsi e nella solidarietà con le vittime della disgrazia (42 morti)
nella miniera di Ribolla.
• Successivamente
viene convocato a Roma come Assistente
delle ACLI e da qui viene chiamato, dal Cardinale Segretario di Stato del
Vaticano, al compito di Segretario del
nuovo "Cancelliere di Santa Romana Chiesa", S.E. il Cardinale
Santiago Luis Copello, Arcivescovo di Buenos Aires e primo prelato
latinoamericano di lingua spagnola insignito della porpora.
• Risale al 13 febbraio 1963 il suo incontro
con Alfredo, in piazza Navona a Roma. Da questo fatto prendono le mosse
tutte le successive fasi della costituzione della Comunità Incontro. In viale
Vaticano, tra l'indifferenza e la critica di molti, Don Pierino comincia ad
ospitare i primi ragazzi incontrati sulla strada.
In questo modo conosce e collabora anche con quella
misteriosa figura di "diacono", il francese Boyer, che in quegli anni
- quando ancora nessuno si muoveva - accoglieva in una soffitta di piazza
Navona giovani sbandati e barboni.
• Nel 1969 si trasferisce - sempre a Roma
- in una casa più ampia, all’Infernetto, vicino a Casal Palocco,
nei pressi del porto di Ostia. Cominciano ad arrivare da lui i primi ragazzi
tossicodipendenti da eroina. Ed è là che, ospitando - ancora senza tempi o
criteri precisi - ragazzi che si rivolgono a lui, curando la loro assistenza
legale e visitandoli in carcere, Don Pierino mette progressivamente a punto uno
stile di vita e delle regole che costituiranno l'ossatura ed una iniziale
struttura organizzativa della Comunità Incontro. Si passa così dalla semplice
attenzione al singolo all'elaborazione di un complesso programma comunitario.
• Finalmente,
con l'apertura del Centro di Mulino
Silla, presso Amelia (Terni), il 27 settembre 1979 nasce la prima realtà
che, gestita direttamente dai residenti responsabili, darà l'impronta a tutti i
Centri successivi.
• Nel
frattempo, il 24/2/82, la Comunità
Incontro si costituisce - con atto notarile - come "Libera Associazione,
per l'assistenza ai tossicodipendenti, alcolisti, anziani, portatori di
menomazioni psichiche e fisiche e a quanti siano emarginati, abbandonati od in
particolari condizioni di necessità". Don Pierino vi assume l'incarico di
Segretario Generale.
• Nel 1983 "il prete dei drogati - come
scrive un quotidiano nazionale - arriva fino a Palermo, nel cuore della
mafia, a contrastare la droga e ad accogliere i tossici". Dopo la prima
realtà, aperta a Palermo, la Sicilia ora conta una trentina di Centri nel suo
territorio.
• Come suo Fondatore e Segretario Generale, Don Pierino decide di dotare la Comunità Incontro anche di una pubblicazione di collegamento e di informazione e così, nel 1984, nasce il bimestrale "il Cammino" a cui, dal 1992, si aggiungerà il bollettino di collegamento "Esser-C.I.". e dal 1994 la partecipazione ad una cooperativa che gestisce “Umbriaviva”, una emittente radio-televisiva a diffusione locale
• Nel 1987 l'impegno di Don Pierino
valica i confini dell'Italia e, grazie alla collaborazione della Congregazione
dei Padri Terziari Cappuccini, apre in
Spagna un Centro della Comunità, "Molino de Sierra". A questo
seguiranno, negli anni successivi, altre sedi, residenziali e di accoglienza,
fino a dare alle realtà iberiche un assetto amministrativamente autonomo.
• Nel 1988, Don Pierino sigla un accordo tra
la Comunità Incontro e il governo della Thailandia per la costruzione, a Lamsai,
nei pressi di Bangkok, di una struttura polivalente che oggi ospita giovani e
adulti, oltre a centinaia di bambini e di adolescenti con problemi di
emarginazione, di droga e di miseria (circa 600-700 residenti). Nel ’94 sorge
il centro di Mae-Sod (sulle colline dell'oppio, ai confini con la
Brimania), nel ’95 Tharée (ai confini con la Cambogia e il Laos), e nel
’98 – nelle strutture di Lamsai – apre anche il centro femminile.
Con la sua attività di informazione e di prevenzione, la
C.I. ha stretto rapporti con le istituzioni carcerarie (con stages formativi
anche in Italia), e ora il metodo comunitario è applicato anche in alcune carceri
thailandesi attraverso accordi che prevedono anche il trasferimento dei
tossicodipendenti dalla detenzione alla comunità.
• Il 17 gennaio 1988, Don Pierino viene
insignito, a Mulino Silla, del titolo di Esarca Mitrato della Chiesa cattolica
greco-melkita, dallo stesso Patriarca di Antiochia, Gerusalemme,
Alessandria e tutto l'Oriente, S.B. Maximos V. Questa investitura gli apre le
porte del Medio Oriente dove presto sorgono – o sono in fase di realizzazione
-sedi di accoglienza a Beiruth (Libano), ad Aleppo (in Siria), nella Valle
della Bekaa.
• Nel novembre 1998, invitato da S.B. Michel
Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme, con una delegazione della C.I. si reca
in Israele e con la commissione patriarcale per la lotta alla droga
(costituitasi per incarico del governo locale) getta le basi per: - un gruppo
d'ascolto a Gerusalemme; - l'accoglienza di alcuni palestinesi in Italia; - la
realizzazione di un Centro in Palestina, a Taybeh. La realizzazione del
progetto si potrà avere non appena le tensioni sociali avranno trovato una
chiara composizione.
• Nel maggio 1989 con una delegazione della
C.I., Don Pierino si reca:
- in Canada,
per avviare a Toronto un centro di ascolto che, in forma autonoma, rispecchi in
quel Paese l'esperienza della C.I.;
- in Colombia
per studiare l'attivazione di alcune realtà residenziali proposte dai Padri
Terziari Cappuccini, dopo il riuscito avvio dell'esperienza spagnola;
- in Bolivia,
invitato da mons. Tito Solari, Vescovo di Santa Cruz, per gettare le basi di
una presenza della Comunità Incontro.
• Attualmente, in Bolivia, la C.I. è presente
con una ventina di sedi tra cui:
- i tre Centri maschili di San Carlos - provincia di Ichilo – (adolescenti, accoglienza,
residenza) e la fazenda di San
Borja, all’interno della foresta amazzonica. Qui, oltre ai Centri
residenziali, è sorto un paese ("Corazon nuevo") dove chi ha
finito il programma comunitario, può vivere con la propria famiglia una forma
di vita comunitaria coltivando prodotti alternativi e competitivi con la stessa
produzione della coca;
- i Centri femminili di La Guardia, al “Km 14”, vicino a Santa
Cruz: -bambini, - adolescenti, - ragazze madri, - residenza;
il "Centro Polivalente" a Santa Cruz:
una grande casa che accoglie ogni giorno decine e decine di poveri che vi
trovano sempre da lavarsi, da mangiare, da dormire e, soprattutto, persone che
li accolgano come in famiglia;
- la prima Clinica per malattie infettive della
Bolivia, al “km. 13” da Santa Cruz.
• Nel 1990,
colpito dalla sofferenza e dalle morti dei suoi ragazzi a causa dell'aids, Don
Pierino si propone come "cavia" per sperimentare su di sé il vaccino
anti-hiv. Nei primi mesi del 1991 la sperimentazione prende il via suscitando
vasta eco in tutto il mondo ma, soprattutto, rilanciando la ricerca verso una
maggior attenzione all'uomo piuttosto che agli interessi del mercato
farmaceutico.
• Nel 1991 si apre una sede residenziale
anche in Croazia, a Cista Velika. In seguito allo scoppio della guerra
nell’ex Jugoslavia, questa struttura è stata affidata ad un gruppo locale di
volontariato che gestisce una cooperativa di recupero e orienta alle comunità
in altri paesi chi ne fa richiesta.
• Nel primo
semestre del 1993, Don Pierino conduce una serie di trasmissioni televisive,
alla Rai, che riscuotono grande successo e rilanciano la presenza del sacerdote
nei mass-media. Il programma era "Rock-cafè".
• Le
esperienze fatte in Thailandia e in Bolivia, maturando il pensiero e lo spirito
della Comunità, hanno rilanciato anche per l'Italia la necessità di realizzare
sedi di accoglienza per persone non "inquadrabili" nelle strutture
pubbliche o private esistenti, affinché anche chi non chiede altro possa
ottenere, almeno quando ne presenta la necessità, un tetto, un pezzo di pane,
insieme con una presenza amica che offra assistenza umana e sanitaria.
• Nel settembre 1993, un primo gruppo di
giovani della Comunità Incontro parte per la Costa Rica e vi apre il Centro
della Valle de los Reyes, dedicato ad Alfredo Nunzi, il giovane alle origini
della C.I., incontrato da Don Pierino il 13 febbraio 1963 e morto il 12 luglio
1992. A questa sede se ne affianca subito un’altra, di pre-accoglienza, a San
José.
Sorgono quindi i centri “Colibrì” (per bambini), “Pura
vida” (per adolescenti), “Tres
gaviotas” (per adolescenti maggiori), “Puerta
del sol” (per l’accoglienza). Queste strutture vengono ufficialmente
inaugurate il 20 gennaio 1995.
• Il 2 agosto 1994 viene aperta una sede nel
castello di Chanteloup nei pressi di Parigi, mentre il primo gruppo residenziale
nel centro di accoglienza di Lugano, in
Svizzera, in una villa messa a
disposizione dal Comune, prende possesso della struttura nel giugno del ‘95.
• Col 1994 iniziano, nella scuola di
formazione di Santa Marinella, i corsi dell’Istituto tecnico commerciale (parificato) al quale si aggiungerà,
prossimamente, anche quello per geometri.
A Mulino Silla è, invece attiva, la Scuola
d’arte e l’Istituto tecnico
professionale.
• L’8 gennaio 1995, preceduto dai giovani
arrivati al convento Kostanjevica, a Nova
Gorica il 27 dicembre ‘94, don Pierino inaugura il primo centro comunitario
in Slovenia.
• Dopo un
sopralluogo, nel mese di febbraio, il 30
marzo 1995 i giovani della Comunità Incontro si insediano anche nella
Fazenda Barity Vermelho (Victoria Regia),
in Brasile, a 70 km da Brasilia per
dare vita alla “città dei ragazzi” finalizzata all’accoglienza dei “meninos de rua”.
• Mentre
altre case si aprono, nel frattempo, in Italia, Spagna, Bolivia (in cui il 29
giugno 1995 è stata inaugurata e presentata al Paese dallo stesso Presidente
della Repubblica l’opera complessiva di don Pierino), è prossimo il viaggio nel
Kazakistan per definire il progetto
di avvio di una presenza operativa della Comunità Incontro. Nel frattempo la
diocesi di New York comunica di
voler mettere a disposizione una propria struttura per dar vita ad
un’esperienza comunitaria.
• In Thailandia, che ha visto sorgere
anche i centri di Maesod (confine con la Birmania) e Taré (con Laos e
Cambogia), dal 15 al 18 maggio 1995 si è tenuto il 14° Convegno della Comunità Incontro, “Comunità senza frontiera”, in cui si ribadisce
l’internazionalità della sua azione e si comunica “il suo costituirsi in Fondazione internazionale per la liberazione
delle potenzialità dell’uomo, della sua mente e del suo cuore; una sede della
ricerca scientifica e umanistica, clinica e spirituale, punto di incontro tra
diverse discipline e diverse religioni. Il
castello di Chanteloup, a 30 km da Parigi, ospiterà l’équipe di ricerca,
internazionale ed ecumenica, “per aiutare l’uomo a ritrovare se stesso e a
ritrovarsi nei suoi fratelli”.
• L’Aspromonte
è un’ulteriore sfida, lanciata durante il 15° Convegno, “La Speranza riparte
dal Sud”, tenutosi a Reggio Calabria dal 18 al 22 settembre 1996 come lancio
per la presenza dei giovani della Comunità Incontro nel cuore nascosto e
sofferto della Calabria. Dal 1° dicembre 1996, ai piani di Zervò (tra Platì, Scido, Santa
Cristina e Oppido Mamertina) 30
residenti gestiscono una struttura che già nell’estate ‘97 ha accolto
centinaia di ospiti della Comunità e dato ospitalità a migliaia di persone
salite sull’Aspromonte trasformato, creando così anche posti di lavoro per la
gente della zona.
• Nell’ottobre
’98, invitato dalla N.I.A.F. (National
Italian American Foundation), è ospite d’onore al “galà” di Washington e
all'ONU. Nascono i progetti per la comunità di New York ora in fase di apertura.
• Il 12
gennaio 2000 la Comunità Incontro è riconosciuta presso il Dipartimento
Informazione DPI/NGO ONU con propri
osservatori a New York e a Vienna.
• Il 14
giugno 2000 è nominato Presidente
dell'"Osservatorio sociale per la promozione delle politiche giovanili
e del volontariato" della Provincia di Roma.
• Il 20
ottobre 2000 il Santo Padre, Giovanni
Paolo II, riceve in piazza San Pietro in udienza riservata 30.000
rappresentanti della Comunità Incontro e tiene un discorso con cui consacra
ufficialmente la "Cristoterapia" come metodo di recupero
dall'emarginazione e dalla droga.
• L’11 marzo 2002, a sei mesi
dall’abbattimento delle twin towers, apre a New York il primo
centro della Comunità Incontro negli Stati Uniti.
• Nel corso del 2002 procedono i
rapporti con Gerusalemme per una prossima apertura di un centro sperimentale
di formazione per operatori dell’accoglienza
• Di prossima apertura è il centro ad Almaty in
Kazakhstan, dedicato a Giovanni
Paolo II.
• Il 12 maggio 2003 – essendone stato
nominato, nel 2000, Presidente – inaugura, a Torvaianica, la sede dell’Osservatorio
della Gioventù della Provincia di Roma, per farne un centro pilota di “una
scuola di vita che formi alla condivisione e alla politica come strumento di
partecipazione e di solidarizzazione”, da proporre alle Province e alle Regioni
interesaste.
Bibliografia:
Don Pierino ha
collaborato a numerose pubblicazioni sulla solidarietà e sulla testimonianza
sacerdotale ed evangelica. Per quanto riguarda la sua opera segnaliamo:
· ·
“Così semplicemente”, (edizione in
proprio), in tre opuscoli, rispettivamente
per i residenti, i responsabili, le famiglie della Comunità Incontro.
· ·
“I volti, i nomi, la storia di 25 anni”, di Vincenzo Masini (Ed. La
Parola, 1987)
· ·
“Eravamo drogati… esperienze di liberazione”, di Nicola Dellisanti
(Cittadella editrice, 1988)
· ·
“Lettere dalla droga” edizioni
PIEMME (1990).
· ·
“Giocavamo
con la droga”, di E. Russo e L. Salvoldi (Paoline, 1992).
· ·
“Don Pierino Gelmini incontra la musica italiana a Rock Cafè”, di P.
Negri e A. Olcese (Paoline, 1993)
· ·
“Proposta di vita, la Comunità Incontro
(genesi, storia, sviluppo)”, Edizioni Paoline (Milano 1992), già tradotta in inglese, spagnolo, russo,
francese e sloveno.
· ·
“Lettere dalla speranza”, edizioni
PIEMME (1997).
· ·
“Fiori di mare” (raccolta di
pensieri con una riflessione sulla Cristoterapia), di prossima
pubblicazione alle Edizioni San Paolo.
· ·
“Alzati e vola”, un volume
fotografico con reportages testuali e iconografici che documentano sull’attività
della Comunità Incontro in tutto il mondo, (Ed. San Paolo, dic. 1995).
TITOLI,
ONORIFICENZE, RICONOSCIMENTI
Don Pierino Gelmini, Sacerdote cattolico della Diocesi di
Grosseto, è stato nominato, con documento del 2 dicembre 1987, Esarca Mitrato del Patriarcato di Antiochia
e tutto l'Oriente, nella Chiesa greco-melkita cattolica.
Sono moltissimi i riconoscimenti, i titoli e le
onorificenze conferitegli, quale fondatore della Comunità Incontro, per la sua
azione umanitaria nel mondo. Per non parlare delle centinaia di targhe, di
crest e di premi consegnatigli in tutti questi anni, nonché della cittadinanza onoraria attribuitagli da
diversi comuni, italiani ed esteri, tra cui: Santa Cruz de La Sierra, Vittoria,
Monghidoro, Castel di Tora, Pozzuolo Martesana (suo paese natale), e - in
Aspromonte - Scido, Oppido Mamertina, Santa Cristina, Montanaso Lombardo,
Avola..
Tra i premi
merita ricordare:
Premio Internazionale "Marcello Candia 1985"
"Albero d'Oro"
(Roma, Campidoglio 15 dicembre 1990)
Premio "Albert
Schwaitzer", della Fondazione Johann Wolfgang von Goethe de Bâle
(Strasburgo, 10 giugno 1992)
Distinzione "Servitor
Pacis" della Path to peace Foudation", che sostiene la Missione
permanente della Santa Sede all'ONU (New York, 15 giugno 1999)
Alcuni titoli
ed onorificenze:
Commendatore al merito, della Repubblica italiana
Cavaliere dell'Ordine Equestre della Santa Croce di
Gerusalemme (29 giugno 1969)
Maggiore Garibaldino e Primo Cappellano della Legione
Garibaldina (21 ottobre 1974)
Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine Cavaleresco
Militare di San Casimiro (29 giugno 1980)
Gran Comandante dell'Ordine di Georg Whasington (New
York, 25 novembre 1981)
Membro della
"Honor Legion of the Police Department City of New York" (4 luglio
1983)
Commendatore dell'"Orde del Merit" del
Principato di Andorra (24 dicembre 1986)
Onorificenza di 1a classe del Nobilissimo
"Ordine della Corona di Thailandia",
da S.A.R. il re Bhumibol Adulyadej
Laurea ad
honorem in Pedagogia dell'Università
degli Studi di Lecce (17 ottobre 1995)
Diploma del Governo del Distretto Federale di Brasilia
(17 dicembre 1996)
Decorazione "Andrés Ibañez" della Prefettura di
Santa Cruz (Bolivia)
Ufficiale dell'Ordine del "Condor de los Andes", dal Presidente della Repubblica di
Bolivia
Medaglia al merito per servizi umanitari, del Governo
municipale di Santa Cruz de La Sierra (Bolivia)
Decorazione "Bandera
de Oro", del Senato Nazionale della Repubblica di Bolivia (21 ottobre
1998)
Collare
dell'Ordine patriarcale della Santa
Croce di Gerusalemme che porta il nome dell'Apostolo Paolo (riservato agli
alti prelati), conferito da S.B. Maximos V il 29 giugno 1999
Suor Alessandra Falco è una giovane
suora che appartiene alla Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di
Nazaret.
Le suore operaie sono la presenza di Gesù
nel mondo del lavoro, una piccola famiglia nella Chiesa! Con la loro vita,
condividono le fatiche, le gioie, le
speranze di migliaia di uomini e di donne che ogni giorno lavorano per
guadagnarsi il pane.
Sr Alessandra, impegnata nella
pastorale giovanile, utilizza la musica per comunicare il Vangelo ai ragazzi e
ai giovani e per testimoniare la bellezza di una vita con Dio.
Per lei cantare è pregare, è gridare la
gioia, è raccontare il dolore…
A ritmo di rap, rock, funky, la sua
musica ti coinvolge. Non ti imbroglia e ti esalta, ma subito ti riporta
alla concretezza della quotidianità. Tutte le sue canzoni parlano di quello
splendido cielo in cui si tuffano i tuoi occhi se vivi con Gesù e, allo stesso
tempo, pacatamente, continuano a ricordarti che quel Cielo è sceso in
terra a colorare di novità e di luce le tue fatiche, le tue sofferenze, le tue
speranze.
Una musica semplice, giovane e bella...
per incontrare un Dio semplice, giovane e bello!!!
www.verolanuova.com/suoreoperaie
Vivendo in una famiglia indigente, da bambina passa la sua infanzia tra lavoro
e famiglia, scoprendo da subito i morsi profondi che lascia nell’animo la povertà.
Crescendo, riesce però a trovare nella danza un modo per esprimere se stessa e
le sue sicurezze: in poco tempo riesce a avere dei buoni contratti artistici
che la portano anche a lavorare sia in eventi televisivi, sia in discoteca come
cubista.
E finalmente può scegliere; e sceglie di vivere il momento, il piacere,
l’esteriore.
Ma il Signore la attende al varco: una Messa di Natale, vissuta per caso dopo
decenni di lontananza, risveglia la sua ricerca di infinito.
Ci vorranno molti anni prima di scegliere e sentirsi pronta per il Signore,
anni di "cubo" e preghiera, anni di ascolto e scelte sofferte, ma la
scelta sarà definitiva e determinata: diventare suor Anna.
Oggi, suor Anna vive e lavora tra
le Suore Operaie della Santa Famiglia di Nazareth, ma attraverso il talento che
Dio le ha dato, la possibilità di danzare, riesce molto meglio che con le
parole a farci vivere la straordinaria opera che Lui ha fatto nella sua vita.
www.verolanuova.com/suoreoperaie
E' nato a Catanzaro il 11/08/1966, sposato
con Beatrice e padre di due splendidi bambini, Tommaso e Ilaria, vive dal 1990
a Colognola ai Colli in provincia di Verona.
La sua passione per la musica è embrionale in quanto nipote d'arte (il nonno
Bruno Giordano era un affermato direttore d'orchestra). Si e svezzato negli
studi discografici degli zii Gigi Giordano e Jordan Sax (figure molto
importanti per la sua maturazione musicale), crescendo in pratica a stretto
contatto di validi musicisti e nutrendosi quotidianamente di latte e musica.
Musicalmente inizia a lavorare nel 1982 proponendosi in numerose rassegne
musicali ed ottenendo un buon riscontro da parte degli addetti ai lavori.
Nel 1985 arriva il primo disco come duo "Pick-Up" dal titolo
Caspitina che coraggio.
Nel 1986 partecipa al tour "Una canzone per la vita" organizzato
dalla Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, ed ottiene grandi consensi
grazie al brano "Una canzone d'amore" vincendo ben tre tappe ed
esibendosi nella finalissima con artisti del calibro di Luca Barbarossa,
Piergiorgio Farina, Donatella Milani, Cristiano Malgioglio ed altri.
Nel 1989 si propone come autore ed ottiene un gran risultato piazzando ai primi
tre posti della rassegna televisiva "Estate Sud" altrettante sue
canzoni.
Nell' occasione conosce Don Giuseppe Moscati, direttore delle Edizioni Paoline
che apprezzandone le qualità d' autore e compositore, gli propone, la
realizzazione di alcuni brani per diversi progetti discografici.. Si crea così
con Moscati un rapporto molto solido che lo porta a collaborare con molti
artisti d'ispirazione religiosa tra la quale lo stesso Moscati, ed a comporre
diverse canzoni per le Edizioni Paoline e soprattutto nel 1991 il brano
"Spirito da Figli" che diventa l'inno ufficiale della VI giornata
mondiale della gioventù svoltasi a Czestochowa. Fanno parte di quella
compilation (prodotta dalle Edizioni Paoline) anche i Gen Verde, Mariarita
Viaggi, Kiko Arguello, Jean-Marie Benjamin, ed altri affermati artisti
d'ispirazione cristiana. Nel 1992, si ripete realizzando due brani (Mille
colori ed Every body) per la VII giornata mondiale della gioventù, inseriti
nella compilation "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo"
prodotta da Giuseppe Moscati.
Nel 1995 realizza l'album "Cosa resta&" con la quale raggiunge il
4° posto nella finalissima del festival internazionale Sing & Song
(svoltosi a Jesolo e trasmesso da Tele Montecarlo), dove si esibisce al fianco
d'artisti del calibro di Andrea Bocelli, Barbara Cola, Maurizio Vandelli, ed
altri artisti internazionali. Segue l'album "Più Grandi e più
Bambini" ispirato dal libro "Il Piccolo Principe". Nel 2000 e
direttore artistico insieme a Gigi Giordano del 1° Premio internazionale Città
di San Bonifacio che vede coinvolti i migliori giovani di Sanremo 2000,
Castrocaro, Rimini Live Festival e dei più importanti festival d'Europa, nonché
la partecipazione di Simona Tagli come presentatrice e Ivana Spagna in qualità
di ospite e madrina. Nello stesso anno conosce l'Opera Don Calabria ed il
carisma di Fratel Vittorino, tenuto vivo dai sacerdoti dell'opera ed in
particolare da Don Santino Laffranchini, umile sacerdote che sconvolge nel bene
la vita di Rino Davoli rendendolo più maturo come uomo di fede e come artista.
Letteralmente coinvolto nella grande spiritualità del luogo (Oasi San Giacomo)
è rafforzato nella fede, si rende ben presto conto che l'incontro non è
casuale. Ed, infatti, nel 2001 in occasione del centenario del Santo e del 50°
dell'Oasi, realizza una raccolta dedicata a San Giovanni Calabria (fondatore
dellOpera) e a Fratel Vittorino dove tra l'altro si possono ascoltare le voci
del Santo e del Fratello. Ormai è parte integrante dell'Opera Don Calabria ed
insieme alla moglie Beatrice ed a Gigi Giordano consapevole del grande
messaggio evangelico che si può dare con la musica, nel 2002, organizza in
collaborazione con i giovani di Spazio Fiorito Mariano (gruppo giovanile
fondato da Fratel Vittorino) il 1° Meeting REGNUM DEI "Arte e
Preghiera" dove partecipano i più noti artisti e personaggi dispirazione
cattolica tra la quale Don Antonio Mazzi, Luca Pitteri (Saranno Famosi-Italia
1) con il gruppo gospel Venice Gospel Ensemble, Roberto Bignoli, Giuseppe
Cionfoli, Don Paolo Auricchio, Don Giuseppe Moscati, Michele Paulicelli, Don
Paolo Spoladore, P. Sergio Tommasi, Jordan Sax, Gigi Giordano ed altri. Per
l'occasione realizza insieme a Gigi Giordano la compilation "Regnum
Dei" con le più belle canzoni degli artisti aderenti al meeting.Il meeting
è ormai una realtà consolidata ed un appuntamento annuale che richiama
centinaia di giovani ed artisti d'ispirazioni cristiana provenienti da ogni parte
d'Italia e del mondo.
Nel 2003 ha interpretato cinque canzoni ispirate alla mistica di Paravati,
Natuzza Evolo, che fanno parte della raccolta "L'Incontro" di
recente pubblicazione.
Mimmo Iervolino, dal dicembre ’64 in questa vita. Sacerdote
dal ‘94. Cantautore per passione e per vocazione. Ha al suo attivo quattro
lavori discografici: "Innamorami di Te" (1994); "Fatti per
essere" (1996); "Buonenuove" in CD e MC edizioni Paoline (in
questo lavoro ha usufruito della collaborazione di valenti musicisti come Toni
Bungaro, Claudio Passivanti, Niki Saggiamo, Aurelio Pitino ecc.); a maggio 2002
è uscito il CD, di Christian dance music, “Jesus on line”, CD da vedere (per la
traccia multimediale) e da sentire.
Ha in attivo moltissimi concerti dal vivo. Il genere musicale spazia tra il
rock melodico, la canzone d'autore e la Christian dance-music. Ha partecipato
all' "Ankon" festival di Ancona nel dicembre ‘97, classificandosi
primo e ricevendo il premio come miglior testo della manifestazione nientepocodimeno
che da Mogol. A maggio ‘98 si è classificato terzo a "Inedito per
Maria" (concorso tenutosi a Terni il cui direttore artistico era Eugenio
Bennato). Ha frequentato la "Hope music school" per interpreti,
ricevendo critiche molto positive da Andrea Mingardi, Mariella Nava, Gatto
Panceri, Mario Lavezzi, Oscar Prudente, Aldo Fedele, Walter Vincenti ecc.
IL 26 e 27 novembre 1999 è stato all'Ariston di Sanremo per la
manifestazione "Giovani 2000: lasciateci nascere", il 30 aprile 2000
ha partecipato al concerto “Il mondo canta Maria” che è andato in onda su
Telepace e il 6 maggio è stato ospite in Canton Ticino della manifestazione
“Insieme per un mondo d’amore”. Il 3 aprile 2001 è stato ospite nella
trasmissione “Ora locale” su Telelazio Reteblu, esibendosi dal vivo con due
musicisti del suo gruppo. Dal 12 giugno 2001 è stato ospite nella rubrica
kwvideo di kataweb.it. Il 10 agosto ha patecipato, nella sua nuova veste
“dance”, al primo festival della canzone religiosa svoltosi a Caposele (AV), anche
questa manifestazione è stata ripresa e poi trasmessa da Telepace. Il 14 agosto
ha partecipato al decimo meeting dei giovani a Schio (VI). La manifestazione
era in diretta su internet e sulle frequenze di Radio Kolbe (www.radiokolbe.org). Il
1 novembre 2001 è stato ospite nella trasmissione televisiva di RAI
INTERNATIONAL, “Cristianità”, condotto da Suor Myriam Castelli. Tra il 5
novembre ed il 1 dicembre 2001 ha tenuto una tourneè tra Canada e Stati
Uniti insieme a Roberto Bignoli. Sono stati in diverse Radio Canadesi e
Statunitensi per interviste e promozione dei loro concerti. A New York hanno
cantato per un concerto organizzato da Radio Maria USA. E’ stato invitato a
Washington come ospite italiano alla premiazione più ambita nella musica: il
premio Unity Award, il 1 dicembre 2001. Ha partecipato alla manifestazione
“Cantare per un perché”, a Milano il 24 gennaio 2002, organizzata da “Pater TV
s.r.l.”: www.patertv.com. Pater TV ha anche prodotto un video concerto di don
Mimmo. Il primo maggio 2002 ha partecipato al primo meeting “Cantagiovani” di
Rivadolmo (PD) e il 4 maggio alla manifestazione mariana “Manto di rose” nella
basilica di S. Giovanni Rotondo (FG). Il 15 maggio ha registrato una
trasmissione intervista per BLU SAT 2000, andata in onda più volte per il
programma “Abatjour”. Il 1 giugno 2002 di nuovo a Caposele per il meeting della
canzone religiosa, poi andato in onda su Telepace e diverse altre emittenti
cattoliche.
Il 27 luglio 2002 ha cantato davanti a 800.000 persone alla Giornata mondiale
dei giovani a Toronto, durante il Festival dei giovani, che ha anticipato la
veglia del Papa. A fine agosto 2002 è stato ospite del festival internazionale
di Belozeem, in Bulgaria. Il 4 ottobre ha partecipato al programma di RAI UNO:
“CASA RAI UNO”, condotto da Massimo Giletti. L’8 il 9 e il 10 novembre 2002 è
stato di nuovo a Toronto per il FESTIVAL RELIGIOUS SONGS, dove è stato invitato
come special GUEST. Il 20 novembre è stato intervistato da Emanuela Campanile
per Radio VATICANA, cantando dal vivo diverse canzoni accompagnandosi con la
sola chitarra.
Il primo maggio 2003, è stato al partecipatissimo meeting dei giovani a Pompei,
il 2 maggio ha partecipato al programma “Neapolis” su RAI 3 (programma a diffusione
nazionale), il 17 maggio è al meeting dei giovani di tutte le diocesi albanesi
a Tirana, il 31 maggio sarà a Verona per l’altro importante meeting del Nord
Italia: Regnum Dei.
Attualmente è studente in Scienze delle Comunicazioni Sociali presso l’Università
Pontificia Salesiana in Roma.
Ha fondato l’Associazione culturale BUONENUOVE di cui per ora è presidente.
I Krisalide
Fin dalla sua fondazione ha ben chiara la linea artistica da seguire: un rock-funky
dalle forti sonorità, con testi che si rivolgono all'uomo del nostro tempo, un
uomo che, in questo particolare momento storico di cambiamento, cerca, spesso
con sofferenza, una sua dimensione ed una sua identità.
I contenuti spirituali di molte canzoni sono il risultato di una fede che si
interroga e si mette in relazione con le esperienze quotidiane, soprattutto con
quelle delle giovani generazioni. Il nome cui si riferisce il gruppo, la
crisalide appunto, sta ad evocare la metamorfosi che ogni uomo può compiere per
fare il suo personale incontro con Gesù.
I Krisalide hanno partecipato a molte trasmissioni televisive, tra le quali
"Racconti di Vita" su Rai 3, "Cristianità" su Rai
International, "Help" su Tmc2; hanno inoltre suonato davanti a centinaia
di giovani in varie occasioni, partecipando ad importanti festival, in Italia e
alI'estero.
Le finalità dei Krisalide sono
confluite nel primo libro-biografia, scritto da Davide Caprelli, fondatore del
gruppo, sulla rock star americana Lenny Kravitz, intitolato "Che Amore
sia", il quale include anche l’introduzione di Ernesto Olivero, fondatore
del SERMIG di Torino.
Per la prima volta a Jubilmusic i Krisalide rappresentano una novità nel
panorama della christian music italiana che non mancheranno certo di far
parlare di sé.
classe 1961, sacerdote dal 1995. Attualmente parroco presso una Unità Pastorale formata da otto parrocchie.
Con una grande passione per i mezzi della comunicazione sociale. Dal 1986 collabora con RADIO PACE e TELEPACE.
Con Telepace ha seguito il Papa in alcuni viaggi all'estero (Polonia 1987 e Austria 1988) e in Italia (Toscana, Friuli, Verona...). Ha condotto per alcuni anni un programma per ragazzi che si chiamava EUREKA. Nel 1991 e poi nel 1997 ha seguito i giovani di Verona alle GMG polacca e francese.
In vista della GMG di Roma ha curato una trasmissione settimanale (in diretta) in preparazione al grande evento. Da tre anni conduce la trasmissione settimanale UNO PER TUTTI - TUTTI PER UNO (il giovedì sera) da due anni trasmessa da Telepace anche via satellite in tutto il mondo. Questa trasmissione vuole andare alla ricerca del "mondo di bene" che non fa notizia ma che è presente attorno a noi. Cura programmi per la Radio (un buon giorno mattiniero, un programma di musica e una rubrica settimanale che "accompagna" chi sta tornando a casa la domenica sera.
Lo scorso anno ha presentato il Secondo meeting REGNUM DEI organizzato a Verona.
Una tuttofare di lusso nel mondo dello spettacolo si raccontaSimona Marchini,
eclettica donna dello spettacolo, è stata sempre attenta al suo universo
artistico. Melomane convinta ha diretto registicamente diverse opere liriche.
Il suo debutto televisivo è del 1980 nello show "A tutto gag",
varietà di Romolo Siena in cui interpretava il personaggio della sgargiante
prostituta Iside Martufoni, in surreali collegamenti dal raccordo anulare
romano. Nel 1985 ha ottenuto un discreto successo, partecipando alla
trasmissione di Renzo Arbore, "Quelli della Notte", nel ruolo di
una svampita segretaria rapita dal mondo delle telenovelas. Nel 1997,
realizza la mostra "Opera", percorsi nel mondo del melodramma"
al Palazzo delle Esposizioni di Roma. In teatro non mancano interpretazioni
degne di nota, come "Malemamme", per la regia di Guido Torlonia, a
fianco di Enrica Bonaccorti e in "Ahi, corpo crudele" di Giuseppe
Manfridi, per la regia di Piero Maccarinelli. Dal Febbraio del 1998 è
Direttore Artistico del Teatro Stabile delle Marche. Oggi alla guida, insieme
a Walter Attanasi e Mauro Mattolini del Festival di Todi. E’ in scena in
questi giorni, al Teatro Sistina, nei panni di Eusebia in
"Rugantino" a fianco di Maurizio Mattioli, Valerio Mastandrea e
Sabrina Ferilli. La tua
passione per l’Opera quando nasce? La tua
prima emozione? La tua
famiglia ha avuto un passato operistico? Anche
tua sorella opera nel campo dello spettacolo? Quando è
avvenuto l’incontro con la settima arte? Il tuo
primo ciak? Ha mai
pensato di esordire come regista cinematografica? Ma se
dovessi dirigere un film, quale storia ti piacerebbe raccontare? Come
vedi la donna oggi? Sei mai
entrata in conflitto con la tua vita artistica? Qual è
il tuo più grande rammarico? Programmi
futuri? Ti ha
dato grandi emozioni interpretare Eusebia in "Rugantino", ruolo che
fu della mitica Bice Valori? Più
regista o donna dello spettacolo tout court? Che
cos’è il teatro? Come va
interessato il pubblico? Che
rapporto hai con la televisione? Se
dovessi enunciare la tua morale, cosa diresti? Che
posto hai dato all’arte nella tua vita? Quando è
nata "La nuova Pesa"? Hai mai
pensato di candidarti in politica? Simona
Marchini oggi che stagione sta passando? La
scomparsa di tuo padre quando ha influito sulla tua crescita interiore? Che cosa
hai ereditato da tuo padre? Che
importanza hai dato all’amore? Oggi
come vivi l’amore? |
Al termine del servizio militare, nel 1997, si iscrive
all'Accademia della canzone di Sanremo con il brano "La notte di San
Lorenzo" scritto per lui da Claudio Sanfilippo; grazie alle sue grandi
doti vocali riesce ad arrivare al primo posto delle selezioni. Proprio in
quest'occasione lo nota il produttore Bruno Tibaldi, dell'etichetta Studio
Lead, e gli propone un contratto con la Bmg. Così, nel 1998 Stragà approda a
Sanremo dove presenta il brano "Siamo Noi", scritta per lui da
Daniele Fossati. E' l'inizio di un'odissea artistica che lo porta ad incidere
un disco, prodotto sempre da Tibaldi, che vede la collaborazione di Danilo
Madonia, Umberto Jervolino e Oliviero Malspina. Estratti dall'album sono le
fortunate hits: "Lascia stare i cantanti" e "Rosa Spina".
Ma è con la Sony che arrivo il grande boom, grazie ad un brano
davvero divertente ed orecchiabile: "L'Astronauta", canzone prodotta
da Studio Lead. Il brano entra nelle classifiche di gradimento di parecchie
radio e anche le vendite sono ottime! In più, sia Bobby Solo che Franco
Battiato, decidono di realizzarne due diversi remix!
Poi ecco il secondo singolo di Stragà, "Cigno
Macigno", un brano scritto da Antonio Fabiane, suo cugino, e dallo
scrittore padovano Marco Franzoso. Una canzone che fa parte del secondo album
del cantautore bellunese "Click here" uscito il 26 gennaio 2001.
Il singolo estivo del 2001 è "Eleonora non si
innamora". Poi nel 2002 c'è spazio per l'ultimo singolo "Il
coccodrillo vegetariano". Ora a sorpresa torna a Sanremo in un'inedita e
strana coppia con Anna Tatangelo; ci sarà da divertirsi!
Lisa è nata a Gioiosa Jonica (RC) nel 1977,
ma giù da qualche anni si è trasferita a Latina dove ha conseguito la maturità
scientifica con ottima votazione.
La musica e la danza sono le sue passioni sin da bambina, quando inizia a
frequentare diversi corsi di canto e di danza classica. Ben presto si esibisce
nei piano bar, e un po' per gioco e un po' per mettersi alla prova, si iscrive
ad i concorsi di "Castrocaro" e "Una Voce per Sanremo",
giungendo alle semifinali nazionali.
Sempre in questo periodo prende parte alla nuova manifestazione "Sanremo
Autori" e vince come miglior interprete!
Partecipa, superandolo a "Sanremo giovani" con il brano
"Se".
Partecipa così, con grande successo, al Festival di Sanremo 1998, con il brano
"Sempre", una vera chicca di Maurizio Fabrizio e Guido Morra. Celine
Dion, super ospite al Festival di quell'anno esalta le doti di Lisa:
"Sembra che canti un violino. Lisa sarà una stella". Oltre ai già
detti piazzamenti sanremesi "Sempre" si è poi confermato un grosso
successo radiofonico e non solo.
Innumerevoli sono le partecipazioni ed i
riconoscimenti, tra cui da mettere in evidenza, il Premio Mia Martini,
consegnato da Zia Sarina a Bagnara Calabra nell'Ottobre 1998 e ripreso in
mondovisione e la straordinaria esperienza di Lanciano, dove si è esibita con
l'orchestra sinfonica di 100 elementi provenienti da tutto il mondo, diretta
dal maestro Pietro Mianiti per il repertorio di George Ghershwin.
Grazie al grande successo ottenuto anche dell'album dell'artista, il 10 Maggio
1999 viene pubblicato in Italia e all'estero il singolo in in lingua spagnola
"Siempre".
Nel giugno del 1999 esce il nuovo singolo "L'essenziale" altro
splendido brano, trasmesso a volontà da tutte le radio, ed il 20 maggio viene
pubblicato il secondo album che prende il nome dal brano di lancio.
Il nuovo lavoro ha la direzione artistica di Maurizio Fabrizio e vanta tra glia
autori diversi nomi illustri del panorama della musica internazionale, come,
oltre allo stesso Maurizio Fabrizio: Guido Morra, Claudio Guidetti, Frank
Musker e Lisa Stanfield. In più alcuni brano vengono mixati dal grande Steve
Lion.
Nel febbraio 2000 intraprende una una ed esaltante esperienza, il Musical
"Caino e Abele" di Tony Cucchiara con le coreografie di Renato Greco.
Un tour che ha toccato i più eleganti teatri del centro-nord, prima di
approdare a Roma al Teatro Greco per 20 rappresentazioni, dove Lisa ha
magistralmente interpretato il ruolo di Anna Frank e Giulietta.
Ma nel maggio 2001, Lisa torna alla musica,
grazie ad un prestigioso contratto con la produzione francese Sempre Music
distribuita da EMI France, che pubblica sul mercato francese l'album
"Lisa", contenente il meglio della recente discografia di Lisa, che
nelle radio è subito un grande successo.
Nel luglio 2002, Lisa partecipa al grande concerto "Italyani", nel
mitico Molson Amphitheatre di Toronto in Canada, davanti a 16.000 italiani ed
italocanadesi in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.
Sempre nello stesso periodo esce in Francia, edito dalla Warner Music, il suo
nuovo singolo "Adesso", una bella versione italiana di "I want
to know what love is", grande successo dei "Foreigner". Il
successo del nuovo lavoro discografico è grande e rimane per tutta l'estate
nella top 100 dei singoli più venduti in Francia.
Ora la dolce cantante di Gioiosa ritorna nel suo paese per mostrare nuovamente
al pubblico italiano le sue eccellenti doti vocali, così tanto amate dai
francesi.
Agnese Ginocchio
Agnese diffonde con le sue canzoni
un messaggio impegnato, che affronta non solo tematiche sentimentali, ma
soprattutto sociali e a favore della Pace, contro tutte le guerre, attraverso
la musica moderna, che spazia tra lo stile melodico e il pop-rock acustico.Ha
partecipato a diversi concorsi di carattere regionale e
nazionale,uscendone talvolta finalista e vincitrice(Gran Premio della
Canzone Italiana Roma-2000-categoria cantautori. Per bio/curriculum andare su: www.agneseginocchio.it)
L'impegno pacifista della cantautrice è molto marcato: "Ho cantato "
- ci racconta Agnese - "alla recente marcia della Pace organizzata dal
Comitato Caserta Città di Pace, svoltasi a Caserta il 14 Dicembre scorso. Ho
cantato alla Marcia Nazionale Perugia - Assisi 2003 e sono stata intervistata
da Sky TV. Partecipo alla maggior parte di tutte le manifestazioni
pacifiste e Marce,fra cui spesso intervengo anche a cantare." Ho
partecipato alla 36 Marcia nazionale di Pax Christi-Italia lo scorso 31
dicembre e sono stata intervistata da Avvenire
La cantautrice ha scritto una canzone per la
pacifista e attivista americana Rachel Corrie, schiacciata da un bulldozer
israeliano mentre impediva attraverso un'azione nonviolenta, interponendosi col
suo corpo, l'abbattimento delle case dei Palistinesi. "Ho conosciuto
personalmente i suoi genitori, a cui ho cantato la canzone e consegnato il CD,
qui in Italia a Ovada, in provincia di Alessandria in Piemonte, lo scorso 11
Settembre, all'inaugurazione di un centro per la Pace e la nonviolenza dedicato
a Rachel, che è divenuta il simbolo mondiale dell'attuale movimento
pacifista."
"No nel Nome PACE...si
può uccidere l'uomo..!/No nel Nome PACE...si dichiara GUERRA..no!/No nel nome
PACE si può osare il male..!Oh..no..no!Oh..no..no..!/Oh..no..no../Oh Colomba
bianca insanguinata...oh Colomba bianca martire...!/(dedicated to :Rachel
Corrie pacifist-By AGNESE Ginocchio Italian Songwriter for Peace..)
Agnese inoltre ha ricordato anche il pacifista
inglese "Tom Hurndall",scomparso lo scorso gennaio 2004,in seguito
ad un coma irreversibile provocato dalla ferita di un proiettile alla
testa,che lo ha colpito mentre metteva in salvo un gruppo di bambini in
Palestina.La cantautrice lo ha voluto ricordare scrivendo e dedicandogli
una canzone composta qualche giorno dopo la sua scomparsa. |
La band salernitana dei Devon
Rex nasce nel 1996, come gruppo "di spalla" del noto cantante Massimo
Modugno, con il quale partecipano a numerose puntate della trasmissione
televisiva "Domenica in". Da allora continua la loro collaborazione
con Modugno, che accompagnano nelle tante serate e tournee in giro per l'Italia
e il mondo. Contemporaneamente all'attività di toumisti, i Devon Rex hanno
cominciato a dedicarsi ad un progetto musicale del tutto personale.
Massimo Baldino alle tastiere,
Mariella Nardiello voce solista Andrea Vischi al basso, si avvalgono della
collaborazione della band composta da: Gianmarco Volpe e Pasquale Fasolino alle
chitarre; Enzo Fiorillo alla batteria;; Antonio Baldino alla tromba e tastiere;
Davide Cantarella alle percussioni. I Devon Rex hanno all'attivo un CD.
totalmente auto-prodotto dal titolo "La Commedia che... ". Di recente
sono stati tra i protagonisti del TIM TOUR, presentato da Red Ronnie, a Piazza
del Plebiscito a Napoli, del GIFFONI MUSIC CONCEPT, presentato da Rosita
Celentano, e della FESTA DELLA PIZZA patrocinata da radio KISS KISS e del
Giffoni Film Festival.
Questi musicisti, prima del
1996 lavoravano gia' come tournisti, accompagnando vedette nazionali quali:
Rita Pavone, Flavia Fortunato, Ivan Cattaneo, Alberto camerini, Gianni Nazzaro,
Enzo Gragnaniello ecc.
Proprio dalla fusione delle
molteplici esperienze musicali di ogniuno di loro, che spaziano dal classico,
al pop, al rock, nasce il particolare sound dei DEVON REX.Un sound che voleva
essere rock, ma che con il passare del tempo si è evoluto in qualcosa di
diverso, una sorta di rock contaminato appunto dai diversi generi musicali che
in diversa misura erano entrati a far parte del bagaglio di ognuno dei
componenti.
La risultante di questo
incontro di musicisti e' appunto il sound dei DEVON REX, un rock impreziosito
da melodie anglosassoni e mediterranee, da arrangiamenti che fluiscono
semplicemente ma che sono arricchiti da momenti sinfonici hard, funcky,
pop.