Ricordo una casina al mare, in aperta campagna.
Si godeva il sole dai quattro lati, offriva le mura ai quattro venti.
Il vento !
Per sapere cos'è il vento, bisogna averlo sentito lì dentro.
O soffiasse dal monte o soffiasse dal mare,
o la investisse dal nord o la investisse dal sud,
la povera casina sembrava all'improvviso,
infestata dagli spiriti.
I vetri tremavano, le porte gemevano;
rumori strani, imprevisti, s'alzavano da ogni canto.
Ora un gemito, ora un soffio, ora un singhiozzo,
ora un ululo, ora una raffica, ora un boato,
ora una improvvisa folata lunga,
come uno sfacciato interminabile respiro d'inferno,
che pareva l'afferrasse, la povera casina, dalle fondamenta,
per sollevarla d'un tratto, tutta insieme,
a modo degli antichi ciclopi del mare.
L'uomo ?
Piccino piccino,
raggomitolato in se stesso,
diventato vile e spregevole,
tutto timore e terrore,
aspettava che il vento passasse.
dal libro " Casa al vento " 1943 di Mons. Gilla Vincenzo Gremigni m.S.C.