un mare che ci narra le leggende dei popoli che lo amano e di quelli
che lo odiano
cercare tra le nuvole il volto della persona amata
una rondine che ci racconta le avventure del viaggio, fatto per tornare
da noi
un porcospino che ci racconta i suoi sogni
una stella che cadendo ci chiede di esprimere un desiderio
vedere l'arcobaleno in un cielo che ne è privo, o in una notte senza
stelle
augurare buona giornata ad una persona che ci guarda come per
chiedercelo
vedere le nuvole di un cielo che ci lascia a bocca aperta
sentire il sapore di un abbraccio che ci fa esistere
sentire che la primavera è nata anche per noi
accorgersi che l'autunno non è solo l'anticamera dell'inverno
il sorriso che illumina un volto che più non scorderemo
ricevere un grazie ed accorgersi che, forse, abbiamo fatto dono di un
frammento di noi
accorgersi che, forse, la felicità non è solo una variante temporanea
dell'infelicità
percorrere un sentiero di montagna, dove ognuno saluta ed è salutato
da chi incontra
accorgersi che "oggi" non è solo un giorno che viene prima di
"domani" e dopo di "ieri", ma che è il primo giorno della vita che avremo
da vivere
un fiore che ci canta una canzone d'amore
accorgersi che l'aria che sfiora il volto dell'altro sfiora anche il nostro e
viceversa
accorgersi che in una piscina, un fiume, un lago, un mare, l'acqua
che bagna il nostro corpo, bagna anche quello degli altri, di qualunque
colore esso sia
percepire il corpo che abbiamo dentro ai nostri vestiti
accorgerci che stiamo respirando e sentirlo come un dono
essere nella nebbia e sentirsene piacevolmente avvolti
accarezzare con gli occhi le piante, in compagnia del sole, della
pioggia, della neve, e della rugiada
ridere con l'acqua del torrente e con la pelle del lago increspata dalla
brezza
provare sulla propria pelle i brividi di piacere che prova la montagna,
frugata dalla falce del montanaro
frugare un bosco come fa il sole con le sue lame di luce
sentire la fragranza del fieno al sole e l'odore del bosco al primo
scroscio di pioggia,
ascoltare i rumori del bosco che si sveglia
arrischiarsi a fare quel passo che distingue l'accontentarsi dall'essere
contento
incontrare due braccia che ti accolgono e ti donano l'abbraccio
dell'universo
domandarsi se sempre la luna che noi vediamo è la stessa di quella
che vedono gli altri, o se talvolta può essere anche diversa
domandarsi se l'idea che è venuta a noi, anche se non ci sembra
"luminosa", possa essere ugualmente "una bella idea"
concedere qualche spazio al folle saggio che c'è anche in noi
dare qualche spazio anche all'uomo o alla donna delle caverne che
vive ancora in ognuno di noi
esercitarsi a scoprire che per incontrare la felicità... possibile bisogna,
forse, cercarla, chiederla, donarla, seminarla dentro di sè e negli altri e
attenderla sui percorsi che le sono abituali: i cinque sensi: vista, alla
scoperta del paesaggio visivo; udito, alla scoperta del paesaggio sonoro;
tatto, alla scoperta del paesaggio percettivo; gusto, alla scoperta del
paesaggio gustativo; odorato, alla scoperta del paesaggio olfattivo
si potrebbe aggiungere il sesto senso, alla scoperta dei sogni,
dell'inconscio, e dei linguaggi sconosciuti
altri percorsi possibili potrebbero essere: il corpo, la mente e
"l'anima"; le componenti fondamentali dell'universo: terra, aria, acqua,
fuoco; le arti: disegno, fotografia, pittura, poesia, scultura, musica,
danza ecc.
al tutto, forse, sarebbe opportuno aggiungere un po' di sana
disponibilità al sorriso, al riso, e all'arguzia.