[FORMENTI HOME PAGE]
[ABOUT THE AUTHOR & HOW TO CONTACT HIM]

AMORE IN POESIE antologia

di Terenzio Formenti

Questo libro stampato nell'anno 1994
è dedicato "alla donna, alla mia donna"

INDICE

Stampato in proprio
15 Aprile 1990 

PROLOGO

un piccolo

granello di sabbia

trasparente 

sulla battigia

accoglie 

e respinge 

talvolta 

con rabbia

il mare

il vento

il sole

e gli altri granelli

che ama



ora...

nella notte

dorme



il mare

il vento

la luna

e gli altri granelli

lo cullano

con amore



ma il sole 

non c'è 


PRESENTAZIONE DELL'AUTORE

sono vento...

mi nutro di nubi

             di pioggia

                di rugiada



sono gabbiano...

sfioro con le bianche ali

le spiagge dell'universo



sono fantasia...

vado correndo

folletto buono

tra i sogni

del giorno e della notte

sono realtà...

vivo abbarbicato 

come un mugo

sul crinale del monte



sono sole...

do tepore alle membra

intirizzite dalla paura



sono uomo...

  vivo d'amore


AMORE

come uragano

partito

dalle viscere della terra

e dai confini dell'universo

ti abbatti 

su un'anima che s'innamora



come vento

che scuote impetuoso

le cime degli alberi

la sconvolgi



poi risacca

che giochi

e rigiochi 

sulla battigia

l'accarezzi



  vorrei dar vita

  al bimbo

  che costruirà castelli



  vorrei dar forza

  all'onda

  che li dissolverà



  in un gioco

  senza fine





dal libro "Poesie nate d'estate"


L'ALTRO

ho visto l'altro

tra i veli

della prima lacrima



mi ha sorriso

gli ho sorriso



 

negli occhi dell'altro

riflesso

ho colto

il primo raggio di sole



ho giocato con l'altro

a nascondino con la luna



ho acceso

sul volto dell'altra

la prima scintilla d'amore



forse 

per me...

il paradiso

sono gli altri


MOMENTO D'AMORE

brezza primaverile 

di petali di pesco



brividi... 

di vento

che increspa

dolcemente

le onde



cavalli bradi

che l'estate impazzisce



onde che si avventano 

tra le rocce



ciclone

che trova

finalmente

il suo occhio

di pace


RAGGIO VERDE

raggio verde

che ti sveli all'uomo

che sa attendere

il ritorno 

del sole 

già tramontato



ti vedo 

al crepuscolo del giorno

quando la coscienza

allenta la sua presa...

per donarmi all'inconscio



t'incontro

al crepuscolo della notte

nelle frange dei sogni



ti sento 

nelle parole dell'uomo

quando l'emozione

ne partecipa il mistero



   ti vedo nell'azzurro...

   degli occhi

   della donna che amo 


" QUI GIACE LA MIA CIUINA "

nella gabbietta

stava la mia cincia



lei cinguettava

io rispondevo



un giorno morì



in una piccola fossa

la sotterrai

e su una pietra scrissi...

" qui giace la mia ciuina "





con la gabbietta

andai nel bosco



una cincia entrò

le mie noci erano buone



nella gabbietta 

stava la mia cincia



io cinguettavo

lei rispondeva





dal libro "Poesie portate dal vento"


" noi. ci ho riconosciuto. 
noi, me e te "

               Beppo spazzino in "Momo" 

               di Michael Ende

          

                                           a Marisa





nel sogno

ti ho incontrata



confusi nell'inconscio

camminavamo



noi 

me e te



ti ho guardata

mi hai guardato



ti ho riconosciuta

mi hai riconosciuto



ci siamo amati



noi...

me e te


" succede a volte... 
il mondo diventa trasparente...

               Beppo spazzino in " Momo "

               di Michael Ende





incontro 

un bimbo

        gli vedo dentro

        la mia voglia di giocare



incontro

una donna

        le scorgo dentro

        il mio mondo fatato



incontro 

un uomo

        gli leggo dentro

        la mia storia infinita



incontro

il nulla

        mi accorgo 

        che non esiste



incontro

il vento...

        è bello

        lasciarmi portare


" parlare senza avere niente da dire "

                                        (Paul Eluard)



parlare...

senza aver niente da dire



comunicare 

in silenzio

i bisogni dell'anima



dar voce

alle rughe del volto

   alle ciglia degli occhi

agli angoli della bocca



parlare 

tenendosi per mano



tacere...

tenendosi per mano




GIARDINI SOTTO LA NEVE

arcate di rami innevati

navate di cattedrale



orme di passi

raccontano

storie di vita



innamorati

stampano nella neve

il loro amore eterno



gnomi e folletti

si rincorrono

nella bianca notte


VAGABONDO

acqua e vento

negli occhi



sole nell'anima



giro il mondo

cercando me stesso



l'altro

mi sorride

agli angoli delle strade


" mi faro' una casa nel vento "

                               (Bob Dylan)



mi farò 

una casa nel vento



giocherò

con le nubi



mi poserò 

sul vecchio baobab



mi confonderò

con la sabbia del deserto



fischierò 

tra le rocce

canzoni d'amore



e finalmente stanco



adagiato sulle onde



mi lascerò cullare



dolcemente


NEL BUS

due occhi

  che ti guardano  senza vederti



un volto

  che ti sfiora

  senza sapere

  che esiste

  anche per te



un corpo

  che inconscio

  ti comunica calore



una voce

  che non sentivi

  da anni


" avro' notizie di te 
se penetro nel sole "

                        (Paul Eluard) 



avrò notizie di te

se penetro nel sole



nel magma dei vulcani

coglierò il tuo colore



ti cercherò

nel fondo degli abissi



nel mormorio del vento

ti ascolterò



adagiati sulla luna 

ci parleremo



ci culleremo

nell'occhio del ciclone



perchè 

nel mondo dei miei sogni

ti ho incontrato 


CORPO

pori 

che baciano

        ridono

        e s'inebriano



occhi 

assetati di infinito



mani 

        che accarezzano

                plasmano           

                   sentono...



il respiro dell'anima




PELLE

pelle che catturi il sole
che succhi 

gli umori 

della notte 



che respiri

la brezza

del mattino



pelle di dialogo



pelle di solitudine



involucro

di un'anima

che ama


CORPO DI BIANCA BETULLA

bianca betulla



il vento d'autunno

dirada 

le tue foglie gialle

trasparenti

nel sole  



i tuoi rami

il tuo tronco

il tuo intero corpo

si offrono ormai

al gelido inverno


TAPPETO DI FOGLIE D'AUTUNNO

tappeto

di foglie rosse

macchia vermiglia

che scalda

una fredda giornata d'autunno



tappeto

di foglie secche

dolce giaciglio

d>



Transfer interrupted!

lido sole dal libro "Aquiloni"

CORSO MAGENTA
GIARDINI IN UNA SERA DI NEBBIA

evanescenti ombre

nascono... dal buio



lampioni 

camminano 

immobili

portando folate 

di pallida luce



innamorati



avvolti nel soffice manto

si respirano

l'anima


UNA LUCERTOLINA NEL MIO STUDIO

è inverno



timida

una lucertolina...

sotto la porta

s'insinua

  

la testa

dolcemente 

accarezzo 

 

con languidi

occhi socchiusi

mi dice

- perché 

si entra 

da te?



non so...

oh forse 

in cerca di calore



sbattendo 

gli occhietti assonnati



sul tappeto

s'acquatta...

finalmente

beata           


CATTURARE LA LUCE

catturare la luce

la luce dei tuoi occhi

             del tuo corpo

          della tua anima



catturare la luce

        

catturare il mistero... 

della tua luce


" ombra e' ogni essere che fugge "

                                (Raymond Queneau)





seguo

pazientemente 

la mia ombra



sotto il sole

nel buio

nel vento

nella pioggia



non lascerò 

che fugga 

la mia ombra



io

le appartengo


AGGRESSIVITA'

urla

graffi

morsi



in un abbrancarsi

che distrugge



dolcezza 

baci

carezze

in un abbraccio d'amore


LENINGRADO

notti bianche

notte d'armonia

crepuscolo... 

di nostalgia





sulle scale

di una chiesa sconsacrata

un rito si compie



malinconico

canta...

un uomo

la sua storia



respira

una fisarmonica 

le sue note



di persone

un coro 

accorda

muto

i suoi sguardi 


TRA LA FOLLA

                a Marisa





camminavi

davanti a me

tra la folla



ti ho guardato

intensamente



per un attimo

eterno

ho temuto

che tu 

non mi sentissi



mille occhi

ti vedono



ma i miei

ti guardano

con amore


SUL METRO' DI LENINGRADO

                                a Marina





mi hai sorriso

ti ho sorriso



e mi hai ceduto

uno spazio

accanto a te



scritta 

nella tua lingua

ti ho dato una poesia

un frammento della mia anima

che tu potessi cogliere



ora

con la penna

che mi hai donato

ti sto dedicando

questi versi 


LA FIORAIA DEL MERCATO DI KHABAROVSK

sono venuto a te

per comprare una rosa

alla donna amata



e tu

me ne hai fatto dono



forse

un fiore

non si compra

nè si vende



lo si passa 

con amore



dalla terra 

alla donna


NATASCIA

con la primavera

negli occhi

 

come un'ombra

seguivi tuo nonno



bambina siberiana



attorno 

alle tue esili spalle

in dono

ho annodato un foulard



con un grazie

ridente nel tuo sguardo

donna

ti sei allontanata 



donna    siberiana 


HO ASCOLTATO LA LUCE

ho ascoltato la luce



l'esplosione dei fuochi lontani

        di una festa sconosciuta



        il frusciare delle lucciole

        in una calda notte d'estate



                il balbettio di una candela

        al capezzale di un ammalato



e ora



donna



mi lascio cullare

nella luce dei tuoi occhi



ninna nanna d'amore


PERSONA VIVA

bocca 

che parla

si stupisce... 

e bacia

pelle 

che vibra

i palpiti dell'universo



cuore

        utero chiuso

        e nido a cielo aperto       


FRAMMENTI DI FELICITA'

lo sguardo intenso

d'una donna



una mano calda

che ti partecipa

la vita



un corpo

nel sole

su una spiaggia bianca



un sorso d'acqua

che placa

la tua sete infinita



un respiro d'amore

   nel quale perdersi



un abbraccio d'amore

   nel quale trovarsi


TOCCARE CON GLI OCCHI

sfiorare

un prato verde a primavera



accarezzare

un campo di grano maturo



lisciare dolcemente

una pelle ambrata



baciare non visto

due labbra socchiuse



tuffarsi

nel profondo dell'anima



cullarsi

in due occhi verde mare 


" debo inventarte amor 
debo inventarte "

                  (Raul Gadea)



devo inventarti amor

     devo inventarti



tra le gocce d'acqua

    che giocano 

    sul vetro della mia finestra 



tra i granelli di sabbia

    che l'onda 

    volta e rivolta sulla battigia   



tra le gemme

    che i primi tepori 

    esplodono sul mandorlo



tra le foglie d'autunno

    che turbinano nel cielo 

    colori di magia

 

tra i cristalli di nebbia

    che il primo sole  

    cala sulla terra del mattino  



voglio trovarti amor

       voglio trovarti                                


GOCCE SUL MIO VETRO

cade

la prima goccia

sul mio vetro



attente

le altre 

si fanno

strada





ora

impazzite

corrono

si sfiorano

si accarezzano...

si amano



piccole gocce

sul mio vetro                                   





dal libro

"Foglie sparse"


UN FLAUTO

soffio dell'universo

fischia

ulula il vento tra le rocce



svegliata dal letargo

assonnata risponde una marmotta



suona 

il pastore

un malinconico flauto



e le note

fatte respiro dell'uomo

baciano il gregge

rotolano

per valli e dirupi

e si perdono...

nell'armonia del silenzio


TI SENTO

ti sento

ti vedo

ti sfioro con lo sguardo

ti tocco con i miei occhi



mi accorgo

che ti sto respirando



dammi un cenno



che io possa sentire

che esisto anche per te

Su questa poesia il compositore Juan Baladán Gadea ha creato una "romanza" per chitarra e violino.

" tutti i colori 
che tu hai nella mente
io te li faro' vedere 
e tu li vedrai brillare "

                                  (Bob Dylan)



forse



non conoscevi

i colori

della tua mente



e mi hai inventato

perché io

te ne facessi dono



insieme 

abbiamo peregrinato



   il tuo mondo

   il mio mondo 

   il nostro mondo



e ora



i nostri colori

hanno imparato a giocare



e ancora non si conoscono


QUANDO MI TUFFO IN MARE

quando 

mi tuffo



l'onda

del mare

degli oceani 

accarezza il mio corpo

e quelli che incontra

nel suo eterno fluire



quando

m'accorgo

di respirare



l'aria del cielo

accarezza la mia anima

e quelle che incontra

nel suo peregrinare



quando 

le mie parole

si spengono nel vento



il vento

le trasfonde

nell'armonia

dell'universo    


LIBERTA'

libertà

nata dalla schiavitù

nella notte dei tempi





amo

gli spazi 

infiniti    



le spiagge 

assolate 

bianche

a perdita d'occhio



i deserti senza fine

confusi dalle tempeste



amo

le steppe

battute

dal vento

nella notte

nera

senza stelle



   cerco un amore

   nel quale perdermi



   per incontrarti


" essere con se' 
davanti a un foglio bianco "

                                      (Paul Eluard)



disegnare immagini

  con la piuma di un passero



dipingere l'orizzonte

  con un raggio di sole



sognare un volto

  dagli occhi ridenti



comporre

  una canzone d'amore


" quando ti bacio
per farti sorridere "

                          (R. Tagore) 



ho sete di sorrisi





sono fata



con un tocco

li invento 

sulla maschera 

delle cose



sono folletto



con uno sberleffo

li accendo

sul volto degli uomini





quando ti bacio 

per farti sorridere



l'universo si accende

di mille colori



le fantasie del giorno

e i sogni della notte

li donano alle anime assetate                  


" ho ricevuto il mio invito 
alla festa di questo mondo "

                                           (R. Tagore)



eran due occhi azzurri

caldi

infiniti

morbidi



e abbiamo

cominciato a giocare



di gioco in gioco

ho conosciuto l'amore



di carezza in carezza

ho conosciuto il gioco



e ora il mondo

è diventato festa



e la festa amore

e l'amore mondo


DUE GOCCE NEL MARE

ogni goccia

del mare

gioca

con la sua vicina



e forse



non la conosce                                          


RISVEGLIO POST ANESTESIA

mi stai vegliando

e io

attendo il mio risveglio



ti vedo già

ma i miei occhi sono chiusi

e immobili 

sono le mie mani



mi parli

e non ti sento



ti parlo

e non odo

il suono 

della mia voce



ti porgo una mano

ma essa 

non giunge

fino a te



mi offri qualcosa

ma invano

tento di afferrarlo





vedo i tuoi occhi

che mi guardano



ma sono ancora

solo

gli occhi

dell'anima 


" se mi ami, amore mio,
perdona la mia gioia "

                              (R. Tagore)



talvolta

la mia gioia

ti spaventa

 

amore mio



nasce dal nulla

e si nutre di poco





di larve invisibili

che il vento trasporta



di frammenti di paura 

che si fondono in tepore



di briciole di serenità

cadute

dalla mensa dei poveri



  di un raggio di sole

  che risveglia lucciole

  addormentate 

  in gocce di rugiada



se mi ami

amore mio

perdona la mia gioia                                    


RIDERE INSIEME

sorridere

di complicità

dolcemente



ridere 

con l'eco

della chiostra

dei monti



risata argentina

che saltella

di roccia in roccia



amoreggiare

piano

e furtivo


" datemi lo specchio:
li dentro io leggero' "

                              (Shakespeare)



leggerò le rughe del mio volto

i sogni della donna amata

le nuvole 

che danno vita al cielo

le stagioni 

che rendono nuova la terra 



leggerò l'alito di un bimbo

che gioca con il suo respiro



e la patina del tempo

che lo adombra                                          




VEGLIA D'OSPEDALE

nera la notte

bianchi i fantasmi



nero nel buio 

il dolore





con i colori 

dell'arcobaleno

dipingerò una notte



e 

a te

donna

ne farò dono



in un giorno di primavera


" dimentico, sempre dimentico
che non ho ali per volare "

                                           (R. Tagore)



dimentico  sempre dimentico

che non ho ali per volare



e ogni notte

sfioro nei miei sogni

i gradini

della scala della vita



che importa

se non ho ali per volare



come vento

che ha un corpo

scosto

i fili d'erba

del prato



come brezza

che ha mani 

colgo

i fiori nel campo



come vento del sud

do calore

a chi ha tanto freddo



nell'anima                                                


IL CANTO DELLA PIETRA

ho udito il tuo canto

camminando

tra le sette città di Troia



ho sentito la tua voce

abbacinato dal sole

fra le colonne del Partenone



ho colto il tuo riso soffocato

tra i sassi

di un ruscello di montagna



odo il vento

intessere 

canzoni d'amore e di rabbia

tra le rocce

della mia valle



e l'universo che vive


UOMO

uomo

il tuo nome

é donna



ombelico dell'universo



anima della carne

carne dell'anima



sole e pioggia

tempesta e rugiada



caleidoscopio delle emozioni

occhio del ciclone                                        


RESPIRARE CON TE

respirarti



respirare con te

    la brezza del mattino

    la calma del meriggio

    gli umori della notte



respirare con te

    il vento 

    che fischia libero

    fra le gole dei monti



riempire insieme

gli spazi dell'universo


IL MIO SE' BAMBINO

stamane 

t'ho incontrato



camminavo



mani affondate

nel giubbotto



camminavi



mani affondate

nel giubbino



eri alto

un soldo di cacio



ci siamo incrociati

sul marciapiede della vita



da sotto in su 

mi hai guardato

da scugnizzo



temevo 

di perderti

ma

ho sentito



che ci vedremo



ancora                                                                


" TU NOMBRE ES BRISA "
IL TUO NOME E' BREZZA

                      (Juan Baladán Gadea)



Il tuo nome é rugiada



che i miei pori bevono

giocando con i tuoi



il tuo nome é vento



che scompiglia 

le foglie dell'universo

portandole a me



il tuo nome é luce



che squarcia 

le tenebre della notte

riempiendola di magia



il tuo nome é pace



che scatena tempeste

e dona brividi di rugiada


A MARISA

grazie



per le cose

colte nei tuoi occhi



per le giornate di sole

       le burrasche

       le nuvole

       i crepuscoli



    per i sogni

        le sensazioni

        le emozioni

   

grazie...

    per il volto degli altri

    riflesso nel tuo



    come dono                                          


" sigue siendo magico el mundo " 
continua ad essere magico il mondo

                                 (Roberto Genta Dorado)

magia 

di un sogno

che mi confonde

con le stelle



  di una luce 

  che m'illumina 

  d'infinito



di un pianto

che m'inonda di pace



   di un sorriso 

che mi  immerge 

nel sole


TI LASCERO' UN AQUILONE

quando me ne andró

ti lasceró un aquilone



un aquilone che freme nel vento 



legato perché libero



libero

perché tu 

ne tieni la fune



ti lasceró un aquilone



sará la mia ultima poesia



forse 

per te

non sará la prima       


© Copyright by Terenzio Formenti Via Ragazzoni 17 I 25123 Brescia, Italia; Tel. e Fax 0039/30/3365511
Chi desiderasse comunicare con l'autore, per partecipare i suoi giudizi, impressioni o perplessità, è pregato di farlo, per telefono, al numero riportato sopra, o per fax, o per posta o per posta elettronica.
Come pure chi desiderasse fare fotocopie da partecipare agli amici può ritenersi autorizzato dall'autore.