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Sestri Levante

           



1 - Traversata da Riva a Moneglia

Aggiornamento: 12/2002
Percorso:
Raggiungiamo l'estremità orientale di Riva, superando la zona industriale e raggiungendo la strada asfaltata per Moneglia.
Svoltiamo a sinistra raggiungendo un bocciodromo ed il cimitero. (Questa strada proviene dalla Statale del Bracco e si può quindi arrivare fin qui in senso opposto).
Di fronte al bocciodromo ed a fianco del cimitero sale una stretta rotabile asfaltata (segnavia FIE: due cerchi rossi; km 1).
Guadagnamo quota con qualche tornante; la strada diviene sterrata e continua a salire. La pendenza poi diminuisce e c'è anche qualche tratto in lieve discesa.
Raggiungiamo così la testata della valletta, su una panoramica cresta alta sul mare (km 3).
Prosegue sulla strada che si trasforma in mulattiera, ciclabile ancora per 200 metri. Poi la salita diventa ripida e faticosa e termina ad un bivio (km 3,5).
Il sentiero a sinistra prosegue l'ascesa non ciclabile, noi andiamo a destra, in leggera discesa, raggiungendo la torre di avvistamento a poca distanza da punta Baffe (km 3,7); vale la pena di deviare brevemente a destra per raggiungere la punta.
Dal bivio nei pressi della torre svoltiamo a sinistra e superiamo un tratto di salita ripido.
Incrociamo il sentiero che sale dal bivio precedente e la pendenza decresce. La salita prosegue in sella fino a raggiungere uno slargo con panche (km 5). Qui si dipartono tre sentieri.
A sinistra scende il sentiero che ritorna a Riva (variante 1.1; segnavia FIE: due segni più rossi); di fronte sale il sentiero diretto al monte Moneglia. A destra va invece il nostro sentiero per Moneglia.
Il tracciato non presenta grandi dislivelli mantenendosi a mezza costa. Occorre però affrontare qualche ripido saliscendi per attraversare i rivi che tagliano il versante; il sentiero è stretto e richiede qualche attenzione.
Saliamo per 300 metri, poi scendiamo ad attraversare un impluvio. Il tratto che segue è caratterizzato da ripidi saliscendi ed è il meno ciclabile, superiamo un altro impluvio. Sulla spalla seguente incontriamo il sentiero costiero che proviene direttamente da Punta Baffe (km 6,7).
Proseguiamo diritti ed arriviamo su una spalla attrezzata con fontanella e panche (km 7,1) e poco dopo arriviamo sull'utlima spalla (km 8).
Qui il sentiero svolta nettamente verso nord e scende costeggiando una prima casa.
Segue un tratto in discesa abbastanza ripido che termina ad una selletta dove si separano tre sentieri (colle di Casa venino; km 8,7).
Scendiamo a destra un breve tratto ancora ripido che conduce, in pochi metri, all'asfalto.
La discesa su asfalto è ripida e conduce ad un albergo dove incontriamo un bivio. La strada a sinistra porta nei pressi della stazione, noi proseguiamo la discesa sulla strada a destra arrivando al campo sportivo, sulla spiaggia (km 9,7).
Per raggiungere il paese due possibilità:
  1. Prendere la stradina pedonale che si stacca a sinistra dall'ultimo tornante e che sale scalinata per superare il promontorio e scendere in paese.
  2. Arrivare al termine della strada. Ci si immette nella sede della vecchia ferrovia, ora strada. Si deve superare la galleria a destra (senso unico alternato semaforizzato).
    Questa strada, nell'opposta direzione, riporta a Riva all'inizio del nostro percorso, ma mi sento di sconsigliarla per la presenza delle strette gallerie semaforizzate.
Dislivello: 440 m
Ciclabilità: 90%
Osservazioni: Tra i percorsi dei promontori è il più ciclabile. In senso opposto forse lo è un po' meno.
Nota importante: questi stretti sentieri costieri sono molto frequentati dagli escursionisti. Occorre procedere con estrema cautela presso le curve cieche e sarebbe meglio evitare i periodi di maggiore frequentazione.
Variante 1.1:
Sconsigliabile in salita. Sul percorso principale la difficoltà è concentrata in un tratto, qui invece è distribuita in numerosi segmenti più brevi, ma complessivamente è meno ciclabile.
Dal quadrivio con panche prendiamo il sentiero che scende verso Riva (NW). I primi 100 metri sono ripidi e dissestati poi diviene abbastanza ciclabile (in discesa) anche se presenta qualche tratto difficile. Raggiungiamo un strada sterrata (km 1,6) che seguiamo in salita, poco dopo diventa asfaltata. La discesa termina sulla provinciale (km 2,7) che seguita a sinistra ci riporta alla bocciofila e poi in centro a Riva (km 3,8).


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2 - Traversata da Sestri Levante a Riva

Aggiornamento: 4/2001
Percorso:
Si raggiunge il centro storico entrando in via 25 Aprile, vietata alle auto.
Prestate attenzione ad un vicolo che inizia sotto ad un voltino, situato a destra per chi salga dal mare, che reca una freccia in ceramica con l'indicazione "punta Manara".
Occorre salire nel vicolo, svoltando subito a sinistra. La crosa sale con numerose scalinate e si presenta poco ciclabile. Gradualmente la pendenza diminuisce ed aumentano i tratti percorribili in sella, nel contempo il panorama si apre.
Il percorso prosegue, con numerosi tratti non ciclabili, fino al bivio per punta Manara. Si va a destra scendendo ad un edificio (bivacco, ma chiuso; km 2,5) e di lì a piedi in pochi metri si sale una scala per raggiungere la panoramica punta.
Ritornati al bivio si affronta un tratto in salita per iniziare poi a discendere fino ad un bivio (km 3,5). Si va a sinistra ancora in discesa fino ad uscire sui prati ormai vicini alle prime case.
Ancora un tratto di discesa ripida conduce su uno stradellino ed a una casa nei pressi di una grande antenna. Qui si incontra l'asfalto.
La ripida discesa conduce al borgo di S.Bartolomeo (km 5,5) situato tra Sestri e Riva.
Dislivello: 200 m
Ciclabilità: non superiore al 50%
Note: La scarsa ciclabilità giustifica questo percorso se inserito in qualche altro itinerario.
In senso inverso presenta difficoltà simili.
Nota importante: questi stretti sentieri costieri sono molto frequentati dagli escursionisti. Occorre procedere con estrema cautela presso le curve cieche e sarebbe meglio evitare i periodi di maggiore frequentazione.


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3 - Salita da Lavagna al monte Capenardo

Aggiornamento: 1/2002
Descrizione.
Dal centro di Lavagna prendiamo la strada che si dirige verso l'autostrada. Arriviamo al cartello segnaletico di S.Salvatore e svoltiamo a destra al semaforo. Seguiamo le indicazioni per l'Abbazia dei Fieschi.
In salita passiamo vicinissimi all'antico monumento e proseguiamo in salita. La strada asfaltata sale senza strappi ed arriva a confluire in una strada maggiore (km 6,5) dove svoltiamo a destra in direzione Cogorno.
Proseguiamo fino ad incontrare una piccola strada che sale a sinistra (km 7,6; indicazioni per monte S.Giacomo).
Svoltiamo ed andiamo in salita, più ripida. La strada conduce ad un passo (km 9,9) nei pressi di una chiesetta.
Svoltiamo a destra e prendiamo una stretta stradina che sale ripida ma asfaltata. Dopo 300 metri l'asfalto termina ed arriviamo ad un quadrivio (km 10,4).
Qui trascuriamo le strade e prendiamo il sentiero (segnavia strisce bianco/rosso).
Il percorso presenta tratti non ciclabili alternando salite e discese. In questo modo arriviamo in vetta al monte Le Rocchette (km 12). Una discesa piuttosto sconnessa ci porta ad un valico (km 12,3) munito di abbondante segnaletica. Nei pressi numerose antiche cave di ardesia.
Proseguiamo sul sentiero che sale fino al crinale e poi prosegue fino alla vetta del monte Capenardo (km 13,2).
Dislivello: 800 m
Ciclabilità: 98,5%
Osservazioni:

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4 - Discesa dal monte Capenardo a Cavi

Aggiornamento: 1/2002
Descrizione.
Dalla vetta del Capenardo scendiamo seguendo il ripido e corroso sentiero (segnavia FIE: triangolo rosso) che scende ad una sella. Dopo i primi 100 metri il sentiero diviene agevole.
Lo seguiamo evitando le numerose diramazioni minori. Il sentiero si allarga a mulattiera e scende a confluire su una strada sterrata (km 0,9).
Svoltiamo a destra e proseguiamo con scarsa pendenza fino ad arrivare ad uno slargo (km 1,9). La strada prosegue in salita (varianti), ma noi svoltiamo a destra prendendo una strada minore.
Dopo qualche centinaio di metri la strada termina ad un cancello, ma possiamo proseguire su un comodo ed evidente sentiero pianeggiante (il segnavia è diventato un cerchio sbarrato).
La pendenza aumenta sempre più, superiamo una selletta, poi riprendiamo la discesa decisamente ripida e spettacolare. Arriviamo in questo modo ad un incrocio (km 4,6).
A sinistra andremmo a Sestri. Svoltiamo a destra, in leggera salita ed arriviamo rapidamente ad una strada asfaltata (km 4,9).
Ci aspetta un'ultima insidia, infatti scendendo interamente sulla strada arriveremmo ad un cancello che è necessario scavalcare per entrare nella viabilità normale. In alternativa 100 metri prima del cancello (circa 300 m dall'inizio asfalto) andiamo a sinistra in un marcato sentiero che scende con qualche scalino e porta al di là del cancello.
Scendiamo per 200 metri e lasciamo la strada andando diritti ad un tornante (segnali e cartelli della via storica). Proseguiamo in leggera discesa sul tracciato settecentesco e raggiungiamo le case di Cavi dove entriamo sull'Aurelia (km 6,5).
La stazione di Cavi è a 500 metri.
Dislivello: 700 m
Ciclabilità: 98,5%
Osservazioni: una delle più belle discese che mi siano capitate, impegnativa ma percorribile sempre in sella. I passaggi più ripidi sono addomesticati dal passaggio dei motocross.
Non percorribile in salita. Splendida vista su Sestri.
Variante 4.1: allo slargo dove il percorso principale svolta a destra proseguiamo diritti, in salita sulla larga strada. Superiamo una zona attrezzata per pic-nic ed iniziamo la discesa.
La strada si mantiene larga e scende con qualche tornante finchè confluisce sulla strada che collega Villa Loto (a sinistra) con S.Bernardo (km 2,2). Più facile del percorso principale.
Variante 4.2: (sconsigliabile) subito dopo la zona attrezzata a pic-nic a destra scende un sentiero (segnavia FIE: triangolo rosso). Dopo un primo tratto facile iniziamo a scendere un tratto molto ripido, sconnesso ed invaso dalla vegetazione. La discesa termina al cimitero. Svoltiamo a sinistra e siamo a S.Bernardo.

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5 - Traversata dalla val Graveglia a Sestri Levante

Aggiornamento: 3/2002
Descrizione.
Saliamo la val Graveglia fino a quando vediamo a destra le indicazioni per Sambuceto.
Lasciamo la strada provinciale ed iniziamo a salire (km 0). La strada sale a tornati e conduce alla chiesa di Sambuceto (km 2,3) e prosegue.
Dopo un centinaio di metri la strada diventa sterrata. Al bivio svoltiamo a destra e proseguiamo in salita. Superiamo una sbarra, poi una catena.
Quando la salita diviene più mite incontriamo una stradina che sale a sinistra (km 4,5).
Saliamo per 200 metri ed arriviamo al crinale. In basso vediamo Villa Loto che raggiungeremo.
Svoltiamo a destra e prendiamo la strada in salita che termina dopo pochi metri.
Qui troviamo un sentierino (a sinistra rispetto alla nostra direzione di arrivo) che scende ripido.
Seguiamo questo sentiero che è quasi interamente ciclabile e scende con andamento diagonale fino alle case superiori di Villa Loto (km 6,6).
Attraversiamo il paese scendendo le numerose scale in direzione della chiesa. Qui troviamo la strada principale che seguiamo a destra.
La strada attraversa il versante della montagna con leggera ascesa fino ad un crinale dove incontriamo la variante 4.1 (km 8,2).
Proseguiamo in discesa fino ad una frazione, poi raggiungiamo S. Bernardo e proseguiamo la discesa fino alle porte di Sestri Levante (km 12,9).
Al semaforo svoltiamo a destra se vogliamo raggiungere il centro.
Dislivello: in salita 420 m; in discesa 500 m.
Ciclabilità: 99,5%
Osservazioni:

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6 - Traversata da Riva a Casarza

Aggiornamento: 12/2002
Descrizione.
Raggiungiamo l'estremità orientale di Riva, superando la zona industriale e raggiungendo la strada asfaltata per Moneglia.
Svoltiamo a sinistra raggiungendo un bocciodromo ed il cimitero. (Questa strada proviene dalla Statale del Bracco e si può quindi arrivare fin qui in senso opposto).
Di fronte al bocciodromo ed a fianco del cimitero sale una stretta rotabile asfaltata (segnavia FIE: due cerchi rossi; km 1).
Guadagnamo quota con qualche tornante; la strada diviene sterrata e continua a salire. La pendenza poi diminuisce e c'è anche qualche tratto in lieve discesa.
Raggiungiamo così la testata della valletta, su una panoramica cresta alta sul mare (km 3).
Prosegue sulla strada che si trasforma in mulattiera, ciclabile ancora per 200 metri. Poi la salita diventa ripida e faticosa e termina ad un bivio (km 3,5).
Il sentiero a sinistra prosegue l'ascesa non ciclabile, noi andiamo a destra, in leggera discesa, raggiungendo la torre di avvistamento a poca distanza da punta Baffe (km 3,7); vale la pena di deviare brevemente a destra per raggiungere la punta.
Dal bivio nei pressi della torre svoltiamo a sinistra e superiamo un tratto di salita ripido.
Incrociamo il sentiero che sale dal bivio precedente e la pendenza decresce. La salita prosegue in sella fino a raggiungere uno slargo con panche (km 5). Qui si dipartono tre sentieri.
Trascuriamo il sentiero per Moneglia, a destra percorso dall'itinerario 1 e trascuriamo il sentiero che scende a sinistra.
Prendiamo il sentiero centrale, in moderata salita. Il sentiero è largo e presenta solo qualche breve tratto più ripido. In questo modo arriviamo ad una strada sterrata (km 5,5).
La seguiamo in discesa. Arriviamo facilmente ad un agriturismo dove troviamo l'asfalto (km 7,2). Scendiamo a destra raggiungendo la SS del Bracco.
Qui svoltiamo a destra in salita. Superiamo l'incrocio con la strada che scende a Casarza ed arriviamo in località La Fornace, facilmente riconoscibile per la discarica di inerti (km 9,8).
Immediatamente prima della strada della discarica scende un sentiero con la denominazione Antica Strada, Montà dei Povei.
Lo prendiamo ed iniziamo la non difficile discesa. Il sentiero si allarga a mulattiera che mantiene ancora parte dell'antico fondo selciato.
La mulattiera termina su una strada sterrata (km 11,3). La seguiamo in discesa, raggiungiamo una casa poi una frazione ed il fondo valle.
Costeggiando in piano il torrente arriviamo ad un incrocio dove svoltiamo a sinistra raggiungendo le case nuove di Casarza Ligure.
Svoltiamo a destra ed attraversiamo il ponte sul Petronio raggiungendo il centro (km 13).
Dislivello: 430 m.
Ciclabilità: 98%
Osservazioni:
Variante 6.1: Discesa via Macallè.
(sconsigliabile) Dall'agriturismo non svoltiamo a destra sull'asfalto, ma a sinistra entrando nel sentiero che costeggia la recinzione.
Il sentiero scende e raggiunge la SS del Bracco in corrispondenza dei ristoranti abbandonati (loc. Macallè; km 0,8).
Seguiamo la stradina che passa tra gli edifici e presto inizia a scendere diventando ripida. Termina dopo 300 metri presso una casa.
Qui prendiamo il sentiero che attraversa la macchia, ben evidente. Dopo un tratto in leggera discesa il sentiero diventa ripidissimo ed impedalabile. Scendiamo rapidamente arrivando sotto ai viadotti autostradali (km 2).
Qui arriva una stradina che seguiamo in discesa raggiungendo l'asfalto, svoltiamo a sinistra ed arriviamo alla zona industriale di Casarza. Il centro è a destra a circa 1 km.


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7 - Raccordo La Fornace - Moneglia

Aggiornamento: 12/2002
Descrizione.
Dalla località La Fornace sulla S.S. del Bracco (discarica di inerti; sentiero per Casarza), proseguiamo in salita fino a quando la strada accenna a scendere (km 0,8). A destra vediamo una strada che scende nei pressi di una casa. La prendiamo.
La strada scende asfaltata, con belle vedute su Moneglia e poco traffico. Raggiungiamo un incrocio (km 2,1) dove lasciamo la strada principale che fa una curva verso sinistra ed andiamo diritti.
Arriviamo rapidamente ad un gruppetto di case dove la strada termina (km 2,7). Attraversiamo le case per prendere il sentiero FIE (due rombi rossi).
Il sentiero è inizialmente dissestato, poi si fa buono ma ripido e stretto. Scendiamo raggiungendo un ruscello (km 3) poi proseguiamo prevalentemente in discesa ma con qualche risalita. Superiamo un ultimo rivo ed il sentiero sale decisamente e raggiunge un valico ed un incrocio di sentieri (valico di case Venino; km 3,7).
A sinistra possiamo scendere rapidamente a Moneglia oppure andare a destra per raggiungere Riva (itinerario 1 al contrario).
Dislivello: in discesa 320 m.
Ciclabilità: 97%.
Osservazioni: in senso contrario presenta una faticosa e non ciclabile salita di circa 300 metri. Permette di fare il giro del monte Moneglia, oppure di collegare Moneglia e Casarza.

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Altri percorsi


a. Traversata del monte Moneglia.

Sconsigliabile perchè faticosa e poco remunerativa. Dalla strada del Bracco saliamo all'agriturismo. Da sinistra notiamo:
- una sterrata
- un cancello
- la sterrata su cui corre l'itinerario 6
- un cancello
- il sentiero della variante 6.1.
Svoltiamo a sinistra sulla prima sterrata. La salita è molto ripida e non sempre ciclabile. Arriviamo ad una chiesetta con panche (S. Rocco; km 1). Proseguiamo sulla mulattiera sulla destra che diventa sentiero con molti tratti ripidi ed impedalabili.
Usciamo sulla prima vetta del monte Moneglia (ruderi; km 1,8). Scendiamo ad una sella e saliamo alla piatta sommità (km 2).
A destra scende un sentiero da evitare perchè ripidissimo, dissestato e con numerosi alberi abbattuti. Prendiamo invece il sentiero di fronte.
Presenta qualche tratto ripido ed un breve tratto stretto sul ripido pendio, ma compleddivamente è ciclabile fino ad una poco evidente sella con panca (km 3).
Qui possiamo scendere a sinistra, con percorso molto ripido e poco ciclabile, raggiungendo la strada statale (La Fornace; km 3,5); oppure a destra con percorso ripido e spinoso fino ad un bivio (km 3,2) dove dobbiamo andare a sinistra raggiungendo l'asfalto all'incrocio tra S.S. e percorso 7 (km 4).