Lo scudetto del Torino |
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Era come vedere una macchia granata che si muoveva compatta sul campo, avanti e indietro. Il Torino guidato da Gigi Radice era un collettivo armonico, con uno spirito indomito e un gioco entusiasmante, aggressivo, tutto pressing e raddoppio di marcature, che incantava i tifosi e toglieva il fiato agli avversari. Il suo complesso era compatto, una squadra logica, razionale e ordinata, con difesa attenta, centrocampo ben amalgamato e davanti due attaccanti micidiali (36 gol in due). A difendere la rete un portiere agile e scattante, elegante e temerario, il "Giaguaro" Luciano Castellini. In difesa "Faina" Roberto Salvadori un terzino di fascia rapido e preciso, il duttile Nello Santin terzino, stopper e libero secondo necessità, forte nell'anticipo e nelle respinte sui palloni alti, Roberto Mozzini uno stopper potente con grande senso dell'anticipo ed eccellente colpo di testa, anche in propensione offensiva, e il libero Vittorio Caporale, 29enne reduce da 4 campionati nel Bologna in cui era stato poco e male utilizzato, decisivo per l'assetto della difesa, senza dubbio la sorpresa della stagione. In mezzo al campo l'esordiente "settepolmoni" Patrizio Sala, un mediano inesauribile, il regista, "Piedone" Eraldo Pecci, che teneva la bacchetta in mano e dirigeva le operazioni sapendo quando tenere il pallone e quando smistarlo, l'elegante Renato Zaccarelli, testa alta e lancio millimetrico ma anche tempra di combattente. In attacco, Claudio Sala, il "poeta del gol", trasformato da Radice in attaccante di fascia. Formidabili le sue lunghe, inarrestabili, avvolgenti discese sino ad arrivare al fondo e crossare per il gol. Quasi sempre sicuro, persino "banale" di due spietati cecchini : Paolino Pulici, "Puliciclone" e Francesco "Ciccio" Graziani, i "gemelli del gol". Grandissimi attaccanti con caratteristiche differenti che riuscivano magicamente ad integrarsi. Pulici era l'idolo della Curva Maratona, potenza dirompente, scatto capace di sradicare l'avversario diretto e grandi acrobazie. Graziani era dotato di grande potenza fisica e immensa generosità da lui messe costantemente al servizio della squadra. I rincalzi: il portiere Romano Cazzaniga, i terzini Fabrizio Gorin e Marino Lombardo, la mezzala Giovanni Roccotelli, l'attaccante Salvatore Garritano. |
La rosa | Le presenze | I gol |
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Luciano Castellini |
29 | -21 |
Nello Santin | 25 | - |
Roberto Salvatori | 30 | - |
Patrizio Sala | 30 | - |
Roberto Mozzini | 29 | - |
Vittorio Caporale | 28 | - |
Claudio Sala | 29 | 1 |
Eraldo Pecci | 29 | 2 |
Francesco Graziani | 29 | 15 |
Renato Zaccarelli | 28 | 4 |
Paolino Pulici | 30 | 21 |
Romano Cazzaniga | 3 | -1 |
Marino Lombardo | 3 | - |
Fabrizio Gorin | 12 | 1 |
Salvatore Garritano | 5 | 1 |
N.B.Paolino Pulici con 21 reti vince la classifica dei marcatori. |