7 - Notizie sintetiche

Elenco dei vocaboli più comuni usati in gnomonica raggruppati per affinità:

Quadro:

Quadro o quadrante: è la superficie dove viene tracciato il disegno o griglia dell'orologio. Vi sono quadri orizzontali, verticali e inclinati. Frequentemente questi quadri hanno una cornice variamente decorata.
Quadro declinante: è un quadro verticale che non è rivolto esattamente a Sud, perciò può essere declinante a Est oppure a Ovest; quando è rivolto esattamente a Est o a Ovest si dice anche "polare". A volte un quadro rivolto esattamente a Sud si dice "non declinante".
Declinazione gnomonica: è l'orientamento di un quadro verticale rispetto ai punti cardinali, in pratica si dice solo "declinazione" (simbolo d). Purtroppo il termine declinazione (simbolo D) è già usato per il Sole, perciò per non creare malintesi a volte si usa il termine "angolo azimutale del quadro" (sigla mnemonica ZQ). L'angolo azimutale si definisce con l'angolo che una retta perpendicolare al quadro forma col Sud e si esprime in gradi partendo da Sud fino a 180°E e 180°W. Nelle formule 180°W si scrive: -180.
Inclinazione: è l'angolo che il quadro forma con una linea verticale (simbolo I) e si esprime in gradi partendo da 0° (quadro verticale) fino a 90° (quadro orizzontale). Nelle formule la sigla "I" non risalta bene perciò a volte si usa la sigla "IQ" (inclinazione quadro). L'inclinazione può assumere anche un valore negativo. Orologi con quadro inclinato sono rari.

 

Gnomone:

Gnomone o stilo: è quell'attrezzo usato per produrre l'ombra sul quadro (tecnicamente parlando, il vocabolo "gnomone" indica solo l'estremità dell'attrezzo). La parola gnomone dovrebbe derivare dal greco perchè contiene la radice del verbo "gnozi". Nel nostro caso gnomone = oggetto per conoscere le ore. A Delfi, sul frontale del tempio di Apollo era stata scolpita la frase GNOZI SEAUTON (conosci te stesso).
Foro gnomonico: è quel disco con un foro centrale che si mette all'estremità dello stilo per attenuare l'effetto penombra.
Altezza Gnomone: è la distanza dell'estremità libera dello stilo o gnomone dal quadro, oppure la distanza del foro gnomonico dal quadro (sigla mnemonica GN). Questa distanza viene anche detta "ortostilo" e nei quadri verticali "falso stilo".
Punto Gnomonico: è l'estremità libera dello stilo o gnomone, oppure il foro gnomonico (sigla mnemonica PG). Nella gnomonica si considera PG il centro della rotazione apparente del Sole agli equinozi.
Punto Base gnomone: è la proiezione del punto gnomonico PG sul quadro (sigla mnemonica PB). Tutti i punti da riportare sul quadro, tramite coordinate cartesiane o diversamente, hanno come riferimento "zero" il punto base PB.
Punto Fuoco: è il punto dove convergono tutte le rette orarie e cade di solito sulla linea meridiana (sigla mnemonica PF). E' anche il punto di innesto del tipo di stilo parallelo all'asse terrestre. A queste regole fanno eccezione gli orologi polari . Questo punto viene anche detto centro o fuoco dell'orologio, oppure punto eclittico.
Punto Equinoziale: è il punto dove cade l'estremità dell'ombra dello stilo alle ore 12 dei due giorni equinoziali; coincide inoltre con l'incrocio della "linea equinoziale" con la "linea meridiana" (sigla mnemonica PE).

 

Linee:

Linea Meridiana: è quella linea che, nei quadri orizzontali, va da Sud a Nord, mentre nei quadri verticali è verticale (sigla mnemonica LM). Su questa linea cade l'ombra dello stilo al mezzogiorno vero del luogo. Inoltre, nella maggior parte dei casi, lo stilo viene innestato su questa linea dove si trova il punto fuoco PF.
Linea Equinoziale: se nel giorno dell'equinozio segniamo il percorso dell'estremità di un'ombra qualsiasi proiettata su un piano orizzontale, scopriamo che questa segue un percorso rettilineo che va da Ovest a Est. Questa è la linea equinoziale (sigla mnemonica LE). Questo fatto permette di tracciare su un piano (senza l'aiuto delle stelle) i quattro punti cardinali.
Linea diurna: è il percorso tracciato dall'estremità dell'ombra dello stilo o gnomone durante l'arco della giornata; a seconda dei casi ha un andamento parabolico, iperbolico, ellittico, circolare o rettilineo; in quest'ultimo caso si chiama anche linea equinoziale.
Rette orarie: sono quelle linee che indicano le ore sul quadro e che convergono nel punto fuoco PF. Vi sono anche rette per le mezze ore e in alcuni orologi anche per i quarti d'ora.
Lemniscata: è una particolare linea curva a forma di "8" che indica il tempo medio (TM) normalmente si trova sovrapposta alla retta oraria delle 12.
Equazione del tempo:
è una serie di dati usati per trasformare il tempo vero in tempo medio, a volte, questi dati, si trovano raccolti in una tabella disegnata a fianco del quadro.
Base stilo o sottostilo:
è una linea che rappresenta la proiezione dello stilo sul quadro. Serve principalmente per dimensionare la dima di supporto dello stilo (sigla mnemonica BS).

 

Tipi di orologi:

Orologio direzionale: è il classico orologio solare che può essere orizzontale, verticale o inclinato. Si distingue dagli altri tipi perchè, se opportunamente disegnato, diventa anche un calendario indicando i mesi zodiacali.
Orologio azimutale: è un tipo poco diffuso e quasi sempre orizzontale. Si distingue dagli altri tipi perchè si basa sull'angolo azimutale del Sole per segnare le ore. Questo angolo varia col variare della declinazione, perciò per leggere questo tipo di orologio è necessario sapere grosso modo la data.
Orologio analemmatico: è una variante del precedente tipo. Si distingue per il suo quadro molto semplice ma richiede, come rovescio della medaglia, lo spostamento dello stilo in base alla data.
Orologio di altezza: è un tipo portatile molto diffuso nel passato. La lettura delle ore si basa sull'altezza del Sole; questa è legata alla declinazione perciò, anche per questo tipo di orologio, è necessario conoscere la data per poter risalire al tempo segnato. La sua caratteristica peculiare consiste nel fatto che non serve orientarlo rispetto al Nord, basta tenerlo perpendicolare e ruotarlo verso il Sole.
Orologio equinoziale: è un tipo poco diffuso ed è una variante del tipo direzionale. Ha il quadro semplicissimo perchè parallelo all'equatore (viene detto anche "equatoriale"). Infatti le rette orarie sono tutte distribuite in cerchio con intervalli angolari uguali.
Orologio polare: è una variante del tipo direzionale, ha il quadro rivolto a Est oppure a Ovest. Questo orientamento fa sì che lo stilo e il piano del quadro siano paralleli all'asse terrestre e le rette orarie parallele fra loro.
Orologio universale: può essere di tipo direzionale, equinoziale oppure di altezza con regolazione dell'inclinazione del quadro o dello stilo per essere usato in qualsiasi luogo perciò è portatile.


prossimo capitolo:   8 - Costrusione di un orologio universale   Indice