GRUPPO DELL'ALMANACCO POPOLARE |
Sorto in seguito al distacco di un gruppo di cantanti-operatori dal Nuovo canzoniere italiano, distacco avvenuto nel 1966, l’Almanacco popolare si caratterizzava come una formazione aperta a vari collaboratori ruotanti attorno a Sandra Mantovani e a Bruno Pianta e vicini alle elaborazioni teoriche di Roberto Leydi. Durante il primo Folk festival di Torino i futuri componenti del gruppo ebbero modo di conoscere Ewan MacColl,
dal quale furono invitati a una tournée in Gran Bretagna che si rivelò un’esperienza fondamentale per la loro formazione. In seguito (1967), con la denominazione di
Nuova compagnia dei rozzi, presero parte a dei concerti al Piccolo teatro di Milano e alla Biennale di Venezia, in collaborazione con un gruppo specializzato in musica antica guidato da Pietro Verardo. Qualche tempo dopo si staccarono dal gruppo Marcella Mariotti e Hana Roth mentre si aggiunsero Giuseppe ed Enrico Sassoon, Moni Ovadia, Eva Tormene e fu allora che fu assunta la denominazione di
Almanacco popolare. Altri cambiamenti nell’organico furono determinati dall’inserimento, nel 1971, di Cristina Pederiva;
successivamente hanno collaborato con il gruppo Stefano Cammelli, Antonella Ansani e Giuliano Prada mentre nel contempo si faceva sempre più intensa l’attività concertistica.
L’Almanacco popolare si è caratterizzato per la fedeltà con cui
veniva riproposto il materiale canoro e strumentale che veniva sempre studiato sui modelli originali, il che
era reso possibile dal grosso lavoro di ricerca portato avanti con molta serietà dai singoli componenti del gruppo. |