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TRAME

Libro di poesie Autori Alessia Biasiolo Terenzio Formenti
Alessia Biasiolo, laureata in Pedagogia, pubblicista, scrive poesie da sempre. Vive e lavora a Brescia dove ha collaborato per anni con l'amico Enzo Bruno e la casa editrice "Edizioni Bresciane". Sue liriche sono state pubblicate sulla rivista "interferenze", su "Nuova impronta", sulla rivista di letteratura americana "Osiris", in antologie poetiche. Alcune di esse hanno meritato dei premi tra i quali: "Premio Ugo Foscolo" per la sezione dedicata allo sport; secondo premio "Ugo Foscolo"; premio " Città di Corinaldo"; "Meeting di poesia" di Cologno Monzese, accanto a riconoscimenti per la narrativa e il teatro. Segue uno stile essenziale, profondo, intimista ed aperto nel contempo, in uno spontaneo equilibrio tra complicatezza e semplicità. Terenzio Formenti nasce nel 1923 a Bagolino e risiede a Brescia. Lavora per 25 anni come farmacista. Poi, passa alla psicologia e alla psicoanalisi lavorando nel "Centro persona Coppia Gruppi", da lui costituito nel 1972. Dal suo successivo passaggio allo psicodramma, che lui ama chiamare "teatro del sogno", nasce negli ultimi dieci anni un incontro con la poesia. Tra le espressioni che lui predilige ci sono i libri "Aquiloni", "Amore in Poesie", "Punti bianchi", "Frammenti", "Bagolino in poesia" e "Acqua di fronde-Agua vegetal" nato dalla collaborazione con il poeta uruguayano Juan Baladán Gadea. L'ultima sua iniziativa come psicoterapeuta-poeta si sta concretizzando in questi giorni con un intervento su Internet, in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo, dal titolo "Narrazione catartica", nel quale egli propone, attraverso lo scambio di poesie, fiabe, racconti, canzoni e sogni, una comunicazione che trovi nel linguaggio simbolico fonte di arricchimento, realizzazione personale e scoperta dell'armonia, della gioia e di... "gocce felicità". Stampato in proprio Giugno 1997 © Copyright by Terenzio Formenti Via Ragazzoni 17, I 25123 Brescia, Tel. e Fax 030/3365511 Email Internet: Poesie: http://www.pegacity.it/utopia/case/newevoghost/ "Narrazione Catartica" e "Gocce di felicità" http://www.pegacity.it/cultura/poesia/poecasa.htm Alessia Biasiolo Via San Pantaleone, 5 I 25017 Lonato (Brescia) Tel. 030/9131203 0368/3774222 Poesie di Alessia Biasiolo Indice Verrò nel tempo Schegge d'amore Piccolo amore Briciola d'amore Abbarbicata ad un sogno Eternamente poesia Per vederla sparire Fantasma Caldo l'abbandono Castelli in aria Sabbia Dahab Una fettina di sole Nuovo sole Jesse Di memoria in memoria Per una volta Bosco di luna A cavalcioni di un arcobaleno Follia Sogni di paura Sognando ... Ritorno alle origini Aix-en-Provence Danzerò senza maschera Poesie di Alessia Biasiolo VERRO' NEL TEMPO Verrò nella nebbia ad offuscarti gli occhi ferendo l'orgoglio accartocciando le passioni; verrò a rubarti il cuore per chiuderlo nella mia mente crudele d'amore, verrò nel sole a serrare un sorriso aprendo un panorama infinito sull'anima; verrò nel tempo nel tempo sempre. SCHEGGE D'AMORE Precipitare senza arrivare mai in fondo, e non sapere dove andare, dove ci si trova. paura di morire frottole della vita e sognare monti e mari che non può il tempo spostare o creare. Creature perse nell'infinito, incognite del destino che vola sopra i sentimenti schegge d'amore che fugge nel vuoto. PICCOLO AMORE Sorgi delicatamente frullando le ali tenero pulcino nelle mie mani e distratta quasi non mi accorgo dl stringerti fragile, impalpabile, piccolo amore. BRICIOLA D'AMORE Briciola quest'amore bambino senza vie di fuga, dondolante sotto una spruzzata di pioggia al buio del faro occhieggiante; è amico del granello di sabbia lambito dalla marea, del putto dolce che non getta dardo, del silenzio solo silenzio che ruota intorno all 'abbraccio al tutt'uno all'unico minuto tutto mio. ABBARBICATA AD UN SOGNO Attimi ... vedere te così vicino mi aiuta a sorridermi nello specchio abbarbicata ad un sogno sospeso nel vento. Mesto l'abbozzo delle tue labbra cerca un sospiro dei miei pensieri per penetrarmi la mente, invano. E tenerezza scende come rosolio per le mie membra lasciandomi arruffare bambina nel tuo abbraccio. ETERNAMENTE POESIA Mi sveglio nel tuo sonno e ti osservo sognare il mio mare, il tuo mare, tra le fessure di sole filtrato dalle tue ciglia, dalle mie ciglia, nel mio angolo su di te eternamente poesia. PER VEDERLA SPARIRE Dormivi ed eri bella mentre ti guardava la luna ti toccava il vento e ti scrutava dentro il sole imbrigliato dai tuoi occhi nel giorno in cui dovevi trovare un calore, un raggio di luce sul quale posare una lacrima per vederla sparire. FANTASMA Fingo di non essere tornata sui miei passi e di non avere spento la sveglia sul mio sonno per catapultarmi nel sogno anziché nel reale. Ma mi ritrovo fantasma. CALDO L 'ABBANDONO Caldo l'abbandono sulle coltri dorate che scaldano la superficie di un corpo stanco e l'anneriscono senza portarvi dentro un poco di saggezza. CASTELLI IN ARIA Mi scalderai anche la profondità gelida dei disegni inconsci? Abbronzando di tinte la lenta passeggiata delle riflessioni profonde? Siamo soli, tu ed io, sole, senz'altro in mezzo che i miei castelli in aria. SABBIA Passo elegante sui granelli impalpabili dominìo del tutto che scivola via. DAHAB viuzze come d'antico bianche sotto i cammelli vicine alla fronte di donna chiusa nel nero sotto un fardello di credi in equilibrio tra passato e presente perpetuo rigore di una cultura violata dall'avanzare di un immondo scatto che ruba l'anima. UNA FETTINA DI SOLE Non è deserto l'assenza di parole sensate nel cuore, fermo agli attimi presenti. E' una piccola fragile lezione di crescita. come la luce destinata a raggiungere lo Zenit di una fettina di Sole. NUOVO SOLE Nero, vedo lontano: arriva a grandi passi e rallenta, sconcertato, e bussa, insistente, al bianco portone che ha paura: nera, la parte di sé che da secoli il super-io inibisce, eccola arriva e chiede, insistente ancora, che la giustizia galleggi sulle terre inabissate nel muto egoismo, dietro le tende tirate, a impedirgli di entrare, nero, nuovo sole. JESSE Quanto dista da me la stella che illumina i volti sorridenti per la tua morte assurda. Non ho criteri per sondare i misteri dell'universo crudele che ti ha voluto eliminare per ancestrale vendetta. Ero lì muta, dinanzi alla foto del tuo sole al tramonto degli astri freddi come me in questo giorno ignobile. Di te resta solo un sospiro e la tua luce nel nero del cielo, lassù, con me, con noi e le stelle, sopra la crudeltà dell'ignoranza. (esecuzione di Jesse Jacobs, U.S.A., 1995) Dl MEMORIA IN MEMORIA E vago di memoria in memoria a cercare errori inesistenti a respirare crescite dolorose ancora quando per il tempo trascorso avevo sperato di non dovere morire più lentamente ogni giorno. PER UNA VOLTA Vita oggi lasciami stare; non voglio che mi scuoti, lasciami dondolare tra le liane dei miei pensieri, vuota, per una volta vuota, per non morire d'assedio. BOSCO DI LUNA Leggera mente riflessa nel tempo graffiata sul libro spenta dalle parole saltella e vaneggia nella nebbia e il bosco di luna la porta via. A CAVALCIONI DI UN ARCOBALENO Tintinnano i pensieri nel muto spazio, senza patema, incatenati ad un fastidio privo di definizione a cavalcioni di un arcobaleno. FOLLIA Perline infilate nella ragnatela folle dell'inespresso. Sola, guarda le sbarre compatendo gli assenti SOGNI DI PAURA Paura: lasciare una parte di te bambina; paura di non ritrovarti come sei, di dover guardare vecchie foto e piangere i ricordi; paura del nuovo canto dell'upupa cresciuta nel giardino fiorito di fiori nuovi, di verdi speranze di cambiamenti. Paura di realizzare un sogno e di non sognare più. SOGNANDO ... La pace del tempo lasciato nei muri a secco impregna la mia anima di voci. Sfioro una pietra decorata e rivivo nei miei antenati, sognando... RITORNO ALLE ORIGINI Parlano le pietre accarezzate dal maestrale e nella luce che si specchia su uno stagno tornano a vivere persone del passato. Ascolto lo struscio delle pietre del frantoio e le grida di capelli gessati, ritrovando una dimensione mai provata. Il sorriso dell'anima. AIX - EN - PROVENCE Manca la tua luce tra gli archi Paul e tu non amavi dipingere questo grigio. Respiro l'umidità della tua città allegra perché ho dentro i colori che la pioggia nasconde. E coloro di viola il cielo di giallo il mare di blu un gabbiano e spicco il volo con lui nelle nuvole di lavanda nel normale del mito io tavolozza di vita mentre meteo solo infondo mi permette d'esprimermi DANZERO' SENZA MASCHERA Per mille e mille Pascàl danzerò senza maschera, nuda, di ragioni altrui per imitare solo me stessa E penserò, Giacomino errante, a follìe di saline e di carriole per entrare in scena di nascosto, coperta di veli e senza nome cercando l'uno in centomila o centomila nessuno da rivestire dei miei se e dei miei ma per diventare drammaturgo di una commedia senza fine. Poesie di Terenzio Formenti Indice Vagabondo Il mio sé bambino A Marisa Passato Un pappo di tarassaco Nebbia Neve Toccare con gli occhi "ciò che non si può ricordare ..." Due gocce nel mare L'infinito Campo di grano con papaveri Una grigia giornate d'estate "debo inventarte amor debo inventarte" Una nuvola nel bosco dei pini Pioggia di stelle Ti tocco Nell'atelier dello scultore Lisbona aeroporto Budapest Una bianca piuma Hotel Furama Magie d'autunno Una bianca mano Vento d'autunno Scioglierò i fili di un arcobaleno Poesie di Terenzio Formenti VAGABONDO acqua e vento negli occhi sole nell'anima giro il mondo in cerca di me stesso l'altro... gli altri mi sorridono agli angoli delle strade IL MIO SE' BAMBINO stamane ti ho incontrato camminavo mani affondate nel giubbotto camminavi mani affondate nel giubbino eri alto un soldo di cacio ci siamo incrociati sul marciapiede della vita da sotto in su mi hai guardato da scugnizzo ho sentito che ci vedremo ancora A MARISA " avrò notizie di te se penetro nel sole " Paul Eluard avrò notizie di te se penetro nel sole nel magma dei vulcani coglierò il tuo colore ti cercherò nel fondo degli abissi nel mormorio del vento ti ascolterò adagiati sulla luna ci parleremo ci culleremo nell'occhio del ciclone perchè nel mondo dei sogni t'ho incontrata PASSATO foglie cadute che il vento turbinando ha raccolto e disperso una sola caduta nello stagno si è sciolta nell'acqua... evapora nel sole ora la pioggia ne intride pianti risa sogni UN PAPPO DI TARASSACO sogno un'erta strada di montagna un pappo volteggia felice davanti ai miei occhi d'un balzo m'accoccolo piccolo come un grano di senapa nella sua corolla notte e giorno volo nel cielo NEBBIA alito dell'uomo respiro del paesaggio gradita compagna per colui che imbacuccato nei suoi pensieri vive nel tepore della sua anima NEVE piccole bianche stelle volteggiano incantate nell'aria di un lampione arabeschi di trine ornamento di fiaba di alberi e pinnacoli coltre di stupore che affioca i rumori della vita prato... di bianca magia che invita a disegnare nell'ebbrezza volute di gioia TOCCARE CON GLI OCCHI sfiorare un prato verde a primavera accarezzare un campo di grano maturo lisciare dolcemente una pelle ambrata baciare non visto due labbra socchiuse tuffarsi nel profondo dell'anima cullarsi in due occhi verde mare "ciò che non si può ricordare e ciò che non si può dimenticare" Frank un silenzio carico di parole un dolore abbarbicato nella carne un sorriso su un volto che passa un sogno perso nella notte un arcobaleno che muore in una pozzanghera DUE GOCCE NEL MARE ogni goccia del mare gioca con la sua vicina e forse non la conosce L'INFINITO dune immense a perdita d'occhio di sabbia sabbia corallo il sole del tramonto le infuoca di colori di sogno un piccolo grande scarabeo nero arranca lungo il pendio un'orma di intricare zampette lo segue... a perdita d'occhio un'ombra lunga magica enorme lo precede... nel sole anche questo forse é l'infinito CAMPO DI GRANO CON PAPAVERI a Giulia le spighe meditano a capo chino han succhiato alla terra pepite d'oro zecchino i papaveri ballerine del vento trapuntano il campo di rosso fuoco fatemi un manto d'oro e di porpora per i miei sogni UNA GRIGIA GIORNATA D'ESTATE si attardano le nubi impigliate nel bosco dei pini sulle foglie d'una verde pianta greve cade la pioggia basse volano le rondini sopra i prati falciati di fresco quieto dorme il fieno sotto i teli " debo inventarte amor debo inventarte " Raul Gadea devo inventarti amor devo inventarti tra le gocce d'acqua che giocano sul vetro della mia finestra tra i granelli di sabbia che l'onda volta e rivolta sulla battigia tra le gemme che i primi tepori esplodono sul mandorlo tra le foglie d'autunno che turbinano nel cielo colori di magia tra i cristalli di nebbia che il primo sole cala sulla terra del mattino voglio trovarti amor voglio trovarti UNA NUVOLA NEL BOSCO DEI PINI ieri una piccola nube lasciato il suo cielo è venuta a trovarmi nel bosco dei pini noi ombre di sole e... d'alberi muti folletti inondati di luce giocammo a nascondino mi celavi il tuo volto ancora forse... agli astri rivolto selvaggio... un refolo geloso - alla mia mano a trattenerti tesa - ti ha rapita irato PIOGGIA DI STELLE questa notte una pioggia di stelle ha inondato il giardino una miriade di azzurri piccoli fiori occhieggia nel sole tra il verde del prato dal cielo un angelo ha seminato per me stelline... di sogno TI TOCCO ti tocco ti sfioro ti accarezzo ti plasmo con le mie mani ti incontro ai confini dell'anima forse passeggiamo insieme nei giardini dell'universo NELL'ATELIER DELLO SCULTORE fruga la notte ogni angolo della stanza e un raggio di luna paziente raccoglie frammenti ogni granello trova il suo vicino ogni scheggia la sua compagna intatto sembra ricomposto il masso ma della statua donata al sole dentro è rimasta l'impronta che la luna sola conosce LISBONA AEROPORTO lunghe ore da volti d'ogni colore scandite una maschera di clown portata dal viso d'una bimba nera m'interroga triste innamorati avvinti nella penombra dei loro sogni inconsci attendono un volo che li porti lontano per pochi spiccioli grandi un immenso orso di peluche stranito attende che il nastro cigolante gli porti la sua vuota valigia passi strascicati di vecchi che ancora cercano qualcosa da imprimere nei loro stanchi occhi ritmano il silenzio di questa eterna notte BUDAPEST UNA BIANCA PIUMA una bianca piuma persa nel cielo ad una tela di ragno avvinta oscilla contenta di non essere a terra caduta nuovamente nel cielo verrò a liberarti in un giorno di vento HOTEL FURAMA sigillato nella mia stanza di aria condizionata vivo mille occhi mi guardano e non mi vedono iridescenti gli specchi delle mie vetrate riflettono il nulla che ci separa e confonde vivi solo piccoli gnomi vestiti di luce sgorgano dalla terra e si arrampicano su facciate e pareti di negozi e grattacieli la "china town" di montreal ha liberato i suoi sogni MAGIE D'AUTUNNO al magico volo d'una foglia che cade stupito il tempo si ferma e attende UNA BIANCA MANO nella nera notte profonda un raggio di luna fruga la stanza il corpo i pensieri i sogni una bianca mano dona e chiede carezze dammi oh notte della luna i colori che tu sola vedi e io non ancora conosco VENTO D'AUTUNNO giocolieri d'autunno volano nel vento le foglie trasparenti di freddo salgono scendono impazzite rotolano ruzzolano ridendo risate di sole sulla terra dura di gelo SCIOGLIERO' I FILI DI UN ARCOBALENO scioglierò i fili di un arcobaleno a insipidi tramonti li mescerò ne intriderò il manto della notte macchie di dolore cancellerò a tristi giornate darò colore a disperati pianti darò speranza e tesserò un'amaca nella quale un giorno riposarmi cullato dal vento dell'eternità