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TERENZIO FORMENTI
POESIE PORTATE DAL VENTO (1987)


PRESENTAZIONE DELL'AUTORE
POESIE
NON HO TROVATO UN FOGLIO BIANCO
MASCHERE
FOGLIE
OMBRE CREATE DAL VENTO D'AUTUNNO
UN PAPPO DI TARASSACO
IL FONTANILE DI VAL DORIZZO
IL PASSERO
ALGHECHENGI
MONTE MADDALENA
OCCHI
"basta una candela per rischiarare il mondo"
"quello che i ciechi vedono"
DISCOTECA
UNA PIUMA NEL CIELO
"le campane dei colori"
" Noi. Ci ho riconosciuto. Noi. Me e te "
CAMPAGNA
"succede, a volte... il mondo diventa trasparente..."
OCCHI PER VIVERE
PARLARE SENZA AVER NIENTE DA DIRE
PICCOLO PETTIROSSO
GIARDINI SOTTO LA NEVE
CALICANTUS
CALLE DEL PORVENIR VIA DEL FUTURO

STRAPIOMBO SUL MARE
IL CORMORANO Dl CALA RATJADA
GIOCHI SUL MARE
L'INFINITO
"mani aperte come occhi"
LEPROTTO D'OSPEDALE
" cerco un nocciolo dentro al frutto "
" una stella dl giorno solo per pochi giorni "
SOGNI
VAGABONDO
" fatemelo vedere il cielo in un'unica stella "
"mi farò una casa nel vento "
RITORNO A CASA
IN FILOVIA
IL MIO SOSIA
MANDORLI IN FIORE SUI RONCHI
MAGNOLIA DI PRIMAVERA
GOCCE COME GEMME
PRIMAVERA N0N NATA
" avrò notizie di te se penetro nel sole "
"il fango canta perchè tutta la gioia è magica"
ATTESA
INCONTRO
CORPO
PELLE



PRESENTAZIONE DELL'AUTORE

"l'uccello si è confuso col vento"

Paul Eluard sono vento piego i mughi sul crinale del monte sono refolo selvaggio scateno la mia rabbia sulle spighe mature sono brezza accarezzo fili di tenera erba sono soffio di bimbo sulla prima tremula fiamma conosco colori e palpiti d'ogni piccola piuma


POESIE

poesie portate dal vento che passano che m'accarezzano senza lasciarsi afferrare che esplodono ed erompono dall'interno dell'anima che partono dai confini dell'universo e m'invadono mi travolgono trascinandomi nelle profondità dell'inconscio


NON HO TROVATO UN FOGLIO BIANCO

non ho trovato un foglio bianco ma ho incontrato un lembo di notte in questo buio ho scolpito i suoni ho disegnato i colori ho giocato con la luce ho inventato la gioia


MASCHERE

maschere maschere maschere maschere di cuoio maschere di ferro maschere di bronzo maschere di pelle maschere d'ombra ombre di maschere poesia anima senza maschera


FOGLIE

foglie di pallido tenero verde nate a primavera foglie di cupo alloro corona dei vincitori foglie d'argento di pioppi che stormiscono al vento foglie gialle rosse arancione manto di fuoco dell'autunno foglie che si alzano e turbinano nel cielo cavalcando un refolo selvaggio tappeto frusciante di oscure foglie calore alla terra nel duro inverno


OMBRE CREATE DAL VENTO D'AUTUNNO

una pianta sta perdendo il suo manto le foglie cadute giacciono gialle ai suoi piedi il vento le ha creato la sua ombra di luce


UN PAPPO DI TARASSACO

un'erta strada di montagna un pappo volteggia felice davanti ai miei occhi d'un balzo m'accoccolo piccolo come un grano di senapa nella sua corolla notte e giorno volo nel cielo


IL FONTANILE DI VAL DORIZZO

un branco di girini nuota allegro nel fontanile una faccia di bimbo boccia di vetro nella mano si specchia nell'acqua occhi sgranati code che s'accorciano zampe che si allungano piccole rane perfette tornano ogni anno al fontanile anch'io sono tornato ma l'asfalto l' ha inghiottito da tempo


IL PASSERO

sogno ad Anna pec pec pec un passero bussa alla finestra apro vola per la mia casa come sua si nutre di nulla disteso per terra come un cavallino dorme sembra morto spalanco la finestra invano tento liberarlo il passero non esce il mio sogno svanisce


"QUI GIACE LA MIA CIUINA"

nella gabbietta stava la mia cincia lei cinguettava io rispondevo un giorno mori in una piccola fossa la sotterrai e su una pietra scrissi "qui giace la mia ciuina" 24 Settembre 1933 Bagolino con la gabbietta andai nel bosco una cincia entrò le mie noci erano buone nella gabbietta stava la mia cincia io cinguettavo lei rispondeva


ALGHECHENGI

un rosso festone arancione taglia un cespuglio di rovi piccole lampade cinesi portano una scheggia di sole nel bosco autunnale alchechengi magico nome che suscita suoni di cose sognate perdute trovate


MONTE MADDALENA

fitta sulla città una grigia coltre di nebbia... e sereno quassù un'infinita distesa liscia come il mare morbida come neve un sole che tramonta... una luna che nasce fata dei miei piccoli anni bambini dammi una slitta e una renna... voglio raggiungere il sole ai confini della terra


OCCHI

sgranati nel volto d'un bimbo esprimete stupore offuscati da un velo di tristezza narrate storie d'antica nostalgia rappresi come acqua che raggela... implodete d'ira occhi donate un azzurro verde mare alla barca dei miei sogni

"basta una candela per rischiarare il mondo"

Jules Supervielle basta un sorriso per illuminare la notte basta una lacrima per inondare l'universo basta un respiro perché nasca un uomo


"quello che i ciechi vedono"

Paul Eluard I'odore d'un bosco bagnato il sapore del proprio esistere il calore di un raggio di sole il rumore del tempo che scorre la leggerezza d'un fiocco di neve... che trepido si scioglie sulla pelle


DISCOTECA

note ritmi vibrano fremono invadono... il corpo rutilanti luci tagliano squarciano inebriano magia di colori esplodono negli occhi dell'anima un'immensa marea di note ritmi luci colori esce nel mondo e dilata l'universo


UNA PIUMA NEL CIELO

un'enorme piuma grigia come l'inverno alta nel cielo vortica ondeggia sale scende ora piccola... si posa sulla mia mano con un soffio la ridòno allo spazio una parte di me sale con lei


"le campane dei colori"

Paul Eluard a Rita rosso attinia celata nello scoglio verde mare disteso ai miei piedi azzurro cielo immobile sospeso giallo prato di margherite al sole nero ossidiana tuffata nella pomice bianca armonia di colori che suonano... per un'Ave Maria che mai non tace


" Noi. Ci ho riconosciuto. Noi. Me e te"

Beppo spazzino in "Momo" di Michael Ende a Marisa in sogno t'ho incontrata confusi nell'inconscio camminavamo noi me e te ti ho guardata mi hai guardato ti ho riconosciuta mi hai riconosciuto ci siamo amati noi me e te


CAMPAGNA

fossi campi alberi fili d'erba il sole tramonta tutti tornano alle loro case i fossi i campi gli alberi i fili d'erba attendono... che il sole ritorni


"succede, a volte... il mondo diventa trasparente..."

Beppo spazzino in "Momo" di Michael Ende incontro un bimbo dentro gli vedo la mia voglia di giocare incontro una donna le scorgo dentro il mio mondo fatato incontro un uomo dentro gli leggo la mia storia infinita incontro il nulla mi accorgo che non esiste incontro il vento è bello lasciarmi portare


OCCHI PER VIVERE

occhi per entrare nelle profondità dell'anima occhi per inglobare un mondo che s'esprime occhi per accogliere un'offerta d'amore occhi per bloccare un respiro che nasce occhi per donare uno spazio infinito


PARLARE SENZA AVER NIENTE DA DIRE

a Piera parlare senza aver niente da dire comunicare in silenzio i bisogni dell'anima dar voce alle rughe del volto alle ciglia degli occhi agli angoli della bocca parlare tenendosi per mano tacere tenendosi per mano


PICCOLO PETTIROSSO

piccolo pettirosso che timido cerchi briciole di pane calore e vita che guardi mesto la neve che cade e cresce attorno a te che porti la tua rossa macchia volicchiando incerto sul bianco manto infido anche per te si scioglierà la neve anche per te sarà primavera


GIARDINI SOTTO LA NEVE

arcate di rami innevati navate di cattedrale orme di passi che raccontano storie di vita innamorati che stampano nella neve il loro amore eterno gnomi e folletti che si rincorrono nella bianca notte


CALICANTUS

un raggio di sole sbirciando tra fiocchi di neve esplode un fiore qua e là... sui rami del calicantus frammenti di tepore diffondono nell'aria briciole di profumo


CALLE DEL PORVENIR VIA DEL FUTURO

piloni radicati nel profondo praterie di gioia laghi di tristezza nuvole di speranza cascate di illusioni massi che rotolano delusioni cammino verso l'infinito


STRAPIOMBO SUL MARE

ali bianche di gabbiani toccate dal sole disegnati sul mare ali bianche di gabbiani ingrigite dall'ombra stagliati nel cielo ginestra abbarbicata alle rocce erica che scende a lambire le onde pini attoniti ... nel sole


IL CORMORANO Dl CALA RATJADA

cormorano filosofo cormorano goffo appoggiato sullo scoglio ci siamo parlati nel silenzio del mare paura tua d'un pericolo che incombe paura mia di un incanto che finisce un tuo tuffo ha rotto il nostro dialogo di te è rimasto un collo elegante che fende l'onda e un ricordo nell'anima


GIOCHI SUL MARE

refoli piccoli selvaggi s'inseguono sul pelo dell'onda lanciandosi negli occhi invisibili spruzzi di sale un gabbiano immobile sospeso si offre al vento aquilone bianco brividi di piacere fastidio increspano la pelle del mare


L'INFINITO

dune immense a perdita d'occhio di sabbia sabbia corallo il sole del tramonto le infuoca di colori di sogno un piccolo grande scarabeo nero arranca lungo il pendio un'orma d'intricate zampette lo segue... a perdita d'occhio un'ombra lunga magica enorme lo precede... nel sole anche questo forse é l'infinito


"mani aperte come occhi"

Paul Eluard mani che offrono una carezza mani che si tendono per chiedere mani che raccontano una storia mani... ...mani


LEPROTTO D'OSPEDALE

siede un leprotto sul mio tavolino gli occhi son umidi e teneri teneri i baffi son bianchi e morbidi morbidi le zampette azzurro rosa corrono in sogno


" cerco un nocciolo dentro al frutto "

Raymond Queneau cerco un nocciolo dentro al frutto cerco una verità dentro alla menzogna cerco un sorriso dentro a una lacrima un raggio di sole io cerco... in un cielo da tempesta


" una stella dl giorno solo per pochi giorni "

Paul Eluard una stella chiara in un giorno di sole una stella scura in un giorno di luna finché l'infinito le confonda in un buio di luce


SOGNI

nuvole lacrime luce stelle pianto rugiada nebbia rose libellule sogni di una notte d'ospedale


VAGABONDO

acqua e vento negli occhi sole nell'anima giro il mondo in cerca di me stesso l'altro... gli altri mi sorridono agli angoli delle strade


" fatemelo vedere il cielo in un'unica stella "

Paul Eluard occhi che mi guardate datemi una luce donatemi una stella in mille schegge la spezzerò e inventerò... il mio cielo


" mi farò una casa nel vento "

Bob Dylan mi farò una casa nel vento giocherò con le nubi mi poserò sul vecchio baobab mi confonderò con la sabbia del deserto fischierò fra le rocce canzoni d'amore e finalmente stanco adagiato sulle onde mi lascerò cullare... dolcemente


RITORNO A CASA

il pesco del Giappone è già sfiorito sospeso tra cielo e terra cammino incerto sopra una nuvola di petali rosa


IN FILOVIA

a Bruno due occhi che ti guardano senza vederti un volto che ti sfiora senza sapere di esistere anche per te un corpo che inconscio ti comunica calore una voce che non sentivi da anni


IL MIO SOSIA

ieri a specchio nella grande vetrata d'un ristorante ho incontrato il mio sosia interessato con beffardo sorriso mi scrutava da tempo non ci guardavamo così


MANDORLI IN FIORE SUI RONCHI

piccole bianche nubi dimenticate qua e là da un distratto temporale di primavera occhieggiano fra le case adagiate sui ronchi


MAGNOLIA DI PRIMAVERA

bianche ali di colomba bloccate nel cielo dal magico gesto di una mano... tesa


GOCCE COME GEMME

la mia piccola pianta dorme ancora nel giardino silente gocce come gemme iridescenti ornano i suoi esili rami il tenero verde dei germogli sta ancora svernando sulle bianche spiagge dei tropici 5 Aprile 1987


PRIMAVERA NON NATA

la mia piccola pianta più non dorme le iridescenti gocce gemme non erano ma lacrime lacrime per una primavera che per lei non nascerà 27 Aprile 1987


" avrò notizie di te se penetro nel sole "

Paul Eluard avrò notizie di te se penetro nel sole nel magma dei vulcani coglierò il tuo colore ti cercherò nel fondo degli abissi nel mormorio del vento t'ascolterò adagiati sulla luna ci parleremo ci culleremo nell'occhio del ciclone perchè nel mondo dei sogni t'ho incontrata


"il fango canta perchè tutta la gioia è magica"

George Barker gioia di pensare gioia di sognare gioia... di godere il sapore della mia esistenza anche oggi il fango può cantare


ATTESA

fiocchi di neve sospesi bianchi nell'aria due gocce si baciano trepide senza posarsi gli uragani immoti si fronteggiano nel cielo una parola... timorosa attende che un'altra la chiami alla vita


INCONTRO

due occhi un passo un gesto sospeso nell'aria un corpo un'anima un vestito il timbro sconosciuto d'una voce oggi... un altro nasce per me


CORPO

pori che ridono baciano respirano occhi assetati d'infinito mani che accarezzano plasmano ascoltano il respiro dell'anima


PELLE

pelle che catturi il sole che succhï gli umori della notte che respiri la brezza del mattino pelle di dialogo pelle di solitudine involucro di un'anima... che ama

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