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valle Stura

           



Descrivo itinerari sia sul versante sinistro sia destro. Alcuni percorsi del versante destro sono trattati nelle pagine dedicate ai Piani di Praglia. Comprendo anche qualche percorso della zona di Tiglieto.

1 - Salita al Monte Pracaban da Rossiglione

Il monte Pracaban (946 m) si trova al centro di una serie di itinerari che presentano numerose possibilità.
Aggiornamento: 5/2002
Descrizione.
Dall'interno di Rossiglione Superiore ci si inoltra nella valle del rio Berlino. Si segue la strada asfaltata fino al suo termine, trascurando le deviazioni (sono quasi tutte possibili varianti).
Si raggiunge una spiazzo per il carico della legna e si va diritti su una sterrata che inizia a salire.
La salita prosegue fino ad una cascina sulla sinistra (km 5,5). Un breve tratto pianeggiante permette di recuperare prima del tratto più ripido; poi inizia la salita che prosegue fino al colletto (7 km, innominato sulle carte).
Qui si incontra un'ampia sterrata, proveniente da Belforte, che si segue in salita, più mite, verso destra. Si segue fino al termine la sterrata che si trasforma in largo sentiero. Si segue sempre il tracciato principale fino ad un bivio in salita (km 9).
Due possibilità:
  1. Il sentiero FIE (triangolo giallo) prosegue diritto quasi in piano. Lo si segue mentre prosegue con qualche saliscendi fino al prato antistante ai ruderi di una casa. Poco dopo si presenta una svolta a destra in ripida salita non ciclabile (km 9,8); si sale un po' i sella un po' a spinta fino ad arrivare su di una cresta pianeggiante (km 10).
  2. Si sale il sentiero di destra (fondo con rocce scagliose all'inizio, poi bosco) con qualche difficoltà; il sentiero svolta a sinistra (in questo punto a destra variante 2 di discesa) e porta fuori dal bosco con un bel tratto pianeggiante fino ad incrociare il sentiero FIE (km 10).
Segue un tratto sconnesso, poi una salita non ciclabile, poi ancora sentiero fino alle pendici del Pracaban dove si incrocia il sentiero proveniente da sinistra (itinerario 4 per Capanne, km 11,3). Svoltiamo a destra arrivando ad un bivio. La vetta si raggiunge in pochi minuti salendo a sinistra (km 11,7).
Dislivello: circa 680 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni:


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2 - Discesa dal Monte Colma a Rossiglione

Aggiornamento: 8/2000
Descrizione.
Dalla vetta si scende verso sud fino a raggiungere un trivio nei pressi di un rudere (km 0.1, segnavia FIE triangolo giallo); qui si segue il sentiero che va a sinistra e che scende ad incrociare un marcato sentiero (km 0.35). A sinistra si andrebbe al valico innominato dove passano molti itinerari.
Andiamo invece a destra. Il sentiero prosegue in piano, poi scende diventando via via più largo; si incrocia il sentiero FIE che scende dalla vetta e si prosegue sulla stradina fino a sbucare in una radura presso ad una cascina (km 2.9).
Dopo 200 metri ci si immette su una strada asfaltata. La si segue in discesa a destra (ma anche a sinistra si arriverebbe al fondovalle) raggiungendo Rossiglione (km 6.5)
Dislivello: m.550
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: provenendo dal valico innominato raggiunto con gli itinerari 1 o 8 non è necessario salire in vetta poiché ci si trova già sul sentiero di discesa.


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3 - Traversata Valico della Crocetta - Passo Fruia

Il Valico della Crocetta separa la valle dello Stura da quella dell'Orba. Si raggiunge salendo da Rossiglione per strada asfaltata. Il passo Fruia è attraversato da numerosi sentieri.
Aggiornamento: 1999
Descrizione.
Arrivando al valico da Rossiglione si devia a sinistra su strada asfaltata. Si trascurano le deviazioni che scendono a destra o a sinistra; il tracciato principale guadagna quota con brusche salite fino a raggiungere una grossa costruzione in cemento dell'acquedotto (km 2).
Qui inizia la sterrata che prosegue per un poco in salita per poi scendere ad una ampia sella prativa. Si prosegue sempre con tratti in salita ed altri in discesa (qualche tratto a piedi) fino ad arrivare al Passo Fruia (822 m, km 7).
In realtà il passo (chiamato anche colle Masca) non viene raggiunto da questa strada che lo avvicina a pochi metri ma lo lascia a sinistra.
Infiniti sentieri si incontrano in questo punto. Proseguendo per la nostra strada si scenderebbe ad Acquabianca (itinerario 7). Salendo i pochi metri fino al passo e proseguendo in salita si raggiunge una strada sterrata (itinerario 6); andando a sinistra si raggiunge un'altra sterrata che scende a Masone; scendendo direttamente si va a Masone con percorsi alternativi.
Dislivello: circa 300 m.
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: bel percorso aperto; consente di rendersi conto dell'orografia della zona. Naturale la prosecuzione con l'itinerario 7. Si può percorrere nei due sensi.

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4 - Discesa dal Monte Pracaban a Capanne di Marcarolo

E' un percorso di collegamento che permette di unire la zona del Pracaban con quella dei Piani di Praglia.
Aggiornamento: 1999
Descrizione.
Poco prima di salire gli ultimi metri alle pendici del Pracaban si stacca in discesa a sinistra un evidente sentiero (km 0,2 dalla vetta). Lo si segue fino ad arrivare ad un bivio (1,2 km). A sinistra un sentiero che scende rapidamente, a destra un altro quasi in piano (segnavia FIE quadrato giallo).
Si segue quest'ultimo che scende a mezza costa con tratti rovinati dall'erosione. Il sentiero si trasforma infine in forestale in rapida discesa e poi in risalita altrettanto ripida. Si arriva nei pressi di una costruzione abbandonata ed alla strada asfaltata che sale da Campoligure (km 3,5; Campoligure si trova a destra a circa 10 km).
A sinistra si arriva in breve al bivio Capanne di Marcarolo-Praglia.
Dislivello:
circa 220 m.
Ciclabilità: 95%
Osservazioni: in senso contrario è meno ciclabile, circa 70%.

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5 - Salita da Lerma a Capanne di Marcarolo

Questo itinerario attraversa una zona dove sono state attive numerose miniere d'oro. Da Capanne si può andare a Praglia oppure al Pracaban formando numerose combinazioni.
Aggiornamento: 10/2001
Descrizione.
All'inizio (per chi provenga da Ovada) della salita che porta a Lerma si attraversa il ponte sul torrente Piota (km 0). Immediatamente dopo il ponte una larga strada asfaltata si inoltra nella valle. La si segue fino ad alla trattoria Cirimilla (km 2.8). Si prosegue in salita su sterrato.
Ad un bivio si sale a sinistra in ripida salita (km 4.8, cabina ENEL a sinistra. Andando diritti si arriverebbe comunque a Capanne seguendo una strada di nuova costruzione, itinerario 11 al contrario).
Qualche tornante fa guadagnare rapidamente quota fino ad un punto in cui, terminata la salita, si apre la vista su tutta la valle. Si prosegue fino ad un piazzale (case Maggie; km 9.5; a sinistra discesa per i laghi Lavagnina, variante meritevole).
Si prosegue in salita fino ad arrivare ad una cascina (km 11.3). Subito dopo la casa si tiene verso sinistra (scendendo a destra ci si immetterebbe sulla strada percorsa dall'itinerario 11 in discesa) e si arriva infine alla strada provinciale (km 13.8). A destra in breve a Capanne (km 15).
Dislivello: circa 500 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: bell'itinerario senza difficoltà. La salita alterna strappi ripidi a zone tranquille.
Variante 5.1: Poco prima di raggiungere la trattoria Cirimilla troviamo un largo piazzale con area pic-nic. Al termine del piazzale, a sinistra, prendiamo una strada sterrata.
Proseguiamo in salita poi con un tratto che alterna salite e discese. Superiamo una prima cascina, poi un'altra. e la strada comincia decisamente a scendere.
Ad un bivio più evidente andiamo a sinistra e scendiamo ad un ponte (km 1,9). Una breve e ripida salita ci porta sulla strada asfaltata dove proseguiamo a destra.
Arriviamo ad un incrocio e prendiamo la strada di sinistra, superando una sbarra (km 3,4). La larga strada sterrata sale alla diga inferiore dei Laghi di Lavagnina (km 4,9).
Pochi metri prima della Casa dei Guardiani svoltiamo a destra nella stradina che porta ad attraversare la diga. Dalla parte opposta la strada sale nel bosco e presenta un fondo un po' sconnesso.
Trascurando le deviazioni saliamo fino ad arrivare sul piazzale dove troviamo i segnavia FIE ed il percorso principale (case Maggie; km 8,3).
E' più ripida e difficile del percorso principale, ma non passano macchine.
Variante 5.2: La strada dei laghi è raggiungibile su asfalto partendo da Casaleggio Boiro oppure da una strada che si diparte dalla provinciale prima della salita che porta a Casaleggio.

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6 - Discesa dal Monte Dente a Masone

Aggiornamento: 1998
Descrizione.
Dalla vetta si scende verso settentrione su sentiero prima ripidissimo poi più percorribile. Si scende verso le rocce della rocca Saéa (bric Dentino) che si costeggiano in discesa sulla destra. Il sentiero va migliorando fino a diventare una sterrata che si segue.
Si lascia a sinistra il segnavia FIE (triangolo giallo) che va al Passo Fruia e si scende sulla sterrata in leggera salita e poi in discesa. Il percorso prosegue alternando le pendenze fino ad un colle. Qui si tiene la destra e si inizia la discesa finale su ampia strada (idranti). Il fondo è spesso sconnesso. La strada termina nel cortile di una cascina (cani, capre) ed inizia l'asfalto che porta rapidamente a Masone.
Dislivello: circa 670 m.
Ciclabilità: 80%
Osservazioni: il monte Dente non presenta molte possibilità. Questa è una delle due. Sono frequenti i caprioli.

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7 - Discesa dal Passo Fruia ad Acquabianca

Aggiornamento: 8/2001
Descrizione.
Dal Passo si scendono un paio di metri per raggiungere la sottostante strada che si segue a sinistra. Con facile percorso nel bosco si arriva ad un ponte costituito da due tronchi (km 3). Sconsigliabile l'attraversamento in sella. Si può scendere subito a destra fino al guado.
La strada prosegue sul versante opposto della valle scendendo. Si trascura qualche deviazione fino ad arrivare ad un gruppo di grandi costruzioni nel bosco (loc Gatazzè; km 5,5).
La discesa prosegue ripida, con tratti selciati ed altri fortemente erosi, fino al guado del torrente (km 6,5).
Risaliti dalla parte opposta raggiungiamo un incrocio dove seguiamo la strada verso sinistra che sale molto ripida e sconnessa fino alle prime case di Acquabianca (km 7,5). La chiesa si raggiunge scendendo a destra al termine della prima discesa (km 7,8).
Dislivello: 200 m.
Ciclabilità: 98%
Osservazioni: I tratti lastricati sono scivolosi nelle giornate umide. Logica prosecuzione dell'itinerario 3

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8 - Salita da Belforte al Monte Colma


Aggiornamento: 8/2000
Descrizione.
Dall'uscita autostradale di Ovada si sale al paese di Belforte, lo si attraversa e si prosegue sulla provinciale. Prestare attenzione ad un bivio sulla destra (indicazioni per strada panoramica). Si sale subito con due tornanti e si prosegue senza deviare fino al termine dell'asfalto (cabina ENEL, 5.5 km dalla provinciale). Si scende sulla strada a sinistra e si prosegue diritti al bivio successivo. Non resta che seguire la strada che, con qualche saliscendi, sale gradatamente. Arrivati ad un cancello (9 km dalla provinciale) si devia in salita a destra per arrivare ad un colletto crocevia di molti itinerari, innominato sulle carte (km 10.8).
La strada prosegue in salita a sinistra per il Pracaban (itinerario 1).
A destra si inoltra nel bosco un sentiero con segnavia FIE triangolo giallo. Lo si segue superando inizialmente qualche tratto non ciclabile. Poi, con qualche saliscendi, si prosegue più facilmente nel bosco.
Si incontra (km 12.3) un bivio con un sentiero poco evidente che sale a destra. Questo sentiero, percorso dal segnavia FIE, sale alla vetta con un percorso di circa 500 m.
Al bivio si può proseguire sul sentiero principale ed iniziare la discesa senza raggiungere la vetta (discesa con itinerario 2).
Dislivello: m. 670 da Ovada
Ciclabilità: 99%
Osservazioni: scendendo con l'itinerario 2 si chiude l'anello.

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9 - Discesa dal Monte Pracaban a Campo Ligure

Aggiornamento: 11/2000
Descrizione.
Dalla vetta si ritorna all'incrocio sottostante. Si prosegue verso ponente sulla cresta, con tratti di discesa ripidi, fino a raggiungere una strada sterrata (km 0,8. Pra dell'Ovo)).
Il segnavia FIE (X gialla) prosegue dalla parte opposta, attraversando la strada (itinerario 10); a destra variante di discesa (variante 1).
Si scende invece a sinistra sulla comoda sterrata. Si perde quota con vari tornanti fino ad arrivare ad una cascina (km 1.7).
Se si proseguisse diritti si arriverebbe alla provinciale Campo Ligure/Capanne di Marcarolo oppure alla discesa asfaltata.
Si svolta invece nettamente a destra. La strada prosegue a mezzacosta e conduce ad una cascina (casc Traverse inf., km 3.4) dove ha termine.
Si prosegue sulla mulattiera che costeggia la recinzione e che, poco dopo, si trasforma in stradina che via via aumenta di ampiezza. Si giunge così ad incrociare una strada, con fondo in cemento (km 4.2), dove si incrocia il sentiero FIE tre pallini gialli che sale al monte Bellavista.
Si scende a sinistra arrivando ad incrociare la variante di discesa (non ancora descritta) che proviene da destra. A sinistra si scende in paese (km 6).
Dislivello: circa 600 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: Pur presentando qualche tratto ripido può essere percorso in salita fino alla sella sotto al Pracaban (Pra dell'Ovo).
In salita occorre prestare attenzione a trovare la stradina sterrata che si stacca a destra dalla ripida salita con fondo in cemento

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10 - Discesa dal Pracaban a Rossiglione per sentiero


Aggiornamento: 5/2002
Descrizione.
Dalla vetta scendiamo all'incrocio sottostante. Andiamo in discesa verso sinistra sulla cresta, con tratti ripidi, fino a raggiungere una strada sterrata (km 0,8).
Attraversiamo la strada proseguendo dalla parte opposta su di una forestale (segnavia FIE cerchio giallo). La stradina prosegue in salita, presenta qualche saliscendi e diviene un sentiero.
Arriviamo ad un evidente bivio (km 2,2) dove il segnavia prosegue qualche metro per poi scendere a destra. Noi scendiamo subito a destra per un tratto molto ripido e con fondo fangoso arrivando su una stradina. Prendiamo a sinistra arrivando a ricollegarci al segnavia ad un quadrivio.
Proseguiamo diritti in discesa ed arriviamo ad un ennesimo bivio (km 3,6). A sinistra si allontana il sentiero per Campo Ligure (segnavia X gialla) che si potrebbe anche seguire.
A destra prosegue il nostro sentiero. Con un tratto poco pendente raggiungiamo un sentiero più largo e svoltiamo a destra.
La discesa porta ad un bivio dove svoltiamo a destra (a sinistra scorciatoia) . Raggiungiamo ad una zona con tagliata nel bosco servita da una strada (km 5,4).
Seguiamo la strada che in breve porta ad una cascina tra i prati. Proseguiamo fino alla cascina successiva (km 5,9; cani) dove incontriamo la strada.
Andiamo in discesa e raggiungiamo l'asfalto, proseguiamo in discesa raggiungendo Rossiglione Superiore (km 8).
Dislivello: m. 680
Ciclabilità: 99%
Osservazioni:

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11 - Discesa da Capanne di Marcarolo a Lerma

Aggiornamento: 8/2000
Descrizione.
Dalla chiesa di Capanne di Marcarolo si scende sulla provinciale per Voltaggio, che presto sale per superare un dosso. Prestare attenzione in discesa ad una evidente ampia sterrata che si apre a sinistra (km 1,4; metanodotto).
La si segue. Presenta subito alcuni incroci: il primo è un falso bivio, al secondo ed al terzo si va a destra. Comunque basta seguire le indicazioni per Cirimilla, i segnavia FIE ed il metanodotto.
Con qualche saliscendi si arriva ad un altro bivio (km 3.5) dove si scende a sinistra (andando a destra si arriverebbe ad una grossa cascina con un incrocio: a sinistra ci si riporterebbe su questo itinerario, a destra si andrebbe per la variante 4 e l'itinerario 5 al contrario).
La strada scende portandosi ad un incrocio. Qui si va a sinistra in discesa, superando una sbarra. La discesa si fa ripida e si perde quota fino ad arrivare nei pressi del torrente Piota (loc Palazzo, imbocco di miniera d'oro).
A questo punto la strada sale con una lunga diagonale sulla sponda destra del Piota. Scende poi ripidamente fino a raggiungere un quadrivio.
A destra sale il percorso 5. Noi andiamo diritti per scendere fino all'asfalto nei pressi della locanda Cirimilla (km 12.5). Proseguendo su asfalto si raggiunge la provinciale Lerma-Ovada (km 15).
Dislivello: m 500
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: Percorribile anche in senso opposto ma più ripida dell'itinerario 5.

 
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12 - Giro del Monte Colma

Aggiornamento: 9/2000
Descrizione.
Dal centro di Rossiglione si segue la strada statale in direzione Genova. Al termine del rettilineo si svolta a destra (contromano) tra le case di Rossiglione Superiore.
Si arriva nella piazzetta e si svolta a sinistra entrando in Val Berlino. Si segue la strada in leggera salita prestando attenzione ad una strada (via Oddone) che si stacca in salita a sinistra al km 2.
Si sale su questa ripida asfaltata fin quasi al termine della salita (km 4.7). Qui si svolta nettamente a sinistra, su sterrato, arrivando ad una cascina (itinerario 2 al contrario). La sterrata sale per prati, poi nel bosco, con qualche strappo più ripido.
Dopo un ultimo breve e ripidissimo strappetto si prosegue in una zona quasi pianeggiante, nel fitto del bosco. Si arriva alle rovine di una casa (km 7), superate le quali la strada inizia a scendere leggermente.
Pochi metri prima dei ruderi sale a sinistra una traccia di sentiero (tracce di motocross) non segnata e poco visibile. Prenderla e seguirla in salita.
Segue una ripida discesa, poi si prosegue tagliando le pendici occidentali del Colma, con qualche saliscendi. Non ci sono altre difficoltà di orientamento. Ad un certo punto si arriva ad uno slargo con fondo in terra (km 8). Qui si incontra un sentiero FIE (doppio quadrato giallo) che proviene dalla vetta e scende.
Proseguendo iniziamo una discesa che va aumentando di pendenza, mentre il fondo peggiora, al punto da costringere a qualche tratto a piedi.
Il sentiero sfocia in una stradina che poi diventa larga sterrata ed arriva sull'asfalto. Non si segue l'asfalto ma si svolta a destra scendendo su un'ampia sterrata (di qui in comune con l'itinerario 8).
Non resta che seguire la strada che, con qualche saliscendi, sale gradatamente. Arrivati ad un cancello (km 15.5) si devia in salita a destra per arrivare ad un colletto crocevia di molti itinerari, innominato sulle carte (km 17).
Al colle si va diritti, trascurando sia la salita a sinistra, verso il Pracaban (itinerario 1), sia il sentiero a destra, per il Colma (itinerario 8).
La strada scende ripida, ma abbastanza ampia. Basta seguirla, trascurando le poche deviazioni, per arrivare al fondo della Val Berlino, su un ampio piazzale, e poi all'asfalto (km 20.5).
Per asfalto si scende a Rossiglione (km 25).
Dislivello:  in salita 800 m, in discesa 800 m.
Ciclabilità: 100% tranne un centinaio di metri.
Osservazioni:  In senso opposto presenta una faticosa salita non ciclabile di circa 1500 metri.

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13 - Salita al passo Fruia da Campoligure

Aggiornamento: 9/2000
Descrizione.
Chi provenga da Rossiglione, arrivato a Campoligure, dovrà lasciare la Statale e svoltare a dx alla seconda stradina dopo il ponte sullo Stura.
Si sale tra le case ad attraversare il passaggio a livello svoltando subito dopo a dx, in piano.
Dopo poco la stradina inizia a salire e sottopassa l'autostrada. La salita procede sempre asfaltata recuperando quota a tornanti ed arriva alle cascine Mongrosso (km 3).
La salita prosegue fino ad un valico (antenne). Dopo pochi metri di leggera discesa si incontra una strada che sale a sinistra (km 4.2).
La si prende, si supera una catena e si prosegue in salita. Quando la salita inizia a spianare si è ormai nei pressi della vetta del monte Pavaglione, che non si raggiunge. Si supera una spalla del monte e si scende, con un paio di ripidi tornanti, ad una selletta.
La strada prosegue a mezzacosta e poi scende ad una grande stalla. Qui termina l'asfalto (km 7.3).
Si sale sul dosso antistante la stalla e si prosegue verso sinistra seguendo una sterrata. Si prosegue cercando il miglior percorso tra le numerose incisioni che solcano il pascolo e si affronta poi una dura salita sconnessa.
Segue un bel tratto in falsopiano che conduce ad un colletto (Colle dei Ferri), con abbeveratoi (km 8.3).
Qui si presentano due possibilità:
  1. Andare a sinistra sul sentierino con segnavia FIE triangolo giallo e rombo giallo. Senza perdere quota, ma con percorso poco ciclabile, si arriva in breve direttamente al colle Fruia.
  2. Si prosegue diritti affrontando un tratto ripido di circa 400 m, non ciclabile quando sia molto sconnesso. Si arriva su un panoramico poggio da dove si scende direttamente su ripidissima sterrata.
    Dopo 200 metri si incrocia una bella sterrata, percorsa dall'itinerario 3, che, seguita a sinistra, porta al colle (km 9.5).

Dislivello: 650 m.
Ciclabilità: 100% tranne un centinaio di metri.
Osservazioni: E' ormai per la maggior parte asfaltato, tuttavia si svolge in ambiente piacevole. Dai pressi del Pavaglione si vedono buona parte degli itinerari descritti in questa valle.

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14 - Discesa dal monte Calvo a Rossiglione

Aggiornamento: 11/2000
Descrizione.
Il monte Calvo si trova al di sopra del paese di Tiglieto, a circa 200 m dal crocevia da dove ha inizio l'itinerario.
Il punto di inizio è situato al crocevia dove si trova un ponte per telefonia, a destra per chi scende dal passo Fruia (a km 9.8 dal Fruia).
Si scende per una strada forestale (segnavia FIE pallino giallo) arrivando, dopo 300 m, ad un bivio. Qui si trova un campo di tiro con l'arco (prestare attenzione; quando vi sono tiratori vi è anche la sorveglianza, comunque farsi notare).
Si scende a sinistra, su fondo cattivo, per poi risalire alla cresta spartiacque (km 0,8). Segue una ripida e sconnessa discesa che termina ad una selletta da cui si risale a spinta per cento metri.
Superato un colletto roccioso si affronta una ripida discesa nel bosco (e se la fate in sella siete proprio bravi). Al termine si prosegue nel bosco per scendere più facilmente fino alle rovine di una casa (km 2.5).
Si svolta nettamente a destra, inizialmente in piano, poi in discesa fino ad un guado. La parte opposta costringe a proseguire a piedi per cento metri e poi inizia a scendere.
Un bel sentiero a mezza costa prosegue senza eccessive difficoltà scendendo, con qualche breve risalita, per terminare trasformandosi in stradina.
La si segue fino ad un quadrivio. Di qui tre possibilità:
  1. Proseguire diritti, sul segnavia. Abbandonare poi la strada seguendo il segnavia, che scende su ripido sentiero, per uscire al campo sportivo di Rossiglione.
  2. Svoltare a destra ed abbandonare la sterrata per entrare nel prato a destra, dove inizia il bosco. Si costeggia il limitare del bosco, verso destra, fino a quando non si incontra un sentiero che scende.
    Qualche tratto ciclabile poi si scende ripidamente ad un guado per arrivare infine sulla sponda del rio Gargassa.
    Si va a sinistra sul marcato sentiero che costeggia il torrente e termina al campo sportivo.
  3. Si svolta a sinistra trovando subito tratti di asfalto.
    La strada scende a suprerare il rio Gargassino, poi risale per raggiungere la provinciale (km 5.5). Siamo a 3.5 km da Rossiglione.
La terza soluzione è interamente ciclabile. La seconda è invece più bella per l'ambiente in cui si svolge.
Dislivello: 400 m.
Ciclabilità: 90%.
Osservazioni: Alternativa alla discesa su asfalto. Non percorribile in salita.

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15 - Traversata da Acquabianca a Tiglieto

E' il percorso degli itinerari 3 e 7, al contrario.
Aggiornamento: 8/2001
Descrizione.
Dalla chiesa di Acquabianca saliamo per la strada asfaltata proprio di fronte. Al bivio andiamo a sinistra (segnavia FIE triangolo giallo).
Seguiamo la strada evitando le deviazioni e, quando essa svolta a destra, noi andiamo a sinistra e saliamo per una ripida stradina fino ad arrivare ad un poggio (km 0,3).
Svoltiamo a sinistra, su strada sterrata; all'inizio scendiamo facilmente poi la pendenza aumenta ed il fondo peggiora.
Arriviamo nei pressi del torrente dove lasciamo un ramo della strada che prosegue diritta e svoltiamo a destra per guadare il fiume (km 1,3).
Sulla riva opposta saliamo per una ripida mulattiera che conserva ancora parte del fondo lastricato. Un po' in sella e molto a piedi saliamo fino a un prato ed ai ruderi di Gatazzè (km 2,2).
Con pendenza più ciclabile proseguiamo la salita, superiamo ancora due brevi rampe ripide e sconnesse e poi la pendenza diminuisce.
Con bel percorso nel bosco, con tratti pianeggianti e qualche lieve salita arriviamo ai resti di un ponte su cui non conviene avventurarsi (km 4,8). Scendiamo allora a sinistra per guadare e risaliamo.
Il sentiero si allarga a strada forestale e prosegue quasi pianeggiante per un buon tratto. Poi iniziamo a salire fino ad arrivare al passo Fruia (km 7,8) che lasciamo a destra.
Un breve tratto pianeggiante poi saliamo. Per un buon tratto si alternano salite e discese con bel percorso panoramico.
Una discesa molto sconnessa ci porta ad un ampio valico (km 11,6).
Ancora un tratto in salita e poi iniziamo la discesa definitiva. Arriviamo ad una costruzione dove incontriamo l'asfalto (km 12,6).
In discesa arriviamo ad un quadrivio. Di fronte proviene l'itinerario 3, a destra scende l'itinerario 14. Noi svoltiamo a sinistra.
La discesa conduce ad un bivio, andiamo a destra (ma a sinistra si arriva comunque in centro paese) e scendiamo fino alla provinciale (km 14,3).
Dislivello: 350 m.
Ciclabilità: 95%.
Osservazioni: Le maggiori difficoltà sono concentrate nel chilometro che sale a Gatazzè.

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16 - Anello Masone - Auricchi

Aggiornamento: 9/2001
Descrizione.
Dalla piazza di Masone scendiamo seguendo la S.S. e svoltiamo, al primo incrocio, in salita a sinistra raggiungendo la chiesa.
Dopo la chiesa andiamo a destra, poi ci teniamo a sinistra e saliamo fino al grande piazzale alberato di Masone Vecchia (km 0,9).
All'estremità sinistra del piazzale, tra le case sale via dei Giovi, l'antica strada di valico, ormai interamente asfaltata. La prendiamo passando a destra della chiesa e saliamo ripidamente fino a raggiungere le case di Cappelletta di Masone (km 2,4).
Proseguiamo oltre la chiesa e saliamo a destra attraversando in salita due piazzali (segnavia FIE: linea e due punti). La mulattiera prosegue poi in leggera salita e raggiunge il crinale, il segnavia scende a sinistra ma noi proseguiamo sulla larga mulattiera selciata (segnavia AV) che si mantiene sul versante settentrionale, poco sotto al crinale.
La mulattiera confluisce con la strada che collega il forte Geremia; scendiamo a destra arrivando sulla S.P. del Faiallo (km 4,5). Andiamo a destra sulla strada asfaltata per pochi metri.
Incontriamo uno slargo dove inizia un sentiero (segnavia FIE: doppio rombo giallo) che scende nel bosco. Lo seguiamo, superiamo qualche tratto sconnesso per l'erosione ed arriviamo ad un bivio (km 5,7).
Scendiamo a destra arrivando ad un grande prato che attraversiamo. Dalla parte opposta troviamo una strada che scende piuttosto ripida e conduce ad un bivio.
Scendiamo a destra con ripida discesa. Arriviamo ad una tagliata dove andiamo a sinistra. La strada scende ad un guado e raggiunge una cascina (Pestuma; km 7,6). Qui la strada diviene asfaltata.
Poco dopo incontriamo il segnavia FIE che avevamo lasciato e proseguiamo a scendere fino al fondovalle. Costeggiamo il torrente finché raggiungiamo il tunnel che sottopassa l'autostrada.
La strada sale fino a confluire nella strada principale nei pressi della chiesa di Masone (km 9,9). Andiamo a sinistra scendendo alla S.S.
Dislivello: 400 m.
Ciclabilità: 100 %.
Osservazioni: Le strade che si incontrano agli incroci in discesa sono tutte percorribili.
Lungo l'AV incontriamo una baracca dove abita un senza casa con due cani piuttosto aggressivi, ma piccoli.


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17 - Salita da Masone a Cascina Troia

Aggiornamento: 5/2002
Descrizione.
Dalla piazza centrale del paese scendiamo, lungo la Strada Statale, in direzione dell'ingresso dell'autostrada. Dopo un centinaio di metri svoltiamo a sinistra e saliamo sull'ampia strada che conduce alla chiesa ed al centro storico.
Superata la chiesa svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per la Cascata del Serpente. Al bivio successivo ancora a destra e poi in discesa per sottopassare l'autostrada.
La strada prosegue in leggera salita, poi sale più decisa. Al bivio (km 2) svoltiamo a destra lasciando a sinistra la strada da cui scende l'itinerario 16.
Superiamo una cascina ed arriviamo ad un bivio dove andiamo a sinistra su strada sterrata (km 2,9; segnavia FIE tre pallini gialli).
Guadiamo un rivo e superiamo una cascina con cane molesto ma non mordace.
Superato un secondo guado la strada diviene più sconnessa ed aumenta la pendenza. Superiamo una sbarra e saliamo con qualche tornante.
Qualche tratto troppo sconnesso costringe a scendere di sella; infine raggiungiamo il prato attrezzato per pic-nic antistante alla casa (km 5,1).
La cascina dispone di una sala utilizzabile per bivacco.
Dislivello: 250 m.
Ciclabilità: 98%.
Osservazioni: breve percorso fine a se stesso. I tre sentieri che proseguono oltre la Cascina non sono ciclabili.

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18 - Traversata da Ovada ai Laghi della Lavagnina

Aggiornamento: 9/2002
Descrizione.
Da Ovada scendiamo e raggiungiamo l'incrocio con la strada per Belforte e per l'autostrada dove svoltiamo e proseguiamo fino a Belforte.
Superata la strettoia andiamo avanti per 300 metri e svoltiamo a destra in una stradina che sale (km 3; indicazioni per Pian Carpeneto).
Al termine della salita scendiamo raggiungendo un incrocio dove svoltiamo a sinistra. La strada prosegue in discesa raggiungendo le cascine di Pian Carpeneto e la chiesa seguente (km 5,3).
Qui trascuriamo il ponte e svoltiamo a sinistra. La strada prosegue asfaltata costeggiando l'autostrada e la ferrovia. Ad un incrocio (km 7,9) andiamo a sinistra e raggiungiamo un altro incrocio (km 8,8) dove svoltiamo a sinistra.
Ci inerpichiamo per superare un breve tratto ripido poi procediamo alternando salite e discese. La strada diviene sterrata e termina chiusa da una catena.
Superiamo la catena e proseguiamo sulla strada privata che termina a casa La Soria (km 11,2).
Immediatamente prima delle case svoltiamo a sinistra in una stradina erbosa che va in leggera salita nel prato. Superiamo il crinale e scendiamo nel bosco, poi proseguiamo quasi in piano.
Facciamo attenzione: quando la mulattiera accenna a scendere (circa 700 metri da La Soria) dobbiamo abbandonarla ed entrare a destra nel bosco avanzando senza sentiero. Avanziamo in salita cercando di andare leggermente a sinistra. Troviamo una traccia ed intravediamo una casa sopra di noi. Con una ripida salita arriviamo nel cortile della casa (c. Bardotto; km 11,7).
Saliamo seguendo la larga strada di accesso che raggiunge il crinale e poi scende; passiamo di fronte ad una cascina, superiamo una sbarra ed iniziamo a salire.
La strada termina sull'asfalto nel punto in cui questo termina ed incontriamo gli itinerari 8 e 12 (km 14,5).
Svoltiamo a destra nella strada che va in discesa e, dopo 400 metri, svoltiamo a sinistra.
Siamo su un'ampia sterrata che scende offrendo una bella discesa, e ci porta rapidamente in località Villaggio Primavera (km 17,4).
Scendiamo su asfalto per superare il ponte e poii risaliamo arrivando alla locanda Cirimilla (km 18).
Trascuriamo l'itinerario 5 che sale a destra e scendiamo. Dopo 100 metri lasciamo la strada asfaltata e saliamo su una strada sterrata.
Procediamo in salita poi con un tratto che alterna salite e discese. Superiamo una prima cascina, poi un'altra. e la strada comincia decisamente a scendere.
Ad un bivio più evidente andiamo a sinistra e scendiamo ad un ponte (km 19,9). Una breve e ripida salita ci porta sulla strada asfaltata dove proseguiamo a destra.
Arriviamo ad un incrocio e prendiamo la strada di sinistra, superando una sbarra (km 21,4). La larga strada sterrata sale alla diga inferiore dei Laghi di Lavagnina ed alla Casa dei Guardiani (km 23, a destra variante 5.1).
Passiamo a fianco della casa prendendo la comoda strada che costeggia il lago. Proseguiamo senza alcuna difficoltà fino a raggiungere la diga del Lago Superiore ed un incrocio dove andiamo a destra (km 25,1; segnavia FIE).
La strada diviene sentiero e prosegue agevolmente nei pressi del torrente (possibilità di fare il bagno). Dopo circa 1 km il percorso termina. La prosecuzione per il Valico degli Eremiti avviene in ambiente selvaggio e non ciclabile.
Dislivello: numerosi saliscendi. Circa 700 m. in salita.
Ciclabilità: 99%.
Osservazioni: ho collegato alcune delle numerose stradine che si intersecano nella zona. Peccato per i fastidiosi 300 metri non ciclabili.

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Altri percorsi

Esistono numerose possibilità, generalmente meno ciclabili.
  1. Scendendo dal Pracaban con l'itinerario 9 al termine del ripido sentiero che termina su di una strada sterrata si può scendere a destra sulla sterrata. Al termine si raggiunge per tracce una cascina dove ha inizio una discesa con tratti ripidi che riporta al piazzale della legna sul rio Berlino.
  2. La cascina si può anche raggiungere lasciando il sentiero di discesa (itinerario 1 al contrario) nel punto in cui nel bosco svolta a destra. Si scende invece a sinistra per stradina forestale coperta di foglie.
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