Dialogo di Gesù con un'Anima
(dal diario di Santa Maria Faustina Kowalska)
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA PECCATRICE
- Gesù: “Anima peccatrice, non aver paura del tuo Salvatore. Io per
primo Mi avvicino a te, poiché so che tu da sola non sei capace di innalzarti
fino a Me. Non fuggire, figliola, dal Padre tuo. Cerca di parlare a tu per tu
col tuo Dio misericordioso, che desidera dirti parole di perdono e colmarti
delle Sue grazie. Oh, quanto Mi è cara la tua anima! Ti tengo scritta sulle Mie
mani. Sei rimasta incisa nella ferita profonda del Mio Cuore”.
- L'anima: “Signore, sento la Tua voce che m'invita ad abbandonare la
cattiva strada, ma non ho né la forza né il coraggio”.
- Gesù: «Sono Io la tua forza. Io ti darò la forza per la lotta».
- L'anima: Signore, conosco la Tua
santità, ed ho paura di Te”.
- Gesù: «Perché hai paura, figlia Mia, del Dio della Misericordia? La
Mia Santità non M'impedisce di essere misericordioso con te. Guarda, o anima,
che per te ho istituito un trono di Misericordia sulla terra, e questo trono è
il tabernacolo e da questo trono di Misericordia desidero scendere nel tuo
cuore. Guarda, non Mi sono circondato né da un seguito né da guardie, puoi
venire da Me in ogni momento, in ogni ora del giorno voglio parlare con te e
desidero elargirti le Mie grazie».
- L'anima: “Signore, ho paura che non mi possa perdonare un così gran
numero di peccati, la mia miseria mi riempie di terrore”.
- Gesù: «La Mia Misericordia è più grande delle tue miserie e di
quelle del mondo intero. Chi ha misurato la Mia bontà? Per te sono disceso dal
cielo in terra, per te Mi sono lasciato mettere in croce, per te ho permesso che
venisse aperto con la lancia il Mio Sacratissimo Cuore ed ho aperto per te una
sorgente di Misericordia. Vieni ed attingi le grazie da questa sorgente con il
recipiente della fiducia. Non respingerò mai un cuore che si umilia; la tua
miseria verrà sprofondata nell'abisso della Mia Misericordia. Perché mai
dovresti litigare con Me sulla tua miseria? Fammi il piacere, dammi tutte le tue
pene e tutta la tua miseria ed io ti colmerò con i tesori delle mie
grazie».
- L'anima: «Hai vinto, Signore, con la Tua bontà il mio cuore di pietra.
Ecco che m'avvicino con fiducia ed umiltà al tribunale della Tua Misericordia,
assolvimi Tu stesso per mano del Tuo rappresentante. O Signore, sento che è
discesa la grazia e la pace nella mia povera anima. Sento che la Tua
Misericordia, Signore, è penetrata in me da parte a parte. Mi hai perdonato più
di quanto io osassi sperare, più di quanto fossi in grado di immaginare. La tua
bontà ha superato ogni mio desiderio. Ed ora T'invito nel mio cuore presa da
gratitudine per tante grazie. Ho sbagliato come il figliol prodigo andando fuori
strada, ma Tu non hai cessato di essermi Padre. Moltiplica con me la Tua
Misericordia, poiché vedi quanto sono debole».
- Gesù: «Figlia, non parlare più della tua miseria, perché io non la
ricordo più. Ascolta, figlia Mia, quello che desidero dirti: stringiti alle Mie
ferite ed attingi dalla Sorgente della Vita tutto ciò che il tuo cuore può
desiderare. Bevi a piene labbra alla Sorgente della Vita e non verrai meno
durante il viaggio. Fissa lo sguardo allo splendore della Mia Misericordia e non
temere i nemici della tua salvezza. Glorifica la Mia Misericordia.
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA DISPERATA.
- Gesù: «Anima immersa nelle tenebre, non ti disperare, non è ancora
perduto tutto. Parla col tuo Dio, che è l'amore e la Misericordia in
persona». Ma purtroppo l'anima rimane sorda al richiamo di Dio e
s'immerge in tenebre ancora maggiori.
- Gesù la chiama di nuovo: «Anima, ascolta la voce di tuo Padre
misericordioso». Nell'anima si sta preparando una risposta: «Per me
non c'è più Misericordia». Ed essa precipita in tenebre sempre più fitte,
in una specie di disperazione che le fa pregustare in certo modo l'inferno e la
rende completamente incapace di avvicinarsi a Dio. Gesù per la terza volta parla
all'anima, ma l'anima è sorda e cieca, incomincia a consolidarsi
nell'ostinazione e nella disperazione. Allora incominciano in certo qual modo a
sforzarsi le viscere della Misericordia di Dio e, senza alcuna cooperazione da
parte dell'anima, Iddio le dà l'ultima grazia. Se la disprezza, Iddio la lascia
ormai nello stato in cui essa stessa vuole stare per l'eternità. Questa grazia
scaturisce dal Cuore misericordioso di Gesù e colpisce l'anima con la sua luce e
l'anima incomincia a comprendere lo sforzo di Dio, ma la conversione dipende da
lei. Essa sa che quella grazia è l'ultima per lei e se mostra un piccolo cenno
di buona volontà - anche il più piccolo - la Misericordia di Dio farà il resto.
- «Qui agisce l'onnipotenza della Mia Misericordia; felice l'anima che
approfitta di quella grazia». - Gesù: «Che grande gioia riempie
il Mio cuore quando ritorni da Me. Vedo che sei molto debole, perciò ti prendo
fra le Mie braccia e ti porto nella casa del Padre Mio».
- L’anima è come se si risvegliasse: «È mai possibile che ci sia ancora
Misericordia per me?» domanda piena di spavento.
- Gesù: «Proprio tu, bambina Mia, hai il diritto esclusivo alla Mia
Misericordia. Permetti alla Mia Misericordia di operare in te, nella tua povera
anima, fa entrare nell'anima i raggi della grazia, essi vi porteranno luce,
calore e vita».
- L'anima: «Però al solo ricordo dei miei peccati sono presa dalla paura
e questa paura tremenda mi spinge a dubitare della Tua bontà».
- Gesù: «Sappi, o anima, che tutti i tuoi peccati non Mi hanno ferito
così dolorosamente il cuore come la tua attuale sfiducia. Dopo tanti sforzi del
Mio amore e della Mia Misericordia, non ti fidi della Mia bontà».
- L'anima: «O Signore, salvami Tu, altrimenti perisco. Sii il mio
Salvatore. O Signore, non sono capace di dire altro, il mio povero cuore è a
pezzi, ma Tu, Signore...». Gesù non permette all'anima di terminare la
frase, ma la solleva da terra, dall'abisso della sua miseria e in un attimo
l'introduce nella dimora del proprio Cuore, mentre tutti i peccati sono
scomparsi in un batter d'occhio, un fuoco d'amore li ha distrutti.
- Gesù: «Eccoti, o anima, tutti i tesori del Mio Cuore, prendi tutto
quello che ti serve».
- L'anima: «O Signore, mi sento inondata dalla tua grazia, sento che è
entrata in me una vita nuova, ma soprattutto sento il Tuo amore nel mio cuore;
questo mi basta. O Signore, glorificherò l'onnipotenza della Tua Misericordia
per tutta l'eternità. Incoraggiata dalla Tua bontà, Ti esprimerò tutto il dolore
del mio cuore».
- Gesù: «Dì tutto, bambina Mia, senza alcuna riserva, poiché ti
ascolta un Cuore che ti ama, il Cuore del tuo migliore amico ».
-L'anima: «Signore, ora vedo tutta la mia ingratitudine e la Tua bontà.
Tu m'inseguivi con la Tua grazia e io rendevo vani tutti i Tuoi sforzi; vedo che
mi spettava il fondo stesso dell'inferno per aver sperperato le tue
grazie».
- Gesù interrompe le parole dell'anima e dice: «Non rivangare la tua
miseria, sei troppo debole per parlare, guarda piuttosto il Mio Cuore pieno di
bontà, assorbi i Miei sentimenti e procura di acquistare la mitezza e l'umiltà.
Sii misericordiosa con gli altri, come Io lo sono con te e quando ti accorgi che
le tue forze diventano deboli, vieni alla sorgente della Misericordia e rafforza
la tua anima e non verrai meno lungo il tuo cammino ».
- L'anima: «Ormai comprendo la Tua Misericordia, che mi ripara come una
nube luminosa e mi conduce alla casa del Padre mio, salvandomi dall'orribile
inferno che avrei meritato non una, ma mille volte. O Signore, non sarà
sufficiente per me l'eternità, per esaltare degnamente la Tua sconfinata
Misericordia e la compassione che hai avuto per me ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA CHE SOFFRE.
- Gesù: «O anima, ti vedo tanto sofferente, vedo che non hai nemmeno
le forze per parlare con Me. Ecco che ti parlerò Io, o anima. Anche se le tue
sofferenze fossero le più grandi, non perdere la serenità dello spirito e non
lasciarti vincere dallo sconforto. Però dimmi, bambina Mia, chi ha osato ferire
il tuo cuore? RaccontaMi tutto, raccontaMi tutto, sii sincera nel trattare con
Me. SvelaMi tutte le ferite del tuo cuore, Io le guarirò e la tua sofferenza
diverrà la fonte della tua santificazione ».
- L'anima: «Signore, le mie sofferenze sono così grandi, diverse e durano
da così lungo tempo, che lo sconforto si è impadronito di me».
- Gesù: «Bambina Mia, non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto.
So che confidi in Me illimitatamente, so che conosci la Mia bontà e
Misericordia, perciò potremmo parlare dettagliatamente di tutto ciò che ti pesa
maggiormente sul cuore ».
- L'anima: « Sono tante e diverse le cose che ho, che non so di che cosa
parlare prima e come dire tutto questo ».
- Gesù: « Parlami con semplicità, come si parla fra due amici. Su,
dimmi un po', bambina Mia, che cos'è che ti frena sulla strada della santità ?».
- L'anima: «La mancanza di salute mi frena sulla strada della santità,
non posso adempiere i miei doveri ed eccomi qua, sono proprio una nullità. Non
posso mortificarmi, fare un digiuno rigoroso, come hanno fatto i santi, inoltre
non credono che io sia malata ed alla sofferenza fisica si aggiunge quella
morale e da ciò derivano molte umiliazioni. Vedi bene, Gesù, come si può
diventar santa in tali condizioni?».
- Gesù: «Piccola, è vero, tutto ciò è sofferenza, ma per il cielo non
c'è altra strada, all'infuori della strada della croce. Io Stesso l'ho percorsa
per primo. Sappi che è la strada più corta e la più sicura ».
- L'anima: «Signore, ecco ancora un altro impedimento ed un ostacolo
sulla strada della santità. Mi perseguitano perché Ti sono fedele e per questo
motivo mi fanno soffrire».
- Gesù: «Sappi che siccome non sei di questo mondo, il mondo ti odia.
Ha perseguitato prima Me. Questa persecuzione è il segno che segui fedelmente le
Mie orme ».
- L'anima: «Signore, un'altra cosa che mi dà sconforto è il fatto che le
mie sofferenze interiori non le comprendono né i superiori né il confessore. Le
tenebre hanno offuscato la mia mente e, in tali condizioni, come andare avanti?
Ecco, tutto ciò in qualche modo contribuisce a scoraggiarmi e penso che le vette
della santità non sono per me».
- Gesù: «Ecco, bambina Mia, questa volta Mi hai detto molte cose. Lo
so che è una grande sofferenza non essere capiti e per di più da coloro che
amiamo e verso i quali la nostra sincerità è grande. Ti basti questo però, che
Io comprendo tutte le tue pene e le tue miserie. Gioisco per la profonda fede
che hai, nonostante tutto, nei Miei rappresentanti, ma sappi che gli uomini non
possono capire totalmente un'anima, poiché ciò è al di sopra delle loro
possibilità. Per questo sono restato sulla terra Io stesso, per confortare il
tuo cuore addolorato e rafforzare la tua anima, affinché non venga meno lungo il
cammino. Tu dici che grandi tenebre coprono la tua mente ed allora perché in
quei momenti non vieni da Me, che sono la luce e in un istante posso infondere
nella tua anima tanta luce e comprensione della santità che non potrai attingere
da nessun libro e che nessun confessore è in grado d'insegnare, illuminando così
un'anima? Sappi inoltre che queste tenebre, di cui ti lamenti, le ho
sperimentate prima Io per te nell'Orto degli Ulivi. La Mia anima è stata
oppressa da una tristezza mortale e a te do una piccola parte di quelle
sofferenze, e questo per l'amore particolare che ho verso di te e per l'alto
grado di santità che ti destino in cielo. L'anima che soffre è la più vicina al
Mio Cuore ».
- L'anima: «Ancora una cosa, Signore. Cosa fare quando vengo disprezzata
e respinta dalla gente e specialmente da coloro sui quali avevo diritto di
contare e ciò nei momenti di maggior necessità?».
- Gesù: «Bambina Mia, fai il proposito di non contare mai sugli
uomini. Farai molte cose, se ti affiderai completamente alla Mia volontà e
dirai: Avvenga di me non come voglio io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi
che queste parole, dette dal profondo del cuore, portano l'anima in un attimo
sulle vette della santità. Per una tale anima ho una speciale predilezione,
un'anima del genere Mi rende una grande gloria e riempie il cielo col profumo
delle sue virtù. Sappi anche che la forza che hai per sopportare le sofferenze,
la devi alla santa Comunione frequente, perciò va spesso a quella fonte di
Misericordia ed attingi col recipiente della fiducia tutto ciò che ti serve».
- L'anima: «Ti ringrazio, Signore, per la tua inconcepibile bontà, per
esserTi degnato di rimanere con noi in questo esilio, dove dimori con noi come
Dio di Misericordia e diffondi attorno a te lo splendore della tua compassione e
bontà. Alla luce dei Tuoi raggi di Misericordia ho conosciuto quanto mi ami».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA CHE TENDE VERSO LA PERFEZIONE.
- Gesù: «Mi sono graditi i tuoi sforzi, o anima che tendi alla
perfezione, ma perché ti vedo così spesso triste ed abbattuta? Dimmi, bambina
Mia, che significa questa tristezza e quale ne è la causa?».
- L'anima: «La causa della mia tristezza, Signore, proviene dal fatto
che, nonostante i miei propositi sinceri, cado continuamente e sempre negli
stessi difetti. La mattina faccio i propositi, e la sera vedo quanto sono andata
lontano da tali propositi».
- Gesù: «Vedi, bambina Mia, quello che sei per te stessa. La causa
delle tue cadute dipende dal fatto che conti troppo su te stessa e ti appoggi
troppo poco su di Me. Ma questo non deve rattristarti eccessivamente, hai a che
fare con un Dio misericordioso; la tua miseria non Lo esaurisce, del resto non
ho limitato il numero delle volte in cui posso perdonarti».
- L'anima: «Si, conosco tutto ciò, ma mi assalgono grandi tentazioni e
vari dubbi sorgono in me ed inoltre tutto mi irrita e mi scoraggia».
- Gesù: «Sappi, bambina Mia, che l'ostacolo più grande alla santità è lo
scoraggiamento e l'inquietudine ingiustificata, che ti toglie la possibilità di
esercitarti nelle virtù. Tutte le tentazioni messe assieme non dovrebbero
turbarti la pace interiore nemmeno per un istante e l'irritabilità e lo
scoraggiamento sono frutto del tuo amor proprio. Non devi scoraggiarti, ma
cercare di far regnare il Mio amore al posto del tuo amor proprio. Perciò
fiducia, bambina Mia, non devi scoraggiarti, ma venire a chiedere il perdono a
Me, dato che Io sono sempre disposto a perdonarti. Ogni volta che Me lo chiedi,
esalti la Mia Misericordia».
- L'anima: «Io conosco ciò che è più perfetto e ciò che a Te piace di più, ma
incontro grandi ostacoli nell'eseguire ciò che conosco».
- Gesù: «Bambina Mia, la vita su questa terra è una lotta ed una grande
lotta per il Mio regno, ma non temere, non sei sola. Io ti sostengo sempre,
quindi appoggiati al Mio braccio e combatti senza aver paura di nulla. Prendi il
recipiente della fiducia ed attingi alla sorgente della vita, non solo per te,
ma pensa anche alle altre anime, e specialmente a quelle che non hanno fiducia
nella mia bontà».
- L'anima: «Signore, sento che il mio cuore si riempie del Tuo amore, che
i raggi della Tua Misericordia e del Tuo amore sono penetrati nella mia anima.
Eccomi, Signore, che vengo per rispondere alla Tua chiamata. Ecco, vado alla
conquista delle anime, sostenuta dalla Tua grazia; sono pronta a seguirTi,
Signore non solo sul Tabor, ma anche sul Calvario. Voglio condurre le anime alla
sorgente della Tua Misericordia, affinché su tutte le anime si rifletta lo
splendore dei Tuoi raggi misericordiosi e si riempia la casa del Padre. E quando
il nemico comincerà a lanciare i suoi proiettili contro di me, mi riparerò
dietro lo scudo della Tua Misericordia ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA PERFETTA.
- L'anima: «O mio Signore e Maestro, desidero parlare un po con te».
- Gesù: «Parla, figliola cara che ti ascolto in ogni momento e ti attendo
sempre. Di che cosa desideri parlare con Me?».
- L'anima: «Signore, prima di tutto effondo il mio cuore ai Tuoi piedi,
come profumo di riconoscenza per tante grazie e benefici, di cui mi colmi
continuamente e che, se anche lo volessi, non sarei in grado di elencare.
Ricorderò soltanto che non c'è stato un solo momento nella mia vita in cui non
abbia sperimentato la Tua protezione e la Tua bontà».
- Gesù: «Ho piacere di parlare con te e la riconoscenza che hai espresso
ti apre nuovi tesori di grazie, ma bambina Mia, invece di parlare così in
generale, vogliamo scendere ai particolari su ciò che ti sta maggiormente a
cuore? Parleremo confidenzialmente, sinceramente, come due cuori che si amano
reciprocamente».
- L'anima: «O mio Signore misericordioso, ci sono segreti nel mio cuore,
dei quali nessuno sa né saprà nulla eccetto Te, poiché anche se li volessi
svelare, nessuno mi comprenderebbe. Ne conosce qualche cosa il Tuo
rappresentante; dato che mi confesso da lui, ma solo in quanto io sono in grado
di svelare questi segreti. Il resto, Signore, rimane fra di noi per l'eternità!
Mi hai coperto col manto della Tua Misericordia, perdonandomi sempre i peccati.
Non mi hai rifiutato il Tuo perdono nemmeno una volta, ma avendo compassione di
me, mi hai dato sempre una vita nuova, la vita della grazia. Ed affinché non
avessi dubbi in nulla, mi hai affidato all'amorevole assistenza della Tua
Chiesa, di questa vera tenera madre, che a nome Tuo mi assicura sulle verità
della fede e vigila perché non cada in errore. E specialmente nel tribunale
della Tua Misericordia la mia anima esperimenta tutto un mare di benevolenza.
Agli angeli caduti non hai dato il tempo di fare penitenza, non hai prolungato
per loro il tempo della Misericordia. O mio Signore, hai posto sulla strada
della mia vita dei santi sacerdoti, che mi indicano il cammino sicuro. O Gesù,
c'è ancora un segreto nella mia vita, il più profondo ed il più caro per me: sei
Tu stesso sotto le specie del pane, quando vieni nel mio cuore. Qui c'è tutto il
mistero della mia santità. Qui il mio cuore unito al Tuo diviene una cosa sola,
qui non esiste più alcun mistero, poiché tutto quello che è Tuo è mio, e quello
che è mio è Tuo. Ecco l'onnipotenza ed il miracolo della Tua Misericordia. Anche
se fossero unite insieme tutte le lingue, umane ed angeliche, non si
troverebbero parole a sufficienza per esaltare questo mistero d'amore e della
Tua insondabile Misericordia. Quando considero questo mistero d'amore, il mio
cuore cade in una nuova estasi d'amore e ti parlo di tutto, Signore, tacendo,
poiché il linguaggio d'amore è senza parole, ma non perde un solo palpito del
mio cuore. O Signore, nonostante che Tu Ti sia grandemente abbassato, la Tua
grandezza è molto aumentata nella mia anima e per questo si è risvegliato nella
mia anima un amore ancora più grande verso di Te, unico oggetto del mio amore. E
la vita d'amore e d'unione si manifesta all'esterno con una perfetta purezza e
una profonda umiltà, una soave mitezza ed un grande fervore per la salvezza
delle anime. O mio dolcissimo Signore, Tu vegli su di me in ogni istante e mi
mandi l'ispirazione sul modo di comportarmi in un dato caso, quando il mio cuore
è incerto fra una cosa o l'altra. Tu stesso più d'una volta sei intervenuto a
risolvere questioni. Ah, quante innumerevoli volte, con una illuminazione
istantanea, mi hai fatto conoscere quello che preferivi! Quanti segreti perdoni,
di cui nessuno sa nulla! Quante volte hai riversato forza e coraggio nella mia
anima, perché andasse avanti. Tu stesso hai rimosso le difficoltà dal mio
cammino, intervenendo direttamente nella vicenda umana. O Gesù, tutto quello che
Ti ho detto è una pallida ombra di fronte alla realtà che c'è nel mio cuore. O
mio Gesù, quanto desidero la conversione dei peccatori! Tu sai quello che faccio
per loro, per conquistarli a Te. Mi addolora enormemente ogni offesa fatta a Te.
Tu vedi che non risparmio né forza né salute né vita in difesa del Tuo regno.
Sebbene i miei sforzi non siano avvertibili su questa terra, non di meno hanno
valore ai Tuoi occhi. O Gesù, desidero condurre le anime alla sorgente della Tua
Misericordia affinché attingano con il recipiente della fiducia l'acqua
vivificante della vita. Quando un'anima desidera per sé una maggiore
Misericordia di Dio, si avvicini a Lui con grande fiducia, e se la sua fiducia
in Dio sarà senza limiti, anche la divina Misericordia sarà per lei senza
limiti. O mio Signore, che conosci ogni battito del mio cuore, Tu sai quanto
ardentemente desidero che tutti i cuori battano esclusivamente per Te, affinché
ogni anima esalti la grandezza della Tua Misericordia ».
- Gesù: «Mia cara figliola, delizia del Mio cuore, la tua conversazione
per Me è più piacevole e gradita del canto degli angeli. Per te sono aperti
tutti i tesori del Mio Cuore. Prendi da questo Cuore ciò che serve per te e per
il mondo intero. Per il tuo amore ritiro le giuste punizioni che l'umanità aveva
meritato. Un solo atto di puro amore verso di Me, Mi è più gradito che migliaia
di inni di anime imperfette. Un tuo solo sospiro d'amore Mi ricompensa per molti
insulti di cui Mi coprono gli empi. La tua più piccola azione, cioè un atto di
virtù, ha ai Miei occhi un valore smisurato, e questo per il grande amore che
hai per Me. In un'anima che vive esclusivamente del Mio amore, Io regno come in
cielo. Il Mio occhio veglia su di lei giorno e notte e trovo in essa il Mio
compiacimento ed ho l'orecchio teso alle sue suppliche ed al più piccolo fremito
del suo cuore e spesso prevengo le sue richieste. O figlia da Me particolarmente
amata, pupilla del Mio occhio, riposa un momento accanto al Mio Cuore ed
assapora quell'amore di cui ti delizierai per tutta l'eternità. Ma, figlia,
ancora non sei nella patria, perciò va', fortificata dalla Mia grazia e combatti
per il Mio regno nelle anime umane, combatti come figlia dei Re e ricordati che
i giorni dell'esilio passeranno presto e con essi la possibilità di acquistare
meriti per il cielo. Figlia Mia, da te Mi aspetto un gran numero di anime, che
glorificheranno la Mia Misericordia per tutta l'eternità. Figlia Mia, per
rispondere degnamente alla Mia chiamata, riceviMi ogni giorno nella santa
Comunione: essa ti darà la forza....
-L'anima: Gesù, non lasciarmi sola nella sofferenza; Tu, Signore, sai
quanto sono debole, sono un abisso di miseria, sono il nulla stesso. Perciò che
c'è di strano se mi lasci sola e cado? Sono come un lattante, Signore, non so
cavarmela da sola, però nonostante ogni abbandono, ho fiducia anche in contrasto
coi miei sentimenti; ho fiducia e mi trasformo tutta in fiducia, talvolta,
nonostante quello che sento in contrario dentro di me. Non diminuire affatto le
mie pene, ma dammi la forza di sopportare. Fà di me quello che vuoi, o Signore,
dammi solo la grazia di saperTi amare in ogni caso e in ogni circostanza. Non
ridurre, Signore, il calice dell'amarezza, ma dammi la forza di berlo fino
all'ultima goccia. O Signore, talvolta m'innalzi fino allo splendore delle
visioni e poi mi sprofondi di nuovo in una notte buia e nell'abisso del mio
nulla e l'anima si sente quasi sola nel mezzo di un gran deserto... Tuttavia al
di sopra di tutto confido in Te, o Gesù, poiché sei immutabile. La mia
disposizione d'animo è mutevole, Tu invece sei sempre lo stesso, pieno di
Misericordia. O Gesù, fonte della vita, santificami! Mia forza, fortificami!
O mio Capo supremo, combatti per me! Unica luce della mia anima, illuminami! Mio
Maestro, guidami! Mi affido a Te come un lattante all'amore della propria mamma.
Anche se tutto congiurasse contro di me ed anche se venisse a mancarmi la terra
sotto i piedi, rimarrei tranquilla accanto al Tuo Cuore. Tu sei per me la più
tenera delle madri e sorpassi tutte le madri. Ti canterò il mio dolore col
silenzio e Tu mi comprenderai oltre ogni mio modo di esprimermi...