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1 - Da Borghetto al passo del Bardellone

Aggiornamento: giugno 2000
Percorso
Dalla piazza alberata di Borghetto Vara, da dove partono le corriere, si entra sull'Aurelia in direzione La Spezia.
Dopo circa duecento metri, superata una chiesetta, si prende a destra via Ripalta e si svolta ancora a destra immediatamente in via Redarena.
Si prosegue pianeggiando dapprima su asfalto, poi su sterrato. La stradina costeggia il rio Redarena ed ogni tanto lo attraversa. Si trascura una sterrata in salita a destra (km 3.5) e si prosegue sulla strada che inizia a salire a tornanti.
Si raggiungono delle case dove si incontra l'asfalto (km 5). Si sale a destra per superare un valico e scendere alla provinciale. Si scende a sinistra fino a Casale e poi a Pignone (km 10).
All'incrocio si svolta a destra per Levanto e si prosegue in salita fino all'incrocio a destra con una piccola asfaltata (km 14,2) indicata per monte Albereto. In salita si superano vari gruppi di case per raggiungere un punto in cui la strada scollina (km 17,5). Si prosegue in discesa a cui segue una breve risalita e si scende ad un incrocio (km 18,6).
Qui si segue l'ampia sterrata a destra, con vista su Levanto. La strada scende leggermente fino ad una cappella, poi pianeggia fino ad un bivio dove si riprende a salire (km 19,5)
Si arriva così al passo Bardellone (km 21,7), zona prativa da dove passano molti percorsi.
Dislivello:  circa 700 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni:  Il passo del Bardellone è al centro degli itinerari situati sulle montagne che separano la bassa Val di Vara dal mare. Lo ritroveremo in altre occasioni.

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2 - Dal Passo del Bardellone a Borghetto, via Cassana

Aggiornamento: giugno 2000
Percorso
Dal passo del Bardellone si procede verso ponente. Dopo alcune centinaia di metri si arriva ad un marcato bivio dove si va a destra. La buona sterrata sale per un primo tratto di circa 2 km, poi inizia a scendere.
La discesa prosegue ininterrotta e divertente fino ad arrivare all'asfalto ed alla piazza di Cassana (km 9). Qui si scende a destra per arrivare ad incrociare la provinciale che si prende in salita a destra.
Si prosegue in salita fino ad un punto in cui si inizia a scendere, a destra le case di Faggiona (km 12,2). Qui occorre prestare attenzione ad imboccare la stradina che scende a sinistra.
Dopo poche centinaia di metri si arriva ad una cascina dove si segue la strada a sinistra (cartelli di strada privata). Arrivati ad un piccolo slargo si scende per la strada di destra, si percorre una breve risalita al termine della quale si scende definitivamente sulla strada a destra.
La discesa termina sulla strada che costeggia il rio Redarena (km 13,7). La si segue a sinistra. La strada prosegue nel bosco, quasi in piano; attraversa più volte il rio e termina a Borghetto Vara (km 17,5).
Dislivello: in discesa circa 600 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: Divertente discesa, altri itinerari sono possibili.

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3 - Salita da S.Pietro Vara al monte Verruga, via Tavarone

Aggiornamento: giugno 2000
Percorso
Dal centro di S.Pietro si imbocca la stradina con indicazione Saltarana. La stradina sale asfaltata, raggiunge e supera Saltarana e prosegue raggiungendo località m. Pelato dove inizia lo sterrato.
Prosegue in discesa e poi risale e conduce a Tavarone dove si ritrova l'asfalto. Superate le case si raggiunge la strada principale dove si scende a destra.
La ripida discesa conduce ad un ponte (loc Molin Cornaio; km 9.8) dove si devia a sinistra in salita per Colli. Raggiunto il paesino si prosegue la salita a sinistra. L'asfalto e la salita terminano contemporaneamente.
Inizia un tratto pianeggiante con tratti in salita ed altri in discesa che si inoltra nella valletta. In prossimità del passo la strada inizia decisamente a salire e porta al passo del Bocco (km 16.3).
Crocevia di percorsi.
Dal Passo si va destra, in salita, per la sterrata che raggiunge il colle Arena e si trasforma in sentiero. Si prosegue con qualche difficoltà sul sentiero che si mantiene a mezza costa fino a scendere ad un ampio colle prativo (passo Broccheie, km 18.6).
Si risale faticosamente dalla parte opposta puntando ad alcune antenne (segnavia 5T).
Si giunge al ripiano da dove partiva la teleferica mineraria, 300 metri prima delle antenne (km 19.3). Si segue a sinistra la strada mineraria che proviene dal Passo della Biscia (itinerario 6 del Bocco, al contrario).
Raggiunta una piccola costruzione (km 21), situata nei pressi di un quadrivio, si lascia questa strada per andare a destra, su buona sterrata. La strada scende leggermente, poi si mantiene in quota e termina bruscamente nel bosco (km 23.3).
Si prosegue salendo faticosamente a destra nel bosco per alcune decine di metri ad incontrare un sentiero (che proviene dalla strada che abbiamo percorso). Lo si segue a sinistra ed è abbastanza ciclabile. Si raggiunge così un colletto dove si svolta decisamente a destra raggiungendo il crinale tra il monte Verruga ed il monte Porcile (km 24).
La vetta del Verruga non si raggiunge con la bici: chi volesse la può salire in un quarto d'ora salendo a sinistra.
Dislivello:  fino al crinale 950 m.
Ciclabilità: 96%
Osservazioni:  Ovviamente tutte le località attraversate possono essere punti di partenza, inoltre al Bocco arrivano sentieri dalla Val Graveglia, da Bargone, da Campegli.
Variante: (Sconsigliabile). Dal crinale è possibile scendere ad est. Si scende direttamente per tracce fin a quando non si vedono a sinistra dei manufatti per la raccolta delle sorgenti. Si raggiungono e di lì si prende la sterrata che scende.
Superata una risalita si scende ad un abbeveratoio dove si va a destra scendendo fino ad un cancello. Si scavalca il cancello e si prosegue sulla dissestata mulattiera che confluisce su una larga sterrata. Andando a sinistra si incontra l'asfalto e si scende alla strada che collega S.Pietro Vara con Maissana. Nella zona si incontrano robuste viperette; ne ho misurata una di quasi 80 cm, che non sono pochi per una vipera.


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4 - Giro del monte Malpertuso

Aggiornamento: 12/2001
Descrizione.
Partiamo dal Santuario di Madonna di Soviore e saliamo seguendo la strada provinciale.
Superiamo l'incrocio con una strada, da cui si potrebbe raggiungere l'itinerario 1, e proseguiamo fino a raggiungere un grande incrocio (km 1,4; Passo del Termine).
La strada prosegue per Pignone, mentre a destra sale la strada per Vernazza. In mezzo sale una strada sterrata su cui corrono anche i segnavia bianco/rossi del sentiero n° 1 CAI.
La salita presenta un inizio facile poi un breve tratto ripido e prosegue senza difficoltà raggiungendo una selletta (km 2,1). Proseguiamo a sinistra, in discesa. Il sentiero prosegue con la sola difficoltà di qualche albero abbattuto e porta rapidamente ad un valico dove troviamo l'asfalto (km 3,1; Foce di Drignana).
Attraversiamo la strada e saliamo seguendo una stretta stradina asfaltata. Dopo 300 metri lasciamo il segnavia e proseguiamo sulla ripida stradina che sale a sinistra. Arriviamo al termine dell'asfalto (km 3,9) dove termina anche questa salita; qui andiamo a destra in leggera discesa.
Ritroviamo il sentiero n°1 e lo seguiamo in salita fino ad uno slargo dove il sentiero va a destra, noi invece proseguiamo sulla strada che inizia a costeggiare il versante settentrionale della montagna.
Superando qualche tratto ripido arriviamo ad un bivio dove svoltiamo a destra, percorriamo 10 metri e troviamo un secondo incrocio (km 5,6).
Questi due incroci consecutivi sono fondamentali. Al secondo incrocio prendiamo la strada che sale. Procediamo con difficoltà a causa della pendenza e dello spesso strato di foglie, poi la pendenza diminuisce ed usciamo sul crinale.
Proseguiamo diritti al primo incrocio, mentre svoltiamo a sinistra a quello che segue dopo pochi metri. La strada prosegue in leggera discesa ed arriva nei pressi di un valico con panche (km 6,8). A sinistra scendono i sentieri segnalati 05 e 06. Lasciamo la strada e svoltiamo a destra raggiungendo le panche dove ritroviamo il sentiero n°1.
Seguiamo il sentiero verso sinistra con andamento non difficile nel bosco. Il sentiero scende ripidamente ad una sella poi prosegue a mezza costa fino ad uscire dal bosco e scende deciso fino ad arrivare ad incrociare una buona strada dove incrociamo il sentiero n° 7 (km 10).
Andando a sinistra potremmo raggiungere il vicinissimo Passo Cigoletta e percorrere la traversata di cresta delle Cinque Terre (sentiero n° 1).
Svoltiamo invece a destra. Seguendo la comoda strada forestale scendiamo ad alcune case (Fornacchi; km 10,7) dove troviamo la strada asfaltata.
Proseguiamo in discesa ed arriviamo sulla strada dei Santuari (km 11). Colla Termine si trova a destra a 8,3 km.
Dislivello:  in salita 380 m.
Ciclabilità: 97%
Osservazioni: La strada che percorre il versante settentrionale del Malpertuso presenta numerose diramazioni fuorvianti. Attenetevi alla descrizione; le deviazioni fuorvianti sono tutte discensive.

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5 - Anello di Volastra

Aggiornamento: 1/2002
Descrizione.
Partiamo dalla piazza di Volastra e prendiamo la strada che sale di fronte, lasciando la provinciale che sale a sinistra e scende a destra.
La strada è asfaltata per circa un chilometro poi si fa sterrata. Procediamo in leggera salita e poi in piano con bel percorso tra i pini e le querce ed arriviamo alla fine della strada (km 8,3).
Qui troviamo una piccola strada asfaltata che sale ripida a sinistra guadagnando rapidamente quota con qualche tornante.
Quando la salita termina la strada diviene sterrata (km 9,5); trascuriamo la strada che va a sinistra e proseguiamo in piano arrivando in breve alla località Telegrafo (km 10,4) dove incontriamo una strada e numerosi sentieri.
Svoltiamo a sinistra a saliamo sulla strada asfaltata. Al termine della salita ci troviamo ad un quadrivio (Bramapane; km 12,4) dove svoltiamo a sinistra.
Lasciamo le strade asfaltate ed attraversiamo una stretta forcella entrando sul sentiero CAI n°1 (fin qui è possibile arrivare salendo direttamente dal Telegrafo sul sentiero 1).
Andiamo a destra con bel percorso panoramico. La stradina diviene più stretta. Orrende frecce bianche deturpano il terreno. Senza problemi scendiamo ad un incrocio (località La Croce; km 14,2). La strada prosegue in discesa a destra, ma noi andiamo leggermente a sinistra, in salita, seguendo il sentiero n° 1.
Con qualche passo a piedi saliamo ad un incrocio dove proseguiamo sul sentiero n°1. Il sentiero non procede mai sul crinale, ma resta un poco sotto, ora su un versante ora sull'altro. In questo modo arriviamo nei pressi di un menhir e attraversiamo qualche sella.
Arriviamo ad un un'ultima insellatura (km 16,9) superata la quale il sentiero scende piuttosto ripido fino alla Sella Est del monte Marvede. Incrociamo il sentiero n°6 (variante).
Proseguiamo diritti ed usciamo su un bel prato tra i pini, proseguiamo in salita ed arriviamo al passo di Cigoletta dove troviamo il sentiero n°7 (km 18,5).
Con un breve tratto in salita arriviamo ad un incrocio; a destra sale il sentiero n°1, a sinistra scende il n°7. Andiamo a sinistra, in comune con l'itinerario 4. Su buona strada scendiamo fino alle case di Fornacchi (km 19,4) ed in breve alla strada di cornice.
Svoltiamo a sinistra. La strada prima sale e poi scende a Volastra (km 24,3).
Dislivello:  in salita 500 m.
Ciclabilità: 99,5%
Osservazioni: bel percorso con spunti panoramici. E' percorribile anche in senso contrario con le stesse difficoltà. In questo caso arrivati in località Bramapane potremmo andare diritti utilizzando il sentiero per scendere al Telegrafo.
Variante 5.1: Sconsigliabile, ma utile per interrompere rapidamente il giro.
Dalla Sella Orientale del Marvede scendiamo a sinistra seguendo il sentiero n°6.
E' un percorso ripido, reso difficile dalla presenza di uno stretto canale di erosione, difficile da evitare.
In un punto incontriamo un breve tratto esposto che richiede attenzione al controllo della bici. Raggiunto un incrocio proseguiamo diritti, su terreno meno ripido, ed in breve usciamo sulla strada a 200 metri dalla piazza di Volastra (km 1,5).


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6 - Dal Passo del Rastello al fiume Vara

Aggiornamento: 9/2002
Descrizione.
Dal Passo andiamo a destra (per chi salga dalla Liguria) percorrendo la larga strada bianca.
Andiamo in leggera salita, poi scendiamo ad una ampia sella ed incontriamo un bivio (km 1,1).
Le due strade poi si ricongiungono: quella di destra presenta minore dislivello ma è meno panoramica.
Nel punto di ricongiunzione (km 3,8 seguendo la strada alta) arriva anche una strada che sale dalla Toscana.
Proseguiamo in salita e poi scendiamo ad un quadrivio (Passo 4 Strade; km 4,8).
Trascuriamo la strada a destra, che sale da Debbio (raccordo 6.2), e proseguiamo diritti per pochi metri incontrando un bivio con un masso con indicazioni.
Prendiamo la strada di sinistra, percorsa anche dall'AV. La strada di destra scende a Case Castellaro (raccordo 6.3).
Procediamo in salita per circa 1 km e poi in discesa raggiungendo la Foce del Termine (km 7,1).
La bella strada prosegue alternando salite e discese non impegnative ed infine scende in maniera più decisa, diventa asfaltata, passa nei pressi di una casa e confluisce in una strada maggiore (km 10,3). Siamo in località Casoni.
Svoltiamo a destra, poi subito a sinistra. Attraversiamo il piazzale del ristorante seguendo i segnavia AV e la strada che scende.
Arriviamo (km 10,6) ad incrociare un'ampia strada che va a sinistra in salita. La seguiamo. La strada diviene pianeggiante e conduce ai piedi del Monte Cornoviglio (località La Conchetta, km 13,1).
Proseguiamo in discesa ed arriviamo ad un evidente bivio con segnalazioni (km 15,6) dove svoltiamo a destra proseguendo la discesa.
La strada diventa asfaltata ed arriva ad incrociarne un'altra che seguiamo a destra per 100 metri. Qui troviamo una strada sterrata che va a sinistra. Seguendola arriviamo alla Sella Alpicella (km 19,1).
La strada a destra scende a Calice; noi andiamo diritti nella strada in salita. Attraversiamo la pineta con qualche salitella ed arriviamo ad un bivio (km 19,7) dove abbandoniamo l'AV che scende a sinistra. Svoltiamo a destra, in salita.
Ben presto la strada inizia a scendere e termina alle case di Bruscarolo (km 22,4).
Ormai tutto su asfalto giriamo a destra. La strada scende piuttosto ripida, ma poi nuovamente sale. La discesa finale ci porta a Tranci dove incrociamo una strada maggiore. Seguendola scendiamo alla provinciale di fondovalle (km 29,8).
Dislivello:  in discesa 1500 m, in salita 500 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: bellissimo percorso panoramico.
Riporto di seguito alcuni dei percorsi che conducono al crinale.
Raccordo 6.1: Foce del Rastello da Torpiana.
Dal punto in cui incrociamo la stradina di accesso al sottostante paese percorriamo ancora 400 metri. Incontriamo a destra una stradina asfaltata con grosso muro di contenimento in cemento. Svoltiamo e saliamo.
Superiamo dei tratti piuttosto ripidi in parte su asfalto ed in parte su sterrata ed arriviamo ad un bivio (km 1,2).
Prendiamo la strada di sinistra che sale ripida ed asfaltata. Quando la pendenza diminuisce il fondo si fa sterrato. Raggiungiamo un piccolo valico cui segue una leggera discesa ed infine la breve salita che termina sulla SP (km 3,3).
Svoltiamo a destra e saliamo in breve al valico (km 4,7).
Raccordo 6.2: Foce Quattro Strade da Pieve di Zignago, via Debbio.
Da Pieve proseguiamo sulla provinciale, ora in discesa. Superiamo le case di Debbio e proseguiamo ancora per qualche centinaio di metri. Incontriamo l'unica stradina che sale a destra (km 2) e la prendiamo.
La strade sale e si porta sotto al versante settentrionale del Dragnone. Proseguiamo la salita tenendo la destra all'unico incrocio. Arriviamo ai pascoli ed alla Foce (km 8,4). Il percorso è asfaltato tranne che pre circa 1800 metri.
Raccordo 6.3: Foce Quattro Strade da Pieve di Zignago.
Da Pieve lasciamo la provinciale seguendo la strada in leggera discesa che passa davanti al municipio e prosegue costeggiando il versante meridionale del monte Dragnone.
Con bel percorso tra i pini, purtroppo asfaltato, procediamo in leggera salita.
Scendiamo poi passando sotto le franose pendici del monte e salendo infine ad un incrocio (km 3,2). Svoltiamo nettamente a sinistra ed affrontiamo la ripida stradina asfaltata che porta alle case Castellaro (cani; km 5,8) e poi arriva nei pressi delle rocciose pendici del Dragnone. Ancora ripida salita fino ad un ripiano ed al vicino colletto (km 7,4).
In discesa raggiungiamo gli incroci situati al Passo delle Quattro Strade (km 7,9).

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7 - Dal Telegrafo alla Sella di Derbi

Al Telegrafo terminano le Cinque Terre ed inizia Tramonti. E' la prosecuzione, verso Portovenere, del sentiero di crinale CAI n° 1.
Aggiornamento: 11/2002
Descrizione.
In località Telegrafo andiamo verso levante scegliendo il sentiero nella pineta (segnavia CAI 1) e non la vicina stradina che lo affianca.
Dopo pochi metri saliamo leggermente, poi andiamo in discesa raggiungendo la strada che seguiamo a destra arrivando rapidamente a S.Antonio (km 1,1).
Qui incrociamo il sentiero n° 4 che collega Biassa con Schiara, lo trascuriamo e saliamo seguendo sempre il nostro n° 1.
Per un po' saliamo, poi attraversiamo in piano la sughereta ed iniziamo a scendere. La discesa inizialmente non presenta difficoltà, ma poi diventa ripida con passaggi rocciosi che talvolta costringono a procedere a piedi.
Un tratto facile ci porta nei pressi di un muro di recinzione con cancello (km 3).
Il sentiero prosegue rasentando il muro, ma non è ciclabile. Conviene svoltare a sinistra e seguire la stradina. In ogni caso arriviamo al vicino paese di Campiglia ed andiamo alla chiesa (km 3,4).
Proseguiamo sul sentiero che passa a fianco della chiesa e sale ai ruderi del vecchio mulino a vento. Il sentiero attraversa la pineta, poi svolta nettamente a sinistra e scende raggiungendo un piccolo campo sportivo dove entriamo sulla strada asfaltata (km 3,8).
Scendiamo sull'asfalto, possiamo evitare di riprendere il sentiero che sale sulla destra dopo 200 metri, e scendiamo fino al tornante.
A destra prosegue il sentiero 1, ma lo spettacolare tracciato è pericoloso con la bici quindi non lo prendiamo. Pochi metri dopo incontriamo una strada militare che va a destra (km 4,5). La prendiamo.
Anche su questa via vi è un segnavia bianco/rosso che seguiremo. Saliamo fino al tornante dove lasciamo l'asfalto per andare a sinistra.
La stradina si trasforma in mulattiera, quasi impedalabile, che sale ripida nel bosco e ci porta ad un rifugio forestale (km 5,5).
A sinistra della costruzione scendiamo sull'evidente sentiero che si allarga a stradina e raggiunge una zona di cave. Proseguendo la discesa arriviamo su una comoda sterrata (km 6; grande panorama).
Svoltiamo a destra. La strada prosegue in discesa, con qualche breve risalita, e confluisce in una sterrata più ampia.
Svoltiamo a sinistra in discesa con ampi tornanti. La strada diviene asfaltata ed arriva ad un bivio (km 10,1). Svoltiamo a destra e raggiungiamo la vicina Sella di Derbi (km 10,3).
Dislivello:  in discesa 450 m, in salita 120 m.
Ciclabilità: 96%
Osservazioni: bel percorso. Fa parte della traversata di crinale della Cinque Terre. In senso contrario presenta maggiori difficoltà.
Raccordo 7.1: Il Telegrafo può essere raggiunto da La Spezia seguendo la strada che attraversa Biassa. Dal campo sportivo di Pegazzano sono circa 7,5 km. In discesa conviene seguire la mulattiera che parte da S.Antonio (segnavia 4), scende a Biassa e poi scende tagliando tutti i tornanti. Presenta moltissimi scalini, ma generalmente bassi e non difficili.
Raccordo 7.2: Da Sella di Derbi si può scendere alla Grazie con la strada asfaltata in circa 3 km.

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